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venerdì 21 aprile 2017

Video della conferenza stampa che il Professor Burioni voleva far censurare con l'intervento della Presidente della Camera Laura Boldrini.



Video della conferenza stampa che il Professor Burioni voleva far censurare con l'intervento della Presidente della Camera Laura Boldrini.







Nella foto a sinistra l'Onorevole Adriano Zaccagnini (politico) e a destra Roberto Burioni (      )



Qui l'antefatto http://www.freedompress.cc/la-conferenza-stampa-febbrile-sui-vaccini-il-professor-burioni-contro-lon-zaccagnini/

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Viale Vaccini


DI MARCO TRAVAGLIO
ilfattoquotidiano.it
Ma vi rendete conto che un quivis de populo, un passante, un signor nessuno che non ha neppure un mestiere e che l’ultima volta che fu eletto fu al Comune di Firenze e poi basta, che non è più premier e neppure segretario del suo partito, tiene in ostaggio un intero Paese, che incidentalmente è il nostro? Vi rendete conto che questo noto frequentatore di se stesso ha appena nominato i vertici delle aziende di Stato, controlla militarmente le tre reti e i tre tg della Rai, dà ordini al governo e le pagelle ai ministri, pretende una punizione esemplare o meglio la chiusura dell’unico programma di giornalismo investigativo rimasto (Report) e – siccome l’unica qualifica che gli è rimasta è quella di figlio di papà Tiziano – fa il diavolo a quattro affinché il Csm o il ministro della Giustizia o magari i caschi blu dell’Onu radano al suolo la Procura di Napoli e il Noe che hanno osato scoperchiare le tangenti e i traffici alla Consip per truccare il più grande appalto d’Europa? Ieri abbiamo scritto che B. non sa più che dire e fare perché i renziani gli rubano le parole, le leggi e le malefatte di bocca. Ma c’è una differenza: pur con tutti i conflitti d’interessi, B. era un premier e un leader eletto dal popolo. Renzi non ha mai sottoposto se stesso né il suo programma (lo stesso di B.) agli elettori ed è improbabile che, se l’avesse fatto, avrebbe avuto la maggioranza.
Figurarsi quanti voti prenderebbe nel popolo del centrosinistra se li chiedesse per attaccare i pm e gl’investigatori che indagano su suo padre e i giornalisti che non gli chiedono il permesso. La canea scatenata dall’inchiesta di Report sul vaccino contro il papilloma virus fa dubitare della legge Basaglia. Prima di trasmetterla, il direttore Sigfrido Ranucci ha premesso che “il servizio non è contro l’utilità dei vaccini. Parliamo di farmaco-vigilanza. Di cosa succede quando ti inietti il vaccino e hai una reazione avversa. La legge prevede che il medico informi l’ufficio di farmaco-vigilanza entro 36 ore. Ma in quanti lo fanno?”. Poi il racconto di alcune ragazze affette da Hpv che, dopo il vaccino, hanno subìto reazioni avverse e faticato a segnalarle ai medici e alla vigilanza. Anche perché i dati sugli effetti negativi sono discordanti, inattendibili, sottostimati per la carenza di studi e istituti davvero indipendenti: forse per non creare allarmismi fra la gente poco informata, più probabilmente per compiacere le case farmaceutiche, che muovono capitali spaventosi, si comprano i media e spesso la ricerca, la medicina e la vigilanza. Di che altro dovrebbe occuparsi il “servizio pubblico”, se non della nostra salute?
Lo spiega bene al Fatto il farmacologo Silvio Garattini, interpellato da Report con altri esperti internazionali: “Nessuno scandalo, occorrono più trasparenza, più studi e più controlli indipendenti sugli effetti di tutti i farmaci, non solo dei vaccini”. Quanto al papilloma, “non esistono prove certe della sua correlazione col tumore alla cervice uterina”. Ma noi conosciamo solo “il 10% di quel che dovremmo sapere sulle sostanze che assumiamo” perché la gran parte degli studi sono “presentati dalle industrie farmaceutiche”: come chiedere all’oste se il vino è buono. Ma salta su tale Beatrice Lorenzin, del cui curriculum medico-scientifico nessuno può dubitare: maturità classica, stage al Giornale di Ostia, dirigente di FI ed Ncd, dunque ministra della Salute. Dall’alto di cotanta cattedra, spiega a Report (e dunque pure a Garattini e agli altri esperti intervistati) che chi non ha i titoli scientifici non deve parlare di vaccini, altrimenti “diffonde paura con tesi antiscientifiche”. Ha parlato Marie Curie. Poi c’è il novello Albert Einstein, al secolo Guelfo Guelfi, che sta nel Cda Rai perché scriveva i discorsi a Renzi, quindi ha la laurea ad honorem in farmacologia. Infatti discetta di vaccini e, già che c’è, chiede la testa di Ranucci e Berlinguer, e pure di Campo Dall’Orto che non li ha ancora decapitati. Il resto lo fanno i telegiornaloni e i giornaloni aggreppiati alla lobby del farmaco, che non ammette discussioni sui medicinali (ripetiamo: dibattiti tra scienziati sui pro e i contro, non inviti di ciarlatani a non vaccinarsi), e alla politica mainstream, che s’è autoproclamata Partito dei Vaccini contro il fantomatico Partito dei Virus, cioè – nella narrazione fumettistica della banda del buco – i 5Stelle.
Dopo 20 anni di difesa strenua, Repubblica unisce i suoi fuciletti a quelli del Pd contro Report. Il tutore dell’ordine Sebastiano Messina disperde con gl’idranti l’ultimo fiore all’occhiello della Rai perché nomina Benigni invano e, “anziché smascherare il grande imbroglio di chi vuole impedire agli italiani di vaccinarsi, sostiene la tesi opposta”. In attesa di svelarci chi vuole impedire agli italiani di vaccinarsi (la Papilloma Spectre? le Forze Oscure della Scarlattina in Agguato? la Morbillobby?), il gendarme chiede la cacciata di Ranucci che avrebbe tradito la lezione di Milena Gabanelli (peccato che fosse il suo braccio destro, che lei l’abbia scelto come suo successore e l’abbia difeso ancora ieri). Il tutto, beninteso, per “salvare Report da se stesso, allontanandolo velocemente dal sinistro latrato degli spacciatori di bufale”. Dunque Ranucci, nella prosa stilnovista di questo fuochista della macchina del fango, sarebbe un cane che latra bufale (e quali? Messina si scorda di indicarne una). Nasce così un nuovo reato: il leso vaccino. E un nuovo dogma di fede: l’Immacolata Vaccinazione. Il tutto, quando si dice la combinazione, pochi giorni dopo che Report ha smascherato i conflitti d’interessi fra l’Unità del figlio di Tiziano e il costruttore Pessina. Ma davvero questi impuniti pensano di farci credere che sparano su Report per difendere i vaccini? Ma pensano che siamo tutti fessi?
Marco Travaglio

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giovedì 20 aprile 2017

LA VERITA' SUL VACCINO PAPILLOMA VIRUS. EPIDEMIC HPV Papillomavirus. (Notizia del 2007)



In quella scatola chiamata TV si è parlato spesso del nuovo vaccino antitumorale al collo dell'utero. Molti saranno rimasti sorpresi, dubbiosi o scettici riguardo la questione. Per questo motivo intendo trasmettere queste informazioni perchè diffondiate i giusti dubbi e magari salviate qualcuno.
Il papillomavirus (HPV) è considerato il principale responsabile del tumore femminile al collo dell'utero, che – ufficialmente - colpisce 1.800 italiane all'anno. Da questo aprile, la vaccinazione è raccomandata (in tre dosi) dal Ministero della Salute (salutate la salute..) per le ragazze tra i 9 e i 26 anni. Sarà “gratuito” (per i pazienti ma NON per le ASL - ndr) per i soggetti tra 9 e 12 anni, mentre tra i 12 e 26 costerà 188 euro. La cosa lascia perplessi per diversi motivi. Stranamente siamo l'unico paese al mondo ad attuare questa “prevenzione”, il che fa supporre ad un esperimento al quale gli “altri” paesi assisteranno.


Ulteriore perplessità sorge quando si indaga sugli studi che “dimostrerebbero” il valore di questa vaccinazione, e si scopre che:

1) Nel 2000 il tasso di mortalità dovuto a tale affezione ammontava a solo 3,3 donne ogni 100.000 negli USA e in definitiva tale carcinoma cervicale provoca solo l'1% circa di tutti i decessi da cancro nelle donne, mentre se consideriamo il numero dei vaccinati, si nota che i danni diretti derivati da vaccino siano ben più numerosi, anche perchè i soggetti a rischio sono solo quelli che poi “abuseranno” di farmaci.

2) Il National Cancer Institute (USA), ente statale, sostiene che il rapporto di casualità diretta virus-tumore non sia mai stato dimostrato, infatti, da uno studio controllato su donne accoppiate in base all'età è emerso che sia il 67% di quelle affette da cancro cervicale che il 43% di quelle non affette sono risultate comunque positive all'HPV, quindi “infette” dallo stesso virus.
3) Negli USA, in base a questo i professori statunitensi Peter Duesberg e Schwartz ipotizzano la possibilità che i virus non producano il cancro ma semplicemente approfittino della debolezza dei tessuti causata da “altro”. I soli effetti collaterali “ufficiali” del vaccino comprendono infiammazioni pelviche, asma, broncospasmi ed artrite. Questo nel breve termine, mentre non ci sono studi sufficenti sui possibili danni a lungo termine dello stesso vaccino.
Infine va tenuto presente che questo vaccino costa alle ASL circa 100 euro, QUINDI 75.000.000 di euri, oltre ai costi di somministrazione e magari un bel po' di ammalati in più.
Secondo il ginecologo di Trieste Dr. Francesco Morosetti, vi sono 100 tipi diversi di papillomavirus umani. Di questi solo 13 hanno potenzialmente un alto potere tumorale. Mentre sono stati preparati due vaccini ciascuno con i due tipi più pericolosi. I vaccini preparati con pezzi di proteine del DNA ricombinati e deattivati (così raccontano, ma allora a cosa servono? – ndr) di questi virus che sono in una soluzione che contiene tra le altre cose componenti di alluminio, sicuramente tossiche. E non si sà assolutamente per quanto tempo faccia effetto e se veramente abbia effetto, nonostante gli studi dicano il contrario.
Inoltre sempre secondo il medico, la validità del pap-test per indicare probabilità di tumore uterino è inferiore al 60-70%, per i molti falsi positivi e falsi negativi.
Negli USA e in Australia sono emersi dei dubbi sull'efficacia pratica e sulla sicurezza del vaccino anti-HPV "Gardasil" (Merck). Negli USA l'associazione "Judicial Watch" ha diffuso informazioni ottenuti dalla Food and Drug Administration (FDA) tramite l'applicazione del Freedom of Information Act in cui si riportano su un totale di 1.637 eventi avversi alla vaccinazione anche tre decessi associati temporalmente alla vaccinazione, In Australia 25 ragazze hanno accusato cefalea, nausea e vertigini subito dopo la somministrazione della loro prima dose di vaccino presso una scuola superiore cattolica di Melbourne, il 22 maggio. Quattro delle ragazze sono state mandate all'ospedale di cui due sono state ricoverate per una notte.
Parlando dell'accaduto un esperto ha parlato di isteria di massa. Il valore delle azioni della filiale australiana della ditta produttrice del vaccino, CSL, e' caduto dopo la copertura mediatica dell'accaduto (www.theage.com.au, 25 May, "Why are we experimenting with drugs on girls?"). La FDA aveva approvato l'uso del vaccino nel giugno del 2006 e l'Advisory Committee dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha espresso in modo unanime la raccomandazione di vaccinare le ragazze tra 11 e 12 anni di eta'.
L'introduzione del vaccino e' stata oggetto di controversie a cause dell'obiezione di alcuni genitori all'obbligatorieta' proposto da alcuni stati degli USA. Questi genitori preferiscono invece un approccio centrato sull'astinenza sessuale fino al matrimonio (BMJ 2007;334:721-3). Il 23 maggio Judicial Watch dichiara che su tre decessi, in un caso si trattava di condizioni scarsamente documentate con implicazione di un trombo di sangue e nei restanti due casi si trattava di ragazze giovani ma con patologie cardiache e della coagulazione preesistenti. Alcuni degli altri 371 eventi avversi era serio, compresi paralisi, paralisi di Bell e sindrome di Guillain Barre'.
Su 42 donne vaccinate in gravidanza 18 hanno avuto effetti collaterali da aborti spontanei a malformazioni fetali. La maggior parte degli effetti collaterali erano rappresentate da dolore, febbre, nausea, vertigini e prurito, tipiche delle vaccinazioni in generale. Nel foglietto illustrativo del vaccino. la Merck avverte contro il rischio di tali eventi.(..)
Ne vale la pena?
Sicuramente ne vale la pena per le Multinazionali farmaceutiche che aumentano così esponenzialmente il loro ricavi e le loro quotazioni in borsa!
Il foglietto illustrativo riporta questo:
Gli ingredienti principali sono proteine purificate inattive
provenienti da tipi 6, 11, 16 e 18 di HPV.
Il vaccino contiene inoltre idrossifosfato amorfo di alluminio
solfato, cloruro di sodio, L-istidina, polisorbato 80, borato
di sodio e acqua per iniezioni.
Chi è a rischio per il Papillomavirus umano?Nel 2005, i CDC hanno stimato che almeno il 50% degli individui
sessualmente attivi contrae l’HPV nel corso della vita. Sono a
rischio maschi e femmine di qualsiasi età che svolgono qualsiasi
tipo di attività sessuale che comporti contatto genitale.
Molti individui affetti da HPV possono non presentare alcun
segno o sintomo. Questo significa che possono trasmettere il
virus ad altri senza esserne consapevoli.
Quali altre informazioni importanti è bene sapere su GARDASIL?La vaccinazione non è sostitutiva di un periodico screening
per il cancro cervicale. I soggetti femminili che assumono
GARDASIL devono continuare a sottoporsi allo screening
per il cancro cervicale.
Analogamente a qualsiasi altro vaccino, GARDASIL non
protegge necessariamente in modo completo tutti i
soggetti che vengono vaccinati.
Gardasil non protegge da malattie provocate da tipi di HPV
non presenti in questo vaccino. Esistono più di 100 tipi di
HPV; GARDASIL contribuisce alla protezione da 4 tipi di
HPV (6, 11, 16 e 18). Questi 4 tipi di virus sono stati scelti
per GARDASIL perché provocano circa il 70% dei casi di
cancro cervicale e circa il 90% delle verruche genitali.
Questo vaccino non la proteggerà dai tipi di HPV a cui può
già essere stata esposta.
GARDASIL inoltre non offre alcuna protezione da altre
malattie non provocate da HPV.
GARDASIL esplica la maggiore protezione quando è
somministrato prima dell’eventuale contatto con
determinati tipi di HPV (cioè i tipi di HPV 6, 11, 16 e 18).
Che cosa sono cancro cervicale, lesioni precancerose e verruche genitali?Il cancro cervicale è una grave malattia che può comportare
pericolo per la vita. Questa malattia è provocata da alcuni
tipi di HPV che possono causare alterazioni nelle cellule del
rivestimento della cervice, che passano dallo stato normale a
quello di lesioni precancerose. Queste, se non vengono curate,
possono trasformarsi in cellule cancerose.
Le verruche genitali sono provocate da certi tipi di HPV.
Spesso hanno l’aspetto di escrescenze color pelle. Sono
presenti all’interno o all’esterno dei genitali. Possono
presentare dolore, prurito, sanguinamento e provocare
fastidio. Queste lesioni di solito non sono precancerose.
A volte, per eliminarle, occorrono più trattamenti.
Pauraepidemie, cure, certo la salute personale è importante ma siamo veramente sicuri che queste terapie servano allo scopo dichiarato..? Sappiamo di certo che la quasi totalità dei vaccini creano molti danni rispetto alla loro effettiva utilità e che non immunizzano a lungo termine il nostro organismo contro questi virus..!!
Solo un fatto è sicuro.. anche questa nuova “epidemia” è stata finalmente sconfitta con l'arma più potente: IL VACCINO!


B O J S

Liberatoria:
Tutto quanto contenuto nel presente scritto può essere copiato, totalmente e/o parzialmente, divulgato e/o trascritto in qualsiasi lingua e forma. Tale clausola non rispetta nessuna forma di diffusione sotto alcuna licenza di qualsiasi genere, in quanto autentica libera espressione per uomini veramente liberi da ogni forma di coercizione o autorizzazione ad esporre la verità.

Fontehttp://intermatrix.blogspot.it/2007/07/epidemic-hpv.html?m=1

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Vaccini – Il Codacons si schiera dalla parte di Report e rincara la dose – La denuncia: molti medici che oggi attaccano la trasmissione sono pagati dalle aziende farmaceutiche!!

REPORT, CODACONS DENUNCIA: MOLTI MEDICI CHE OGGI ATTACCANO TRASMISSIONE SONO PAGATI DALLE AZIENDE FARMACEUTICHE

Fonte www.codacons.it


BENE REPORT SU VACCINI, SERVE TRASPARENZA. ORA PROGRAMMA DEDICHI UNA PUNTATA AI RAPPORTI TRA MEDICI E LOBBY DEI FARMACI
Il Codacons interviene a gamba tesa sul caso Report dopo la puntata sui vaccini, e lo fa difendendo la trasmissione e denunciando i rapporti sospetti tra medici e la lobby dei farmaci.
Molti di coloro che oggi attaccano Report sono soggetti legali a doppio giro alle aziende farmaceutiche produttrici di vaccini – spiega l’associazione dei consumatori – Il vero scandalo non è che una trasmissione televisiva sollevi dubbi su alcune vaccinazioni, ma che ci siano medici ed esperti che ricevono fondi e finanziamenti dalle case farmaceutiche e poi vanno impunemente in tv o sui giornali a propagandare i prodotti di tali aziende.
Un programma come Report ha il dovere di trattare il tema dei vaccini e cercare a fondo la verità, perché i cittadini, e lo sosteniamo da tempo, hanno diritto alla massima trasparenza su un tema delicato come le vaccinazioni – prosegue il Codacons – Proprio per questo invitiamo la trasmissione a dedicare una puntata ai rapporti poco chiari tra medici e aziende farmaceutiche, per capire come sia possibile un tale legame economico che rappresenta un evidente pericolo per gli utenti.
Qui la puntata di Report sui vaccini.


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