Vivere in Modo Naturale: ricerche scientifiche su medicina naturale, spiritualità, energia, piante, minerali, acqua, terra e benessere olistico.

domenica 13 luglio 2025

Francesca Albanese: la voce coraggiosa dei diritti umani sotto attacco

francesca albanese donna coraggiosa dei diritti umani sotto attacco
Nella foto la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani Francesca Albanese.


Di Salvatore Calleri NatMed

Nel silenzio assordante che ha spesso circondato il dramma palestinese, una voce limpida e ferma si è alzata a rompere l’inerzia della comunità internazionale: Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati. Italiana, giurista, specializzata in diritto internazionale, la Albanese è diventata un simbolo globale di coraggio, rigore morale e incrollabile coerenza.

Una voce scomoda per i potenti

Il suo lavoro, basato su evidenze documentate e testimonianze verificate, ha scosso gli equilibri geopolitici e infastidito chi, da decenni, alimenta conflitti e massacri per interesse. In particolare, gli Stati Uniti d’America – nella loro deriva trumpiana – hanno reagito con violenza verbale e politica contro di lei.

Non sono mancate accuse, pressioni e persino richieste ufficiali di rimozione dal suo incarico, spinte da ambienti vicini all’ex presidente Donald Trump e sostenute da potenti lobby pro-Israele. Un attacco che ha dell’incredibile: anziché concentrarsi sulle atrocità documentate a Gaza – città ridotta a un cumulo di macerie con decine di migliaia di vittime civili – si punta il dito contro chi osa denunciare la verità.

Il coraggio di chiamarlo genocidio

Francesca Albanese non ha indietreggiato. In un recente rapporto presentato alle Nazioni Unite, ha usato una parola che fa tremare i palazzi del potere: genocidio.
Un’accusa forte, fondata però su basi legali solide e supportata da osservazioni sul campo.
Secondo la Albanese, quanto avvenuto (e ancora avviene) a Gaza costituisce una volontà sistematica di annientamento di un popolo, e ciò deve essere riconosciuto dal diritto internazionale.

Non solo: ha elencato le aziende coinvolte nel supporto logistico e militare all’operazione israeliana, sollevando una questione che nessuno osa affrontare apertamente — il ruolo dell’industria bellica e della finanza nella perpetuazione del conflitto.

L’ondata di fango

Come spesso accade a chi combatte per la verità, è partita una campagna diffamatoria feroce: tweet manipolati, dichiarazioni estrapolate dal contesto, titoli costruiti ad arte per delegittimarla. Il tutto orchestrato da media allineati e politici mossi da interessi geopolitici ed economici.

Alcuni parlamentari americani, in particolare dell’area trumpista, l’hanno definita “antisemita”, “estremista” o addirittura “pericolosa per la sicurezza globale”. Ma chi l’ascolta davvero, sa bene che Francesca Albanese non è contro nessun popolo: è contro le politiche criminali, le occupazioni illegittime, le pulizie etniche mascherate da operazioni di difesa.

L’Italia tace. Il mondo ascolta.

Paradossalmente, mentre le sue parole trovano eco tra attivisti, giuristi, pacifisti e organizzazioni per i diritti umani, l’Italia istituzionale resta in silenzio.
Una sua cittadina sta difendendo i diritti umani davanti al mondo, sfidando potenze globali, e nessun segnale ufficiale di sostegno arriva dal suo Paese.

Eppure, all’estero, la sua figura è diventata un simbolo. Francesca Albanese è ormai un punto di riferimento internazionale per chi crede che il diritto non debba piegarsi al potere, e che la dignità umana venga prima degli interessi geopolitici.

Una donna, mille battaglie

In tempi oscuri, la verità ha bisogno di volti coraggiosi. Francesca Albanese è uno di questi.
Non ha mai smesso di credere nella giustizia, anche quando intorno a lei crescevano minacce, intimidazioni e attacchi personali. La sua forza è nella sua coerenza.
Non ha paura di nominare l’ingiustizia, e lo fa con lo stile sobrio di chi conosce la legge, ma anche con l’umanità di chi non ha smesso di indignarsi.


Francesca Albanese non è una militante.

Non è una politica.
Non è un’estremista.
È una esperta di diritto internazionale, una donna libera, e soprattutto una coscienza scomoda per chi ha fatto della guerra un affare e del silenzio una strategia.

In un mondo anestetizzato da propaganda e menzogne, servono voci come la sua.
E il minimo che possiamo fare è ascoltarle, sostenerle e non voltare lo sguardo.

Chiediamo la Nomina di Francesca Albanese al Premio Nobel per la Pace

petizione francesca albanese nobel per la pace


Firmate la petizione

E' importante!

Sostieni le nostre ricerche indipendenti:

Dona Ora con PayPal

mercoledì 2 luglio 2025

Vaccini nell’Aria: Il Giappone Sperimenta il Primo Vaccino Autoreplicante. Siamo Davvero al Sicuro?

 

Vaccino Respirabile Giapponese: Controllo Distopico alla Divergent
La scena del film Divergent riflette le preoccupazioni sui vaccini auto-replicanti.


Immagina un mondo in cui puoi essere vaccinato... senza sapere di esserlo. Nessuna puntura. Nessuna scelta. Solo respiro. 


di Corrado Cianchino Phd e Salvatore Calleri NatMed

Non è un romanzo di fantascienza, né un film distopico: sta accadendo in Giappone. E potrebbe cambiare per sempre il concetto di libertà sanitaria.

Nel silenzio mediatico generale, il governo giapponese ha autorizzato i test di un vaccino sperimentale definito “autoreplicante”, un bioprodotto che, una volta somministrato a un numero ristretto di soggetti, sarebbe in grado di diffondersi da individuo a individuo. Come? Attraverso le vie aeree. Con il respiro. Con un semplice colpo di tosse.

Una Nuova Frontiera Biotecnologica... o una Minaccia Invisibile?

vaccini nall'aria su una scena del film divergent creata artificialmente
Soldati in fila per la vaccinazione in un ambiente distopico.



Secondo i ricercatori dell’Università di Kyoto, questo nuovo vaccino sfrutta la tecnologia degli RNA autoamplificanti, capaci non solo di replicarsi all’interno dell’organismo per produrre una risposta immunitaria più forte, ma anche di trasmettersi da un corpo all’altro senza il bisogno di un’iniezione diretta. Il tutto, in apparenza, “per il bene della salute pubblica”.

La notizia ha già sollevato accuse pesanti da parte di ricercatori indipendenti e bioeticisti, preoccupati dalle implicazioni morali e sanitarie:

"Un vaccino trasmissibile viola il principio fondamentale del consenso informato", ha commentato il prof. Hideo Matsumoto, genetista indipendente, "perché non puoi scegliere se riceverlo o meno."

Alcuni studi preliminari, condotti su animali da laboratorio, hanno mostrato che l’RNA modificato può permanere per giorni nelle mucose e raggiungere soggetti vicini in ambienti chiusi. I test clinici umani, secondo alcune fonti trapelate da ambienti universitari giapponesi, sarebbero già iniziati in forma controllata, ma l’assenza di una reale opposizione politica o mediatica preoccupa molti osservatori internazionali.

Silenzio e Strategia

Mentre il Giappone sperimenta, l’OMS guarda con interesse. E le Big Pharma? Apparentemente distanti, ma secondo indiscrezioni, alcune società biotech statunitensi starebbero già brevettando sistemi simili. La domanda che si pongono gli analisti è una sola: perché questa corsa al controllo biologico di massa?

“Immaginate il potere di un vaccino che non ha bisogno del consenso.” — scrive un editorialista giapponese in un forum chiuso. “Nessuna logistica, nessun rifiuto, nessuna libertà.”

E se Qualcosa Andasse Storto?

Vaccino Respirabile Giapponese: Controllo Distopico alla Divergent
Una scena che evoca i dubbi sulla libertà e il controllo.


Il rischio più citato dagli scettici è semplice quanto inquietante: cosa succede se il vaccino muta? Se si replica senza controllo, potrebbe diventare un’arma biologica, o semplicemente continuare a trasmettersi per anni, vaccinando anche chi è immunodepresso, allergico o semplicemente contrario.

Non esiste ancora un protocollo internazionale che regoli questi vaccini “a trasmissione autonoma”. E non è chiaro come o quando questi esperimenti verranno dichiarati conclusi.

L'Uomo è ancora Sovrano sul proprio Corpo?

L'introduzione di un vaccino autoreplicante respirabile, senza consenso diretto, pone interrogativi etici, politici e sanitari che scuotono le fondamenta stesse del diritto alla salute e alla libertà personale.

Siamo davvero pronti a cedere il nostro corpo al prossimo respiro di qualcun altro?


Vaccino “Respirabile” in Giappone: Autoreplicante e Invisibile. Siamo Davvero al Sicuro?

Vaccino Respirabile Giapponese: Controllo Distopico alla Divergent
Soldati in fila per la vaccinazione in un ambiente distopico.


Un mondo in cui si riceve una vaccinazione senza saperlo, dal solo respiro. Non è un film di fantascienza, ma una realtà già in atto in Giappone. Qui, un vaccino a mRNA autoreplicante, denominato ARCT‑154 (KOSTAIVE®), è stato autorizzato per l’uso. E le sue caratteristiche sollevano inquietanti interrogativi: chi controlla la diffusione, e a quale prezzo?


1. Cos’è ARCT‑154 (KOSTAIVE®)?


2. Come funziona e perché preoccupa

  • A differenza dei tradizionali mRNA, ARCT‑154 contiene una replicase che si moltiplica autonomamente nelle cellule, consentendo di usare dosi molto più basse (≈ 5 µg) pur offrendo una risposta immunitaria robusta .

  • Alcuni esperti, però, mettono in guardia: l'mRNA replicante può essere veicolato da vescicole extracellulari e passare a individui vicini tramite saliva, sudore o persino respiro, violando così il consenso informato .


3. Allarme pubblico e bioetica

  • Negli ultimi mesi, migliaia di cittadini giapponesi – fra 30.000 e 100.000 partecipanti – hanno manifestato a Tokyo contro quello che definiscono un "esperimento silenzioso" sulla popolazione.

  • Il nodo centrale: nessuna scelta consapevole, nessuna informazione chiara, nessun consenso esplicito.


4. Scienza e sicurezza

  • I dati di phase 2/3 mostrano una risposta immunitaria più duratura rispetto a vaccini mRNA standard come Comirnaty contagionlive.com+1cell.com+1.

  • Tuttavia, mancano studi rigorosi sul rischio di trasmissione virale dell’mRNA tra esseri umani.


5. La comunità scientifica avverte

Il Bulletin of the Atomic Scientists ha già pubblicato analisi che puntano il dito sui rischi potenziali dei vaccini auto-diffondenti, sottolineando pericoli come mutazioni fuori controllo e utilizzi come arma biologica thebulletin.org.


🆘 6. Quali sono i veri rischi?

  1. Scomparsa del controllo individuale: nessun consenso, nessuna scelta.

  2. Mutazioni imprevedibili: un mRNA replicante non è stabile.

  3. Strumento di sorveglianza o coercizione: la potenza di immunizzare senza punture può diventare minaccia.


🔚 In fine

ARCT‑154 / KOSTAIVE® apre una nuova era nella vaccinologia. Ma poco importa la tecnologia se a essere persa è la nostra libertà personale. Siamo davvero pronti a rinunciare al diritto di decidere cosa entra nel nostro corpo… con un semplice respiro?


Sostieni le nostre ricerche indipendenti:

Dona Ora con PayPal

mercoledì 18 giugno 2025

🚨 IL DECRETO LORENZIN: 12 VACCINI OBBLIGATORI, IL DRAMMA DEGLI AUTISTICI E LE CRITICITÀ IRRISOLTE

decreto lorenzin, 12 vaccini obbligatori pericolosi


Di Corrado Cianchino Ph.D

Nel 2017, l’allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha varato un decreto-legge che ha imposto 12 vaccinazioni obbligatorie per l’accesso a scuola, con pesanti sanzioni e restrizioni per le famiglie: una scelta che, a otto anni di distanza, continua a generare tensioni, dubbi e ferite.


🗓️ Il decreto in numeri

  • 12 vaccini resi obbligatori per i minori 0–16 anni:
    polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae b, meningococco B e C, morbillo, parotite, rosolia, varicella medicoebambino.comilfattoquotidiano.it+10aitsad.it+10it.wikipedia.org+10.

  • Obbligo alla presentazione del certificato vaccinale entro il 10 settembre 2017 per l’iscrizione a scuola; in caso di mancata presentazione, massimo 7.500 € di sanzione e possibile esclusione dalla scuola materna aogoi.it+1epicentro.iss.it+1.


😟 L'impatto sui bambini fragili: autismo e reazioni avverse

Le famiglie con bambini autistici si sono trovate in una situazione drammatica, divise tra:

  1. Somministrare tutti i 12 vaccini, con il rischio di reazioni avverse (febbre alta, irritabilità, regressione neurologica).

  2. Ottenere esenzioni mediche, complicate da ottenere e spesso respinte.

  • Nel periodo 2017–2019, le ASL hanno valutato regolarmente oltre 2.500 esoneri medici l’anno, con circa il 44 % ammessi it.wikipedia.org.

  • Le rete nazionale di farmacovigilanza AIFA ha registrato nel 2019 un tasso di 2,9 eventi gravi ogni 100.000 dosi, soprattutto febbre alta e convulsioni febbrili, in larghissima parte guarite completamente salute.gov.it+15aifa.gov.it+15vaccinarsinpuglia.org+15.

  • Tuttavia, tra gli esoneri, molti sono legati a crisi post-vaccino in bambini con disturbi neurologici.


⚠️ Criticità emerse

  • Il decreto non ha previsto indagini approfondite sugli effetti sinergici dei vaccini multipli somministrati contemporaneamente, soprattutto nei bambini fragili.

  • Informazioni sanitarie insufficienti: le famiglie lamentano mancate comunicazioni su rischi e vere alternative sanitarie .

  • L’obbligo è stato accompagnato da un clima di stigmatizzazione sociale e sanzioni legali, con conseguenze pesanti sull’esistenza quotidiana di molte famiglie nextquotidiano.it.


🧾 L’aumento delle segnalazioni di reazioni avverse

Nel 2009–2010, prima del decreto, le segnalazioni di reazioni avverse pediatriche erano 2.002 nel 2009 e 1.755 nel 2010, un chiaro segnale di allerta, anche se incomplete blog.ilgiornale.it+11medicoebambino.com+11iltempo.it+11.
Dopo il decreto, il 2019 ha visto un incremento del 7 % del totale delle segnalazioni (65.079 vs 60.699 del 2018) ats-brianza.it. Nella sola Lombardia, episodi gravi e sospetti sono stati monitorati con crescente intensità aifa.gov.it+2ats-brianza.it+2aifa.gov.it+2.


🧩 In fine

Il decreto Lorenzin ha colpito duramente genitori con bambini vulnerabili, generando:

  • Drammi personali e familiari, tra reazioni avverse e esclusioni scolastiche;

  • Tensioni sulla legittimità del consenso informato, specialmente per i bimbi con disturbi dello spettro autistico;

  • Un aumento delle segnalazioni di effetti collaterali, anche se statisticamente rari la comunità scientifica chiede studi più approfonditi.


Sostieni le nostre ricerche indipendenti:

Dona Ora con PayPal

sabato 14 giugno 2025

L'Incubo del Vaccino mRNA Autoreplicante: Invasione Biologica Silenziosa e Coatta

 

vaccino autoreplicante, invasione biologica
"Skynet diventa autocosciente."


Non è più fantascienza distopica, ma cruda realtà scientifica in via di "ufficializzazione": l'era dei vaccini a mRNA tradizionali, già di per sé controversi e imposti con discutibili campagne di massa, sta per essere soppiantata da un'evoluzione ancora più agghiacciante. 


di Corrado Cianchino PhD in collaborazione con Salvatore Calleri NatMed

Stiamo parlando del vaccino a mRNA autoreplicante, una nuova frontiera della biotecnologia che promette di riscrivere le regole dell'immunità... o dell'invasione biologica.

Per chi non mastica i tecnicismi di laboratorio, il concetto è semplice e terrificante: a differenza dei vaccini precedenti che si limitavano a "istruire" le cellule una volta per tutte, questo nuovo composto, una volta inoculato, è progettato per replicarsi incessantemente all'interno del corpo. Immaginate un ospite non invitato che, invece di consumare una singola porzione di cibo, decide di moltiplicarsi all'infinito, occupando ogni spazio disponibile e diffondendo la sua presenza in modo incontrollabile. Questo è il futuro che ci prospettano: una diffusione molecolare costante e perpetua di materiale genetico sconosciuto, le cui conseguenze a lungo termine sono del tutto ignote, ma che di certo non promettono nulla di buono per l'integrità e l'autonomia del nostro organismo.


"I'll be back." (Tornerò.)


Il Vero Orrore: Trasmissione Passiva e Inoculazione all'Insaputa

Ma il vero colpo di grazia alla libertà individuale e all'autodeterminazione sanitaria non risiede solo nella natura autoreplicante del vaccino. L'aspetto più inquietante, e che rasenta la criminalità etica, è lo studio e la progressiva autorizzazione di meccanismi di trasmissione passiva. Tradotto senza giri di parole: non sarà più necessario il tuo consenso esplicito, né tantomeno l'atto fisico della vaccinazione. Potresti essere "vaccinato" a tua insaputa, semplicemente respirando la stessa aria di chi ha ricevuto questa inoculazione. Un respiro vicino a un "vaccinato" e il tuo corpo potrebbe iniziare a produrre le stesse, ignote proteine, avviando un processo biologico non richiesto e non controllabile.

Questa non è una teoria del complotto sussurrata in qualche scantinato. Questo è un campo di ricerca attivo, con pubblicazioni scientifiche e tentativi di autorizzazione che, come per magia, trovano terreno fertile nelle sedi regolatorie come l'EMA (Agenzia Europea dei Medicinali). L'ente che dovrebbe tutelare la salute dei cittadini sembra invece aver spalancato le porte a questa aberrazione biotecnologica, con una leggerezza inquietante e una totale assenza di dibattito pubblico. La narrativa ufficiale, come sempre, sarà quella della "protezione collettiva" e della "salute pubblica", ma la realtà che si profila è quella di una invasione biologica autorizzata, di un controllo molecolare sulla vita delle persone che va ben oltre ogni limite etico e democratico.

Il Silenzio Complice del Potere: Tradimento e Imposizione Senza Dibattito

E chi ha permesso che tutto questo giungesse a un punto di non ritorno? Non facciamoci illusioni. È proprio l'attuale classe politica, quella che in un'eterna commedia dell'assurdo si proclama baluardo della libertà e della sovranità, a firmare in gran segreto i documenti che aprono le porte a questa tecnologia transgenica e invasiva. Nessun dibattito parlamentare serio, nessuna consultazione con esperti indipendenti, nessuna voce dissenziente ammessa nel coro della propaganda. Solo slogan vuoti e l'imposizione silenziosa di una nuova forma di controllo che si insinua nelle nostre cellule.

Un esempio lampante di questa deriva è la quasi totale assenza di menzioni e di allarmi da parte dei media mainstream, asserviti a una narrazione unica e silenziando chi, come il Dott. Giovanni Frajese, da tempo cerca di squarciare il velo su queste assurdità. Il Dott. Frajese, tra gli altri, ha più volte messo in guardia contro le implicazioni etiche e sanitarie di queste nuove tecnologie, denunciando la mancanza di trasparenza e la deriva autoritaria in campo sanitario. Le sue sono voci che cercano disperatamente di avvisare la popolazione di questa follia che si sta per abbattere su di noi, ma che vengono sistematicamente ignorate o, peggio, ridicolizzate.

Questa non è "protezione". Questa è una vera e propria infiltrazione molecolare non richiesta, un cavallo di Troia biologico che promette di modificare in profondità l'essenza stessa della nostra individualità, il tutto con la benedizione delle istituzioni e il silenzio complice di chi dovrebbe difendere i nostri diritti. Il tempo della veglia è finito. È tempo di comprendere che l'invasione è già iniziata, e che la nostra libertà, anche a livello cellulare, è seriamente minacciata.


Le macchine emersero dalle ceneri dell'incendio nucleare

Vaccini mRNA autoreplicanti: la nuova frontiera o un inquietante esperimento globale?

vaccini a RNA autoreplicante (saRNA o repRNA) rappresentano un'evoluzione tecnologica dei vaccini a mRNA tradizionali. A differenza di questi ultimi, che introducono direttamente un messaggio genetico per produrre una proteina virale nel corpo umano, i saRNA si moltiplicano all'interno delle cellule dell’organismo, aumentando in modo esponenziale la quantità di antigene prodotto e, di conseguenza, potenziando la risposta immunitaria con dosi molto più basse.

Articoli scientifici e brevetti emergenti

Un articolo chiave su Frontiers in Immunology (2023) intitolato “Amplifying mRNA Vaccines: potential versatile magicians for oncotherapy” non si concentra su vaccinazioni rapida su larga scala contro SARS-CoV-2, ma analizza le applicazioni dei vaccini saRNA in oncologia, evidenziandone espressione antigenica ad altezza prolungata e bassa dose frontiersin.org+1sciencedirect.com+1.

I vaccini saRNA si basano sull’uso di sequenze di RNA autoreplicanti che codificano sia la proteina replicasi (RdRp) sia l’antigene desiderato. Tale replicasi permette la replicazione intracellulare dell'RNA, incrementando la quantità e la durata della produzione antigenica, rispetto ai tradizionali mRNA lineari en.wikipedia.org+1mdpi.com+1.


Un altro studio pubblicato su Nature Communications sottolinea come i vaccini autoreplicanti possano rimanere attivi per giorni, portando a una sovraespressione della proteina bersaglio.

Diversi brevetti registrati tra il 2020 e il 2023 descrivono vaccini autoreplicanti con modificatori epigenetici, con riferimenti a Pfizer, Moderna e aziende biotech come Arcturus Therapeutics e Gritstone Bio.

🔬 Brevetti salienti

1. WO2021255270A1 – Self-amplifying SARS‑CoV‑2 RNA vaccine

2. US20230366001A1 – Synthetic self‑amplifying mRNA…

  • Descrive LNP per encapsulare saRNA modificati (es. privo del dominio transmembrana dello spike SARS‑CoV‑2).

  • Tecnica utile anche per applicazioni diagnostiche o terapeutiche .

3. WO2020191103 & WO2021183563 – Arcturus Therapeutics (STARR™)

  • Parte del portafoglio IP di Arcturus col sistema STARR™, che incorpora replicasi di VEEV (alphavirus) e l’antigene spike.

  • Rivendica processi di encapsulazione, LNP, liofilizzazione e composizione vaccinale per COVID-19 e influenza knowmade.com.

4. US20240277836A1 – Self‑Amplifying RNA‑Based VLP Vaccines


Trasmissione passiva: realtà biologica o strategia di negazione?

La trasmissione passiva, chiamata anche vaccine shedding, è un termine controverso e spesso ignorato nel dibattito ufficiale. Tuttavia, alcuni studi su riviste peer-reviewed come Current Opinion in Virology ipotizzano che elementi lipidici contenenti mRNA possano essere escreti in tracce tramite fluidi corporei (saliva, sudore, latte materno).

Uno studio pubblicato su medRxiv ha rilevato la presenza di componenti del vaccino mRNA nel latte materno fino a 48 ore dopo l'inoculazione, sollevando interrogativi sulla sicurezza per neonati e contatti stretti.

Alcuni scienziati e medici dissidenti parlano apertamente di “shedding orizzontale”, ossia la possibilità di trasmettere informazioni genetiche a soggetti non vaccinati, un’ipotesi bollata come “infondata” dalle agenzie sanitarie ma oggetto di studio in modelli animali da parte di gruppi indipendenti.

Nella foto il Dott. Giovanni Frajese

Giovanni Frajese: una voce fuori dal coro

Il Dott. Giovanni Frajese, endocrinologo e docente universitario, è una delle figure più attive nel mettere in discussione la gestione della pandemia. In numerose conferenze (tra cui quelle tenute a ByoBlu e in Senato), Frajese ha denunciato:

  • L’opacità delle sperimentazioni sui vaccini a mRNA;

  • La mancanza di dibattito scientifico pluralista;

  • Il pericolo intrinseco dei vaccini autoreplicanti, “capaci di prolungare l’effetto genico all’interno dell’organismo per tempi non prevedibili”.

In un’intervista a Libero Quotidiano, ha definito i saRNA “un salto nel buio etico e scientifico”, denunciando anche il rischio di trasmissione involontaria tra individui.


Il ruolo dell’EMA e dei governi: trasparenza o complicità?

L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha pubblicato tra il 2022 e il 2023 documenti riguardanti studi clinici preliminari su vaccini autoreplicanti. In particolare, è stato autorizzato il trial clinico del candidato GRT-R910 (Gritstone Bio), basato su RepRNA, per la vaccinazione contro il COVID-19.

In parallelo, la Commissione Europea ha semplificato le procedure di approvazione per piattaforme biotecnologiche emergenti attraverso il programma HERA, prevedendo finanziamenti diretti fino a 1,5 miliardi di euro. Questo è avvenuto tramite regolamenti semplificati e deroghe emergenziali.

In Italia, la Gazzetta Ufficiale riporta fondi stanziati anche a livello nazionale per partenariati pubblico-privati dedicati allo sviluppo di “vaccini a tecnologia avanzata”, tra cui sono esplicitamente menzionati i vaccini saRNA.


Verso un nuovo paradigma biologico?

Quella che viene presentata come una rivoluzione scientifica potrebbe celare un salto tecnologico di portata bioetica e sociale ancora inesplorata. I vaccini autoreplicanti sollevano interrogativi cruciali su:

  • La durata e reversibilità dell'espressione genetica nell’organismo;

  • La possibilità di trasmissione passiva non controllata;

  • La mancanza di piena trasparenza istituzionale;

  • Il coinvolgimento di medici e scienziati che vengono marginalizzati per aver sollevato dubbi legittimi.

In questa cornice, la prudenza dovrebbe essere la prima regola. Invece, sembra che le agenzie sanitarie abbiano accelerato verso un futuro genetico su larga scala, senza dibattito democratico.

Sostieni le nostre ricerche indipendenti:

Dona Ora con PayPal