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mercoledì 28 novembre 2018

"Medical Farts", ovvero le scoregge antiscientifiche del massone e mitomane bipolare Burioni.


"Medical Farts", ovvero le scoregge antiscientifiche del massone e mitomane bipolare Burioni.

https://www.medicalfacts.it/

Nella prima puntata di questa avventura nei meandri del fetore intellettuale di BigPharma e di Burioni:

- 100 bambini all'anno muoiono in culla dopo la vaccinazione ma senza motivo.
E ancora:
- nei bambini vaccinati la morte in culla avviene meno frequentemente. 
- i genitori che non vaccinano mettono a dormire i bambini in posizioni pericolose.
- il Thimerosal è innocuo.
- l'incidenza dell'autismo è identica nei bambini vaccinati e non vaccinati.
E tanto altro ancora, restate collegati con la loggia della scoreggia per nuove, inafferrabili esternazioni flatulente.

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martedì 27 novembre 2018

Valutazione conflitti d’Interesse a carico di Gualtiero (Walter) Ricciardi

Ricciardi dello ISS, nello "stato mafioso

I conflitti di interesse sono una costante negli ambiti di governo e sottogoverno italiano.
Rappresentano uno scandalo di cui ancora non si vede soluzioni almeno nelle dichiarazioni ufficiali dell’attuale “Governo del Cambiamento”.
I conflitti di interesse quando riguardano un ambito come la salute, diventata il fulcro di speculazioni economiche più o meno occulte, rappresentano una minaccia diretta alla collettività italiana. Di fatto la cartolarizzazione e la regionalizzazione della sanità pubblica hanno portato a un predominio degli interessi privati su quelli pubblici.
Ricordiamo che il conflitto di interesse di fatto favorisce Multinazionali che non hanno nessun altro interesse se non il profitto. Che possono giungere al punto di provocare e fabbricare malattie e rimedi ad alto impatto sostituibili da una buona profilassi personale o da economici rimedi naturali.
Particolare importanza negli ultimi tempi ha assunto il tema vaccini sul quale i governi italiani sono sembrati raggiungere il record europeo di fiancheggiamento di interessi privati.
Ricordiamo solo, lasciando il dettaglio al documento allegato, che In quindici Paesi europei l’obbligatorietà dei vaccini non esiste. Austria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito hanno un approccio basato su raccomandazione, prevenzione e informazione. Non c’è nessuna epidemia e nessuna minaccia alla salute pubblica. In Italia vere e proprie campagne terroristiche basate su fakes e innumerevoli conflitti di interesse nelle varie stanze governative hanno condotto verso l’obbligatorietà
In quest’ambito  è strategica la lettera presentato dal Biologo Franco Trinca appoggiato dal Gruppo di Lavoro Scientifico/Giuridico denominato Vaccino Veritas, di cui fa parte, tra gli altri il Presidente di European Consumers Marco Tiberti. Gli altri membri sono Dr. Fabio Franchi (Medico, Infettivologo – Trieste), Avv. Roberto Ionta, Dr. Armando Lippolis (Medico Omeopata – Torino), Dr. Gerardo Rossi (Medico, Ortopedico – Macerata), Dott.ssa Bettina Stella (Farmacista -Pesaro), Avv. Silvia Mannelli (Avvocato – Pesaro), Dott.ssa Rosella Sbarbati (Biologa – Ancona), Avv. Maurizio Nardozza (Avvocato – Macerata).e sottoscritta.
Nell’esposto sono elencate collaborazioni scientifiche su base remunerativa con società private che speculano proprio sui vaccini configurando una possibile non terzietà nell’affrontare tale argomento.
Il dato oggettivo di vantaggio economico e di profitti per le industrie farmaceutiche dei vaccini, è contestato e misconosciuto dal Presidente dell’ISS. In un’intervista rilasciata al quotidiano online di informazione sanitaria Quotidiano Sanità, ha dichiarato: «Questa degli interessi di Big Pharma è una cosa che non è mai esistita e continua ad essere alimentata da qualcuno che, evidentemente, ha interesse a non capire che i vaccini sono i farmaci più sicuri ed economici».
Ma basta leggere attentamente il documento per capire che la realtà è completamente diversa.
Qui il link per scaricarlo: ATTIVAZIONE_COMMISSIONE_MINISTERIALE
Prossimamente Franco Trinca e Marco Tiberti indiranno una conferenza stampa per esporre ai giornalisti di buona volontà la gravità delle questioni in oggetto.

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lunedì 26 novembre 2018

Studio sul vaccino MPVR: eventi avversi per 4 bimbi su 100 (!)

FOTO: Campagna dell’Ordine dei Medici di Como

Durante le audizioni in Senato per discutere il nuovo decreto legge Vaccini (Ddl 770) è uscita una notizia bomba. 

Fonte:  Il Blog di Gioia Locati blog.ilgiornale.it
Per la prima volta è stato condotto in Puglia uno studio di farmacovigilanza attiva su un solo vaccino, l’anti MPVR (morbillo, parotite, varicella, rosolia).
Finora gli eventi avversi gravi dopo una vaccinazione sono stati calcolati prendendo in considerazione le segnalazioni spontanee (denominate passive), di medici, genitori e operatori. Con la farmacovigilanza attiva, invece, si osserva nel tempo un gruppo di bambini vaccinati chiamando i genitori e registrando periodicamente lo stato di salute dei piccoli.
In Puglia sono stati reclutati 1.672 bambini, tutti seguiti per un anno. 

I risultati sono evidenti qui

La tabella di pag 26 mostra che le segnalazioni degli eventi avversi gravi correlati alla vaccinazione hanno avuto un’incidenza del 40,69 su mille (significa 4 su cento!).
È spiegato, poi, che circa tre quarti di queste segnalazioni è DOVUTA alla vaccinazione.
Il risultato è stato paragonato all’incidenza osservata con farmacovigilanza passiva (stesso vaccino e stesso periodo di tempo) pari allo 0,12 su mille (un caso ogni 12.000). Di queste segnalazioni circa un terzo è dovuto alla vaccinazione. 

La differenza è enorme: i casi gravi raccolti con lo studio superano di 339 volte le segnalazioni ricevute spontaneamente.
Stupisce che non siano stati gli autori dello studio a rivelare queste conclusioni. L’indagine si è conclusa a maggio (si suppone perciò che le Asl siano ora informate e di conseguenza anche i genitori a cui viene proposto quel quadrivalente e che firmeranno il consenso informato).
I dati sono trapelati dall’intervento esposto in Commissione Sanità da Antonio Affinita, direttore generale del movimento italiano genitori (Moige) che, in passato si è speso per la gratuità vaccinale e per aver promosso la Confederazione Como delle organizzazioni mondiali contro la meningite.
Ecco quanto è stato esposto in parlamento.

Come ha saputo dello studio pugliese?
“Me lo hanno segnalato alcuni genitori che hanno sempre vaccinato i loro figli. Ho un dialogo costante con molte famiglie italiane, è stato questo il senso del mio intervento in parlamento: dar voce alle loro perplessità”.

Ci sono state reazioni quando ha esposto i dati pugliesi? Quattro eventi avversi gravi su 100 – per un vaccino solo – sono reazioni importanti…
“Le audizioni sono un momento di ascolto reciproco. Sono stato ascoltato con vivo interesse”.

Lei si è espresso contro l’obbligo vaccinale.
“I genitori non comprendono perché un atto sanitario come quello della vaccinazione sia stato pesantemente condizionato, “se non vaccini tuo figlio, niente scuola materna” oppure “non potrai iscrivere il bambino al centro estivo o a quello sportivo”, fino all’assurdo “però se paghi una sostanziosa multa, il minore dai 6 anni in su potrà restare in classe”. Non si può fare di un atto medico un ricatto  perché – ce lo insegna il consenso informato – qualsiasi terapia, farmaco o vaccinazione va compresa e scelta. In questo caso poi si è toccato il diritto all’istruzione e alla socialità garantiti dalla nostra Costituzione”.

Ricatti no, e come giudica i premi a chi si vaccina? Fra le proposte sul nuovo ddl abbiamo sentito parlare di “aggiungere crediti agli universitari” o “punti alla patente”.
“I premi sono condizioni come i ricatti, oltre ad essere diseducativi (il messaggio è che puoi non studiare o passare in auto con il rosso, se ti vaccini va bene tutto!) fanno a pugni con la libera adesione al trattamento sanitario”.

Lei pensa che la rigidità contenuta nella legge 119 abbia fatto crescere il numero delle famiglie esitanti a vaccinare?
“Ne sono certo. Mi faccio portavoce non di famiglie ideologicamente ostili alle vaccinazioni ma di persone che, non comprendendo il senso di queste maniere forti (assenza di epidemie), ora dubitano della bontà delle vaccinazioni. Il dubbio, che prima non c’era, è arrivato dopo queste imposizioni. C’è stato poi l’aspetto increscioso della “caccia al bambino untore”, discriminante e insostenibile che rischia di vanificare tutti gli sforzi di inclusione verso bambini portatori di malattie trasmissibili, come Aids e epatite”.

Ha ricordato che abbiamo 11 leggi che regolano il consenso informato. Solo per questo la parola “obbligo” non si può applicare in materia di salute.
“Chi firma un consenso informato accetta tutti i benefici, ma anche i rischi di una terapia. Senza questa adesione non si può procedere a nessun trattamento sanitario. Non si capisce perché solo in questo caso si debbano ignorare le leggi dello Stato. Oltrettutto il ruolo dei genitori nelle scelte di salute dei propri figli come in quelle educative è fondamentale”.

C’è poi l’aspetto del rischio di un trattamento sanitario e degli eventi avversi delle vaccinazioni.
“Proprio per questo non si può costringere nessuno. Quanto agli eventi avversi ho richiamato l’attenzione sulla necessità di avviare una farmacovigilanza attiva, come quella che è stata fatta in Puglia. Quanto sono sicure le vaccinazioni plurime? Come facciamo a saperlo senza studi di farmacovigilanza attiva a campione e costanti nel tempo? È da irresponsabili obbligare ampie fasce di popolazione a 10/12 vaccinazioni senza preoccuparsi di osservarne gli effetti. Ho citato anche lo studio Signum sui militari che invita al principio di precauzione: non più di 5 vaccini per volta…”

Pensa che gli eventi avversi da vaccinazione siano sottostimati?
“Lo studio della Puglia va in questa direzione. Ci dice quanto sia importante avviare una farmacovigilanza attiva. Finora ci siamo basati sul report di Aifa, effetto di segnalazioni passive che, tuttavia non si possono ignorare. (Cliccate qui). Attenzione, però il 70% delle segnalazioni arriva da una sola regione  (Veneto): è evidente che non possiamo considerare affidabile questo sistema di raccolta dati”.

Quali sono le proposte di modifica del ddl che il Moige ha presentato?.
1.“Eliminare l’obbligatorietà; inserire la raccomandazione per un numero di vaccini da stabilire ogni tre anni dal Consiglio superiore di sanità, alla luce di considerazioni di rischi sia epidemiologici sia vaccinali oltre che di politica sanitaria.
2. Creare un sistema di farmacovigilanza attivo su tutte le vaccinazioni condotto da esperti che non abbiano conflitti di interessi.
3. Impegno da parte del Ministero della salute di indire ogni tre anni una conferenza nazionale sulle vaccinazioni aperta a medici per analizzare le profilassi e valutare le criticità. Il confronto dovrebbe coinvolgere anche i genitori, su modello della Regione Veneto.
4. Apertura delle farmacie alla profilassi vaccinale per facilitare le famiglie.

Cosa ne pensa del fatto che i medici si vaccinano contro l’influenza solo al 15% come ha detto il ministro Grillo?
“Per un genitore sapere che circa 8 medici su 10 non si vaccinano rafforza perplessità e preoccupazioni”.





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13 MILIONI DI EURO NEL 2016 DA GLAXO A ISTITUTO SUPERIORE SANITA’, OSPEDALI, ASL, UNIVERSITA’, MEDICI E PEDIATRI?


Pubblichiamo la presunta rendicontazione 2016 dei finanziamenti di GLAXO
Se il documento fosse confermato, si potrebbe teorizzare su coloro che vanno in TV o sui giornali a parlare sempre bene dei vaccini, negando l’inverosimile, spacciandosi per medici indipendenti e liberi, quanto meno, da conflitti di interessi.
Non abbiamo motivo di dubitare dell’autenticità del documento allegato, visto che il finanziamento di Glaxo (ed altre case farmaceutiche) a società come FIMP e SIP, era stato già pubblicamente rivelato dagli inviati della trasmissione televisiva di LA 7, La Gabbia Open del 31/05/2017, al minuto 54′, e candidamento confermato da uno di loro, il Presidente della SIP (Società Italiana di Pediatria), dott. Alberto Villani, lo stesso che ha recentemente ed arbitrariamente “deciso”, contro ogni logica scientifica, l’assoluta inutilità degli esami e dei controlli prevaccinali sui bambini.

Questi alcuni presunti finanziamenti. Il documento completo è pubblicato nell’allegato alla fine.
FONDAZIONE PENTA ONLUS (malattie infettive pediatriche), PADOVA: € 1.302.838
SIMIT (Società Italiana Malattie Infettive Tropicali, FIRENZE): € 225.435
ISSIstituto Superiore di Sanità (sì, il supremo organo sanitario ministeriale, quello dell’attore Walter Ricciardi), ROMA: € 125.660
Università degli Studi La Sapienza, ROMA: € 164.292
FIMP (Federazione Italiana Medici e Pediatri, ROMA): € 153.000
FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, ROMA): € 130.413
FONDAZIONE POLICLINICO TORVERGATA, ROMA: € 113.540
Università degli Studi di Bologna€ 107.349
Fondazione ICONA, MILANO: € 94.000
Università degli Studi di Firenze: € 54.047
Azienda Ospedaliera di Modena: € 34.000
SIP (Società Italiana di Pediatria): € 26.840 
ASL Roma 1: € 10.980
Azienda Ospedali Riuniti Umberto I Torrette di ANCONA: € 6.357 
Scaricate il documento in pdf e, con la funzione MODIFICA e poi TROVA, cercate il medico, il pediatra, la zona, l’Ospedale, l’ASL, l’Ordine dei Medici, l’Università, la Federazione che vi interessa…E poi scriveteci se per caso talun medico o ospedale di questi compare con troppa frequenza nei media.

Quando i pediatri parlano delle conseguenze dei vaccini (telecamere Nascoste)


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