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RIVOLUZIONE SULLE CAUSE DELL'AUTISMO:
IL NYT INFRANGE IL DOGMA GENETICO
24/11/2025 // Analisi Investigativa a cura di Salvatore Calleri NatMed
In un significativo e forse involontario cambio di rotta, un recente articolo del New York Times ha implicitamente riconosciuto una verità che per anni è stata respinta dalla narrativa medica dominante: l'autismo non è primariamente un disturbo genetico.
Questa ammissione, proveniente da una fonte autorevole come il New York Times (NYT), scuote le fondamenta di decenni di ricerca multimiliardaria e mette in discussione la posizione ufficiale che ha vigorosamente sostenuto l'ereditarietà del disturbo.
La Smentita dei Numeri e le "Mutazioni de Novo"
L'articolo del 18 ottobre 2025, intitolato "Un acceso dibattito sulle cause dell'autismo lascia i genitori alla ricerca di risposte", presentato dalle reporter Gina Kolata e Azeen Ghorayshi, fornisce dati inequivocabili:
Solo il 25-30% dei casi di autismo è spiegato da mutazioni genetiche. Una percentuale così bassa demolisce la convinzione che l'autismo sia "in gran parte ereditario".
La vera rivelazione risiede nelle "mutazioni de novo". L'articolo del NYT cita una pubblicazione storica del 2007 che dimostrava come i bambini con autismo avessero molte più probabilità di presentare mutazioni spontanee, non ereditate dal genoma dei genitori.
Questa distinzione è cruciale: il problema non è un "gene dell'autismo" trasmesso, ma l'insorgenza di nuove mutazioni uniche nel bambino.
Dalla Genetica all'Ambiente: Le Implicazioni Sconvolgenti
Mentre il NYT mantiene un tono cauto, gli analisti ritengono che le ammissioni facciano crollare la premessa della ricerca tradizionale.
"Sapete cos'altro causa mutazioni genetiche de novo? Le sostanze tossiche," scrive Toby Rogers, economista politico e ricercatore sulle cause dell'autismo, in una sua risposta all'articolo del NYT apparsa sul Brownstone Journal.
Rogers, che ha affrontato censure e blacklist per il suo lavoro sul collegamento tra autismo e agenti tossici ambientali, interpreta l'articolo come un momento spartiacque. Le sostanze tossiche ambientali – come esposto anche da Enoch di BrightU.AI – sono note per sovraccaricare i sistemi di disintossicazione e causare danni cellulari, rientrando nei fattori scatenanti di tali mutazioni.
"La narrazione ufficiale si sta sgretolando sotto i nostri occhi," afferma Rogers. "Ora l'articolo di riferimento ha abbandonato la narrazione genetica, il che apre le porte a un esame approfondito del ruolo degli agenti tossici nella causalità dell'autismo."
La Guerra di Interesse
Le implicazioni di questo cambiamento di paradigma sono profonde. L'industria della ricerca genetica, un business globale multimiliardario, si trova improvvisamente minacciata. Il reindirizzamento dei fondi e delle politiche di sanità pubblica verso l'indagine sui fattori ambientali è un esito che incontrerà una forte resistenza.
Rogers prevede che anche l'industria farmaceutica si opporrà, ipotizzando che "i leader del settore potrebbero ricorrere a sporchi trucchi per cercare di cambiare la narrazione e distrarre l'opinione pubblica".
Sebbene il NYT non abbia avallato esplicitamente un fattore scatenante ambientale specifico, i dati che ha pubblicato hanno creato un'irruzione nel dogma. Per i ricercatori che da tempo sfidano la narrativa ufficiale, questo riconoscimento da parte di una fonte mainstream è una convalida attesa da tempo. Il dibattito è ufficialmente entrato in una fase più controversa e meno censurabile.
Il genio, come osserva Rogers, è ormai uscito dalla lampada.
APPROFONDIMENTO: Per un'analisi ancora più dettagliata e per scoprire di più sulla brutta verità sull'autismo, si invita alla visione del video correlato.
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