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domenica 28 settembre 2025

Scandalo Pfizer: scoperto il promotore cancerogeno SV40 nel vaccino anti-Covid

vaccino covid con virus sv40
Scandalo Pfizer: scoperto il promotore cancerogeno SV40 nel vaccino anti-Covid 


Si scopre che il contaminante cancerogeno SV40, capace di alterare il DNA, è contenuto nel nuovo vaccino contro il coronavirus della Pfizer.


di Corrado Cianchino PhD e Salvatore Calleri NatMed

Non sono solo la proteina spike e l’mRNA a destare preoccupazione: sia il vaccino Pfizer che quello Moderna presentano una contaminazione da DNA, con il prodotto Pfizer che contiene il promotore SV40.

Il microbiologo Kevin McKernan ha condotto uno studio pioneristico, analizzando alcune fiale di vaccino Covid-19. Ha scoperto livelli inaccettabili di plasmidi di DNA a doppio filamento, veri e propri contaminanti capaci di replicarsi nelle cellule umane e batteriche.

In un’intervista a Peter Sweden, la ricercatrice Sasha Latypova ha sottolineato che questa contaminazione è un grave pericolo:

Si tratta di plasmidi replicativi che possono entrare nelle cellule umane e nei batteri dell’intestino, replicando geni di resistenza agli antibiotici. Possono causare sepsi, cancro e ogni genere di problema.

Il Consiglio Mondiale della Sanità (WCH) ha lanciato un allarme chiaro:

La contaminazione del DNA nei vaccini mRNA rappresenta un rischio per tutti sul pianeta.
Il WCH ha chiesto l’immediata interruzione del programma vaccinale Covid-19 dopo la pubblicazione dell’articolo di McKernan et al. (2023).

 

Contaminazione da SV40 nei vaccini: il ritorno di un incubo sanitario

L’SV40 (Simian Virus 40) è stato identificato come il quarantesimo virus rilevato nelle cellule renali di scimmia rhesus utilizzate per la produzione del vaccino antipolio. Questo virus contaminò sia il vaccino antipolio inattivato (IPV) sia il vaccino antipolio orale vivo (OPV) sviluppato dal Dr. Albert Sabin.

Quando si scoprì che l’SV40 era un potente cancerogeno animale presente nel vaccino antipolio, nel 1961 venne approvata una legge federale che proibiva la produzione di vaccini contenenti tale virus.


Le scoperte recenti di McKernan e il caso Pfizer

Il ricercatore Kevin McKernan ha riportato alla luce lo spettro dello SV40 durante le sue analisi sul vaccino Pfizer contro il Covid-19. Le sue dichiarazioni hanno destato scalpore a livello internazionale, tanto da essere riprese anche da Kanekoa the Great, che ha diffuso due trascrizioni audio/video:

  • una sua intervista in cui McKernan spiega le scoperte,

  • una testimonianza di un professore giapponese che ha espresso forte preoccupazione.


Contaminazione del DNA e scoperta del virus SV40

In un’intervista a Conservative Review con Daniel Horowitz, McKernan ha denunciato la mancanza di controlli di qualità nella produzione dei vaccini a mRNA.

Se le sue scoperte venissero confermate, le conseguenze potrebbero essere devastanti:

  • Anafilassi

  • Coagulazione del sangue

  • Resistenza agli antibiotici

  • Incorporazione genetica nel DNA umano

  • Produzione prolungata della proteina spike

➡️ Ascolta l’intervista su Apple Podcast

Durante l’intervista McKernan ha dichiarato:

“È presente sia in Moderna che in Pfizer. Abbiamo esaminato il vaccino bivalente Moderna e quello Pfizer, oltre al monovalente Pfizer. In tutti i casi, è stata rilevata contaminazione da DNA a doppio filamento. Il sequenziamento ha mostrato corrispondenza con il vettore di espressione usato per produrre l’RNA.”

“Ogni volta che rileviamo contaminazione da plasmidi di DNA in prodotti iniettabili, bisogna valutare se siano presenti endotossine di Escherichia coli, perché possono causare anafilassi. I dati VAERS mostrano già numerosi casi di reazioni gravi.”

“Nei campioni Pfizer è presente il promotore SV40, parte di un virus oncogeno. Non è l’intero virus, ma un frammento sufficiente a causare un’espressione genica aggressiva. La FDA stessa riconosce che il DNA a doppio filamento può integrarsi nel genoma, con rischi di attivazione oncogena.”

“Se si colloca un promotore SV40 davanti a un oncogene, si ottiene una forte espressione del gene cancerogeno. Non serve che molte cellule siano colpite per generare un danno rilevante. Questo richiama i precedenti scandali legati al vaccino antipolio.”

“Questi vettori plasmidici non avevano necessità di contenere promotori, eppure sono rimasti. Stiamo ora sviluppando test PCR quantitativi per rilevare la quantità di DNA circolante nei soggetti vaccinati.”


Fonti e riferimenti scientifici


Il parere del professor Murakami

Il professor Murakami dell’Università di Tokyo ha espresso forti preoccupazioni:

“Abbiamo scoperto che la sequenza del vaccino Pfizer contiene il promotore SV40. Questo frammento, tipico dei virus oncogeni, non è necessario alla produzione di vaccini a mRNA. La sua presenza è inspiegabile e pericolosa.”

“Una tale sequenza favorisce l’ingresso del DNA nel nucleo, aumentando il rischio di integrazione nel genoma umano. È una situazione estremamente grave. Non c’è alcuna giustificazione scientifica perché un promotore cancerogeno sia incluso nel vaccino.”

🎥 Guarda l’intervento video del Prof. Murakami


Il promotore SV40

La riscoperta del promotore SV40 nei vaccini a mRNA apre una ferita storica e scientifica. Dopo lo scandalo del vaccino antipolio negli anni ’60, questo virus torna oggi al centro di un allarme globale.

La domanda rimane aperta: si tratta di una svista, di negligenza o di un atto deliberato?

Le istituzioni sanitarie mondiali sono ora chiamate a rispondere di fronte a un potenziale crimine contro la salute pubblica.


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mercoledì 27 agosto 2025

📌 Dossier Germania Shock 2017: Nei Vaccini Iniettati Metalli Tossici, Tracce di Uranio e Alluminio 6000× sopra i limiti consentiti!

Dossier sui vaccini Germania Shock 2017
Nei Vaccini Iniettati Metalli Tossici, Tracce di Uranio e Alluminio 6000× sopra i limiti consentiti!


Introduzione: La Ricerca Indipendente che Sfidò il Silenzio


Di Salvatore Calleri NatMed

Nel 2016, l'associazione no-profit AGBUG e.V., con sede a Herrenberg, in Germania, avviò un'indagine pionieristica con un obiettivo preciso: sottoporre a un'analisi indipendente e rigorosa il contenuto dei vaccini. La motivazione iniziale era la crescente preoccupazione per la presenza di mercurio, un metallo pesante noto per la sua tossicità. Questo progetto, nato come una ricerca mirata, si è rapidamente evoluto in un'analisi completa e sistematica per una vasta gamma di metalli e contaminanti.

Per garantire la massima imparzialità e competenza, le fiale vaccinali sono state affidate al laboratorio Micro Trace Minerals, un'entità fondata nel 1975 in Germania e riconosciuta a livello internazionale per la sua specializzazione nell'analisi clinica e ambientale di minerali e contaminanti. I risultati preliminari di questa indagine, pubblicati l'8 febbraio 2017, hanno portato alla luce dati allarmanti che hanno scosso le fondamenta del dibattito sulla sicurezza dei vaccini.


L'Analisi dei Vaccini e i Risultati Allarmanti

L'Analisi dei Vaccini e i Risultati Allarmanti



Tra il 2015 e il 2017, l'indagine ha esaminato 16 fiale che coprono una parte significativa del calendario vaccinale, tra cui vaccini antinfluenzali (Afluria, Influvac), l'esavalente Hexyon, i vaccini anti-HPV (Gardasil, Gardasil 9, Cervarix), e altri per la meningite, il rotavirus e il tetano. I risultati, come riportato nel dossier congiunto AGBUG-Micro Trace Minerals, hanno rivelato una vasta e preoccupante contaminazione.

La tabella dei contaminanti mostra una presenza diffusa di metalli pesanti:

  • Mercurio: Trovato in tutti e 16 i vaccini analizzati.

  • Nichel: Rilevato in 8 fiale su 16.

  • Arsenico: Presente in 6 fiale su 16.

  • Uranio: Rilevato in 15 fiale su 16, una scoperta che ha sollevato un'allerta significativa.

  • Alluminio: Presente in tutti i vaccini, con concentrazioni che, in alcuni casi (Gardasil, Gardasil 9, Synflorix), superavano del doppio la quantità dichiarata dai produttori.

Inoltre, il rapporto ha sottolineato un'altra discrepanza fondamentale: il contenuto di alluminio nei vaccini inattivati è risultato essere da 1000 a 6000 volte superiore al limite massimo consentito per l'acqua potabile, una misura che evidenzia la gravità della concentrazione di queste sostanze.


Le Gravi Implicazioni Tossicologiche

Le Gravi Implicazioni Tossicologiche


Le sostanze rilevate in questi vaccini non sono inerti. Al contrario, ognuna di esse è nota nella comunità scientifica per i suoi potenziali effetti tossici sul corpo umano.

  • Alluminio: Numerosi studi scientifici e pubblicazioni, tra cui quelli del Prof. Chris Exley e del team del Prof. Christopher Shaw, hanno evidenziato la neurotossicità dell'alluminio. Questo metallo è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica, accumulandosi nel cervello e interferendo con il sistema immunitario, con possibili correlazioni a malattie neurologiche e disturbi autoimmuni. La sua forma iniettata, in particolare, bypassa i naturali meccanismi di difesa del corpo, rendendo la sua eliminazione più difficile.

  • Mercurio: La tossicità del mercurio, sia in forma organica che inorganica, è un fatto assodato. Anche a dosi minime, questo elemento può danneggiare in modo irreversibile il sistema nervoso e il sistema immunitario. La sua presenza, soprattutto nei vaccini destinati ai bambini, solleva serie preoccupazioni per lo sviluppo neurologico.

  • Uranio: Si tratta di un elemento radioattivo con un potenziale di danno biologico e genetico, come dimostrato da ricerche sulla tossicità da uranio. La sua rilevazione in quasi tutti i campioni analizzati solleva interrogativi non solo sulla sicurezza dei processi produttivi, ma anche sulle potenziali conseguenze a lungo termine dell'esposizione, incluso il rischio di danni al DNA e di cancerogenesi.

  • Nichel e Arsenico: Entrambi sono classificati come cancerogeni noti. La loro introduzione diretta nel corpo attraverso un'iniezione può scatenare effetti cronici a lungo termine, inclusa la compromissione delle funzioni cellulari e l'aumento del rischio di malattie degenerative e neoplastiche.

La combinazione sinergica di questi metalli pesanti, somministrata contemporaneamente attraverso i vaccini, rappresenta un rischio potenziale per la salute pubblica che non può essere sottovalutato.


Il Grande Silenzio e la Richiesta di Trasparenza

Il Grande Silenzio e la Richiesta di Trasparenza


Nonostante la gravità e l'evidenza dei dati presentati nel dossier dell'8 febbraio 2017, la risposta delle autorità e dei media è stata un assordante silenzio. Nessun importante canale di informazione ha riportato i risultati. Non sono pervenuti commenti né dall'EMA (Agenzia Europea per i Medicinali), né dal Ministero della Sanità tedesco, né da altre istituzioni sanitarie a livello internazionale. Questo "silenzio istituzionale" ha alimentato la domanda cruciale: perché la presenza di metalli tossici come uranio e arsenico nei vaccini destinati a infanti e adulti è stata ignorata?

Oltre 8 anni dopo la pubblicazione del dossier tedesco, questo documento rimane uno dei più scioccanti e inesplorati nel panorama sanitario moderno. Le sue implicazioni sanitarie e i quesiti che solleva sono troppo gravi per essere trascurati. È fondamentale esigere trasparenza, controlli indipendenti e risposte concrete alle domande che, a tutt'oggi, rimangono senza risposta.


Approfondimenti utili (da cercare su Google Scholar o siti istituzionali):

  • AGBUG e.V. sito ufficiale: ricerca dei documenti pubblicati nel 2017.

  • Micro Trace Minerals: presenza di pubblicazioni o report di laboratorio relativi al 2017.

  • Articoli su contaminazioni vaccinali attraverso analisi indipendenti.

  • Studi tossicologici su uranio, alluminio e mercurio in ambito medico.

  • Confronto tra limiti di metalli pesanti nell’acqua potabile e concentrazioni rilevate nei vaccini.

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