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venerdì 21 settembre 2018

Obbligo dei vaccini in Italia: innanzitutto assicurare la salute delle aziende che li fabbricano!

www.sanita24.ilsole24ore.com

Epidemie di morbillo… meningite… vaccinazioni di massa… tutela della “salute” pubblica con l’obbligo di ben 10 vaccini “nessun paese in Europa raggiunge tale cifra“ quanta solerzia da parte del nostro sistema sanitario!

I vaccini non si possono mettere in discussione: l’ordine è arrivato direttamente da Washington con le direttive dell’OMS su prevenzione e vaccini. La spiegazione arriva nel 2014 con un comunicato ufficiale dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco): «l’Italia nei prossimi 5 anni (2014-2019) guiderà le campagne vaccinali nel mondo» (decisione presa dal Global Health Security Agenda). Il presidente dell’AIFA Pecorelli dichiara: «dobbiamo intensificare campagne informative in Europa, dove sono in crescita fenomeni antivaccinazioni»… eh sì di certo non si può mettere a repentaglio la salute dei colossi farmaceutici!
Nella comunità europea dei 28 paesi più l’Islanda e la Norvegia, 15 non hanno nessun obbligo vaccinale, 15 hanno almeno una vaccinazione obbligatoria. 
Il Belgio ha l’obbligo di 1 vaccinazione, la Francia ha l’obbligo di 3 vaccinazioni,ma adesso passate a 11 , Grecia, Malta, (e fino a poco tempo fa l’Italia) hanno l’obbligo di 4 vaccinazioni. Nei paesi dove non vi è alcun obbligo, la copertura vaccinale è comunque alta, perché in effetti viene adottata un’altra strategia che prevede il consenso informato.
In Italia periodicamente abbiamo assistito a varie “epidemie”: suina, SARS, aviaria, meningite, morbillo… e altre ce ne saranno. Tutte campagne gonfiate ad arte, complice il terrorismo mediatico e risoltesi poi in una bolla di sapone. Intanto però… corsa al vaccino e farmaci vari.
L’industria del farmaco non conosce recessione e i suoi profitti rendono più della guerra!
Basta vedere nel nostro piccolo: la Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite, con sede a Firenze, è al primo posto della top ten per fatturato: 3.500 milioni di euro nel 2016 (dati Farmindustria 2016).
Piccolo inciso: fortunati in Toscana ad avere ben tre case farmaceutiche che si occupano della produzione di vaccini; oltre alla citata Menarini, hanno sede a Siena la Novartis Vaccines and Diagnostic srl (che produce il vaccino Menjugate-D Meningococcico C coniugato) e la Glaxo Smith Kline Vaccines srl (vaccino Menveo -D meningococcico A, C, W 135 e Y). Ciliegina sulla torta, la Menarini all’inizio 2017 ha investito 100 milioni di euro per lo sviluppo della tecnologia innovativa che punta a velocizzare i tempi di produzione dei vaccini, fra i quali quello antimeningococcico… che sia un caso, un’intuizione folgorante? (vedi articolo di Marcello Pamio: «Meningite, epidemia di un business», www.controinformazione.it 10.1.2017).

NESSUN COLOSSO È ESENTE DA CORRUZIONE

Dal “fatto quotidiano” del 7.11.2011, inchiesta Menarini, 14 indagati e 860 milioni di danni allo Stato, … 20 anni di raggiri, costi dei principi attivi dei farmaci gonfiati e fiumi di soldi circolati in 900 conti correnti sparsi per mezzo mondo… indagato Cesare Cursi già sotto segretario alla salute. Secondo la procura ha «asservito la funzione pubblica di parlamentare agli interessi del gruppo»… ecc.
Ancora dal “fatto quotidiano” del 29.4.2014, l’inchiesta Big Pharma rivela che la Glaxo Smith Kline, gigante britannico dei famaci, si è comprata i medici di mezzo mondo. Solo ad aprile è stata accusata di corruzione in Libano, Giordania, Iraq e Polonia, in merito alla prescrizione del farmaco anti-asmatico Seretide. Ma "il botto" della corruzione avviene negli Stati Uniti, anno 2012: multe per 3 miliardi di dollari per aver pompato le vendite di antidepressivi per indicazioni non autorizzate...
Dal “Sole 24 Ore” del 19.9.2014, ancora la Glaxo Smith Kline: un tribunale cinese di Changsha l’ha multata per circa 380 milioni di euro per aver corrotto medici, funzionari pubblici cinesi, affinché usassero i suoi prodotti negli ospedali… ecc.
Non è da meno la Novartis…
Da “L’Osservatore d’Italia” del 16.1.2012, «Il caso eclatante del gigante Novartis in USA… è stata inflitta una multa di 390 milioni di dollari alla divisione statunitense di Novartis accusandola di avere pagato tangenti e offerto cene sontuose a medici per incoraggiarli a prescrivere i propri medicinali…» ecc.
Senza entrare nel merito degli effetti collaterali e dei danni gravi da vaccino (esistono ampie documentazioni in merito) come può un’azienda che guadagna con droghe e farmaci produrre un vaccino in grado di tutelare la salute umana? Sarebbe certo un suicidio. L’ideale è avere persone già malate alla nascita, garantiranno introiti per tutta la vita. 
Il governo italiano nel frattempo si è impegnato “alacremente” a seguire le direttive dell’OMS.
Dal “Sole 24 Ore” del 10.9.2015: «Renzi apre ai Big del farmaco... prove tecniche di sintonia tra il governo e le industrie farmaceutiche. Ieri a Roma con un incontro a sorpresa tra Matteo Renzi e le imprese del farmaco internazionali, comprese alcune italiane come Menarini e Chiesi che hanno già base e forza in Italia. Un incontro che fa seguito a quello avvenuto nei mesi scorsi a Bari»...
Molto ci sarebbe da dire sul ministro Beatrice Lorenzin, sta di fatto che ha promosso in fretta e furia l’obbligatorietà di ben 12 vaccini… le avranno illustrato per bene i “vantaggi”?
Certo è che l’unico serio e sano vaccino che dovremmo inocularci è quello contro la società di classe “ ma non è in commercio “ dobbiamo fabbricarcelo da soli.

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Ascolta i consigli di Burioni (Bubu) e i suoi strampalati paragoni... tanti premi ti aspettano!!!


Una volta nei salotti della Tv mettevano i sostenitori di una causa e i contrari... 
Adesso per volere della mafia medica foraggiata dalle lobby, esistono solo i sostenitori della pseudo causa come Bubu alias Roberto Burioni.
(Questo post è accompagnato da una campagna promozionale)
"Vaccinati per consiglio di Bubu... 
LEZIONI DI VITA
Ascolta i suoi strampalati paragoni e vaccinati subito
Lui non ha avversari televisivi...(la mafia medica non vuole!) 
Vaccinati subito e puoi vincere i prestigiosi 6 vaccini OBBLIGATORI che una volta erano FACOLTATIVI!!!
(Anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia, anti-pertosse, anti-haemophilus influenzae tipo B e anti-varicella.)
Vaccinati e puoi vincere adesso e in futuro una bella malattia degenerativa! 
Cosa aspetti? 
Corri in farmacia!!! 
Adesso vincere è ancora più facile!" 



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giovedì 20 settembre 2018

INTERVISTA AL DOTT. MONTANARI SUL MINISTRO GRILLO.



VACCINI 25 LUGLIO 2018

 Renovatio 21 intervista in esclusiva il dottor Stefano Montanari in relazione alle ultime uscite del ministro Giulia Grillo.


Dott. Montanari, di recente abbiamo dunque appreso dal Ministro alla Salute Giulia Grillo che “ci sono tutti i motivi per decidere di vaccinarsi, quando i vaccini sono ovviamente sicuri ed efficaci come quelli che sono in commercio in Italia”. Lo stesso dicono le analisi effettuate da lei e da sua moglie al microscopio elettronico, giusto?

O questa signora vive su un altro pianeta o c’è qualcosa che non funziona.
Le parole del ministro si commentano da sé. O questa signora vive su un altro pianeta o c’è qualcosa che non funziona. Qualunque medico, e il ministro, comunque, una laurea in medicina ce l’ha, sa che i vaccini sono pieni d’inquinanti, dalle particelle solide e inorganiche che noi fotografiamo regolarmente da 16 anni al glifosato denunciato da una delle maggiori università del mondo come è il Massachusetts  Institute of Tecnology, e hanno tra i loro componenti sostanze che non si devono usare in medicina. Qualunque medico sa pure che gli effetti avversi vengono riportati in una quantità infima rispetto al reale. Recentemente la rivista Science ha pubblicato un articolo sulla poliomielite in Congo provocata proprio dalla vaccinazione. Ma questo è solo un esempio tra i tanti possibili. Sull’efficacia, poi, stendiamo un velo pietoso: ci sono epidemie come quelle di morbillo negli USA che sono solo a carico dei vaccinati, così come quella che ha interessato la Mongolia che ha una copertura vaccinale del 97%.
Ci sono epidemie come quelle di morbillo negli USA che sono solo a carico dei vaccinati, così come quella che ha interessato la Mongolia che ha una copertura vaccinale del 97%
Ma basta leggere le statistiche ufficiali inglesi e statunitensi per constatare con chiarezza che i vaccini non hanno alcuna efficacia. Lo so che la rivelazione è scandalosa per il popolo e irritante per chi di vaccini vive e prospera, ma questi sono fatti. Se ci accontentiamo di chiacchiere e se vogliamo continuare con il pollice in bocca e la coperta di Linus sulle spalle, non sono fatti che mi riguardino. La ministra, però, sta raccontando qualcosa che non ha riscontro con i fatti e, se la cosa è detta al bar è un conto, ma se la dice un ministro, indipendentemente da qualunque valutazione culturale, c’è di che restare perplessi. Consola il fatto che abbia usato il verbo decidere. Insomma, la decisione è un fatto strettamente personale e basta. Chissà se ha capito che cosa significa quel verbo.



Sempre il Ministro Grillo, nei giorni scorsi, ci ha fatto anche presente che è “fondamentale fare una corretta informazione, ma è fondamentale attuare anche misure che possono essere più coercitive nei casi in cui ci sono dei cali nelle coperture vaccinali importanti”.


Che fare corretta informazione sia una necessità è ovvio, ma la corretta informazione non si fa raccontando bugie, nascondendo i fatti e imbavagliando qualunque critica. Sulle coercizioni “fondamentali” siamo ad un livello mortificante. Tutto si basa sulla bufala più straordinariamente di successo dell’industria farmaceutica, vale a dire l’immunità di gregge: un concetto che non si regge in piedi. E poi, lo vede, prima la Grillo parla di decidere e subito dopo di coercizione: due concetti incompatibili. Chissà che cosa avrà voluto dire.

Di fatto non esiste un solo dato che dimostri che una sola vita sia stata salvata dai vaccini. E parlo di dati del tutto ufficiali.


“Dati oggettivi sui benefici dei vaccini”. Dove si possono trovare i dati a cui fa riferimento la pentastellata?


  
Nella pubblicità dell’industria farmaceutica. Di fatto non esiste un solo dato che dimostri che una sola vita sia stata salvata dai vaccini. E parlo di dati del tutto ufficiali.



Il mantra ripetuto a proposito dell’obbligatorietà è “graduale”. Persino Repubblica, il giornale del Pd, ieri scriveva: “La parola d’ordine è gradualità. Che in pratica vuol dire che l’obbligo rimane”.
Ha ragione Repubblica? 



Il governo è palesemente in una situazione d’imbarazzo da cui non sa come uscire. Milioni d’italiani hanno dato fiducia ai partiti che ora siedono in condizioni di maggioranza, ma l’Italia è da anni terreno di caccia non solo incontrastato ma più che facilitato dell’industria farmaceutica ed evidentemente ci sono accordi da cui è difficile svincolarsi. Così escono originalità come quella del “graduale”.
L’Italia è da anni terreno di caccia non solo incontrastato ma più che facilitato dell’industria farmaceutica ed evidentemente ci sono accordi da cui è difficile svincolarsi. Così escono originalità come quella del “graduale”



Dunque, a conti fatti, di male in peggio? Una nuova Lorenzin al governo?
Inutile nascondersi dietro un dito: una vale l’altra. Forse, ma la mia è pura illazione, chi conta sta altrove.



Come mai questo cambio di passo del Ministro alla Salute che, guarda caso, in campagna elettorale pareva essere fortemente contraria alle misure coercitive attuate con le legge 119/2017?


Non dimentichiamoci che si tratta di una grillina. Se lei ricorda gli strepiti di Grillo e della sua corte contro l’incenerimento dei rifiuti, pratica, peraltro, più che condannabile, e poi guarda a come stanno le cose oggi dove i grillini sono al potere da anni aggiungendo a questo il silenzio totale di chi sta al governo, vedrà che quelli affermano una cosa e, tranquillamente, quando fa comodo, non saprei dire su decisione di chi, affermano il suo contrario. O, magari, non affermano nulla di contrario ma al contrario agiscono. Parma e Torino sono solo due degli esempi possibili. Magari la dottoressa Grillo non si ricorda nemmeno di ciò che diceva a gran voce qualche mese fa. Dopo il palese fallimento della filosofia del “voto per il meno peggio”, visti i fatti, il partito delle 5 Stelle può comunque contare su quello che un tempo si chiamava zoccolo duro che è, né più né meno, la riproduzione in copia conforme del tifoso di calcio. A quelli si può dare in pasto qualunque cosa: il rigore c’è solo a favore della squadra del cuore e così il fuorigioco.



Ma non era la stessa Grillo presente nella Commissione sull’uranio impoverito, dentro la quale era anche sua moglie, la dottoressa Gatti?
Essere presenti non significa altro che essere lì. Mia moglie lavorava sul serio e presentava dati inoppugnabili. Questo per quattro legislature. La dottoressa Grillo… chieda a lei.

Basta controllare i dati ufficiali: la copertura vaccinale non ha nulla a che fare con la morbilità. E molto altro ci sarebbe da aggiungere. L’immunità di gregge è un insulto all’intelligenza.


Il dogma dell’immunità di gregge sembra aver conquistato anche il primo partito italiano, sul quale lei però ha sempre avanzato grosse riserve…

Solo un gonzo può cascarci. Valuti solo qualcuno dei tanti punti critici. Di quali delle tante malattie teoricamente vaccinabili ci occupiamo? Logicamente dovrebbero essere malattie trasmissibili, ma infilarci, ad esempio, il tetano è inspiegabile. Poi occorre dimostrare che i vaccinati sono non solo immuni ma non sono agenti di trasmissione della malattia. Ma ci sono vaccinazioni come, ad esempio, quella antipertosse che fanno del vaccinato un untore a vita o tante altre vaccinazioni, e quella antimorbillo è una, che lo fanno untore bello vivace per settimane. Legga ciò che scrivono i produttori stessi dei vaccini e vedrà. Eppure i bambini appena vaccinati entrano tranquillamente a scuola. Poi dobbiamo controllare che, comunque sia, il vaccino ha funzionato. Sì, ma per quanto tempo dura l’immunità eventuale? Allora, con cadenze frequenti dobbiamo controllare lo stato di immunità, cosa praticamente impossibile, a meno di non passare la vita tra vaccinazioni, richiami e controlli. Però basta controllare i dati ufficiali: la copertura vaccinale non ha nulla a che fare con la morbilità. E molto altro ci sarebbe da aggiungere. L’immunità di gregge è un insulto all’intelligenza.


Molti elettori dei 5 Stelle ci scrivono rammaricati, delusi. Pensa che la fiducia verso il movimento di Beppe Grillo sia in calo?

Mi chiedo chi darebbe a molti di loro in mano un condominio
Fosse per me il partito di Grillo non sarebbe mai nemmeno nato. Ne capisco, però, il successo: la gente ha sperato che tante cose cambiassero mandando al potere persone “normali”, ma bisogna stare ai fatti e i fatti dimostrano che le cose non sono cambiate per niente. Anzi, sono peggiorate perché ben pochi tra i nominati (non certo gli eletti perché da diverse legislature nessuno è più eletto in parlamento come Costituzione comanda) hanno esperienza e capacità per svolgere compiti delicatissimi come guidare sessanta milioni di individui. Mi chiedo chi darebbe a molti di loro in mano un condominio. Prescindendo dai vaccini, guardi solo alla follia dei nuovi, perfettamente inutili adempimenti burocratici a carico di chi lavora: è evidente che chi li ha proposti e chi, peggio ancora, li ha fatti diventare legge non ha mai lavorato in vita sua. Dunque, per rispondere alla sua domanda, un calo dei consensi sarebbe un indice che dimostra come l’intelligenza degli italiani non sia morta.


Vedremo mai Stefano Montanari tornare in politica?

In politica non ci sono mai stato. Molto goliardicamente dieci anni fa accettai di presentarmi per un partito che poi, immediatamente, mi deluse e ne scappai inorridito. Comunque, con i 200.000 voti ottenuti non sarei arrivato da nessuna parte. E, mi dico, per fortuna: a Roma, assistendo a certi scempi, non sarei sopravvissuto. Aggiunga che anni fa, nel 2009, mi lasciai convincere a fare il consigliere comunale, ovviamente d’opposizione, in un comune di 15.000 abitanti.  Fu un’esperienza con risvolti tra il disperante e l’allucinante. Se ha voglia di scherzare, ma forse no, in politica andrei per dovere civico con poteri illimitati.


Link all'articolo aggiunto dal Blogger per maggior chiarezza:



Tratto da: https://lesciechimicheagenova.blogspot.com/2018/07/intervista-al-dottmontanari-sul.html
Riproduzione consentita purché l'articolo non sia modificato in nessuna parte, indicando Autore e link attivo al sito.

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Vaccini e malattie autoimmuni: come l’organismo aggredisce se stesso.


La letteratura scientifica, sempre citata per difendere i progressi della medicina, attesta però anche alcune altre verità, una delle quali, per esempio, è il legame che corre tra vaccini e malattie autoimmuni. Ci sono infatti studi che attestano come le vaccinazioni possano far sì che l’organismo aggredisca se stesso.



Nessuno potrebbe mai accusare Yehuda Shoenfeld di essere un ciarlatano. 
Il clinico israeliano ha dedicato oltre trent’anni allo studio del sistema immunitario umano ed è all’apice della sua carriera. 
È autore di innumerevoli studi – The Mosaic of Autoimmunity, Autoantibodies, Diagnostic Criteria in Autoimmune Diseases, Infection and Autoimmunity, Cancer and Autoimmunity – alcuni dei quali sono pietre miliari per la pratica clinica. Ed è proprio Shoenfeld a puntare il dito contro i vaccini, come ha ricostruito la giornalista canadese Celeste McGovern. Prendiamo ad esempio l'articolo pubblicato su Pharmacological Research in cui Shoenfeld e colleghi individuano quattro categorie di individui che sono più a rischio di sviluppare malattie autoimmuni a seguito di vaccinazione. «Da una parte, i vaccini prevengono le infezioni che possono scatenare autoimmunità – spiegano Alessandra Soriano, del Dipartimento di Medicina clinica e reumatologia del Campus Bio-Medico dell’università di Roma, Gideon Nesher dell’università di Gerusalemme e lo stesso Shoenfeld – Dall’altra parte, molti studi che riportano autoimmunità post-vaccinale suggeriscono fortemente che i vaccini possano, essi stessi, causare autoimmunità». «Le malattie autoimmuni che possono insorgere dopo vaccinazione includono artrite, lupus, diabete mellito, trombocitopenia, vasculite, dermatomiosite, sindrome di Guillain-Barre syndrome e demielinizzazione. Quasi tutti i tipi di vaccini sono stati associati ad ASIA (Autoimmune/inflammatory Syndrome Induced by Adjuvants, Sindrome autoimmune/infiammatoria indotta da adiuvanti, anche note come sindrome di Shoenfeld, nda)». Il termine ASIA raccoglie sintomi simili e si è iniziato ad indagare come le tossine ambientali, tra cui l’alluminio utilizzato nei vaccini, possano scatenare una reazione a catena nel sistema immunitario negli individui suscettibili portando a malattia autoimmune.

La malattia autoimmune si ha quando il corpo crede di attaccare invasori esterni mentre invece sta attaccando parti di sé. Il sistema immunitario è un sistema di difesa e gli anticorpi sono come droni programmati per riconoscere certi tipi di invasori e distruggerli. Se sbagliano bersaglio possono causare danni enormi. 
Se ad esempio danneggiano la guaina mielinica, gli impulsi nervosi non si trasmettono adeguatamente, i muscoli vanno in spasmo e si perde la coordinazione: questa si chiama sclerosi multipla. 
Se gli anticorpi per errore aggrediscono i tessuti delle articolazioni si può avere l’artrite reumatoide. Se invece il bersaglio diventano le isole di Langerhans nel pancreas, si ha il diabete di tipo 1 e così via.

«Un sistema immunitario sano tollera gli auto-antigeni – spiegano gli esperti – quando questa tolleranza viene disturbata, il sistema immunitario si sregola e si ha l’emergenza dell’autoimmunità. La vaccinazione è una delle condizioni che possono disturbare l’omeostasi negli individui suscettibili dando luogo a fenomeni autoimmuni e ASIA».

Chi sia suscettibile è materia trattata dal documento dal titolo "Predicting post-vaccination autoimmunity: Who might be at risk?", che elenca quattro categorie di persone: chi ha avuto una precedente reazione autoimmune a un vaccino; chi ha una storia clinica di autoimmunità; pazienti con storia di reazioni allergiche; chiunque sia ad alto rischio di sviluppare malattie autoimmuni, inclusi coloro che hanno storia familiare di autoimmunità, presenza di autoanticorpi individuabili con esami del sangue e altri fattori, inclusi bassa vitamina D e fumo.

Reazioni precedenti

Riguardo a chi ha avuto precedenti reazioni ai vaccini, il rapporto cita cinque studi rilevanti incluso il caso di una adolescente morta dopo sei mesi dalla terza dose di Gardasil, il vaccino contro il papillomavirus. Aveva avuto alcuni sintomi dopo la prima dose, come tremori e perdita di memoria. Dopo la seconda dose aveva sviluppato debolezza intermittente al braccio, erano peggiorati altri sintomi, aveva dolore al petto e palpitazioni. Gli esami del sangue e della milza hanno rivelato la presenza di frammenti di Dna del gene HPV-16 L1 sovrapponibile a quello presente nel Gardasil e trattato con alluminio. Malgrado «la limitatezza dei dati», Shoenfeld e colleghi hanno concluso che «pare preferibile che gli individui con precedenti reazioni autoimmuni alle vaccinazioni non siano vaccinati, almeno non con lo stesso tipo di vaccino».

Chi ha già una malattia autoimmune

«I vaccini non funzionano tanto bene su di loro – dice Shoenfeld – e sono a rischio di aggravamento dopo la vaccinazione». I vaccini contenenti virus vivi (varicella, febbre gialla, morbillo, parotite e rosolia) sono «in genere controindicati» per il rischio di «replicazione virale incontrollata». Ma nemmeno i vaccini a virus uccisi sono una buona idea perché solitamente contengono alluminio. Gli immunologi hanno descritto casi in cui pazienti con malattie reumatiche autoimmuni hanno manifestato maggiore dolore articolare e febbre dopo vaccino antinfluenzale, con innalzamento dei livelli di autoanticorpi (il corpo che attacca se stesso). In certi casi hanno sviluppato nuovi tipi di autoanticorpi.

Pazienti con storia di allergia

Gli studi sui vaccini solitamente escludono i soggetti vulnerabili e reclutano solo individui sani senza allergie. È una «distorsione» dicono Shoenfeld e Soriano ed è una delle cause per cui le reazioni avverse sono «considerevolmente sottostimate»; nella «vita reale i vaccini sono obbligatori per tutti gli individui a prescindere dalla loro suscettibilità». L’incidenza di reazioni allergiche ai vaccini è normalmente stimata in 1 caso su 50.000 dosi fino a 1 caso su 1 milione, ma probabilmente la vera incidenza è molto più alta soprattutto quando tra gli ingredienti dei vaccini ci sono gelatina e proteine dell’uovo.

Tra gli ingredienti dei vaccini si individuano potenziali allergenici: proteine dell’uovo, siero di cavallo, lievito, antibiotici, formaldeide e lattosio. Secondo gli immunologi, in caso di manifestazioni di sensibilità all’alluminio, come noduli nel sito dell’iniezione che possono anche persistere per mesi e anni, meglio fare un patch test e, in caso, evitare la rivaccinazione.

L’alluminio

L’alluminio si aggiunge nei vaccini fin dal 1926, quando Alexander Glenny e colleghi notarono che faceva produrre meglio gli anticorpi. Per 60 anni la sua teoria non è mai stata messa in discussione malgrado sia documentata la neurotossicità di questo metallo che può danneggiare la memoria, il controllo psicomotorio, la barriera ematoencefalica, può indurre infiammazione cerebrale, danneggiare la funzione mitocondriale e addirittura avere un ruolo nella formazione delle placche amiloidi che si individuano nei malati di Alzheimer. È coinvolto nella sclerosi laterale amiotrofica e nell’autismo e induce allergie

Una decina di anni fa i ricercatori hanno iniziato a studiare meglio gli effetti dell’alluminio come adiuvante e sono emersi molti problemi connessi con il suo utilizzo.

La miofascite macrofagica

L’alluminio ha dimostrato di avere grande mobilità nell’organismo. Nel 1998 il ricercatore francese Romain Gherardi, insieme ai suoi colleghi, osservò una condizione di origine sconosciuta in un paziente con sintomi di fatica cronica dopo vaccinazione, inclusi linfonodi gonfi, dolori articolari e muscolari e spossatezza. La biopsia ai tessuti del deltoide rivelò una lesione di 1 centimetro di diametro e in laboratorio emerse che si trattava di macrofagi, cioè gli anticorpi dell’organismo stesso. Nel fluido cellulare di questi macrofagi c’erano nanocristalli di alluminio. Altre ricerche hanno rivelato che questi granulomi possono diffondersi ovunque, dai linfonodi alla milza, dal fegato al cervello.

Gherardi ha quindi concluso che c’è neurotossicità anche a lungo termine per l’alluminio

Persone a rischio

Le persone a rischio di sviluppare una malattia autoimmune sono coloro che hanno una storia familiare di autoimmunità e chi è positivo agli autoanticorpi. Anche il fumo è un fattore di rischio, come bassi livelli di vitamina D.

A questo punto, cosa saggia è chiedere sempre il foglietto illustrativo del vaccino o dei vaccini che si dovrebbero ricevere e informarsi bene sui possibili effetti a breve e lungo termine, consultando magari la Banca Dati Med-Line dei Natinal Institutes of Health americani.


Commenti dal sito www.ilcambiamento.it


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