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sabato 25 ottobre 2025

TERREMOTO SANITARIO: STUDI CONFLIGGENTI SULL'mRNA. CANCRO E CONFLITTI D'INTERESSE

 

STUDI CONFLIGGENTI SULL'mRNA. CANCRO E CONFLITTI

STUDI CONFLIGGENTI SULL'mRNA




TERREMOTO SANITARIO: STUDI CONFLIGGENTI SULL'mRNA. CANCRO, CONFLITTI D'INTERESSE E LA GRANDE DOMANDA: A CHI CREDERE?



di Salvatore Calleri NatMed


RIFERIMENTI CHIAVE:

  1. Studio Coreano (Critico): Biomarker Research

  2. Studio BioNTech (Pro-Vaccino): Nature

Mentre il dibattito sulla sicurezza dei vaccini mRNA infuria, la comunità scientifica globale si trova di fronte a una polarizzazione senza precedenti, manifestata da due studi pubblicati in rapida successione che presentano conclusioni diametralmente opposte, sollevando seri interrogativi sull'indipendenza della ricerca.

L'Allarme Coreano: Aumento dei Tumori dopo il Vaccino

Un'analisi condotta da ricercatori sudcoreani e pubblicata sull'autorevole rivista Biomarker Research getta un'ombra inquietante sugli effetti a lungo termine delle iniezioni COVID-19.

Lo studio indipendente Coreano documenta un aumento significativo dei tassi di diagnosi di diversi tipi di cancro a un anno dalla vaccinazione. Nello specifico, la ricerca segnala un incremento nei tumori:

  • Polmonari

  • Tiroidei

  • Mammarie (Seno)

  • Prostata

  • Gastrici

  • Colorettali

Queste evidenze, emerse da un'analisi rigorosa e priva di influenze farmaceutiche dichiarate, pongono un serio campanello d'allarme sulla necessità di approfondire i meccanismi oncologici post-vaccino.

L'Immediata Contronarrazione: Lo Studio "Nature"

Quasi in contemporanea, i riflettori del mainstream e dei social media si sono accesi su un'altra ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature, che propone una tesi completamente opposta: il vaccino COVID-19 aiuterebbe il sistema immunitario a combattere il cancro.

Questo studio è stato prontamente adottato dai sostenitori della campagna vaccinale, che lo hanno utilizzato per rassicurare il pubblico sulla sicurezza e sui benefici aggiuntivi della tecnologia mRNA.

L'Ombra del Conflitto d'Interessi

Tuttavia, il tono celebrativo attorno alla ricerca pubblicata su Nature viene bruscamente interrotto da una colpevole omissione, come sottolineato dalla stessa Heather Parisi:

Gli autori di questo studio, che promuove l'efficacia anticancro dell'mRNA, hanno dichiarato conflitti d'interesse enormi.

  • Molti di loro lavorano direttamente per BioNTech.

  • Ricoprono ruoli di consulenza per l'azienda.

  • Ricevono finanziamenti diretti dal colosso farmaceutico.

  • Hanno addirittura brevettato i risultati della ricerca in questione.

La Domanda che Sorge Spontanea

Questa palese discordanza tra i risultati e l'evidente legame finanziario dietro lo studio "Nature" riaccende il dibattito cruciale sull'etica nella scienza:

A chi credere?

All'oste che ti vende il suo vino, o all'esperto veramente indipendente che non ha nulla da guadagnare?

La decisione spetta al lettore, ma la trasparenza sulle fonti e sui finanziamenti non è mai stata così vitale per la salute pubblica globale.

Riferimenti

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giovedì 9 ottobre 2025

Lo Zenzero (Zingiber officinale): Il Potenziale Chemio-Preventivo dalla Natura

lo zenzero ha potenziale chemio preventivo per il cancro

Lo Zenzero (Zingiber officinale): Il Potenziale Chemio-Preventivo dalla Natura


Di Corrado Cianchino P.h.D e Salvatore Calleri NatMed

L'antica saggezza popolare e la moderna biologia molecolare convergono sull'eccezionale valore dello zenzero, non solo come spezia, ma come vero e proprio pilastro della nutraceutica. Sebbene sia cruciale riconoscere i limiti attuali della ricerca e non confondere un integratore con una cura oncologica, la scienza ha dimostrato che i principi attivi dello zenzero possono svolgere un ruolo significativo nella prevenzione e nel supporto alle terapie convenzionali.

La Chimica Dietro la Radice: Gingeroli e Shogaoli

Lo zenzero contiene centinaia di composti bioattivi, ma i più studiati sono i fenoli pungenti: i gingeroli (abbondanti nello zenzero fresco) e gli shogaoli (che si formano per disidratazione dei gingeroli durante la cottura o l'essiccazione).

1. Il 6-Shogaol: L'Alleato del Rischio Zero

Il 6-shogaol,  è un composto che ha attirato l'attenzione della comunità scientifica per la sua potenziale azione selettiva.

Proprietà del 6-ShogaolRilevanza Oncologica e Meccanismo
Tossicità SelettivaCapacità di indurre la morte (apoptosi e autofagia) nelle cellule tumorali, pur essendo meno tossico per le cellule sane.Studi sull'induzione dell'autofagia selettiva
Bersaglio sulle CSCÈ stato dimostrato che colpisce le Cellule Staminali Cancerose (CSC), considerate la radice del tumore e responsabili delle recidive. Il 6-shogaol inibisce i meccanismi di auto-rinnovamento (es. la via di segnalazione Notch) di queste cellule, in particolare nel cancro al seno.Inibizione CSC nel Cancro al Seno
Chemio-SensibilizzazionePotenziale di aumentare la sensibilità delle cellule tumorali a farmaci chemioterapici standard (es. Cisplatino) in alcuni modelli di tumori (es. testa-collo e polmone).Attività nel Cancro Polmonare e HNSCC

2. Il 6-Gingerolo: L'Anti-infiammatorio Pungente

Il 6-gingerolo, predominante nello zenzero crudo, è un potente antiossidante e anti-infiammatorio.

La sua azione principale è quella di modulare le vie infiammatorie (come la NF-B) che spesso alimentano la crescita tumorale. Il Dott. Bharat Aggarwal, ex direttore di ricerca al M.D. Anderson Cancer Center, ha dedicato gran parte della sua carriera a studiare come i fitochimici come i gingeroli e la curcumina possano spegnere l'infiammazione cronica, un precursore del cancro.

I Famosi Ricercatori nel Campo della Nutraceutica Oncologica

Oltre a figure storiche come il Dr. William Albrecht, Ph.D. (pioniere della biologia del suolo, che sottolineava come la salute della pianta sia lo specchio della salute umana), diversi ricercatori moderni hanno convalidato questi composti:

  • Dr. Young-Joon Surh e Dr. Zigang Dong (Università del Minnesota): Questi ricercatori di spicco nel campo della chemioprevenzione hanno co-firmato studi fondamentali che identificano il 6-shogaol come un candidato promettente contro il carcinoma polmonare non a piccole cellule.

  • Dr. D. S. D. G. Ray (e colleghi): Il loro lavoro sul cancro al seno ha fornito le prove più convincenti sull'efficacia selettiva del 6-shogaol contro le cellule staminali del cancro.

La Questione Cruciale: Crudo vs Cotto

La preparazione dello zenzero è fondamentale perché modifica la concentrazione dei suoi principi attivi.

Metodo di ConsumoComponente PrincipaleBenefici PrimariUtilizzo Consigliato
Zenzero Crudo (Fresco)Gingeroli (soprattutto 6-Gingerolo)Antinausea (efficace contro la nausea da chemioterapia o gravidanza), antinfiammatorio acuto, miglioramento della digestione.Grattugiato fresco in smoothie, insalate, o masticato (piccola quantità) per l'alito e la digestione.
Zenzero Cotto o EssiccatoShogaoli (soprattutto 6-Shogaol)Potenziale Antitumorale e Antiossidante Superiore (il 6-shogaol ha un'attività antiossidante e anti-tumorale più intensa del gingerolo, sebbene sia in dosi più concentrate).Decotti, infusi, tisane lunghe, zenzero in polvere essiccata o aggiunta a piatti cotti.
Ricerche Chiave: La conversione dei gingeroli in shogaoli è significativamente indotta dal calore (sia secco che umido), rendendo l'estratto di zenzero essiccato o cotto la fonte più ricca di 6-shogaol.Ricerca sulla Conversione Termica

Modalità di Assunzione per Benefici Specifici

Lo zenzero può essere integrato nella dieta quotidiana per sfruttare tutti i suoi effetti:

  1. Per la Nausea (Gingeroli):

    • Masticare un piccolo pezzo di zenzero fresco (circa 1 grammo è il dosaggio clinico per la nausea).

    • Bere un bicchiere di acqua con 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato.

  2. Per l'Infiammazione e il Metabolismo (Gingeroli/Shogaoli):

    • Tisana Mattutina (Decotto): Far bollire 2-3 fette sottili di zenzero fresco in acqua per 10-15 minuti. Questo massimizza la conversione in shogaoli, rendendo la bevanda pungente e termogenica, ideale per stimolare il metabolismo.

  3. Supporto Terapeutico (Estratti standardizzati):

    • In caso di necessità specifiche (come supporto in oncologia integrativa), è preferibile l'uso di estratti titolati in capsule, che garantiscono un dosaggio preciso di gingeroli e/o shogaoli (seguire sempre il consiglio di un medico o nutrizionista oncologico).

Una Medicina Integrata e Consapevole

Disclaimer Fondamentale: Come ben evidenziato nell'articolo originale, le terapie naturali non sostituiscono mai i trattamenti oncologici convenzionali. Chi affronta il cancro deve affidarsi ai protocolli medici validati.

La vera evoluzione è l'approccio integrato:

  • Unire la Scienza alla Natura: Utilizzare la moderna farmacologia per debellare il male, e la nutraceutica (validata dalla scienza) per rafforzare l'ospite (il paziente), mitigare gli effetti collaterali e potenzialmente inibire i meccanismi di recidiva.

  • Coltivare la Salute: Riscoprire che la qualità della salute inizia dalla qualità del cibo, che a sua volta dipende da un suolo vivo, pulito e fertile (un principio che sta tornando centrale anche nell'epidemiologia moderna).

Questa unione di approcci è la via più saggia per affrontare le malattie complesse del nostro tempo.

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domenica 28 settembre 2025

Scandalo Pfizer: scoperto il promotore cancerogeno SV40 nel vaccino anti-Covid

vaccino covid con virus sv40
Scandalo Pfizer: scoperto il promotore cancerogeno SV40 nel vaccino anti-Covid 


Si scopre che il contaminante cancerogeno SV40, capace di alterare il DNA, è contenuto nel nuovo vaccino contro il coronavirus della Pfizer.


di Corrado Cianchino PhD e Salvatore Calleri NatMed

Non sono solo la proteina spike e l’mRNA a destare preoccupazione: sia il vaccino Pfizer che quello Moderna presentano una contaminazione da DNA, con il prodotto Pfizer che contiene il promotore SV40.

Il microbiologo Kevin McKernan ha condotto uno studio pioneristico, analizzando alcune fiale di vaccino Covid-19. Ha scoperto livelli inaccettabili di plasmidi di DNA a doppio filamento, veri e propri contaminanti capaci di replicarsi nelle cellule umane e batteriche.

In un’intervista a Peter Sweden, la ricercatrice Sasha Latypova ha sottolineato che questa contaminazione è un grave pericolo:

Si tratta di plasmidi replicativi che possono entrare nelle cellule umane e nei batteri dell’intestino, replicando geni di resistenza agli antibiotici. Possono causare sepsi, cancro e ogni genere di problema.

Il Consiglio Mondiale della Sanità (WCH) ha lanciato un allarme chiaro:

La contaminazione del DNA nei vaccini mRNA rappresenta un rischio per tutti sul pianeta.
Il WCH ha chiesto l’immediata interruzione del programma vaccinale Covid-19 dopo la pubblicazione dell’articolo di McKernan et al. (2023).

 

Contaminazione da SV40 nei vaccini: il ritorno di un incubo sanitario

L’SV40 (Simian Virus 40) è stato identificato come il quarantesimo virus rilevato nelle cellule renali di scimmia rhesus utilizzate per la produzione del vaccino antipolio. Questo virus contaminò sia il vaccino antipolio inattivato (IPV) sia il vaccino antipolio orale vivo (OPV) sviluppato dal Dr. Albert Sabin.

Quando si scoprì che l’SV40 era un potente cancerogeno animale presente nel vaccino antipolio, nel 1961 venne approvata una legge federale che proibiva la produzione di vaccini contenenti tale virus.


Le scoperte recenti di McKernan e il caso Pfizer

Il ricercatore Kevin McKernan ha riportato alla luce lo spettro dello SV40 durante le sue analisi sul vaccino Pfizer contro il Covid-19. Le sue dichiarazioni hanno destato scalpore a livello internazionale, tanto da essere riprese anche da Kanekoa the Great, che ha diffuso due trascrizioni audio/video:

  • una sua intervista in cui McKernan spiega le scoperte,

  • una testimonianza di un professore giapponese che ha espresso forte preoccupazione.


Contaminazione del DNA e scoperta del virus SV40

In un’intervista a Conservative Review con Daniel Horowitz, McKernan ha denunciato la mancanza di controlli di qualità nella produzione dei vaccini a mRNA.

Se le sue scoperte venissero confermate, le conseguenze potrebbero essere devastanti:

  • Anafilassi

  • Coagulazione del sangue

  • Resistenza agli antibiotici

  • Incorporazione genetica nel DNA umano

  • Produzione prolungata della proteina spike

➡️ Ascolta l’intervista su Apple Podcast

Durante l’intervista McKernan ha dichiarato:

“È presente sia in Moderna che in Pfizer. Abbiamo esaminato il vaccino bivalente Moderna e quello Pfizer, oltre al monovalente Pfizer. In tutti i casi, è stata rilevata contaminazione da DNA a doppio filamento. Il sequenziamento ha mostrato corrispondenza con il vettore di espressione usato per produrre l’RNA.”

“Ogni volta che rileviamo contaminazione da plasmidi di DNA in prodotti iniettabili, bisogna valutare se siano presenti endotossine di Escherichia coli, perché possono causare anafilassi. I dati VAERS mostrano già numerosi casi di reazioni gravi.”

“Nei campioni Pfizer è presente il promotore SV40, parte di un virus oncogeno. Non è l’intero virus, ma un frammento sufficiente a causare un’espressione genica aggressiva. La FDA stessa riconosce che il DNA a doppio filamento può integrarsi nel genoma, con rischi di attivazione oncogena.”

“Se si colloca un promotore SV40 davanti a un oncogene, si ottiene una forte espressione del gene cancerogeno. Non serve che molte cellule siano colpite per generare un danno rilevante. Questo richiama i precedenti scandali legati al vaccino antipolio.”

“Questi vettori plasmidici non avevano necessità di contenere promotori, eppure sono rimasti. Stiamo ora sviluppando test PCR quantitativi per rilevare la quantità di DNA circolante nei soggetti vaccinati.”


Fonti e riferimenti scientifici


Il parere del professor Murakami

Il professor Murakami dell’Università di Tokyo ha espresso forti preoccupazioni:

“Abbiamo scoperto che la sequenza del vaccino Pfizer contiene il promotore SV40. Questo frammento, tipico dei virus oncogeni, non è necessario alla produzione di vaccini a mRNA. La sua presenza è inspiegabile e pericolosa.”

“Una tale sequenza favorisce l’ingresso del DNA nel nucleo, aumentando il rischio di integrazione nel genoma umano. È una situazione estremamente grave. Non c’è alcuna giustificazione scientifica perché un promotore cancerogeno sia incluso nel vaccino.”

🎥 Guarda l’intervento video del Prof. Murakami


Il promotore SV40

La riscoperta del promotore SV40 nei vaccini a mRNA apre una ferita storica e scientifica. Dopo lo scandalo del vaccino antipolio negli anni ’60, questo virus torna oggi al centro di un allarme globale.

La domanda rimane aperta: si tratta di una svista, di negligenza o di un atto deliberato?

Le istituzioni sanitarie mondiali sono ora chiamate a rispondere di fronte a un potenziale crimine contro la salute pubblica.


https://seed171.bitchute.com/D1sWU5web333/o7yRLNllAObB.mp4

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sabato 23 agosto 2025

La Morte del Dottor Andreas Noack: Le Rivelazioni sul Grafene e un Mistero senza Risposta

 

dottor andreas noack morte misteriosa e idrossido di grafene
Nella foto il ricercatore Andreas Noack


Di Corrado Cianchino PhD

Il 26 novembre 2021, il mondo della ricerca indipendente fu scosso dalla notizia della morte improvvisa del Dr. Andreas Noack, un chimico tedesco specializzato in materiali a base di carbonio. La sua scomparsa, giunta pochi giorni dopo aver pubblicato un video esplosivo sulle presunte sostanze presenti nei vaccini anti-Covid, ha sollevato numerosi interrogativi e alimentato un dibattito intenso, che tutt'oggi resta aperto.


Un Chimico di Fronte a un'Accusa Explosiva

Andreas Noack era una figura nota nell'ambiente scientifico per la sua profonda competenza in chimica del carbonio e per le sue ricerche sul carbone attivo. Non era un medico, ma un esperto di strutture molecolari con una lunga carriera alle spalle. Già scettico sulla narrativa ufficiale della pandemia, il 23 novembre 2021 pubblicò un video che cambiò tutto.

In quel filmato, rapidamente diventato virale in diverse lingue, Noack dichiarò che la sostanza rilevata in alcuni campioni di vaccino non era il comunemente citato ossido di grafene, ma un composto chimicamente differente e a suo dire molto più pericoloso: l'idrossido di grafene.


Le "Lame Invisibili" nel Sangue: La Teoria di Noack

Secondo la sua analisi, l'idrossido di grafene forma nel flusso sanguigno delle microstrutture estremamente sottili e resistenti, paragonabili a lame microscopiche:

  • Larghezza: circa 50 nanometri

  • Spessore: appena 0,1 nanometri

Noack sosteneva che queste strutture, invisibili ai microscopi tradizionali, sono in grado di tagliare dall'interno i vasi sanguigni e di danneggiare in modo irreversibile l'endotelio. La sua teoria più inquietante riguardava il fatto che tali "lame" non sarebbero biodegradabili, rimanendo permanentemente nel corpo e causando danni progressivi.

A suo dire, questo spiegherebbe i casi di atleti giovani e in salute che collassano improvvisamente. "È una roulette russa" diceva Noack, "se l'iniezione finisce in una vena, queste lame iniziano a circolare liberamente, danneggiando i tessuti. Chi ha avuto morti improvvise è semplicemente capitato dalla parte sbagliata di questa roulette".


La Morte e la Testimonianza Sconvolgente della Moglie


Nella foto il ricercatore Andreas Noack in una foto ricordo. 


Solo cinque giorni dopo la pubblicazione di quel video, il dramma. Il 26 novembre, Noack morì improvvisamente. Il giorno seguente, sua moglie apparve in un video in cui, tra le lacrime, raccontava i fatti:

  • Il marito si era sentito male in passato dopo una presunta aggressione subita mesi prima.

  • La sera della morte, stava bene. Poi un improvviso malore, difficoltà respiratorie e un arresto cardiaco.

  • Nonostante i soccorsi, ogni tentativo di rianimarlo fu vano.

La donna non ha mai avuto dubbi: suo marito, a suo avviso, è stato eliminato per ciò che aveva appena rivelato.


Un Passato di Sospetti e Intimidazioni

La morte del Dr. Noack non è stata l'unico evento inspiegabile nella sua vita. In una precedente diretta online, la trasmissione fu interrotta bruscamente da un blitz della polizia tedesca che fece irruzione nel suo studio. L'episodio, giudicato da molti sproporzionato nei modi e nei tempi, aveva già alimentato le speculazioni su pressioni e intimidazioni subite dal ricercatore.


La Sottile Differenza: Ossido vs. Idrossido di Grafene

Nelle sue rivelazioni, Noack si collegava apertamente al lavoro del prof. Pablo Campra, un ricercatore spagnolo che aveva parlato di ossido di grafene nei campioni di vaccino. Noack, tuttavia, insisteva sulla distinzione cruciale: non ossido, ma idrossido di grafene, una sostanza ancora più sottile e pericolosa. Un dettaglio che, se confermato, avrebbe implicazioni radicali sulla comprensione del problema.


Le Accuse Scomode e la Questione dell'Autopsia

Le parole di Noack furono dure e senza compromessi, rivolte direttamente a medici e politici:

  • I medici che continuano a vaccinare senza conoscere la chimica del composto sarebbero "assassini inconsapevoli".

  • I politici che impongono la vaccinazione di massa sarebbero "complici di un omicidio di massa".

  • Chi, dopo aver appreso queste informazioni, continua a promuovere o somministrare i vaccini, verrebbe qualificato come "un criminale consapevole".

E aggiungeva un monito specifico: "Ora vogliono vaccinare i bambini. Questo è un crimine contro l'umanità".

Un altro elemento preoccupante, secondo Noack, è che un'autopsia tradizionale non rivelerebbe nulla. Le "lame" di idrossido di grafene, scorrendo liberamente nel sangue, non lascerebbero tracce statiche, rendendo quasi impossibile collegare le morti improvvise al vaccino.


Un Mistero che Alimenterà il Dibattito

La rapidità con cui il Dr. Noack è morto, subito dopo la diffusione delle sue scoperte, ha inevitabilmente alimentato l'idea che sia stato messo a tacere. Per alcuni sostenitori, si è trattato di un omicidio mirato, per altri, di un avvelenamento o un attacco diretto.

Quel che è certo è che la sua figura è diventata il simbolo di un martire della verità, un uomo che ha pagato con la vita il tentativo di lanciare un avvertimento all'umanità. Se anche solo una parte di quanto affermato da Noack fosse vera, le conseguenze sarebbero devastanti, con milioni di persone potenzialmente esposte a materiali non biodegradabili.

Il caso della morte di Andreas Noack resta ufficialmente senza risposte chiare. Le sue rivelazioni continuano a circolare, dividendo il pubblico. Per alcuni, era un visionario che ha interpretato male i dati. Per altri, un eroe scomodo che ha trovato la morte proprio perché aveva toccato un nervo scoperto. La domanda resta sospesa: chi aveva interesse a farlo tacere?


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mercoledì 23 luglio 2025

Shock Scientifico: Perdita Cellulare Oculare Irreversibile Rivelata da Studio Rigoroso Post-Vaccino mRNA

 

Lo Sguardo dell'Anima: Quando la Scienza Incontra il Destino
Una scena dal film "I Origins", che mostra i due protagonisti, Ian Gray (Michael Pitt) e Sofi (Astrid Bergès-Frisbey), vicinissimi. L'uomo sfiora delicatamente il viso della donna all'altezza dell'occhio, in un momento di profonda connessione e indagine, che riflette i temi del film sulla scienza, la spiritualità e la ricerca dell'identità attraverso gli occhi.

Un'analisi scientifica peer-reviewed svela una perdita cellulare permanente nella cornea di soggetti vaccinati: il silenzio dei media di fronte a dati inconfutabili.


Di Salvatore Calleri NatMed

Il velo del silenzio sta per essere strappato. Mentre il dibattito pubblico sui vaccini mRNA anti-COVID continua ad essere polarizzato tra fede cieca e disinformazione, la scienza autentica prosegue il suo inesorabile cammino. E oggi, una ricerca indipendente e rigorosa, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Ophthalmic Epidemiology e sottoposta a peer-review, getta un'ombra inquietante sulla narrativa dominante. Questa non è un'ipotesi, non è un sospetto: è un'analisi basata su dati misurabili, documentati e oggettivi.


La Fragilità dell'Occhio: Un Danno Silenzioso e Irreversibile

Il nuovo, cruciale fronte che si apre è quello della salute oculare. Lo studio rivela un danno oculare post-vaccino che colpisce un tessuto fondamentale e, soprattutto, non rigenerabile: l'endotelio corneale. Questo strato, fragile e invisibile, è il custode della trasparenza della cornea, essenziale per la nostra capacità di vedere nitidamente.

Un team di ricercatori turchi, con un approccio metodologico impeccabile, ha monitorato 64 giovani adulti sani, tutti vaccinati con due dosi del vaccino Pfizer-BioNTech. La selezione rigorosa ha escluso qualsiasi soggetto con precedenti infezioni da COVID-19 o patologie oculari preesistenti, garantendo una base dati pulita e affidabile. In totale, 128 occhi sono stati sottoposti a un'analisi forense attraverso strumenti di precisione avanzatissima, come la topografia Sirius e la microscopia speculare Tomey EM-4000.


La Cruda Verità dei Dati: Una Perdita Misurabile e Preoccupante


Un primo piano suggestivo di un occhio azzurro intenso, con le iridi ricche di dettagli. Questa immagine iconica del film "I Origins" simboleggia la centralità dell'occhio nella ricerca scientifica e spirituale sull'identità e la reincarnazione, temi portanti della pellicola.


A soli 75 giorni dalla seconda dose di vaccino, i risultati emersi sono non solo chiari, ma profondamente allarmanti:

  • Densità cellulare endoteliale: Un Crollo Inquietante. È stata registrata una riduzione media dell’8,4% nella densità cellulare endoteliale. Questa perdita non è un dettaglio marginale; è significativa e, peggio ancora, avviene in un tessuto che per sua natura non si rigenera. Ogni cellula persa è persa per sempre.

  • Forma Cellulare Alterata: Segni di Degenerazione Profonda. Le cellule rimanenti mostrano un preoccupante aumento del polimegatismo (una variabilità anomala nelle dimensioni) e una perdita di esagonalità. Entrambi questi indicatori sono riconosciuti in campo medico come chiari segni di stress cellulare e degenerazione tissutale.

  • Spessore della Cornea Aumentato: Un Campanello d'Allarme. È stato rilevato un aumento dello spessore della cornea, un potenziale segnale di edema precoce. Questo suggerisce un'alterazione nella delicata funzione di pompa dell'endotelio.

La conclusione è agghiacciante: anche in una popolazione giovane e sana, il vaccino ha indotto cambiamenti strutturali e irreversibili in un tessuto vitale per la visione.


Perché Questo Danno Oculare È una Questione di Vita o Cecità


Un primo piano di un occhio con la cornea opaca e dei vasi sanguigni visibili creato
dall'intelligenza artificiale


L’endotelio corneale non è un semplice rivestimento; è la “pompa” biologica che assicura la trasparenza e l'idratazione costante della cornea. Un suo danneggiamento progressivo può innescare una cascata di gravi complicazioni:

  • Visione offuscata persistente.

  • Edema corneale cronico.

  • Neovascolarizzazione, con la crescita anomala di vasi sanguigni nella cornea.

  • Nei casi più estremi e irreversibili, cecità permanente.

La domanda che emerge, assordante nel suo silenzio mediatico, è inquietante: se tali danni si manifestano già a 75 giorni dalla vaccinazione in individui giovani e sani, quale sarà l'impatto a lungo termine? Cosa accadrà a persone più fragili, anziane, o a chi ha ricevuto dosi ripetute?


La Scienza Vera Non Si Zittisce: Dati Misurabili Contro la Propaganda

L'attore Michael Pitt in una scena dal film "I Origins", ritratto come il ricercatore scientifico Ian Gray. È visibile mentre osserva intensamente qualcosa, riflettendo la sua dedizione alla ricerca sull'occhio e sull'origine della vita e della coscienza nel film.


Nonostante la pubblicazione di questo studio su una rivista scientifica indicizzata e riconosciuta a livello internazionale, e pur trattandosi di dati misurabili, documentati e validati secondo i rigorosi criteri della scienza ufficiale, l'eco nei canali mainstream è stata completamente assente.

Ci troviamo ancora una volta di fronte a un dibattito pubblico sui vaccini schiacciato tra la propaganda cieca che nega qualsiasi possibile effetto avverso e i silenzi interessati di chi dovrebbe informare. Ma la scienza – quella che si basa su evidenze, misurazioni e verificabilità – prosegue il suo cammino, indipendente dalle convenienze narrative.

Quando qualcosa non torna, quando la ricerca scientifica documenta anomalie significative e irreversibili in soggetti sani, è il dovere inalienabile dell’informazione indipendente sollevare la questione, pretendere trasparenza e spingere per ulteriori indagini.

Danneggiare in modo irreversibile i tessuti oculari in nome della prevenzione da una malattia: è davvero questo il prezzo che l'umanità è disposta a pagare? La risposta, supportata da questa inconfutabile ricerca scientifica, richiede un dibattito onesto e urgente.


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domenica 16 marzo 2025

Trattamento per chi ha subito danni da vaccino: digiunare 48-72 ore per attivare l'autofagia

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Il digiuno prolungato da 48 a 72 ore è stato identificato come un efficace trattamento per le persone che hanno subito danni a seguito della vaccinazione contro il COVID-19.

Questo metodo promuove l'autofagia, un processo naturale di detossificazione attraverso il quale il corpo elimina le cellule danneggiate dalle proteine spike del vaccino e può contribuire a riavviare il sistema immunitario.

Origini e traduzioni delle scoperte

Queste informazioni sono state divulgate per la prima volta sul Substack del Dr. William Makis

di Salvatore Calleri (NatMed).

Recenti ricerche sul digiuno e i danni da vaccino COVID-19

La letteratura scientifica sta iniziando a prendere in considerazione i benefici del digiuno sui danni causati dal vaccino COVID-19, evidenziati da una serie di pubblicazioni recenti:

Danni causati dalla proteina Spike del COVID-19

La proteina Spike è nota per causare vari danni a livello biologico:

  • Formazione di coaguli sanguigni
  • Danni alle pareti dei vasi sanguigni e infiammazioni
  • Deterioramento dei mitocondri con conseguente diminuzione dell'energia e accumulo di specie reattive dell'ossigeno
  • Impedimento alla rimozione dei mitocondri danneggiati
  • Distruzione del microbioma intestinale e gravi disfunzioni del sistema immunitario, potenzialmente conducendo a malattie autoimmuni e cancro

L'autofagia: processo di rigenerazione cellulare

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L'autofagia, oltre ad essere innescata dal digiuno, può essere stimolata anche attraverso terapie come la sauna, l'ozonoterapia, l'ossigenoterapia iperbarica, e l'assunzione di sostanze come il caffè, il resveratrolo, la curcuma e la metformina.

Tipologie di digiuno e obiettivi terapeutici

Il digiuno può essere classificato in:

  • Digiuno prolungato (oltre 36 ore)
  • Digiuno intermittente (da 12 a 24 ore)

Gli obiettivi del digiuno prolungato includono:

  • Eliminare le proteine spike accumulatesi nell'organismo
  • Rimuovere aggregati proteici dannosi e stimolare il rinnovamento del sistema immunitario
  • Migliorare il microbioma intestinale e la funzionalità mitocondriale
  • Stimolare la produzione di cellule staminali

Questo trattamento rappresenta un approccio innovativo e naturale nella gestione delle complicazioni post-vaccinali, sfruttando i meccanismi di autoguarigione del corpo.


benefici del digiuno per un periodo di 72 ore spiegati passo dopo passo dal Dott. Jin W. Sung



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sabato 15 marzo 2025

Ivermectina e Fenbendazolo: Una Speranza per il Cancro Gastrico in Stadio 4?

Ivermectina e Fenbendazolo: Una Speranza per il Cancro Gastrico in Stadio 4?


di Salvatore Calleri (NatMed)

Un recente caso clinico ha attirato l'attenzione della comunità medica: un paziente di 55 anni affetto da carcinoma gastrico in stadio 4 con metastasi ossee ha mostrato un miglioramento significativo dopo un trattamento combinato di chemioterapia, ivermectina e fenbendazolo.

Il Caso Clinico

Il paziente presentava metastasi ai linfonodi addominali, ai polmoni e alle ossa lunghe, inclusi colonna vertebrale, femori e omeri, come evidenziato da una PET scan. La situazione era critica, con marcatori tumorali elevati: CA19-9 a 567 e CEA a 357 al 28 settembre 2024.

Protocollo Terapeutico

Il trattamento, durato cinque mesi, ha incluso:

  • Ivermectina: 60 mg
  • Fenbendazolo: 444 mg
  • Chemioterapia: regime standard

Risultati Osservati

Al 5 marzo 2025, i marcatori tumorali sono drasticamente diminuiti:

  • CA19-9: da 567 a 4,2 (riduzione del 99,3%)
  • CEA: da 357 a 1,5 (riduzione del 99,6%)

Una successiva PET scan ha mostrato una riduzione significativa dell'attività tumorale.

Considerazioni sul Caso

Questo caso solleva interrogativi sull'efficacia dell'ivermectina e del fenbendazolo come coadiuvanti nella terapia oncologica. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che, nonostante risultati promettenti in studi preclinici, l'uso di questi farmaci nel trattamento del cancro umano non è ancora supportato da evidenze cliniche solide. Organizzazioni come la FDA e l'OMS non hanno approvato l'ivermectina per il trattamento del cancro, sebbene alcuni studi abbiano mostrato che può rallentare la crescita tumorale in contesti di ricerca. POYNTER.ORG

La Necessità di Ulteriori Ricerche

È essenziale condurre studi clinici controllati per valutare l'efficacia e la sicurezza di ivermectina e fenbendazolo come terapie oncologiche. Attualmente, le evidenze disponibili derivano principalmente da studi su linee cellulari e modelli animali, che non possono essere direttamente applicati alla pratica clinica umana. AR.IIARJOURNALS.ORG

Sebbene questo caso offra speranza, è cruciale affrontare tali testimonianze con cautela. I pazienti devono consultare i propri oncologi prima di intraprendere qualsiasi terapia non convenzionale e affidarsi a trattamenti basati su evidenze scientifiche consolidate.


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martedì 3 dicembre 2024

Zenzero: Il Supercibo che Sfida il Diabete

 

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Zenzero: Il Supercibo che Sfida il Diabete di Tipo 2

Lo zenzero, spesso relegato al ruolo di spezia, emerge oggi come un alleato straordinario nella lotta contro il diabete di tipo 2. 


Conosciuto da millenni per le sue proprietà curative, la scienza moderna conferma ciò che le antiche tradizioni mediche sapevano già: lo zenzero possiede straordinarie capacità terapeutiche.


Perché lo Zenzero È un Nemico del Diabete


di Salvatore Calleri (NatMed)

Il diabete di tipo 2 è una condizione metabolica complessa, spesso alimentata da una dieta squilibrata, inattività fisica e infiammazione cronica. I farmaci convenzionali, pur essendo efficaci nel controllo dei livelli di zucchero nel sangue, possono aumentare il rischio di complicazioni cardiovascolari. Qui entra in gioco lo zenzero, con i suoi oltre 50 effetti fisiologici benefici e più di 2100 studi scientifici che ne confermano l’efficacia.

Le Prove Scientifiche

Uno studio clinico condotto in Iran ha rivelato che l’assunzione quotidiana di 3.000 mg di zenzero in polvere ha migliorato significativamente parametri come glicemia, HbA1c (emoglobina glicata), insulina e marcatori di infiammazione, dimostrando effetti paragonabili o superiori ai farmaci tradizionali, ma senza effetti collaterali.

Oltre il Controllo della Glicemia

Lo zenzero non solo abbassa i livelli di zucchero nel sangue, ma agisce anche riducendo lo stress ossidativo e l’infiammazione, due dei principali responsabili delle complicanze legate al diabete, come le malattie cardiovascolari. Inoltre, aumenta la capacità antiossidante totale, fornendo una protezione a 360 gradi.

Un Tesoro di Rimedi Naturali

Lo zenzero non è l’unico supercibo che combatte il diabete. La curcuma, ad esempio, offre benefici simili, agendo su oltre 600 condizioni di salute. È tempo di riscoprire i rimedi naturali che la scienza moderna sta finalmente validando.

Integrazione nella Vita Quotidiana

Aggiungere lo zenzero alla propria alimentazione è semplice e gustoso. Può essere utilizzato in tisane, smoothies, piatti principali e persino dessert. Con pochi grammi al giorno, è possibile beneficiare delle sue proprietà terapeutiche.

Lo zenzero rappresenta un’alternativa naturale, sicura ed efficace per combattere il diabete di tipo 2 e migliorare la salute generale. In un mondo in cui i trattamenti farmaceutici possono avere effetti collaterali significativi, il ritorno a rimedi naturali come lo zenzero potrebbe segnare una svolta epocale nella medicina moderna.

Scopri di più sui benefici dello zenzero e altri rimedi naturali per il diabete nel nostro blog!

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