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sabato 4 aprile 2020

Dottor Giulio Tarro - Virologo - : La strage? Non è Covid-19

Giulio (Filippo Giacomo) Tarro, nato a Messina il 9-7-38 si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia all’Università di Napoli nel 1962, dove ha studiato con il Prof. F. Magrassi problemi di chemioterapia antivirale.

Sintesi curriculum Italiano


L’Italia è il secondo paese al mondo per decessi da coronavirus, come si spiega? 

«Si spiega in modo molto semplice con quello che ha detto l’Istituto superiore di sanità: soltanto il 2% dei decessi italiani è per il coronavirus, il 98% non lo è». È lapidario Giulio Tarro, virologo di fama mondiale, sull’emergenza nel Paese. E numeri alla mano, cerca di ridimensionare la grande paura. Una scossa di terrore che percorre tutta Italia, da nord a sud. «Inutile andare a cercare chissà che cosa – afferma-, quando abbiamo a che fare con pazienti che muoiono di tutto, tranne che di coronavirus»

Secondo lei siamo, quindi, di fronte ad un allarme esagerato?

Sicuramente sì. Tenga presente che se dovessimo fare il famoso tampone a tutti – oggi sono sopraggiunti anche nuovi test molto più veritieri sulla risposta dell’organismo al virus -, sapremmo che, facendo differenze tra contagiati e ricoverati, la mortalità scenderebbe di molto.

Ma allora come si spiega questa paura paralizzante in tutto il Paese?

Abbiamo un bollettino di guerra. Anziché dire cosa è successo e perché è successo, perché non hanno detto che, secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, il nostro Paese ha dimezzato i posti letti per la terapia intensiva, passati da 575 per 100.000 abitanti, a 275 attuali? Questo per una politica che ha sbagliato, a livello sanitario, dal 1997 al 2015. Ci si è messi in queste condizioni, come se venisse un terremoto e uno non sapesse cosa fare, perché non ha usato il cemento armato. E lo stesso vale nel nostro caso.

Insomma si poteva fare molto di più, guardandoci indietro. Può fare un esempio di questa nostra impreparazione alla valanga coronavirus?

Nemmeno quando è scoppiata l’epidemia attuale in Cina abbiamo fatto niente per raddoppiare i posti letto, come hanno fatto i francesi. Non è stato fatto niente. La Cina ha fatto tre ospedali in due settimane, noi stiamo ancora a fare distinzioni se dobbiamo soccorrere prima i giovani o gli anziani, che sono pieni di problemi. Abbiamo delle cose a livello non solo culturale, ma etico, proprio indecenti

Per lei il sistema sanitario della Campania come può reggere all’eventuale picco di contagiati?

Se guardiamo a Milano che è sempre stata il fiore all’occhiello della sanità italiana, ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Noi dobbiamo sperare da una parte nell’ambiente, sicuramente l’ambiente è migliore e quindi contrario al virus. E soprattutto alle esperienze precedenti, in cui non abbiamo dato i numeri, nel senso che siamo riusciti a passare il colera, il male oscuro, la salmonellosi, l’inizio dell’Aids, e le varie influenze che si sono alternate, in cui a un certo punto abbiamo fatto più diagnosi degli altri, e quindi per questo avevamo più casi.

Professore, però all’inizio si diceva che il coronavirus era solo un’influenza stagionale, un malanno come altri. Non crede si sia esagerato un po’ anche nel sottovalutare il rischio?

Diciamo pure che l’anno scorso abbiamo avuto un’influenza per sei milioni di italiani, con 10.000 morti. Se l’Istituto superiore di sanità dice che praticamente il 98% dei morti sicuramente non muore per il coronavirus, c’è stato un concentrato di pazienti che hanno bisogno di terapie intensive, che ha fatto scoppiare il problema sanitario.

Ma tutto questo quanto durerà?

Dobbiamo avere l’esperienza commisurata altrove. In Cina è iniziata a novembre-dicembre, ed è stata comunicata ufficialmente il 31 dicembre dall’Organizzazione mondiale della sanità. Abbiamo avuto un picco sicuramente che è stato a gennaio, sempre a crescere, e a febbraio. Poi è cominciata a scendere, e ora in Cina l’epidemia non c’è più. Perché noi dovremmo avere un aspetto diverso?

Ce lo dica lei.

Se noi vogliamo conteggiare tutti i necrologi sotto l’etichetta coronavirus, allora non finirà mai.

E per il vaccino, che tempi si aspetta?

Dobbiamo considerare che per la prima Sars il vaccino non è stato fatto. Abbiamo anche quell’altra Sars del medio oriente, in cui non è stato preparato un vaccino, ma sono stati utilizzati gli stessi anticorpi dei soggetti guariti, per andare incontro ai colpiti dalla malattia, visto che quello aveva un’alta percentuale di mortalità. Ora speriamo che arrivi per questo virus, che si sparge molto velocemente. Però dobbiamo aspettare i tempi tecnici, se non è pronto significa che ci sono tempi tecnici.

E quali sono i tempi tecnici?

Secondo l’Oms i tempi tecnici vanno da 12 a 18 mesi, quindi sarà per la prossima stagione. Come succede per i virus influenzali.

Senta, per finire: di tutto quanto si dice sul coronavirus, quale ritiene la più grande delle fake news?

Proprio questo fatto della mortalità così alta.
(Tratto da Il Quotidiano del Sud di Salerno-L’ALTRAVOCE della tua Città)
Salernosera.it/tarro-la-strage-non-e-covid-19/

“Bisognerebbe iniziare a riaprire il Paese” (il virologo Giulio Tarro)


Intervista a Radio Corona Blues del professor Giulio Tarro




Roma, 3 apr. (askanews) – “Presumibilmente siamo arrivati al culmine della curva, è finito l’aumento esponenziale dei contagi, possiamo livellarci come accaduto in Corea grazie ad un numero maggiore di tamponi e ad una corretta valutazione dei casi. Le misure di contenimento sociale italiane sono state prese in ritardo, sicuramente hanno portato ad una riduzione del contagio e quindi hanno indotto allo stesso effetto che si è verificato in Cina dove dalla prima stima di mortalità del 2% si è poi arrivati a meno dell’1%”. Così ha detto il virologo, professor Giulio Tarro, al sito coronablues.org, lanciato da un gruppo di ricercatori europei. Il portale web intende contribuire alla discussione pubblica selezionando e raccogliendo dati, fatti, informazioni ed opinioni di esperti e scoprendo notizie false su COVID-19.

“Vedrete che anche in Italia si arriverà alla stessa percentuale – ha continuato Tarro – C’è una grande discrepanza tra i primi dati e quelli dell’Iss dove avviene un’attenta analisi delle cartelle cliniche dei pazienti e dunque si evidenzia la differenza tra persone morte con coronavirus o di coronavirus. I dati diffusi sulla mortalità in queste settimane hanno creato una sindrome da panico che certo non fa bene al nostro sistema immunitario. Come stiamo vedendo dai report dell’Iss sta accadendo in Italia quello che abbiamo già visto in Cina: tra i deceduti di Coronavirus troviamo persone con gravi patologie come cardiopatie, diabete, malattie epatiche, renali o polmonari”.

E poi “la percentuale di mortalità va calcolata sul numero dei contagiati e non dei ricoverati. Così spieghiamo la differenza con i dati tedeschi, non credo che la loro sanità sia migliore della nostra. Noi abbiamo pagato soprattutto i tagli ai finanziamenti con la conseguenza di meno posti letto nei reparti di terapia intensiva”. Vaccino Inutile? “L’Oms non esce bene da questa faccenda… – sottolinea Tarro – Il vaccino per il coronavirus potrebbe rivelarsi inutile se esiste ad esempio la variante cinese e padana del virus, sarà complicato averne uno che funziona in entrambi i casi esattamente come avviene per i vaccini antinfluenzali che non coprono tutto. Con il rischio di acquistare vaccini inutili come accaduto in passato quando abbiamo dovuto regalarli all’Africa”.

“Bisogna ricordare che né per la prima Sars né per la sindrome respiratoria del Medio Oriente sono stati preparati vaccini, facendo invece ricorso agli anticorpi dei soggetti guariti.
Abbiamo superato situazione ben peggiori come la prima spagnola che fece più vittime della prima guerra mondiale. Siamo in evoluzione, troveremo i sistemi per difenderci dai nuovi agenti che emergono o che facciamo venir fuori noi. Intanto bisognerebbe cominciare a riaprire il Paese, creando una cortina di protezione per quelle fasce di popolazione più a rischio”.



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venerdì 3 aprile 2020

Dal 1 ° gennaio 2020, l'industria del cancro ha ucciso 20 milioni di persone in tutto il mondo dal 2000

Se sei curioso di sapere quante persone muoiono per cose che il governo afferma "sicure ed efficaci", non guardare oltre  il sito Web Pharma Death Clock , che spiega che oltre 20 milioni di persone sono morte di sola chemioterapia dal 2000.


Traduzione a cura di: -Vivereinmodonaturale.com-

A quanto pare, i cocktail chimici prodotti da Big Pharma uccidono in ordini di grandezza più persone di guerre mondiali e atti di terrorismo messi  insieme , il che rende l'industria farmaceutica il killer numero uno nel nostro mondo di oggi.

Dall'anno 2000, circa 2,25 milioni di persone sono morte a causa dell'assunzione di farmaci oppioidi, anche se la pianta di cannabis rimane illegalmente federata e il kratom (mitragyna speciose), un'alternativa naturale agli oppioidi, è costantemente sotto attacco da parte della Food and Drug Administration (FDA) ).

I superbatteri resistenti agli antibiotici, che sono stati generati dalla "medicina" della morte di Big Pharma, hanno anche ucciso più di 14 milioni di persone dal 2000, mentre i farmaci psichiatrici hanno ucciso più di 10 milioni di persone.
Un altro dei migliori assassini di persone nel mondo oggi è la medicina generale e i suoi trattamenti approvati associati. Le morti iatrogene, come vengono anche chiamate, risalgono a quasi 16 milioni di persone dall'anno 2000.

Altre importanti cause di morte nel nostro mondo oggi includono errori ospedalieri con quasi nove milioni di decessi dal 2000, tubercolosi resistente ai farmaci a oltre quattro milioni di decessi, piaghe da decubito a quasi 2,5 milioni di decessi, malnutrizione ospedaliera a quasi 2,2 milioni di decessi, reazioni avverse al farmaco a quasi 2,2 milioni di decessi, errori medici quasi due milioni di decessi, infezioni ospedaliere oltre 1,5 milioni di decessi e SSRI (inibitori selettivi del reuptake della serotonina) quasi un milione di decessi.
L'elenco potrebbe continuare all'infinito e puoi esaminarlo tu stesso  su PharmaDeathClock.com .

Se il governo dice che è cattivo, allora probabilmente è buono - e viceversa

Il punto, qui, è che il killer numero uno degli umani è la "medicina" sanzionata dal governo e tutte le sue parti associate - non vapori, latte crudo, piante, pistole o qualsiasi altra cosa che la tata dichiari come tiranni e le agenzie che controllano sostengono che stanno distruggendo la società.

I "conservatori" sono noti per aver chiesto al governo di vietare quest'erba o quella pianta al fine di "proteggere i bambini" e le "nostre comunità" da "danni". I liberali, come sappiamo, fanno esattamente la stessa cosa, tranne per il fatto che di solito si rivolgono a armi da fuoco o parole.

Tuttavia, il filo conduttore è che tutti sono concentrati sulle   cose sbagliate quando si tratta di proteggere veramente le nostre comunità. Se alla gente interessa davvero il benessere degli altri, la prima cosa che dobbiamo eliminare dalle nostre strade sono i negozi CVS e Walgreens ad ogni angolo e i complessi ospedalieri in ogni città.

A quanto pare, questi sono i dispensari di veleni responsabili della distruzione delle vite umane in vari modi, tra cui droghe mortali, sporcizia infettiva ed errori ospedalieri. Quindi, dove sono le proteste per far reprimere la FDA e il CDC su queste istituzioni per aver distrutto le famiglie?

Invece, tutto ciò di cui abbiamo mai sentito parlare è il "bisogno" di eliminare le nostre libertà al fine di mantenere tutti "al sicuro". Ciò significa che non c'è cannabis, nessun kratom, nessun latte crudo, nessun cibo pulito che viene venduto senza un "permesso", nessuna libertà di parola, nessuna pistola e praticamente nessuna autonomia, perché solo il governo sa cosa è meglio per te e la tua famiglia.

"Non importa quanto il Pentagono bombarda i terroristi del Medio Oriente, la verità è che la salute mentale americana viene bombardata chimicamente ogni giorno che Big Pharma che è autorizzato a fare pubblicità in televisione, direttamente ai consumatori",  scrive Mike Adams, Health Ranger , confrontando la morte per uso farmaceutico con la morte per sciopero dei droni.
Per notizie più correlate sull'inganno del governo su ciò che veramente minaccia la società, assicurati di dare un'occhiata a  Deception.news .

Le fonti per questo articolo includono:

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giovedì 2 aprile 2020

Il patto trasversale per la scienza è un patto che ha un'apparenza massonica.


Vittorio Sgarbi: Il patto trasversale per la scienza è un patto che ha un'apparenza massonica.



Nel corso di una lunga intervista rilasciata a Claudio Messora, su #Byoblu24, Vittorio Sgarbi ha rivelato informazioni riservate che provengono dalle sue fonti privilegiate, e anticipato quello che starebbe per succedere nelle prossime settimane. Il critico d'arte ha anche parlato dell'esposto del Patto Trasversale della Scienza che chiede l'oscuramento di Byoblu, della forza del pensiero negativo in contrapposizione a quello positivo (portatore di contagio) del mainstream, che ha impresso un senso unico all'informazione, contribuendo alla diffusione del panico.


Il “Patto trasversale per la Scienza” è un patto contro la scienza



L'informazione al di fuori di giornali e televisioni, aggiunge Sgarbi, non è "informazione alternativa", perché dove manca il "verum ipsum factum" nessuno può arrogarsi il diritto di pretendere per sé la ragione e attribuire agli altri il falso. Un magistrato che ricevesse quell'esposto, dovrebbe dunque stralciarlo senza indugi.



Infine, ecco il problema del Parlamento, che si è autosconvocato in nome della paura, anche se tutti i parlamentari hanno una mascherina frutto di un privilegio, perché agli italiani non è stata distribuita. Le opposizioni non ci sono più. fanno a gara non a presentare una visione politica alternativa, bensì a mettersi in mostra per avere un ruolo di Governo. Ma un Parlamento che ha paura e privo di opposizioni è un Parlamento delegittimato: chiuderlo del tutto sarebbe più onesto.
Nell'intervista si parla anche del problema dei carcerati, costretti a una convivenza vietata per legge, ovvero costretti a permanere in un assembramento coatto tra persone che mantengono una distanza inferiore ad un metro, e spesso non sono ancora state peraltro dichiarate colpevoli perché la giustizia non è ancora pervenuta a una sentenza definitiva, a volte neppure di primo grado.




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martedì 31 marzo 2020

Abbiamo un blocco di 30 giorni. La verità fa male a qualcuno.


Un blocco di 30 giorni, evidentemente le troppe segnalazioni da parte dei vigliacchi del gruppo Perle Complottare sono andate a buon fine a beneficio dei loro padroni.. i cani hanno fatto il loro vile dovere.. adesso scodinzoleranno per prendere l'osso sporco di sangue che il loro padrone gli tirerà.

 Dove non vi è vergogna, manca virtù e onore.

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