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mercoledì 22 gennaio 2020

Lo scoppio mortale del virus della "febbre della scimmia", diffuso dalle zecche, ha ucciso 19 persone in India



Secondo i rapporti locali, 19 persone in India sono morte a causa di un focolaio di "febbre da scimmia" o  malattia della foresta di Kyasanur (KFD).

La KFD è diffusa dalle zecche e la malattia ha già infettato 322 individui da quando è stato confermato l'epidemia è mortale. I pazienti spesso riportano "febbre o sanguinamento grave", ma i sintomi della KFD possono includere anche "tremori, disturbi mentali o morte", specialmente se non trattati.

Traduzione a cura di Vivereinmodonatural.com 
Articolo del 24 feb 2018 tratto da Naturalnews.com

Funzionari della sanità nel distretto di Sindhudurg hanno già annunciato che la "situazione è sotto controllo" e che i casi sarebbero "in calo". Tuttavia, Rospotrebnadzor, cane da guardia dei consumatori russi, ha emesso un avvertimento sulla febbre da scimmia per i turisti che si trovano nella zona sulla costa orientale del paese.

In un rapporto pubblicato all'inizio di febbraio, test di laboratorio hanno determinato che c'erano 332 casi di KFD nel distretto e che 19 persone erano già morte. I casi sono stati registrati da gennaio 2016, quando l'epidemia è stata confermata per la prima volta nel Maharashtra, fino a gennaio 2018.

L'epidemia di KFD è stata fatta risalire a un villaggio all'interno del distretto e ha rapidamente infettato le persone nei villaggi vicini. Maharashtra ha una popolazione di 850.000.
Per prevenire un focolaio tra centinaia di residenti, i funzionari locali hanno agito rapidamente per "frenare la rapida diffusione di KDF".
Secondo il Times of India , oltre 50.000 abitanti del villaggio nel distretto di Sindhudurg, che è una regione ricca di foreste, sono stati vaccinati contro la KFD . Inoltre, da marzo 2016 i repellenti per zecche sono stati distribuiti a coloro che si ritiene siano a rischio di contrarre "un'infezione potenzialmente fatale".

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), la malattia colpisce almeno 500 individui ogni anno. Sebbene la KFD non possa essere diffusa tra gli esseri umani, viene catturata solo da una puntura di zecca o dal contatto con un animale infetto.
Tre regioni dell'India meridionale sono identificate come endemiche, il che significa che "un'infezione viene regolarmente rilevata in una determinata area geografica". La febbre delle scimmie di solito uccide almeno il cinque percento dei pazienti infetti. La malattia appartiene alla famiglia dei Flaviviridae , che comprende anche "febbre gialla, febbre dengue e Zika." 

"Gravi dolori muscolari con vomito, sintomi gastrointestinali e problemi di sanguinamento possono verificarsi [tre o quattro] giorni dopo l'insorgenza iniziale dei sintomi", avverte il CDC. Mentre alcuni pazienti possono riprendersi dopo una o due settimane, almeno un quinto degli individui con KFD può sperimentare una "seconda ondata di sintomi" che include tremori.

Fatti veloci su KFD

  • Kyasanur Forest Disease (KFD), o febbre da scimmia, è una malattia emorragica infettiva  che si diffonde alle scimmie e all'uomo.
  • La malattia è causata da un virus altamente patogeno chiamato virus KFD (KFDV).
  • KFDV è di origine zoonotica, il che significa che proviene da animali.
  • KFDV è spesso trasmessa dalla zecca infettiva Haemaphysalis spinigera .
  • Una volta morso, "[r]oditori, toporagni, scimmie e uccelli" diffonderanno il virus.
  • KFDV spesso prende di mira scimmie come il langur ( Semnopithecus entellus , precedentemente classificato Presbytis entellus ) e la scimmia del cofano ( Macaca radiata ).
  • Nel 1955, un numero elevato di morti di scimmie furono registrate nella regione della foresta di Kyasanur, nel distretto di Shimoga, nello stato del Karnataka, nell'India meridionale.
  • La prima stagione epidemica di KFD tra gli umani fu osservata da gennaio a maggio 1956, quando quattro villaggi furono colpiti dal virus.
  • Nel 1957, KFD si era diffuso in oltre 20 villaggi in India.
  • Nel 2003 aveva colpito oltre 70 villaggi in quattro distretti adiacenti a Shimoga nel Karnataka occidentale.
  • Dal 2012, KFD si era diffuso in nuove aree oltre la regione endemica centrale del Karnataka. Sono state identificate nuove infezioni umane nel distretto di Chamarajanagara nel Karnataka, nel distretto di Nilgiri nel Tamil Nadu e nei distretti Wayanad e Malappuram del Kerala.
Puoi saperne di più su altre scoperte su malattie pericolose e su come prevenirle su Outbreak.news .

Le fonti includono:






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sabato 18 gennaio 2020

Metformin latest drug to be investigated for possible carcinogenic chemicals



Living with diabetes means lots of health-related worries, and if you’re taking one very popular diabetes drug, you can add cancer to your list of concerns.

Metformin, which is given to many people with type 2 diabetes to control high blood sugar, has been found to contain carcinogens in other countries, prompting official recalls in some parts of the world. The FDA has said that the drug will be recalled in the U.S. as well should it be found to be dangerous. In America, a daily intake greater than 96 nanograms is considered unsafe.

The carcinogen in question is N-Nitrosodimethylamine, or NDMA. It’s the same chemical that was found in heartburn and blood pressure medications in recent years, prompting full recalls of drugs like Zantac. Since then, the FDA has said that it will expand the testing requirements for these drugs to make sure their NDMA levels don’t exceed acceptable daily intake limits.

What is NDMA?

NDMA is a contaminant that can be found in water and certain foods. It can make its way into foods like cured meats and dairy products during packaging, processing and storage. While people are regularly exposed to low amounts of it, prolonged exposure can increase a person’s risk of cancer. Like glyphosate, the World Health Organization considers it a “probable human carcinogen.”
In addition, overexposure can cause fever, abdominal cramps, vomiting, dizziness and jaundice. Some animal studies have shown that higher doses could cause liver toxicity. The chemical was formerly used to produce liquid rocket fuel, softeners for copolymers, and additives for lubricants.

The FDA recently announced it is testing metformin to learn more about its NDMA content. The prescription drug, which is sold under brand names such as Glucophage, Glucophage XR, Glumetza, and Fortamet, is used by those with type 2 diabetes to help control blood sugar.
There has been speculation that the high NDMA levels in heartburn meds were the result of the drugs being heated above room temperature, perhaps during transportation from the manufacturing plant to the drugstore; a similar effect could occur when people keep their medication in their car on a hot day. The FDA said there are still some unanswered questions about the role of temperature in the formation of NDMA, but those who are taking metformin despite the potential contamination might consider keeping it out of the heat to be on the safe side.
Those still taking metformin should also keep in mind that people who take heartburn medications were advised to limit their intake of foods that contain nitrates, like processed meats, as there could be a link between the formation of NDMA in the body and the presence of nitrites while taking drugs like ranitidine or nizatidine.

Recall could be a blessing in disguise

More than 120 million people around the world have been prescribed metformin, which works by decreasing the amount of sugar the liver releases and improving the way the body responds to insulin.
Any recall might be a blessing in disguise for those taking the drug. It’s worth noting that metformin has the lowest rate of adherence of any major diabetes drug, due in large part to the toll it takes on people’s digestive systems. Many people give up within the first week or two because of gastrointestinal symptoms such as flatulence and diarrhea. Other side effects that can be seen with the drug include muscle pain, weakness, abdominal pain, B12 deficiency, and upper respiratory tract infections.
Many patients find that changing their diet can help keep their diabetes in check naturally and possibly lessen their dependence on risky prescriptions like the potentially carcinogenic metformin.

Sources for this article include:

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Metformina: ultimo farmaco da studiare per possibili sostanze chimiche cancerogene.

Nella foto una pillola di metformina


Vivere con il diabete significa molte preoccupazioni legate alla salute e se stai assumendo un farmaco per il diabete molto popolare, puoi aggiungere il cancro al tuo elenco di preoccupazioni.


La metformina, che viene somministrata a molte persone con diabete di tipo 2 per controllare la glicemia alta, è risultata contenere agenti cancerogeni in altri paesi, provocando richiami ufficiali in alcune parti del mondo. La FDA ha affermato che il farmaco verrà richiamato anche negli Stati Uniti se dovesse essere ritenuto pericoloso. In America, un'assunzione giornaliera superiore a 96 nanogrammi è considerata non sicura.


Traduzione a cura di " Vivereinmodonaturale.com "
Da: " Naturalnews.com "

L'agente cancerogeno in questione è la N-nitrosodimetilammina o NDMA. È la stessa sostanza chimica che è stata trovata negli ultimi anni nei farmaci per il bruciore di stomaco e per la pressione sanguigna, provocando richiami a farmaci come Zantac. Da allora, la FDA ha affermato che amplierà i requisiti di test per questi farmaci per assicurarsi che i loro livelli di NDMA non superino i limiti accettabili di assunzione giornaliera.


Che cos'è NDMA?

L'NDMA è un contaminante che può essere trovato nell'acqua e in alcuni alimenti. Può farsi strada in alimenti come salumi e prodotti lattiero-caseari durante l'imballaggio, la lavorazione e la conservazione. Mentre le persone sono regolarmente esposte a basse quantità, un'esposizione prolungata può aumentare il rischio di cancro di una persona. 
Come il glifosato, l'Organizzazione mondiale della sanità lo considera un "probabile cancerogeno per l'uomo".
Inoltre, la sovraesposizione può causare febbre, crampi addominali, vomito, vertigini e itterizia. Alcuni studi su animali hanno dimostrato che dosi più elevate possono causare tossicità epatica. La sostanza chimica è stata precedentemente utilizzata per produrre carburante liquido per razzi, ammorbidenti per copolimeri e additivi per lubrificanti.


La FDA ha recentemente annunciato che sta testando la metformina per saperne di più sul suo contenuto NDMA. Il farmaco di prescrizione, che viene venduto con marchi come Glucophage, Glucophage XR, Glumetza e Fortamet, viene utilizzato da coloro che soffrono di diabete di tipo 2 per aiutare a controllare gli zuccheri nel sangue.

Si è ipotizzato che gli alti livelli di NDMA nei farmaci per il bruciore di stomaco fossero il risultato del riscaldamento dei farmaci sopra la temperatura ambiente, forse durante il trasporto dall'impianto di produzione alla farmacia; un effetto simile potrebbe verificarsi quando le persone conservano i farmaci in auto in una giornata calda. La FDA ha detto che ci sono ancora alcune domande senza risposta sul ruolo della temperatura nella formazione di NDMA, ma coloro che stanno assumendo metformina nonostante la potenziale contaminazione potrebbero prendere in considerazione la possibilità di tenerla fuori dal calore per essere al sicuro.

Coloro che stanno ancora assumendo metformina dovrebbero anche tenere presente che alle persone che assumono farmaci per il bruciore di stomaco è stato consigliato di limitare l'assunzione di alimenti che contengono nitrati, come le carni trasformate, poiché potrebbe esserci un legame tra la formazione di NDMA nel corpo e la presenza di nitriti durante l'assunzione di medicine come ranitidina o nizatidina.


Il richiamo potrebbe essere una benedizione sotto mentite spoglie

A oltre 120 milioni di persone in tutto il mondo è stata prescritta la metformina, che agisce riducendo la quantità di zucchero rilasciata dal fegato e migliorando il modo in cui il corpo risponde all'insulina.
Qualsiasi richiamo potrebbe essere una benedizione sotto mentite spoglie per coloro che assumono il farmaco. Vale la pena notare che la metformina ha il più basso tasso di aderenza rispetto ai principali farmaci antidiabetici, in gran parte a causa del pedaggio che ha sull'apparato digerente delle persone. Molte persone rinunciano entro una o due settimane a causa di sintomi gastrointestinali come flatulenza e diarrea. Altri effetti indesiderati che possono essere osservati con il farmaco comprendono dolore muscolare, debolezza, dolore addominale, deficit di B12 e infezioni del tratto respiratorio superiore.
Molti pazienti scoprono che cambiare la dieta può aiutare a mantenere il diabete sotto controllo in modo naturale e possibilmente, a ridurre la dipendenza da prescrizioni rischiose come la metformina potenzialmente cancerogena.

Le fonti per questo articolo includono:

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5G: Le onde millimetriche del 5G DANNEGGIANO IL DNA UMANO.

5G: Le onde millimetriche del 5G DANNEGGIANO IL DNA UMANO.



5G: Le onde millimetriche del 5G DANNEGGIANO IL DNA UMANO ESPONENDOCI AL CANCRO! 

Il 5G è una delle tecnologie più criticate negli ultimi tempi. A causa del suo bisogno di supportare una maggiore velocità di trasmissione dati, il 5G utilizzerà onde millimetriche (in generale tra 24 GHz e 86 GHz, in Italia nella banda a 26 GHz). Le onde millimetriche occupano la banda di frequenze estremamente elevate (da 30 GHz a 300 GHz) dello spettro delle radiofrequenze. Questa banda di frequenza ha lunghezze d’onda comprese tra 10 mm e 1 mm, e sono perciò chiamate “onde millimetriche”.


Le aziende tecnologiche stanno testando e investendo in infrastrutture di rete wireless 5G con il supporto di onde millimetriche. Le piccole celle (small cells) potrebbero presto scegliere le onde millimetriche per la loro futura implementazione. Le onde millimetriche possono sostituire le tradizionali linee di trasmissione in fibra ottica che collegano le stazioni radio base mobili. Tuttavia, in questo quadro idilliaco tracciato dai tecno-ottimisti vi sono in realtà poche luci e (soprattutto) molte ombre assai serie.

Ricerche indipendenti, del resto, mostrano già che l’esposizione a lungo termine alle radiazioni a microonde può causare il cancro nel corpo umano: gli studi decennali dell’Istituto Ramazzini e del National Toxicology Program sono molto eloquenti in tal senso, e corroborati da studi epidemiologici che legano al di là di ogni ragionevole dubbio l’uso intenso dei telefoni cellulari al cancro. Ma le telecomunicazioni sono un enorme business per le telco, che in certi Paesi pagano molto per lo spettro delle frequenze.
Applicazioni emergenti delle onde millimetriche
La tecnologia a onde millimetriche è una delle tecnologie in più rapida crescita in questo decennio. Una maggiore domanda di dati ad alta velocità, multimedia ad altissima definizione, giochi HD, sicurezza e sorveglianza, etc. porterà la tecnologia a onde millimetriche al livello successivo. Si svilupperà, se non verrà frenata, e offrirà un ampio spettro di applicazioni in futuro, sia in ambito civile sia militare, dove è stata già impiegata in passato dimostrando – come vedremo – la sua pericolosità. Eccone alcune:
  • Comunicazioni via satellite – Le onde millimetriche sono perfette per la comunicazione satellitare. Alle altitudini più alte delle orbite, funzionano perfettamente con velocità di trasmissione massiccia e bassa latenza. I satelliti permetterebbero di irradiare il segnale 5G dallo spazio, non lasciando “zone bianche” per gli elettrosensibili.
  • Applicazioni automobilistiche – La guida autonoma è un tema caldo nel mondo della tecnologia. Richiede il rilevamento di passeggeri e altri ostacoli in tempo reale e con bassa latenza. La rilevazione accurata è importante e la decisione necessaria deve essere presa in un intervallo di tempo di millisecondi. Le onde millimetriche sono la migliore opzione per il radar di rilevamento delle automobili.
  • Applicazioni mini-radar – La tecnologia radar ad alta frequenza si sta sviluppando per molteplici applicazioni. Usa una proprietà delle onde millimetriche chiamata larghezza di fascio. Il radar miniaturizzato su singolo chip è stato sviluppato utilizzando una sofisticata tecnologia a semiconduttori. Può essere usato per sensori di movimento, porte automatiche, sistemi anti-collisione, dispositivi anti-intrusione, rilevamento della velocità di veicoli, etc.
  • Applicazioni video HD – Le onde millimetriche possono essere utilizzate per trasmettere video ad ultra alta definizione (UHD) a HDTV in modalità wireless. Piccoli moduli di trasmissione possono essere integrati nei dispositivi per la trasmissione HD da decoder digitali, playstation HD e altre sorgenti video ad alta definizione.
  • Cuffie per realtà virtuale – Le applicazioni di realtà virtuale sono il futuro del mondo multimediale. Le onde millimetriche si adattano perfettamente ai dispositivi di realtà virtuale. Possono supportare una larghezza di banda elevata, necessaria per la trasmissione di video e audio ad alta definizione. I dispositivi VR consentono il tethering ad alta velocità da computer, altri dispositivi multimediali e offrono un’esperienza utente eccellente.
  • Tecnologia IEEE 802.11ad WiGig – Wireless Gigabit Alliance, o WiGig, è una tecnologia progettata per supportare futuri dispositivi multimediali e audiovisivi e interfacce di visualizzazione wireless a velocità di gigabit. La trasmissione di dati ad alte prestazioni tra dispositivi e PC può essere ottenuta utilizzando tale protocollo di trasmissione.
  • Body scanner – Gli scanner per il corpo umano a onde millimetriche stanno diventando popolari al giorno d’oggi. Hanno la capacità di scansionare con alta precisione e causare meno danni al corpo umano. Esistono scanner del corpo umano a onde millimetriche per la sicurezza aeroportuale. Usano una potenza di trasmissione di circa 1 mW e operano a una gamma di frequenze tra 70 GHz e 80 GHz.
  • Applicazioni mediche – I ricercatori hanno scoperto che la tecnologia a onde millimetriche può essere utilizzata in applicazioni mediche come il trattamento del dolore acuto. La terapia a onde millimetriche utilizza intervalli di frequenza tra 40 Ghz e 70 GHz per sperimentare su diverse patologie mediche.
I numerosi svantaggi delle onde millimetriche
Le onde millimetriche possono supportare una maggiore velocità di trasmissione dati a causa dell’ampiezza di banda maggiore. Una trasmissione con velocità dati più elevata richiede altrimenti un cavo in fibra ottica, che ha difficoltà di implementazione, manutenzione e non è economico. Un danno al fragile filo in fibra potrebbe causare un’interruzione completa del sistema di trasmissione. La tecnologia a onde millimetriche può facilmente raggiungere una velocità di comunicazione dati di 10 GB/s.
Un altro importante vantaggio della tecnologia a onde millimetriche è la minuscola dimensione dei suoi componenti. I moderni dispositivi intelligenti e telefoni cellulari devono essere efficienti e di piccole dimensioni. Ma le onde millimetriche hanno anche degli importanti svantaggi, che tendono ad essere sottovalutati. Innanzitutto, l’architettura a onde millimetriche è complessa, e richiede un’infrastruttura tecnologica avanzata per sviluppare un sistema basato su di esse.
Un radar al silicio miniaturizzato che lavora a 120 GHz (cortesia SEMICON Europa).
Le onde millimetriche, poi, richiedono la comunicazione lungo una “linea di vista”, cioè senza ostacoli frapposti. Uno dei principali svantaggi di tali onde è la distorsione da parte dell’atmosfera. Il fenomeno può essere osservato nella trasmissione di video digitali (servizi D2H): quando il cielo è nuvoloso, i servizi DVB vengono distorti a causa della scarsa qualità del segnale. Per la distorsione dovuta alle condizioni meteo come nebbia e polvere, non sono adatte per comunicazioni a lunga distanza.
Tuttavia, per i segmenti a corto raggio, o “ultimo miglio”, la larghezza di banda disponibile nella regione delle onde millimetriche le rende ideali per la connettività a velocità come quelle della fibra ottica senza interferenze dal rumore a bassa frequenza circostante. A causa della lunghezza d’onda estremamente corta, non possono penetrare pareti di cemento e strutture forti. Le onde millimetriche vengono altamente distorte dalle molecole d’acqua e dalle molecole di ossigeno presenti nell’atmosfera.
Alla frequenza d’onda millimetrica di 60 GHz, l’assorbimento delle onde millimetriche è molto alto, con il 98 percento dell’energia trasmessa assorbita dall’ossigeno atmosferico. L’assorbimento da parte dell’ossigeno a 60 GHz limita fortemente il range. Per operare in modo affidabile anche su distanze brevi, è necessario utilizzare un’antenna a fascio stretto molto focalizzata per aumentare il livello di segnale disponibile per il ricevitore dello stesso e per ridurre le interferenze fra le radio sorgenti.
L’assorbimento atmosferico delle onde millimetriche alle varie frequenze.
La trasmissione dei segnali con onde millimetriche è causa di fondate preoccupazioni relative ai rischi per la salute, sebbene per quanto riguarda specificamente il 5G i ricercatori non abbiano dati sufficienti sull’entità dei rischi perché non sono mai stati condotti esperimenti in tal senso, tanto meno con sorgenti reali (cioè non simulate). Gli effetti biologici e sulla salute delle onde millimetriche appaiono tuttavia evidenti in altre applicazioni che qui illustreremo e non fanno, purtroppo, ben sperare per il 5G.
Inoltre, al fine di ottenere una maggiore velocità di trasmissione dati, il 5G utilizza tecniche di modulazione complessa (che sono più bioattive), uno spettro di frequenze molto più elevato, e piccole celle. Le reti cellulari convenzionali 3G e 4G trasmettono segnali inferiori a 3,6 GHz nello spettro di frequenze radio. Lo spettro di frequenza usato nella tecnologia 5G può essere suddiviso in tre bande principali: la gamma Sub-6 GHz, le onde di millimetriche di gamma intermedia e le onde millimetriche di gamma alta.
L’aumento del numero delle stazioni radio base e delle piccole celle legato alla rete 5G provoca un aumento del campo wireless cui le persone sono esposte praticamente h24 per 365 giorni l’anno. Più antenne trasmittenti verranno distribuite lungo le strade, sugli edifici, sui lampioni, etc. Gli operatori di rete decideranno a loro discrezione dove installare nuove stazioni radio base; le persone potrebbero non essere in grado di controllare le posizioni della rete, perfino se sono già elettrosensibili.
Scenario di una rete mobile 5G eterogenea. Le “piccole celle” servono ciascuna una delle aree in rosso con onde millimetriche, mentre macro-celle simili a quelle del 4G serviranno l’accesso alle frequenze nella regione delle microonde (cioè fino a 6 GHz).
La potenza del segnale trasmesso e il tempo di esposizione sono dunque fattori significativi in ​​questo scenario. Molti ricercatori hanno scoperto che l’esposizione a lungo termine alle radiazioni a microonde è cancerogena. Sfortunatamente, l’impatto potrebbe non essere evidente in brevissimo tempo ma causare gravi danni alle cellule umane nel tempo. Anche l’esposizione a lungo termine alle onde millimetriche potrebbe avere impatti sanitari rilevanti, e influire pure su altri organismi viventi e piante.
Gli effetti sulla salute delle onde millimetriche
Una delle principali caratteristiche delle onde millimetriche sul corpo umano è l’assorbimento da parte della pelle. L’esposizione ravvicinata alle radiazioni elettromagnetiche a onde millimetriche causa la penetrazione nella pelle (dal 60 al 90 percento nei casi estremi) a causa delle proprietà dielettriche delle cellule epiteliali umane. I ricercatori hanno osservato, infatti, che soltanto il 30-40% della potenza incidente viene riflesso dalla pelle. Ma esaminiamo più in dettaglio la questione.
Le autorità di regolamentazione – come negli Stati Uniti la FCC – hanno linee guida rigorose per il livello di esposizione elettromagnetica nei luoghi pubblici e nei siti industriali dove i dipendenti sono esposti abitualmente a radiazioni elettromagnetiche. Tuttavia, i limiti di legge sono stati creati con riferimento alla prima generazione della tecnologia militare; non sono stati aggiornati molto negli ultimi 20 anni, e comunque si riferiscono esclusivamente agli effetti termici dei campi elettromagnetici.
Gli effetti biologici sugli organismi viventi dei campi elettromagnetici a radiofrequenza nella regione delle microonde sono oggi piuttosto ben noti e dipendono da numerosi fattori.
I limiti di legge basati sull’effetto termico delle radiazioni elettromagnetiche (cioè se il dispositivo non riscalda il corpo, allora non danneggia il corpo) sappiamo oggi non avere alcun senso. Gli effetti biologici della radiazione a radiofrequenza e nelle microonde sul corpo umano esposto per un lungo periodo di tempo a campi elettromagnetici a diverse gamme di frequenza non sono mai stati studiati direttamente sull’uomo (mentre nei topi sono associate al cancro), ma gli studi epidemiologici e di laboratorio più recenti ci hanno fornito le risposte cercate.
La letteratura scientifica è ricca di articoli anche sugli effetti biologici delle onde millimetriche, ma nessuno studio, a nostra conoscenza, ha valutato i rischi a lungo termine per l’uomo delle onde millimetriche a bassa intensità, che – in considerazione dei numerosi bioeffetti già riscontrati sul breve termine e dell’utilizzo crescente delle tecnologie a onde millimetriche – appaiono molto concreti. Abbiamo descritto la situazione in modo chiaro nell’articolo “5G e salute: gli effetti delle onde millimetriche”.
Come spiegato nel nostro articolo “Onde millimetriche: l’uso come arma non letale”, i militari usano onde millimetriche ad alta potenza nei “sistemi di allontanamento attivi” (Active Denial Systems, o ADS), per controllare i nemici o una folla. Questi sono un’arma biologica progettata per controllare le persone attivando onde millimetriche ad alta potenza che riscaldano il corpo durante l’esposizione. Antenne altamente direttive mirano al bersaglio e disperdono la folla in pochi secondi.
Il fascio di onde millimetriche a 95 GHz di un “sistema di allontanamento attivo”.
Sulla base dei dati di ricerca provenienti da fonti diverse, l’esposizione a breve termine alle onde millimetriche ad alta potenza può causare gravi danni alla pelle, e quella prolungata alle microonde danni alle cellule cerebrali. Dunque, l’idea di creare una rete 5G appare, a scienziati come Martin Pall, “una autentica follia”. La tecnologia ci offre comodità e aiuto per svolgere compiti più complessi, ma ognuno ha la responsabilità di assicurarsi che non influisca sulla salute e su altri organismi viventi.
L’uso in sistemi “phased array” e loro effetti biologici
Le industrie militari e aerospaziali stanno guardando alla tecnologia a onde millimetriche per aumentare la connettività e il rilevamento per la prossima generazione di reti tattiche, per la sicurezza, per la guerra elettronica (Electronic Warfare) e persino per sistemi di allontanamento attivi. Per raggiungere questi obiettivi, si stanno testando sorgenti di trasmissione ad alta potenza, ricevitori a basso rumore, tecnologie dei componenti di controllo e schiere di antenne per la trasmissione a più fasci.
Ad esempio, negli Stati Uniti la DARPA sta cercando di migliorare le capacità tattiche del soldato in prima linea tramite hotspot wireless mobili basati su onde millimetriche, che saranno montati su piattaforme UAV (Unmanned Aerial Vehicle). L’obiettivo è di implementare una dorsale di comunicazione da 1 Gb/ s per le unità di combattimento anche negli ambienti più remoti. Allo scopo, sono state studiate antenne orientabili a onda millimetrica, amplificatori a basso rumore e più efficienti / potenti.
Come nel 5G, le schiere di antenne in fase (phased array), con ciascuna antenna rappresentata qui con un quadratino giallo da 1 mm, permettono di ottenere numerosi fasci sintetici di radiazione diretti verso altrettanti dispositivi di comunicazione mobile. Una matrice di (8 x 8 =) 64 antenne ne può sintetizzare circa 50 contemporaneamente.
Il nuovo programma del DARPA mira a creare una tecnologia a fasci digitali multi-raggio, funzionante a 18-50 GHz per migliorare le comunicazioni sicure tra piattaforme militari. I fasci di antenna stretti caratterizzati da piccole aperture radianti forniscono una maggiore sicurezza di comunicazione. I sistemi a onde millimetriche attuali, tuttavia, non sono facili da usare e sono progettati per essere specifici della piattaforma, e sono quindi riservati solo alle piattaforme più complesse.
Per espandere l’uso di schiere di antenne in fase (phased arrays) a onde millimetriche e renderle ampiamente applicabili su tutti i sistemi militari, devono essere affrontate molte sfide tecniche, tra cui la copertura della frequenza a banda larga, il puntamento del raggio di precisione, l’individuazione degli utenti, etc. L’uso di schiere di antenne a più fasci e i progressi nella tecnologia delle onde radio e millimetriche sono pronti a cambiare la comunicazione e la rete di piattaforme mobili.
Le schiere di antenne in fase che funzionano a onda millimetrica od a frequenze molto alte sono già un’area di ricerca attiva dal mercato emergente dei cellulari 5G. Le applicazioni commerciali risolvono principalmente il problema dell’ultimo miglio, in cui i consumatori richiedono più larghezza di banda a frequenze predeterminate. Le piattaforme militari, tuttavia, creano sfide di creazione del fascio (beamforming) uniche che necessitano di approcci di comunicazione specifici.
La medesima tecnologia è applicabile anche ai radar. La prima schiera di antenne in fase (phased array) a stato solido, chiamata “PAVE PAWS” (Precision Acquisition Vehicle Entry Phased Array Warning System), è un elaborato radar e sistema informatico sviluppato nel 1980, in piena Guerra fredda, per “rilevare e caratterizzare un attacco missilistico balistico lanciato dal mare contro gli Stati Uniti”. Alcuni di questi radar facevano parte della rete di sorveglianza spaziale degli Stati Uniti di oggetti in orbita.
Un radar PAWE PAWS e (a destra) alcune delle 2677 antenne a dipolo incrociato che compongono la schiera di antenne in fase (phased array) mostrata a sinistra. 
Per rivelare i missili balistici, c’era bisogno di un sistema radar con tempi di reazione più rapidi rispetto ai radar esistenti. Una convenzionale antenna radar ruotata meccanicamente non può girare abbastanza velocemente per tracciare più missili. I fasci radar sintetici di un sistema phased array vengono invece pilotati elettronicamente senza spostare l’antenna fissa, quindi possono essere puntato in una direzione diversa in millisecondi, consentendogli di tenere traccia di molti missili insieme.
Il radar PAVE PAWS funziona, come tutti i radar, a impulsi: trasmette una sequenza di impulsi ed è poi quiescente mentre l’eco ritorna. Dopodiché, viene trasmessa un’altra sequenza di impulsi e il processo viene ripetuto. Le larghezze degli impulsi variano da 250 microsecondi a 16 millisecondi e il periodo di ascolto è di almeno 38 millisecondi. Alcuni impulsi, inoltre, variano in frequenza portante durante l’impulso, usando una tecnica chiamata “cinguettio” per migliorare l’intervallo di risoluzione.
Nel 2002, un comitato del Nation Research Council (NRC) statunitense era stato incaricato dall’Air Force Department di “determinare se le informazioni sugli effetti biologici ottenute da esposizioni “classiche” a radiofrequenza diverse dalle esposizioni con schiere di antenne phased array possono essere utilizzate per determinare gli effetti biologici delle esposizioni con sistemi phased array”, quali sono i radar PAVE PAWS ma anche i sistemi che compongono la rete 5G (piccole celle, smartphone, etc.).
Una questione chiave per i radar è “se la granularità nella radiazione dei lobi laterali prodotta da ritardi differenziali sull’array generi forme d’onda diverse da quelle prodotte dal fascio principale dell’antenna (dopo aver preso in considerazione le differenze di livello di potenza). Per ‘granularità’, intendiamo che i campi dei singoli elementi che compongono il phased array si aggiungono come elementi discreti ben definiti (cioè come passi discreti) per formare il fascio ‘sintetico’ complessivo”.
Un’antenna direttiva, sia che produca un fascio con una parabola sia che lo faccia in maniera sintetica con una schiera di antenne in fase (phased array) come in un radar PAWE PAWS, ha sempre un lobo principale e dei lobi laterali di irradiazione.
La risposta dell’NRC è stata: “In prima approssimazione, i campi di ciascuno degli elementi radianti si sommeranno per dare gli stessi schemi di fascio del riflettore corrispondente (cioè di un riflettore di grandi dimensioni che copre la stessa area). La differenza tra questi due sistemi di antenna è che uno (il phased array) è un’approssimazione a gradini discreti rispetto all’altro. A distanze moderate, come nel recinto del sito del radar, le differenze tra queste due antenne dovrebbero essere piccole”.
Il Comitato aggiunge a riguardo: “Se le forme d’onda sono essenzialmente le stesse, potrebbero essere applicabili i dati esistenti di bioeffetti alle radiofrequenze. In caso contrario, sono necessari ulteriori studi. I dati di misurazione in fase di sviluppo della tecnologia sono fondamentali per rispondere a questa domanda, quindi questi dati devono essere misurati con cura e rapidità”. Esattamente l’opposto di ciò che si sta facendo per il 5G, dove non vi sono studi rivolti a capire i bioeffetti.
Nel caso del 5G, sono necessari studi sia sui bioeffetti dell’esposizione al fascio principale del phased array sia sui quelli dell’esposizione all’array non in fase (non-phased array) per determinarne il potenziale nel caso di sistemi reali, non simulati. Un confronto tra le forme d’onda di una sorgente che usa una schiera di antenne e una che utilizza un’antenna tradizionale è essenziale, poiché gli studi biologici ed epidemiologici sono stati finora basati su segnali (radio o radar) tradizionali, cioè non in fase.
A Cape Cod, dove si trova uno dei radar PAVE PAWS, la popolazione è stata a lungo esposta ai “lobi laterali” del sistema phased array. Le conseguenze epidemiologiche sulle persone sono testimoniate dalle elevate percentuali di cancro osservate nell’area di Cape Cod. Ad esempio, nove delle 15 città di Cape Cod hanno un’incidenza del cancro al seno almeno del 15% più alta rispetto al resto dello stato, secondo il Silent Spring Institute, che tiene traccia dei problemi di salute delle donne.
Il radar militare PAWE PAWS di Cape Cod, in Massachusetts (USA).
Nonostante uno studio dell’International Epidemiology Institute abbia tentato di fornire un’interpretazione rassicurante dei dati epidemiologici di Cape Cod raccolti per valutare i potenziali effetti sulla salute legati all’installazione del radar PAVE PAWS dell’aeronautica USA, il comitato della National Research Council (NRC) incaricato di revisionare tale lavoro cita numerose importanti deficienze metodologiche contenute nello studio in questione, che rendono poco chiari molti dei suoi risultati.
Ad esempio, lo studio epidemiologico confronta i tassi di malattia a Cape Cod con quelli nella contea di Worcester, un’area storicamente più industriale e urbana in cui è probabile che la popolazione abbia uno stile di vita diverso da quella di Cape Cod. Il comitato ha perciò raccomandato che le contee di confronto non includano la contea di Worcester e che siano inclusi più dati su fattori confondenti, come l’esposizione al fumo e ai pesticidi. Sarebbero anche utili dati sulle variazioni annuali dei tassi di malattia.
Nei radar PAVE PAWS, il raggio è tenuto ad almeno 100 piedi sopra la terra su terreni accessibili al pubblico per evitare almeno la possibilità di esporre il pubblico al fascio principale. Radar militari basati su sistemi phased array sono stati sviluppati anche dalla Leonardo S.p.A. per sistemi di difesa, e sistemi simili sono installati su navi e aerei militari per la sorveglianza aerea. Si noti che la tecnologia phased array è usata (ma solo in ricezione) anche dai radiotelescopi di nuove generazione, come lo SKA.
Se il radar è a onde millimetriche, permette di ottenere immagini efficaci anche quando ci si trova di fronte a un sacco di detriti, bassa visibilità, bassa riflettività e ambienti polverosi / sabbiosi. La capacità delle onde millimetriche di penetrare (o subire attenuazioni limitate) in questi ambienti rende tale tecnologia un componente chiave della visibilità per tutte le condizioni atmosferiche e diurne e notturne. Tuttavia, è suscettibile all’attenuazione in condizioni atmosferiche umide (pioggia, nebbia, etc.).
Anche i droni potranno impiegare radar a onde millimetriche per la sorveglianza in ambienti polverosi o sabbiosi, come ad esempio il deserto.

Riferimenti bibliografici


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