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sabato 23 maggio 2020

Dott. Claus Koehnlein: in Italia i decessi sono causati dai trattamenti medici

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Nella foto il Dott. Claus Koehnlein



LE CURE MEDICHE PORTANO SPESSO ALLA MORTE


Questa intervista al Dr Claus Koehnlein è molto importante. Conferma il fatto accertato che le cure massicce portano troppo spesso alla morte, come del resto riportato negli articoli “Morte per trattamento medico” di Nexus numero 44 e “La medicina della morte” su Nexus numero 56.

Carmelo e Alessandro Scaffidi








CLAMOROSE CRITICHE AL TEST CORONAVIRUS METODO PCR




Il dr Koehnlein da Kiel è un medico internista tedesco, particolarmente esperto nella cura specifica di influenze, polmoniti e di problemi respiratori, una delle voci più autorevoli nel settore non solo in Germania. Similmente a Jon Rappoport, si sofferma sui test PCR in uso mediante il tampone, evidenziandone i grossi difetti e la pesante inaffidabilità.



RISPUNTA IL NOTO PROBLEMA DELLE MORTI IATROGENE, CIOÈ MEDICO-CAUSATE

Le riserve e le critiche che il medico tedesco espone in questa sua intervista a proposito delle cure in corso per il Coronavirus sono a dir poco clamorose. Del resto, Stefano Montanari denuncia che già in tempi normali ci sono in Italia 130-140 morti al giorno per motivi iatrogeni di cui nessuno parla.



Figurarsi cosa accade in mezzo alla confusione. Lavorare nella attuali condizioni caotiche di emergenza rappresenta chiaramente un rischio notevole sia per i medici stessi che per i malati, soprattutto se il discorso diagnosi-cure-tamponi verte su basi fragili e incerte.



Valdo Vaccaro



METODI USATI DAL MEDICO TEDESCO: NESSUN TAMPONE PER IL CORONAVIRUS



Veniamo all’intervista. Dr Koehnlein, quando cura qualcuno affetto da Coronavirus cosa fa? È già successo, forse? Sì, pazienti con mal di gola e tosse. A queste persone ho consigliato di rimanere a casa e di riguardarsi finché non sarebbe passata l’influenza, senza mai fare il tampone per il Coronavirus poiché non lo ritengo necessario e sensato.



In alcuni casi sono stato richiesto con insistenza di fare il test e ho ceduto contro la mia volontà. Cito il caso di una famiglia ammalatasi durante una settimana bianca tra la neve, alla quale hanno fatto il tampone per la sola influenza, dove tutti i membri erano positivi e coinvolti nell’influenza tipo A, incluso qualche loro amico. Niente tampone per il Coronavirus, probabilmente sarebbero risultati positivi anche a quello. Alla fine erano tutti tranquilli, contenti e felici.

IL TEST PCR È ALTAMENTE INAFFIDABILE



E qui vorrei parlare del tampone in uso standard nel mondo. Si tratta di un test di tipo PCR. In questo tipo di test i falsi positivi sono già programmati. Come sarebbe a dire programmati dr Koehnlein. 60.000 persone tutti falsi positivi?



Non 60000 ma la metà sì, dato che il test non è affatto veritiero. I test PCR danno spesso risultati positivi falsi. Trattasi di test molto sensibili e basta una sola molecola per dare un esito positivo. Il che non vuol dire assolutamente che il paziente sia ammalato e nemmeno che abbia avuto contatto col Coronavirus. Il virus non viene mai isolato. Ci si basa solo e sempre sulla reattività fasulla del test.



LE PERCENTUALI TRASMESSE SONO TUTTE GONFIATE E RADDOPPIATE

Sembra che la percentuale di mortalità sia molto alta. Cosa ne pensa?



No, non possiamo proprio dire che sia alta. Per ottenere una percentuale valida si dovrebbero fare molti più test. Servirebbero molti più ammalati e molti più morti. È ancora troppo presto per dire. Questo panico che si sta diffondendo si basa solo sulle informazioni che arrivano dall’Italia e che sono spesso fake news dove i numeri vengono citati a sproposito.



Ho visto di persona alcune informazioni non proprio corrette. Lo stesso errore viene fatto ogni anno con le stesse influenze, e si dice che ogni anno muoiono 25000 per influenza. Queste cifre sono ricavate con metodi discutibili. Anche qui bisogna andare piano prima di affermare che si tratta di numeri veritieri.



Normalmente non si fanno test per l’influenza. Io mi baso su metodi clinici. Se un paziente ha l’influenza anche di tipo virale non faccio trattamenti. Mando il cliente a casa allo scopo di far fare all’influenza stessa il suo corso normale senza alcuna interferenza esterna, senza farmaci.



DA MEDICO CLINICO LA SITUAZIONE È NORMALISSIMA E NON ESISTONO REALI MOTIVI DI EMERGENZA: TANTO FUMO PER NIENTE



Io sono un clinico e non vedo malattie nuove all’orizzonte. Se eliminiamo i test nessuno sarebbe in grado di rilevare alcuna differenza rispetto agli anni precedenti, in tema di persone colpite o di persone malate o di persone morte. Ognuno continuerebbe la sua vita come al solito e non ci sarebbero resse e caos nelle strutture ospedaliere.

Nell’ospedale della mia città si sono appena allestiti 20 posti nel reparto trattamenti intensivi, e stanno aspettando nuove vittime che non arriveranno. Ne sono più che convinto. Sicuro dr Koehnlein? Sì, sicurissimo, sempre che non si facciano dei trattamenti inutili ed impropri.



TIPICO CASO DI UN PAZIENTE DI 50 ANNI, NON A RISCHIO, E MANDATO ALL’ALTRO MONDO CON ILLECITO TRATTAMENTO



Su una rivista medica specializzata si parla di un paziente affetto da Coronavirus che segnalava tosse, stanchezza, fiato corto. Il trattamento prescrive massicce dosi di cortisone, 600 mg, più Moxiloflaccina forte antibiotico, più 2 farmaci antivirali potenti usati contro l’Hiv e, per completare, dell’interferone più un antibiotico a largo spettro.



Tutto questo ha portato alla morte del paziente, persona di 50 anni e persona nota bene non a rischio. Non è stata assolutamente la malattia a farlo fuori. È stato il trattamento medico che ha fatto collassare il sistema immunitario. Si è trattato di una pratica invasiva ed illecita. Perché mai succede questo? Perché si continuano a fare questi pericolosi e controversi trattamenti?

PROVARLE TUTTE, POCO IMPORTA SE LA GENTE MUORE



Il poveretto ha subito questo iter per paura. Non respirava. Se non fai niente in medicina rischi grosso. Se fai tanto e se fai di più, anche oltre il minimo necessario, nessuno ti dirà mai niente. Succede anche in politica. Se agisci con forza e le provi tutte non rischi di perdere il posto. In questo modo si contiene una epidemia mai esistita se non nella fantasia di chi l’ha inventata. In questo modo non si perdono le poltrone!

Fonte: https://www.valdovaccaro.com/morte-per-trattamento-medico-e-clamorose-accuse-ai-tamponi-del-dr-koehnlein/
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