Vivere in Modo Naturale: ricerche scientifiche su medicina naturale, spiritualità, energia, piante, minerali, acqua, terra e benessere olistico.

domenica 30 dicembre 2018

Benvenuti nel Nostro Glorioso NeoMedioevo Scientista



La scienza è fondata sul dubbio. Senza il dubbio, saremmo ancora tutti convinti che il sole giri intorno alla terra. 

I primi a introdurre il metodo scientifico furono considerati dei matti e perseguitati come eretici, perché mettevano in discussione le “verità consolidate” al tempo vigenti. Furono ridicolizzati, emarginati, perseguitati, condannati e non di rado anche uccisi, nel roboante applauso delle folle.

Mille anni più tardi, abbiamo gli “scientisti”: persone di ogni età, estrazione sociale e livello di cultura formale che riducono la scienza ad una religione, una patologica caricatura di se stessa. Condividono e promuovono una fede cieca in qualcosa che definiscono “verità scientifica”, considerano matti e perseguitano come eretici tutti coloro che su di essa avanzano dei dubbi e li mettono in discussione. In questa nuova e triste religione, i medici e gli scienziati che difendono l'ortodossia diventano altrettanti profeti e vescovi, con masse di penitenti che demandano a questi loro nuovi sacerdoti la salvezza dei loro corpi e delle loro anime. 
Dai pulpiti televisivi i nuovi predicatori annunciano le pestilenze infernali: 
"L'aviaria vi colpirà, la peste suina cadrà su di voi, il morbillo ucciderà i vostri figli partendo da Disneyland e arrivando fino a Gardaland!" E in coro rispondono le masse: “Difendici dall'epidemia, oh gloriosa Scienza Ufficiale! Dacci oggi le nostre pillole colorate, allontana da noi queste terribili malattie, vaccina i nostri figli appena nati prima che il batterio luciferino entri in loro”. Ora come allora, i medici e gli scienziati che pongono dubbi all'ortodossia vengono considerati traditori ed eretici; radiati, emarginati, derisi nel roboante applauso delle folle esattamente come mille anni or sono.

Non è un mistero perché la scienza sia stata corrotta fino a trasformarsi in questa triste religione: pochissime persone hanno il coraggio di affrontare la responsabilità di esistere. 
L'idea che ci sia qualcuno, qualcosa, che dia un ordine all'esistenza è una consolazione enorme, archetipica. 
I bambini la cercano fisiologicamente nei genitori e, benché crescendo anagraficamente, la maggior parte degli individui non riesce a superare tale condizione. 
Per questo le religioni accompagnano da sempre la nostra specie, forniscono il surrogato necessario: un genitore celeste, estraneo ad errori e fraintendimenti, che ci rassicuri in massa dal terrore del vuoto. 
Quando però le religioni sfumano, le credenze si sgretolano, come è avvenuto negli ultimi mille anni, ecco che lo “scientismo” offre nuove sponde cui aggrapparsi. Un nuovo, freddo e rigoroso - ma perlomeno apparentemente solido - ordine esistenziale che plachi il terrore dello smarrimento.
Il medioevo ci ha raggiunti di nuovo, sostituendo il saio con un camice da laboratorio, la gogna fisica con quella mediatica, la bibbia con i “dati ufficiali”, le chiese con i media.
I nuovi sacerdoti e inquisitori, medici e scienziati “di sistema”, difendono l'ortodossia scientista con la stessa arroganza, la medesima ottusa spietatezza dei loro predecessori, ma con regole e liturgie rinnovate. Le masse di spaventati, furiosi, manovrati, sfruttati e del tutto inconsapevoli fedeli, invece, sono sempre le stesse.

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giovedì 27 dicembre 2018

Vaccini: dentro le fiale schifezze più immonde, ma manca principio attivo Rosolia. Problema di salute pubblica, annunciati esposti ai NAS


Vaccini: dentro le fiale schifezze più immonde, ma manca principio attivo Rosolia. Problema di salute pubblica, annunciati esposti ai NAS

Un vero e proprio terremoto sulla questione vaccini, al momento solo mediatico, a seguito della pubblicazione dei dati di uno studio scientifico da parte del Corvelva, associazione di genitori che ha avviato delle analisi indipendenti e non viziate da altri interessi se non la volontà di sapere cosa c’è dentro le fialette che vengono somministrate ai bambini di tutto il mondo.



Dai diserbanti ai pesticidi

Secondo le anticipazioni dello studio commissionato dal Corvelva, dentro le fialette del Piorix Tetra, quadrivalente contro morbillo, rosolia, parotite e varicella, troviamo  tracce che probabilmente si possono associare all’antiepilettico Vigabatrin, ad un farmaco sperimentale anti-HIV, ad antibiotici, diserbanti, erbicidi, acaricidi, metaboliti della morfina, al Sildenafil (Viagra), all’antiepilettico Gabapentin e l’antimalarico Atovaquone. Questi solo per citarne alcune.
Le sostanze elencate sopra non sono che la punta dell’iceberg di quello che viene iniettato ai bambini, Infatti, sempre all’interno di queste fialette sono stati trovati campioni di virus mutanti per ciascun virus attenuato. Attenzione, perché le varianti genetiche degli antigeni vaccinali potrebbero alterare significativamente sia la sicurezza del vaccino, che la sua efficacia. Che tradotto significa: sottopongo mio figlio ad un rischio non indifferente somministrandogli sostanze potenzialmente tossiche e cancerogene, per non aver alcun risultato nella protezione contro le malattie per le quali lo sto vaccinando.

DNA fetale in grossi quantitativi

E qui entriamo nell’ultima fase divulgata dell’analisi degli studi che hanno confermato la presenza di DNA fetale in grossi quantitativi, circa 325 volte superiore al limite massimo di 10 nanogrammi e ben 325mila volte superiore al limite minimo di 10 picogrammi.
A ciò si aggiunge che le dimensioni del DNA contenuto nel citato vaccino ha un peso molecolare di 20.000/60.000 bp. “Questo significa – scrive il Corvelva – sostanzialmente che non vi sono all’interno di questo farmaco frammenti di DNA, ma interi filamenti, con presenza dunque di genoma intero.”

Non c’è presenza del genoma del virus della Rosolia

Qui ci troviamo, se i dati saranno confermati, nel paradosso più estremo. Per evitare qualsiasi possibile fraintendimento, riportiamo le esatte parole del comunicato Corvelva sulla questione: “all’interno del vaccino Priorix Tetra non è stata rilevata la presenza del virus della rosolia, tranne in un lotto, ma il quantitativo era così minimo da rendere dubbio che dia immunizzazione.” Insomma, vaccino mio figlio contro la rosolia, ma in realtà non sarà immunizzato perché all’interno della fialetta non c’è traccia del virus specifico. Inoltre, la difficoltà nel rintracciare il virus della rosolia, ha costretto gli scienziati ad utilizzare una metodica ad alta sensibilità che ha portato all’isolamento di decine di virus e retrovirus, “taluni – scrivono dal Corvelva – potenzialmente cancerogeni, funghi lieviti e batteri”.

La risposta dell’AIFAM

L’AIFAM, ricordiamo, è l’agenzia italiana del farmaco che ha il compito, tra gli altri, di vigilare sulla sicurezza dei vaccini. Pertanto si è sentita chiamata in causa da queste ricerche. Ieri ha risposto ad un articolo pubblicato dal quotidiano “Il Tempo” che aveva dato spazio alle ricerche del Corvelva. L’Agenzia ha risposto che “prima della distribuzione sul mercato, ogni singolo lotto è sottoposto a un ulteriore doppio controllo effettuato, in modo indipendente, sia dall’azienda produttrice che da una rete internazionale di laboratori accreditati, a loro volta controllati da altri enti (in Italia l’Istituto Superiore di Sanità). Solo i lotti che superano positivamente tali controlli possono essere commercializzati.”
Inoltre, ha scritto l’AIFA, “i metodi di analisi utilizzati per verificare la qualità dei vaccini e la presenza di eventuali contaminanti devono essere certificati e conformi alle procedure e ai requisiti condivisi a livello europeo e internazionale sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili.”

La replica della d.ssa Loretta Bolgan

Si tratta di una dottoressa in chimica  e tecnologie farmaceutiche, con un dottorato alla Harward medical Scholl di Boston che è stata, tra le altre cose, consulente scientifica sulle vaccinazioni militari per per la Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano
impiegato in missioni militari all’estero. La dottoressa collabora con il Corvelva da quasi 15 anni.

La dottoressa ha risposto all’AIFA, sottolineando che le analisi commissionate dal Corvelva non hanno lo scopo di effettuare un controllo per il rilascio di un lotto di vaccini e “non ha chiesto di utilizzare metodiche validate per le analisi dei lotti, come invece devono fare i produttori, i laboratori accreditati e l’ISS (Istituto Superiore Sanita ndr.).”
“Quella che si sta conducendo – scrive – è una semplice indagine che si fa nella fase iniziale dello sviluppo di un vaccino, cioè di screening. AIFA non puó richiedere metodi accreditati per il rilascio del lotto, perchè sarebbero necessari anni per validarli, e fuori del nostro proposito che non è quello di diventare un ente certificatore del rilascio dei lotti, tanto più che non vengono utilizzate le metodiche previste in farmacopea europea per le analisi dei vaccini, ma metodiche di ultima generazione, non ancora acquisite in farmacopea per questo scopo.”
Per quanto riguarda le affermazioni sull’impossibilità di prendere in considerazione tali risultati perché non “validati” dalla comunità scientifica”, la dottoressa così risponde. “Ritengo del tutto evasiva ai nostri quesiti la gravissima affermazione di non prendere in considerazione i risultati presentati perchè non revisionati dalla comunità scientifica… i metodi sono già riportati nella letteratura allegata ai report, e comunque qui stiamo parlando di non conformità che esulano dalla valutazione come ricerca scientifica perchè hanno un impatto sulla salute pubblica. Spesso vengono ritirati medicinali dal mercato perchè non conformi e non mi risulta che sia richiesta alcuna pubblicazione, si ritirano i campioni e si analizzano”
“Direi – conclude – che qui la questione prima che scientifica è di sicurezza per la salute, e se da un lato le pubblicazioni sono in corso e seguiranno l’iter ortodosso per le peer review, dall’altro non è eticamente corretto aspettare la pubblicazione con peer review quando c’è anche il solo sospetto che un farmaco di largo utilizzo, somministrato su popolazione pediatrica sana e anche malata alla nascita, possa arrecare un danno per la salute.”

Come saranno utilizzati i dati raccolti dal Corvelva?

A darcene un’idea l’autore dell’articolo pubblicato sul quotidiano “Il Tempo”, Francesco Bechis, che inserendo una nota in calce alla missiva dell’AIFA pubblicata in risposta alla ricerca del Corvelva, anticipa che l’Ordine dei biologi, che ha partecipato finanziariamente allo studio, ha annunciato esposti anche alla magistratura e ai Nas.

Interesse per lo studio arriva dagli Stati Uniti

Nel frattempo, lo staff di Robert Kennedy ha chiesto all’associazione Corvelva di diventare “affiliate publisher and coalition partner” del sito dell’associazione “Children’s Health Defense”. Come noto, Robert Kennedy è in prima linea per garantire vaccini puliti ai bambini. Tra le vittorie di quest’ultimo, la confessione dell’assenza di controlli da parte delle autorità statunitense preposte sui vaccini da 32 anni.
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Vaccini, nessun test sulla qualità negli ultimi 32 anni. Vittoria in tribunale.

Vaccini, nessun test sulla qualità negli ultimi 32 anni. Vittoria in tribunale


Succede in America, Robert F. Kennedy Jr., E Del Bigtree, produttore del documentario  Vaxxed e l’Informed Consent Action Network (ICAN) hanno chiesto al Governo degli Stati uniti i documenti governativi pertinenti a dimostrare che tutti i vaccini approvati a livello federale erano stati testati per la qualità.Da 32 anni i vaccini non vengono testati per la loro sicurezza.

Tratto da www.notizieora.it

Il Governo degli Stati Uniti è stato citato in giudizio e ha perso. In gioco, la sicurezza dei vaccini. Secondo un documento legale intitolato “Mandato per vaccini più sicuri per l’infanzia”, ​​i servizi sanitari e umani degli USA (HHS) hanno ammesso apertamente di non aver presentato alcun rapporto sulla sicurezza dei vaccini da oltre 30 anni

Nel maggio 2017, il Fondatore dell’ICAN, Del Bigtree, Robert F. Kennedy, Jr. e altre parti interessate sulla sicurezza del vaccino sono stati selezionati dalla Casa Bianca per condurre un incontro con il Consigliere del Segretario dell’HHS, i capi del Istituto Nazionale di Sanità, NIH, Centro per il controllo delle malattie, CDC e Food and the Drug Administration, FDA. Del Bigtree e Robert F. Kennedy, Jr. sospettavano che l’HHS non adempisse i suoi obblighi in materia di sicurezza del vaccino, come richiesto dal Congresso in The National Childhood Vaccine Injury Act del 1986.

Perché è stata citata l’HHS e non le case produttrici dei vaccini?

Perché dal 1986 le case farmaceutiche produttrici dei vaccini non hanno alcuna responsabilità economica sugli infortuni causati dai loro prodotti. Per gli accusatori, si è trattato “di un disincentivo economico per fabbricare prodotti sicuri per i vaccini o migliorare la sicurezza dei prodotti vaccinali esistenti.” Il Congresso ha quindi incaricato il Segretario di HHS della responsabilità di assicurare la sicurezza del vaccino.
Quindi, dal 1986, l’HHS ha avuto la responsabilità primaria e praticamente esclusiva di apportare e assicurare miglioramenti nel rilascio di licenze, fabbricazione, segnalazioni di reazioni avverse, ricerca, test di sicurezza ed efficacia dei vaccini al fine di ridurre il rischio di reazioni avverse al vaccino. Al fine di assicurare che l’HHS soddisfacesse i suoi obblighi in materia di sicurezza del vaccino, il Congresso ha richiesto, come parte della legge del 1986, che il Segretario della HHS presenti al Congresso relazioni biennali che descrivono in dettaglio i miglioramenti nella sicurezza dei vaccini fatti da HHS nei due anni precedenti. 
Il risultato della causa è che HHS ha dovuto ammettere alla fine e in modo scioccante che mai, neanche una volta, ha presentato al Congresso un singolo rapporto biennale che descriveva i miglioramenti nella sicurezza dei vaccini.
Kennedy ha quindi affermato che il risultato non fa altro che “accresce la preoccupazione che l’HHS non abbia un indizio sull’attuale profilo di sicurezza delle 29 dosi di vaccino somministrato ai bambini.

Quali implicazioni?

Secondo alcuni commentatori contrari alla vaccinazione indiscriminata di massa, questa vittoria potrebbe aver quali risvolti:
  • la possibilità di interrompere la vaccinazione forzata, data la mancanza di sicurezza dimostrata dei vaccini 
  • la possibilità di presentare ulteriore documentazione nei casi di richiesta di risarcimento danni per i danni da vaccino 

In Italia?

Ovviamente i risvolti di tale azione legale e dei risultati sconvolgenti che ne sono seguiti avranno effetti negli Stati Uniti. In Italia difficilmente giungerà notizia di tale vittoria storica e di certo non ci saranno risvolti legislativi. Altro fattore certo è che queste informazioni non fanno altro che alimentare quel “ragionevole dubbio” che dovrebbe far riflettere anche i vaccinisti più accaniti che l’obbligo deve essere accompagnato da una sicurezza di quanto iniettato nei bambini.
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