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lunedì 3 dicembre 2018

ANALISI SUI VACCINATI IN ITALIA CONTRO L'INFLUENZA STAGIONE 2016/2017

ANALISI SUI VACCINATI IN ITALIA CONTRO L'INFLUENZA STAGIONE 2016/2017 RISULTATI: PIU' MORTI E PIU' OSPEDALIZZAZIONI TRA I VACCINATI CON L'ANTINFLUENZALE.

E' stato pubblicato quest’anno il risultato di un’indagine effettuata in FVG su un ampio campione. Il risultato è stato: “Non è stato osservato nessun effetto significativo sulla probabilità di visite in reparti di urgenza, ospedalizzazione, o morte per polmonite o influenza”. È stata osservata tra i vaccinati una frequenza di ospedalizzazione maggiore del 11-47% (a seconda del tipo di vaccino) e mortalità maggiore del 2-12% (a seconda del tipo di vaccino)

Valent F e Gallo T. Influenza vaccine effectiveness in an Italian elderly population during the 2016-2017 season. Ann Ist Super Sanità 2018 | Vol. 54, No. 1: 67-71.

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QUANTI SOLDI INTASCANO I MEDICI VACCINATORI?

QUANTI SOLDI INTASCANO I MEDICI VACCINATORI?



Marcello Pamio


Sull’estrema tossicità e pericolosità delle vaccinazioni pediatriche spero non vi siano più dubbi. 
Cerchiamo ora di capire quanto intascano i facoltosi camici bianchi, coloro che osannano le vaccinazioni accusando pesantemente i genitori che le obiettano, grazie a questo atto medico. 
Ad aiutarci nella comprensione un documento pubblicato nel 2015 da “Toscana Medica”, un mensile di informazione curato dall’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Firenze. 
Nella pagina dedicata ai compensi per le prestazioni troviamo che il medico percepisce 15 euro per ogni atto vaccinale mono o pluri-somministrazione, e un bonus al raggiungimento dei seguenti obiettivi:


- 1.000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > 95% x terza dose esavalente;
- 1.000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > 95% x morbillo;
- 1.000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti femmine > 80% x papilloma virus.


Non male come incentivo economico per i vaccinatori incalliti. 
Per i medici che cincischiano, infatti, tali premi vengono dimezzati se le coperture vaccinali calano tra il 92 e il 95% per esavalente e morbillo e tra il 71 e l’80% per il papilloma virus.
No vax? No money!


La GSK, Sanofi-Pasteur, Merck e le altre lobbies che spacciano vaccini ringraziano di cuore perché con simili incentivi ai medici (pagati dalle regioni, quindi dalle tasse dei contribuenti) loro vendono molti più vaccini e quindi guadagnano di più. Coloro che ci rimettono sono sempre gli esseri più indifesi: i bambini.
I dati sopra riportati riguardano la regione Toscana, la regione rossa dell’uomo delle lobbies farmaceutiche per antonomasia, l’ex premier Matteo Renzi, ma si possono ipotizzare benefit simili anche in altre regioni…
Anche se nelle modifiche al decreto Lorenzin, per ora, bonus similari sono difficili, sarà infatti già una sfida far quadrare i conti per le vaccinazioni su operatori sanitari e scolastici...


Vediamo nella pratica cosa un pediatra ligio al Sistema potrebbe portarsi in saccoccia a fine anno, supponendo con un pacchetto di 500 assistiti (ne può avere al massimo 800, mentre un medico di famiglia anche fino a 1500) e ovviamente supponendo riesca a raggiungere gli obiettivi.
Inizia intanto col mettere in tasca i 3000 euro (1000 per esavalente, morbillo e papilloma) ma attenzione anche ai 15 euro “per ogni atto vaccinale”. 
Il 95% di 500 pazienti è 475, che vanno moltiplicati per 15 euro > 475 x 15 = 7125 euro per l’esavalente. A cui vanno sommati 7125 euro per il morbillo. 
L’80% di 500 è 400 pazienti che si moltiplicano x 15 euro > 400 x 15 = 6000 euro per il papilloma.
La conclusione molto approssimativa è: 3000 euro di bonus + 7125 euro (95% esavalente) + 7125 euro (95% morbillo) + 6000 euro (80% papilloma) = 23.250 euro.


Il tutto senza considerare le altre vaccinazioni! 
Per esempio per il vaccino anti-meningocco di tipo B è stato stabilito (sempre dalla regione Toscana) in accordo con i pediatri (FIMP) e l’Azienda Sanitaria di Firenze un compenso pari a 20,60 euro per vaccino somministrato.
Poi mancherebbe all’appello anche il vaccino anti-influenzale, anche se riguarda maggiormente la categoria dei medici di famiglia. Un esempio per tutti la ASL di Melegnano in Lombardia ha siglato un accordo per garantire 8 euro ad ogni vaccinazione anti-influenzale, invece dei 6 euro previsti a livello regionale a tutti i medici che raggiungono la copertura vaccinale del 65% e addirittura 10 euro a dose se la copertura sale al 75%.
Soldi, soldi e soldi, basta solo inoculare veleni neurotossici...


Conclusione
Quanti sono i soldi a fine anno che un medico intasca grazie alle vaccinazioni? 
Non è dato saperlo con precisione econometrica, e se anche i dati e gli esempi qui riportati sono esagerati, non è sbagliato azzardare numeri a quattro o cinque cifre, cioè svariate migliaia di euro per arrivare a decine di migliaia, ogni singolo anno.
Un meccanismo che promette soldi in cambio di una pratica medica (di per se pericolosissima) si dovrebbe chiamare concussione, ma siccome dal punto di vista giuridico in questo caso non esisterebbe reato, non si può... Per cui chiamiamolo pure crimine contro l’infanzia.
Con tali incentivi, benefit e bonus economici quanti medici fanno i vaccini perché credono in questa pratica e quanti invece li fanno solo per intascare i soldi? 
O peggio ancora quanti medici inoculeranno veleni per paura di ritorsioni professionali dalla Dittatura Sanitaria ormai instaurata in Italia?
Una pratica medica rischiosissima come quella delle vaccinazioni pediatriche di massa può venire incentivata a suon di quattrini, ricchi premi e cotillon solo in una società materialistica in cui si è perduta la visione spirituale dell’essere umano, in cui la vita e l’uomo sono delle merci, dei prodotti di scambio il cui valore viene deciso dal Ministero della Propaganda e dal Ministero della Malattia.


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domenica 2 dicembre 2018

PROBABILI DIMISSIONI DI WALTER RICCIARDI... COINCIDENZA O BERSAGLIO COLPITO?


PROBABILI DIMISSIONI DI RICCIARDI... COINCIDENZA O BERSAGLIO COLPITO?

Dopo che il Gruppo di lavoro Scientifico-Giuridico "VACCINO VERITAS", coordinato da Fabio Trinca  (Biologo) e da Alessandro Lippo (Giurista), con la partecipazione di: Dr. Fabio Franchi Medico Infettivologo, Avv. Roberto Ionta, Dott. Marco Tiberti Presidente Legale Rappresentante European Consumers, Dr. Armando Lippolis Medico Omeopata, Dr. Gerardo Rossi Medico Ortopedico, Dott.ssa Bettina Stella Farmacista, Avv. Silvia Mannelli, Dott.ssa Rosella Sbarbati Biologa, Avv. Maurizio Nardozza, ha inoltrato al Ministro Grillo, al Ministro della Giustizia, al Presidente del Consiglio, al Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione e al Comando Carabinieri Anticorruzione, una pressante richiesta (sottoscritta anche di Attivazione di Commissione Ministeriale per valutare la RIMOZIONE, le DIMISSIONI di Gualtiero Walter Ricciardi per CONFLITTO D'INTERESSI con le multinazionali farmaceutiche... apprendiamo che ci sono sviluppi in corso.
Questo c'incoraggia a proseguire sulla strada di... VACCINO VERITAS!!!

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venerdì 30 novembre 2018

Scie Chimiche: continua la strategia della normalizzazione


Scie Chimiche: continua la strategia della normalizzazione


di Riccardo Pizzirani
Fonte e articolo: Luogocomune.net

Come probabilmente ricorderete, nell’aprile dell’anno scorso era stata la prestigiosa università di Harvard a proporre la ricetta di spargere in cielo una nube di particelle di ossido di alluminio per bloccare i raggi solari, e raffreddare il pianeta. L’azione ed il metodo si rendevano necessari, dicevano i ricercatori, per combattere l’odioso global warming, e la giustificazione esplicita era che sarebbe impensabile che il capitalismo e l’industrializzazione possano rallentare la loro corsa a produrre co2 e altri tipi d’inquinamento. Quindi, la soluzione: inquiniamo un po’ di più, volontariamente, ma fin di bene!
Quest’anno invece si sono esposti due ricercatori, Wake Smith e Gernot Wagner, che hanno pubblicato uno studio peer-reviewed per studiare le strategie di iniezione di aereosol nella stratosfera, ed il loro costo. La ricerca è stata raccontata al grande pubblico in un articolo dello scorso 23 novembre di CBS News, che ci informa dei principali risultati, sempre con la consueta ricetta: 

Una flotta di 100 aerei che facesse 4000 missioni all’anno nel mondo potrebbe aiutare a salvare il mondo dal cambiamento climatico. E sarebbe relativamente economico”.


Questa volta, quindi, il riferimento a spargere tali sostanze dagli aerei è esplicito fin nella stesura finale, mentre nella proposta di Harvard gli aerei erano presenti nella fase preliminare del progetto, ed erano stati rimossi nel testo finale in favore di fantomatici palloni sonda. Cade quindi la prima delle principali obiezioni dei mistificatori nostrani ed esteri, secondo cui occorrerebbe un impegno troppo vasto ed un numero troppo alto di aerei per portare a termine modificazioni significative tramite le scie chimiche.
Più precisamente l’articolo spiega che: “nel loro piano ipotetico, la flotta inizierebbe con otto aerei nel primo anno e arriverebbe ad appena meno di 100 in 15 anni. Nell’anno uno, ci sarebbero 4.000 missioni, fino ad arrivare a poco più di 60.000 missioni nell’anno quindici.”
Anche questo dato, ovviamente, smonta le obiezioni dei mistificatori: 60.000 missioni all’anno, non sono assolutamente proibitive, quando in una giornata tipica vengono messi in volo 40.000 aerei, e nella giornata record si è arrivati a 200.000 .
L’articolo puntualizza anche i costi: “questo tipo di geoingegneria sarebbe tecnicamente possibile, valutandola da un punto di vista strettamente ingegneristico. Sarebbe inoltre rimarcabilmente economico, con un costo medio tra 2 e 2,5 miliardi di dollari l’anno, per i primi 15 anni”
Quindi scie chimiche di particolato spruzzate da aerei messi in volo appositamente per questi scopi. Come hanno fatto i ricercatori a pubblicare roba del genere, proponendo queste cose nel dettaglio, dicendo che sono fattibili, spiegandole, ma senza raccontarci che le stanno effettivamente già facendo da più di vent’anni? Semplice! Hanno detto che la quota ottimale per fare queste irrorazioni è di 18.000 metri, non certo quella in cui volano gli aerei di oggi, quindi si può fare tutto e a basso prezzo, ma nel futuro! Tutto perfettamente in linea con la decennale strategia di normalizzazione conosciuta come “finestra di Overton”, cioè in parole povere alla nostra capacità di accettare cose altrimenti inaccettabili se i cambiamenti sono lenti, costanti, e dilazionati nel tempo.
E per fare ciò hanno dovuto darci conferme ufficiali, e certificate, sulla fattibilità e sull’esiguo numero di voli, e sull’economicità di queste attività mondiali. E questo resterà agli atti.
Ma c’è anche un tema ancor più spinoso, e anche più importante per noi comuni cittadini, un tema che questo studio reintroduce in maniera indiretta facendo un dietrofront rispetto agli studi di Harvard: quello dei materiali da spruzzare.
Già all’epoca c’è stato raccontato che il materiale che gli scienziati reputano migliore per essere spruzzato in atmosfera è qualcosa che faccia da specchio per i raggi solari e li rimandi verso lo spazio, e per questo scopo non ci sarebbe niente di meglio dei solfati; peccato che i solfati in atmosfera si combinino con l’ossigeno e con l’acqua presenti in sospensione, e generino ricadute di acido solforico, diventando un vero incubo per le pubbliche relazioni nel tentare di convincere la gente che per ridurre il global warming dobbiamo accettare le piogge acide. Ecco perchè nell’ultimo anno delle ricerche di Harvard ai solfati era stato sostituita l’allumina, un particolare ossido d’allumino sottoprodotto della Bauxite usato nell’industria del vetro per aumentare la riflettività delle superfici. Roba che comunque nessuno vorrebbe respirare, particolato PM1 di metalli pesanti, ma comunque roba molto meno scomoda da accettare dell’acido solforico.
Invece gli articolisti della CBS fingono di ignorare questa “piccola” problematica dei solfati, e semplicemente tengono ben distanti la notizia di qual è secondo questa ricerca il miglior materiale da spruzzare, spiegato all’inizio, con la considerazione sul problema dell’acidificazione degli oceani, raccontata invece alla fine: 
Mentre l'anidride carbonica continua ad aumentare, gli oceani stanno diventando sempre più acidi. Secondo il National Oceanic and Atmosferic Administration statunitense (NOAA), l'acidificazione degli oceani può confluire attraverso la catena alimentare oceanica, riducendo la capacità dei gusci e dei coralli che costruiscono le barriere coralline di produrre i loro scheletri. L'iniezione di aerosol nella stratosfera limita semplicemente il sole, non affronta l'accumulo di anidride carbonica sottostante. L'oceano continuerebbe ad acidificare.”
Ecco, figuriamoci spargendo solfati!
Buon appetito!

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