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L’assoluzione del dottor Ennio Cangiano e la rinascita di un medico libero |
La Rinascita del Dottor Ennio Cangiano: dalla persecuzione all’assoluzione
di Roberto Cianchino (PhD)
Per anni il nome del dottor Ennio Cangiano è stato associato, in maniera ingiusta e pesante, a un’etichetta che oggi suona come un marchio d’infamia: “novax”. Una parola usata come arma, non per descrivere una reale posizione scientifica, ma per screditare, zittire e isolare chi, semplicemente, aveva scelto di mantenere fede al giuramento di Ippocrate: curare, ascoltare e non nuocere.
Le accuse e il fango mediatico
Il dottor Cangiano era finito nel mirino durante gli anni più bui dell’emergenza sanitaria. In un clima in cui chiunque mettesse in discussione protocolli rigidi e spesso inefficaci veniva subito bollato come eretico, il medico aveva avuto il coraggio di proporre cure domiciliari, di ascoltare i pazienti e di personalizzare i trattamenti.
Questo atteggiamento – che per secoli è stato la base stessa della medicina – gli costò care accuse: si parlò di “comportamenti pericolosi”, di “pratiche non conformi alle linee guida”, di “negazionismo”. In realtà, si trattava di nulla più che di una battaglia di coscienza, combattuta nell’interesse delle persone e non delle direttive ministeriali.
Il processo e la resistenza
Cangiano dovette affrontare indagini, sospetti, udienze, con la sua immagine pubblica distrutta e la dignità calpestata. Molti colleghi si allontanarono, timorosi di essere a loro volta coinvolti, e i media lo dipinsero come un pericolo pubblico.
Ma chi lo conosceva davvero, chi aveva ricevuto da lui cure attente e umane, non smise mai di difenderlo. Famiglie intere testimoniarono a suo favore, raccontando di come non fosse un “novax” ma semplicemente un medico vero, uno che non aveva mai abbandonato i suoi pazienti.
L’assoluzione e la verità ristabilita
Dopo anni di battaglie, finalmente la verità è emersa. Ennio Cangiano è stato assolto da tutte le accuse. Non un cavillo, non una scappatoia: la sentenza ha chiarito che aveva operato in scienza e coscienza, rispettando il suo dovere.
È la dimostrazione di come, col tempo, le menzogne non possano resistere di fronte ai fatti. Chi aveva provato a trasformarlo in un capro espiatorio, oggi si trova smentito.
La rinascita e l’esempio per tutti
L’assoluzione non è soltanto una vittoria personale, ma un simbolo di rinascita. Il dottor Cangiano esce da questa vicenda più forte, più consapevole e più rispettato che mai. La sua figura è ora un punto di riferimento per quei medici che vogliono ritornare alla vera essenza della professione: mettere al centro la salute del paziente, e non i protocolli calati dall’alto.
La sua storia dà coraggio a chi, in questi anni, si è sentito solo o perseguitato per aver difeso valori umani e scientifici. Dimostra che resistere, non piegarsi e continuare a fare il proprio lavoro con onestà può portare a un lieto fine.
👉 Il messaggio di Cangiano è chiaro: la medicina non può essere ingabbiata in etichette e slogan. La vera forza sta nell’ascolto, nella dedizione e nella coerenza. E oggi, la sua assoluzione diventa un faro di speranza per tutti coloro che hanno scelto la strada più difficile ma più vera: quella della coscienza.
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