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sabato 22 giugno 2024

Quando Nasce un Amore" in 432 Hz - Un Connubio Perfetto con "Revenge"

 
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Un'esperienza sensoriale unica

Nel mondo della musica e del cinema, esistono combinazioni che sembrano fatte l'una per l'altra, come se fossero destinate a incontrarsi. Questo è il caso della versione rimasterizzata in 432 Hz di "Quando Nasce un Amore" di Anna Oxa, curata da Salvatore Calleri, e le intense scene del film "Revenge" con Kevin Costner.

La magia del 432 Hz

Il 432 Hz è spesso considerato una frequenza più naturale e armonica rispetto alla più comune 440 Hz, capace di creare un'esperienza di ascolto più rilassante e piacevole. La scelta di Salvatore Calleri di rimasterizzare "Quando Nasce un Amore" in questa frequenza amplifica l'emozione e la profondità del brano, rendendo ogni nota un viaggio nell'anima.

La passione di "Revenge"

"Revenge" (1990), diretto da Tony Scott, è un film carico di passione, desiderio e vendetta. Kevin Costner e Madeleine Stowe interpretano i ruoli principali, portando sullo schermo una storia d'amore tormentata e avvincente. Le scene di questo film, con la loro intensità emotiva e la bellezza cinematografica, trovano un compagno perfetto nella dolce melodia e nelle potenti parole di Anna Oxa.

Un connubio di emozioni

Quando le scene di "Revenge" vengono accompagnate dalla versione in 432 Hz di "Quando Nasce un Amore", si crea una sinergia unica. La musica di Anna Oxa sembra sottolineare ogni sguardo, ogni gesto, ogni momento di tensione e di passione tra i protagonisti. La rimasterizzazione di Salvatore Calleri non solo esalta la bellezza del brano, ma lo rende quasi palpabile, avvolgendo lo spettatore in un abbraccio sonoro che intensifica l'esperienza visiva.



Questa combinazione non è solo una fusione di musica e cinema, ma un'esperienza sensoriale completa. La delicatezza e l'intensità di "Quando Nasce un Amore" in 432 Hz, unite alle potenti immagini di "Revenge", creano un'esperienza indimenticabile che tocca profondamente il cuore. È una testimonianza di come l'arte, in tutte le sue forme, possa unirsi per creare qualcosa di veramente speciale.

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mercoledì 29 maggio 2024

I Segreti dei Veda: Un'Esplorazione Profonda della Saggezza Vedica

  

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Introduzione ai Veda

I Veda sono una raccolta di testi sacri che costituiscono le fondamenta del pensiero filosofico e spirituale dell'India antica. Redatti in sanscrito, la lingua liturgica dell'induismo, i Veda sono tra i più antichi documenti religiosi conosciuti, risalenti a oltre 3.000 anni fa. 


Di Salvatore Calleri (NatMed)

La parola "Veda" deriva dal sanscrito "vid", che significa "conoscere". Questi testi sono quindi visti come la conoscenza rivelata, trasmessa oralmente per generazioni prima di essere scritta.

I Quattro Veda Principali

I Veda sono suddivisi in quattro raccolte principali:

  1. Rigveda: Il più antico dei Veda, consiste di 1.028 inni dedicati a vari dei. È un testo fondamentale per capire le credenze e le pratiche religiose dell'epoca vedica.
  2. Samaveda: Questo Veda è una raccolta di melodie e canti usati nei rituali sacrificali. La sua importanza risiede nell'aspetto musicale e cerimoniale.
  3. Yajurveda: Contiene le formule rituali per i sacrifici. È diviso in due parti: il "Krishna Yajurveda" (Yajurveda Nero) e il "Shukla Yajurveda" (Yajurveda Bianco).
  4. Atharvaveda: Una raccolta di incantesimi, preghiere e formule magiche. Offre una visione più pratica e terrena delle preoccupazioni quotidiane.

La Struttura dei Veda

Ogni Veda è composto da quattro sezioni:

  1. Samhita: La parte principale, costituita da inni e mantras.
  2. Brahmana: Testi in prosa che spiegano i significati rituali degli inni.
  3. Aranyaka: Conosciuti come "testi della foresta", offrono istruzioni per i rituali esoterici e meditazioni.
  4. Upanishad: Testi filosofici che esplorano i concetti metafisici e spirituali, ponendo le basi del pensiero vedantico.

I Segreti dei Veda

I Veda non sono solo testi religiosi, ma contengono una vasta gamma di conoscenze, dai rituali sacri alla filosofia, dalla medicina all'astronomia. Ecco alcuni dei segreti e delle conoscenze racchiuse nei Veda:

1. Conoscenza Cosmica

I Veda contengono descrizioni dettagliate della cosmologia vedica. Essi parlano di cicli di creazione e distruzione dell'universo, concetti che risuonano con le moderne teorie cosmologiche. I Veda descrivono anche i diversi lokas (mondi) e la gerarchia cosmica che esiste al di là del mondo fisico.

2. Medicina e Ayurveda

L'Atharvaveda contiene i primi riferimenti all'Ayurveda, il sistema tradizionale di medicina indiana. Qui si trovano descrizioni di erbe medicinali, trattamenti e cure per varie malattie. I principi ayurvedici come i dosha (umori corporei) e la correlazione tra mente e corpo trovano le loro radici nei Veda.

3. Matematica e Astronomia

I Veda contengono sorprendenti conoscenze matematiche e astronomiche. Concetti come lo zero, i numeri grandi e i cicli astronomici sono accennati nei testi vedici. Gli antichi indiani usavano i Veda per calcolare il tempo e prevedere eventi astronomici come le eclissi.

4. Filosofia e Spiritualità

Le Upanishad, parte finale dei Veda, sono tra i testi filosofici più profondi della storia. Concetti come Brahman (l'assoluto), Atman (il sé) e Maya (illusione) vengono esplorati con una profondità che ha influenzato non solo la filosofia indiana, ma anche pensatori e filosofi occidentali.

5. Rituali e Sacrifici

I Veda descrivono elaborati rituali e sacrifici (yajnas) che erano parte integrante della vita religiosa vedica. Questi rituali non erano solo atti di devozione, ma erano visti come mezzi per mantenere l'ordine cosmico e sociale. Ogni aspetto del rituale, dal tipo di legno usato per il fuoco sacro alle formule recitate, aveva un significato preciso e una funzione specifica.

6. Etica e Dharma

I Veda pongono grande enfasi sul Dharma, il concetto di rettitudine e dovere. Essi delineano i doveri degli individui in base alla loro età, casta e stadio della vita. Questo concetto di Dharma ha permeato la cultura e la società indiana, influenzando leggi, etica e norme sociali per millenni.

L'Eredità dei Veda

L'influenza dei Veda sulla cultura indiana è immensa e duratura. Essi non solo hanno plasmato la religione e la filosofia indiana, ma hanno anche influenzato la letteratura, l'arte e la scienza. I Veda continuano a essere studiati e venerati, e la loro saggezza viene tramandata di generazione in generazione.

Conclusione

I Veda rappresentano una miniera di conoscenza antica che continua a rivelare nuovi strati di significato e saggezza. Essi ci offrono una finestra sulla visione del mondo e sulle pratiche spirituali di una delle civiltà più antiche della storia. Esplorare i Veda significa intraprendere un viaggio attraverso la conoscenza, la spiritualità e la filosofia che hanno plasmato la cultura indiana e continuano a influenzare il pensiero moderno.


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giovedì 16 maggio 2024

Gli esperimenti HAARP possono causare aurore artificiali: uno sguardo alla ricerca


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Gli esperimenti di HAARP nel mondo: la ricerca delle aurore artificiali


Negli ultimi anni, gli osservatori del cielo notturno in diversi luoghi del mondo hanno avuto l'opportunità di assistere a uno spettacolo unico: un bagliore rosso o verdastro che danza nell'aria, simile a un'aurora boreale, ma creato artificialmente. 


Di Salvatore Calleri (NatMed)

Questo fenomeno, noto come "bagliore d'aria", è il risultato di esperimenti condotti presso varie strutture simili al Programma di ricerca aurorale attiva ad alta frequenza (HAARP) situato a Gakona, in Alaska.


Le ricerche mirano a studiare la ionosfera, uno strato dell'atmosfera terrestre situato tra i 50 e i 400 miglia sopra la superficie del pianeta, utilizzando impulsi radio ad alta frequenza per eccitare gli elettroni e generare un'aurora artificiale. Questi esperimenti offrono agli scienziati l'opportunità di comprendere meglio i meccanismi che causano le emissioni ottiche nella ionosfera e di studiare l'interazione tra le onde del plasma e i satelliti in orbita terrestre.


Mentre HAARP è una delle strutture più conosciute per questo tipo di esperimenti, simili installazioni e progetti di ricerca vengono condotti in tutto il mondo. Dalla Russia agli Stati Uniti, dalla Cina all'Europa, numerosi paesi hanno istituito strutture per studiare la ionosfera e condurre esperimenti simili a quelli di HAARP.


In particolare, la Russia ha il suo programma di ricerca simile chiamato Sura Ionospheric Heating Facility, situato vicino a Vasilsursk, nella regione di Nizhny Novgorod. Anche in Europa, istituzioni come il Max Planck Institute in Germania e l'European Incoherent Scatter Scientific Association (EISCAT) in Norvegia conducono esperimenti simili per studiare la ionosfera e le sue interazioni con il clima spaziale.


Questi esperimenti, sebbene possano sembrare surreali, hanno una base scientifica solida e offrono preziose informazioni sulla nostra atmosfera e sullo spazio intorno alla Terra. Tuttavia, rimangono soggetti a monitoraggio e regolamentazione per garantire che i loro effetti siano controllati e sicuri per l'ambiente e le persone.


Quindi, mentre ci immergiamo nello spettacolo delle aurore artificiali, continuiamo a chiederci cosa ci riservi il futuro della ricerca spaziale e dell'esplorazione dell'atmosfera terrestre.


Un esperimento HAARP crea aurore artificiali per quattro giorni



Desideriamo chiarire ai nostri lettori che gli eventi recenti, riguardanti la visione di un'aurora boreale in Italia e in altre parti del mondo, non devono essere collegati allo studio menzionato nel nostro articolo. È importante sottolineare che lo studio in questione non sostiene in alcun modo che il programma HAARP sia capace di generare fenomeni equivalenti a un'aurora boreale naturale. Per una corretta comprensione del contesto scientifico, facciamo riferimento alle informazioni pubblicate dal sito dell'Università di Alaska Fairbanks, da cui sono stati tratti i dati per lo studio citato. Si invita quindi i lettori a considerare tali precisazioni per una corretta interpretazione degli eventi recenti.

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Aurora Artificiale Prodotta da HAARP: Una Ricerca Dettagliata

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Un team di ricercatori ha condotto uno studio presso il Programma di Ricerca Attiva dell'Aurora ad Alta Frequenza (HAARP) in Alaska, pubblicato il 23 aprile 2019, evidenziando risultati significativi riguardanti esperimenti di riscaldamento ionosferico. 

Durante l'esperimento del 12 marzo 2013, HAARP ha trasmesso onde elettromagnetiche ad alta frequenza (HF) nella direzione del zenit magnetico utilizzando il cosiddetto modo X a una frequenza di 4,57 MHz si è creata un'aurora artificiale.


Di Salvatore Calleri (NatMed)

La potenza trasmessa è stata modulata a una frequenza di 0,9 mHz, puntando su una superficie di 20 km a un'altitudine di 120 km. Questo riscaldamento ha generato disturbi nel campo magnetico rilevati da magnetometri a terra e ha prodotto luminose macchie ionosferiche, osservate tramite telescopi HAARP.


L'interesse per l'indagine riguarda la generazione di strutture luminose artificiali nell'alta atmosfera, un obiettivo intrapreso fin dai primi impianti di riscaldamento ionosferico negli anni '60. Questi esperimenti, condotti principalmente con onde polarizzate O, mirano a modificare la temperatura degli elettroni in regioni specifiche dell'alta atmosfera, inducendo diverse forme di luminosità e strati di ionizzazione. Tuttavia, in questo studio, l'attenzione è focalizzata sul riscaldamento tramite onde polarizzate X, che interagiscono con gli elettroni attraverso la risonanza ciclotronica.


L'effetto Getmantsev, introdotto nel 1974, sfrutta il riscaldamento ionosferico per generare correnti magnetiche allineate lungo il campo magnetico terrestre, che a loro volta generano correnti magnetiche verticali nel mezzo ionosferico. Queste correnti, se modulate a frequenze adeguate, possono generare onde ultra-basse e molto basse nella ionosfera e magnetosfera. L'area aurorale e subaurorale è particolarmente favorevole a questo meccanismo a causa della presenza di un campo elettrico su larga scala nell'ionosfera associato all'elettrogetto.


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Immagini dell'aurora artificiale creata dal programma di ricerca aurorale attiva ad alta frequenza con lunghezza d'onda di 557,7 nm (a sinistra) e lunghezza d'onda di 630,0 nm (a destra).


L'esperimento condotto il 12 marzo 2013 dimostra che il riscaldamento ionosferico tramite onde X HF può generare luminose strutture ionosferiche, evidenziate da luminose macchie osservate in varie lunghezze d'onda. Inoltre, il riscaldamento induce oscillazioni nel campo magnetico terrestre, correlato alla frequenza di modulazione del riscaldamento. Simulazioni numeriche tridimensionali mostrano che tali effetti sono correlati alle correnti magnetiche allineate lungo il campo magnetico, generate dalle variazioni di conduttività ionosferica indotte dal riscaldamento.


Le simulazioni evidenziano che il riscaldamento ionosferico tramite onde X HF genera correnti magnetiche allineate al campo magnetico terrestre, con un'intensità massima spostata rispetto al centro del punto di riscaldamento. Inoltre, l'inclusione della conduttività di Hall nel modello aumenta l'ampiezza delle correnti generate e ne modifica la posizione e l'orientamento rispetto al campo elettrico di fondo.


In conclusione, l'esperimento HAARP del 12 marzo 2013 ha dimostrato che il riscaldamento ionosferico tramite onde X HF può generare strutture luminose ionosferiche e influenzare il campo magnetico terrestre. Le simulazioni numeriche supportano l'ipotesi che tali effetti siano dovuti alla generazione di correnti magnetiche allineate al campo magnetico, indotte dalle variazioni di conduttività ionosferica. Tali risultati suggeriscono che le correnti magnetiche allineate possano contribuire significativamente all'energizzazione dell'alta atmosfera durante gli esperimenti di modifica ionosferica.


Note: 

Desideriamo chiarire ai nostri lettori che gli eventi recenti, riguardanti la visione di un'aurora boreale in Italia e in altre parti del mondo, non devono essere collegati allo studio menzionato nel nostro articolo. È importante sottolineare che lo studio in questione non sostiene in alcun modo che il programma HAARP sia capace di generare fenomeni equivalenti a un'aurora boreale naturale. Per una corretta comprensione del contesto scientifico, facciamo riferimento alle informazioni pubblicate dal sito dell'Università di Alaska Fairbanks, da cui sono stati tratti i dati per lo studio citato. Si invita quindi i lettori a considerare tali precisazioni per una corretta interpretazione degli eventi recenti.

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