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Dona OraTra il 2021 e il 2022, ho assistito a una mobilitazione popolare senza precedenti. Centinaia di cittadini – tra cui io stesso, Salvatore Calleri – depositarono esposti contro l'allora Premier Mario Draghi, contestando le misure anti-Covid adottate dal Governo. Guidati dal modello fornito dall'avvocato Marco Mori, mi sono ritrovato al centro di un fenomeno che ha investito le Procure di tutta Italia, e di cui oggi vi racconto i numeri, i dettagli legali e gli esiti.
L'Inattesa Forza della Ribellione Civile
Quello che ho visto nelle Procure in quel periodo era più di una semplice protesta: era una vera e propria ribellione civile che sceglieva la via legale. Cittadini che, per la prima volta, varcavano gli uffici giudiziari con l'intenzione di chiedere conto alle istituzioni.
Ho raccolto i dati che attestavano la capillarità del fenomeno:
A Reggio Emilia, furono protocollati circa 60 esposti, un numero significativo.
Ho seguito i resoconti da Bologna, dove le lunghe code in Procura testimoniavano una partecipazione massiva.
Il caso che mi ha dato più indizi è stato quello di Aosta, dove depositarono 82 denunce.
Il Percorso Giudiziario, i Reati Ipotizzati e l'Archiviazione
Nonostante l'enorme sforzo popolare, il percorso giudiziario si dimostrò complesso. La sfida era trasformare la protesta in un procedimento penale formalmente sostenibile.
La maggior parte di questi esposti, formalizzati seguendo il modello strutturato dell'avvocato Mori, ipotizzava reati gravi come l'Abuso d'Ufficio e la violazione delle libertà costituzionali, legati all'introduzione degli obblighi vaccinali e del Green Pass.
Tuttavia, il riscontro più amaro arrivò da Aosta: la Procura dispose in tempi brevi l'archiviazione di tutti gli 82 esposti per "insussistenza di reato". Le motivazioni delle Procure erano chiare: l'impossibilità per la magistratura di sindacare il merito delle scelte politiche di un Governo in stato di emergenza e la mancanza di elementi probatori sufficienti a sostenere le accuse.
La Mia Esperienza Personale e la Conclusione
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La Mia Denuncia al'Ex "Premier" Mario Draghi |
Come testimone diretto e partecipante, io, Salvatore Calleri, deposi personalmente la mia denuncia, seguendo il modello di Mori. Ricordo l'atmosfera negli uffici: c'era una strana miscela di speranza, per aver trovato finalmente un canale d'azione, e un profondo senso di frustrazione sulla reale efficacia di quell'atto.
A prescindere dall'esito (che in gran parte si è risolto con l'archiviazione), ritengo che quella mobilitazione abbia rappresentato un segnale politico e sociale di portata storica. Centinaia di persone scelsero di non accettare passivamente, chiedendo chiarezza e responsabilità alla classe dirigente. Fu la prova che il desiderio di trasparenza era reale, anche se il percorso giudiziario si rivelò impervio.
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