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sabato 6 ottobre 2018

Biomed accusata dal governo indiano di trasmettere la polio ormai scomparsa tramite il loro vaccino.

Unità di immunizzazione della polio a Mysuru. (Foto del file TNN)


Alcuni lotti di vaccino orale per la poliomielite prodotti da Biomed sono stati trovati contaminati dal virus della polio tipo 2. 

Ai produttori fu ordinato di distruggere ogni traccia di Polio Virus Tipo 2 entro il 25 aprile 2016.

Traduzione a cura di Vivereinmodonaturale.com

NUOVA DELHI: In quanto può rappresentare una seria minaccia per la salute pubblica, alcuni lotti del vaccino orale prodotto da Biomed riscontrati nella città di Ghaziabad sono scoperti essere contaminati dal virus della poliomielite 2, un ceppo che è stato sradicato in tutto il mondo, incluso in India.
 Mentre la contaminazione ha il potenziale di riportare la polio in India, il ministero della salute e il regolatore della medicina hanno avviato misure preventive per contenere l'impatto. 
"Abbiamo avvisato UP e Maharashtra dove potrebbero essere stati usati questi vaccini contaminati", ha detto a TOI un alto funzionario. 
Biomed stava fornendo vaccini contro la poliomielite solo per il programma di immunizzazione gestito dal governo e non per la vendita al dettaglio privata, hanno detto i funzionari. 
La contaminazione è stata inizialmente sospettata quando i rapporti di sorveglianza di UP hanno mostrato segni di virus nei campioni di feci di alcuni bambini. 
Campioni di vaccini OPV sono stati inviati per test. 

Il governo ha ordinato a una squadra di scoprire come il ceppo di tipo 2 sia stato mantenuto anche dopo che a tutti i produttori era stato ordinato di adottare misure per la completa distruzione di tutte le tracce di Polio Virus Tipo 2 entro il 25 aprile 2016.

"I rapporti di prova hanno confermato che alcuni lotti erano contaminati dal virus di tipo 2", ha detto un funzionario della regolamentazione. 
Almeno 50.000 fiale sono sotto lo scanner.
Il Drugs Controller General ha ora archiviato un  FIR contro Biomed e l'amministratore delegato della compagnia che è stato arrestato giovedì. 
Inoltre, il Drugs Controller General of India ha chiesto alla compagnia di "fermare, la produzione, la vendita e la distribuzione fino a ulteriori ordini".


Top Comment del post originale dell'articolo: 

Sembra un lavoro deliberato da parte dell'azienda per diffondere la polio. Ciò aumenterà indirettamente la domanda di vaccini antipolio che si tradurrà in un aumento degli affari. Venu Rao

(Correlato: 
In India bambini muoiono e altri si ammalano giorni dopo la vaccinazione contro il morbillo e la rosolia )


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Roberto Burioni alle domande di chi vuol essere milionario! Ovviamente tutto è stato subito censurato.

Roberto Burioni ha avuto l'onore non molto tempo fa di finire nel gioco de Chi vuol essere milionario di Gerri Scotti!

Roberto Burioni è finito nuovamente a far parlare di se in modo bizzarro e scettico, a tal punto da finire questo giro in una nota trasmissione di canale 5, la trasmissione in questione è Chi vuol essere milionario del famoso conduttore Gerry Scotti, ma la novità è che le domande erano veramente curiose! 

La domanda principale era; 

Che cos'è Roberto Burioni? 

Le opzioni erano:

1) Un cavasangue
2)Un cattedratico
3)Un meccanico
4)Un asino

Ovviamente noi vedendo il filmato originale (ma non abbiamo avuto il tempo di salvarlo) abbiamo assistito al concorrente che ha risposto senza la minima esitazione e con una sicurezza disarmante gridando la risposta esatta per molti! Viste tutte le ragliate che fa...

UN ASINO!!! 



Ovviamente è stato tutto subito nascosto per ordini dall'alto, ma quanto sarebbe stato bello se questo quiz sarebbe andato in onda...
Purtroppo non lo vedremo mai, è stato tutto subito censurato. 
Ce ne faremo una ragione. 

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INFLUENZA: ISTRUZIONI PER GUARIRE.

Ai primi sintomi influenzali molte persone ricorrono a farmaci per poter tornare attivi al più presto, generando, invece, un allungamento della malattia. E il ricorso agli antibiotici è spesso la ciliegina sulla torta. Come ci si deve comportare?


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Lo scorso inverno, l’impatto dell’influenza è stato particolarmente forte, sia per quanto riguarda la durata che per intensità dei sintomi. 
C’è chi sostiene che il problema sia stato in parte dovuto all’inefficacia dei ceppi del vaccino distribuito dalle regioni e nelle farmacie. Occorre, infatti, ricordare come i vaccini antinfluenzali vengano messi a punto l’anno precedente basandosi sui ceppi che “più probabilmente” si diffonderanno quello successivo. 
Pare che nell’ultimo inverno il ceppo poi rivelatosi più dannoso fosse inserito nel vaccino quadrivalente ma non nel trivalente, scelto dalla maggior parte delle Regioni per la distribuzione gratuita. 

Ma la spiegazione non convince del tutto. 

L’aumento della virulenza, infatti, è stato notato sia in persone abitualmente vaccinate sia in chi il vaccino non l’ha mai fatto. 
Si tratta dunque più probabilmente di un fattore esterno.

Qualcuno ha dato la colpa allo squilibrio immunitario generato nella popolazione in età scolare, sottoposta in questo periodo ad una vaccinazione multipla (pena ingenti multe) su ben dieci patologie virali diverse. Ma siamo nel campo delle ipotesi. 



A mio giudizio la causa va ricercata in un lento e graduale peggioramento delle abitudini alimentari e di stile di vita delle persone, da un lato, e dall’altro nella consuetudine alla sistematica soppressione dei sintomi. Proviamo a fare chiarezza. 



UNA PUBBLICITA’ IMPORTANTE


Nel aprile di quest’anno in Sardegna è comparsa sui muri una pubblicità, finanziata dalla Regione, in occasione della giornata europea degli antibiotici, che recitava: “Il 40% degli europei crede erroneamente che gli antibiotici siano efficaci nel combattere raffreddore e influenza. Usali in modo corretto. Mai per curare raffreddore e influenza”. 

Non so se anche in altre Regioni è stato affisso un cartello simile. Mai il fatto che tale messaggio debba essere veicolato, significa che entrambe le controparti (medico e paziente) devono essere meglio istruite sulle pericolosità di questa categoria di farmaci cosi dannosi per la microflora intestinale. 

Perché questo?

Perché dare un antibiotico inutile non solo è uno spreco di denaro pubblico, ma genera anche una cascata di effetti negativi che andremo poi a pagare tutti, paradossalmente anche chi di antibiotici non ha mai fatto uso. 

“UN INDIVIDUO SANO NON DEVE TEMERE UNA FEBBRE PER UN PAIO DI GIORNI, ANCHE SE ALTA. AIUTIAMO IL NOSTRO ORGANISMO A DIFENDERSI IN MODO NATURALE” 

IL PERICOLO DEI “BATTERI RESISTENTI” 

Il danno maggiore di questi farmaci è il crescente fenomeno della antibiotico-resistenza, cioè la capacità dei batteri di adattarsi con sempre maggior efficacia ai farmaci usati contro di loro. 

Quando un batterio ha sviluppato antibiotico-resistenza, non diventa solo indenne al trattamento, ottiene anche il vantaggio di potersi accrescere senza il minimo disturbo da parte di altri batteri con esso in competizione per il cibo o per lo spazio, col risultato di diventare, in breve tempo, molto più dannoso per l’organismo che lo ospita rispetto a una normale infezione non trattata. 

Se iniziano a circolare ceppi antibiotico-resistenti (ciò che avviene spesso in ospedale, ambulatori pediatrici, residenze per anziani) il rischio di contrarre un’infezione di quel genere, che può essere potenzialmente mortale, diventa alto anche per chi è perfettamente sano o, appunto, non abbia mai preso un antibiotico in vita sua. 

L’antibiotico va usato in casi gravi, ove vi sia la certezza di complicanze batteriche (i virus non sono neppure sfiorati dagli antibiotici), ove i sintomi non siano più sopportabili, e sempre dopo un antibioticogramma che evidenzi i principi farmacologici più attivi nei confronti dell’infezione. 
Non va certo prescritto a caso solo perché i sintomi influenzali non passano, la tosse non smette, la febbricola e la stanchezza persistono. 
In molti casi, il prolungamento dei sintomi influenzali al di là dei pochi giorni ordinari è dovuto proprio ai maldestri tentativi di cura – spesso soppressivi con antiinfiammatori o paracetamolo – che hanno impedito al sistema immunitario di combattere adeguatamente il virus. 
E questo è un altro problema su cui andrebbero dissipate delle nebbie. 

SINTOMI CHE NON VANNO SOPPRESSI

Importantissimo, ai fini della guarigione, è rispettare, magari aiutare, le risposte difensive naturali dell’individuo. 
La febbre, ma anche le espettorazioni, la tosse, il muco, la diarrea, il vomito, l’inappetenza, sono strumenti potenti di difesa dell’organismo e – seppur con l’attenzione individuale a casi particolari – non dovrebbero essere ostacolati, con farmaci “bloccanti2 pena un innaturale perdurare dei sintomi (come peraltro ampiamente indicato in letteratura su autorevoli riviste). 
Usare paracetamolo, analgesici, antidiarroici, impediscono al corpo di eliminare virus e batteri, e prolunga, aggrava, manda in profondità la malattia. 

Un lavoro scientifico (Eam et Al, pubblicato nel 2014 da Proc Biol Sci.) ha documentato con chiarezza come l’uso di paracetamolo ha ritardato (non accelerato, come pensano in troppi) la guarigione dall’influenza, e ha provocato, da un lato, un incremento della mortalità pari al 5% dei casi, dall’altro, quel prolungamento sintomatico precedentemente citato che è poi causa dell’uso di antibiotici perché “il sintomo non passa”. 
L’uso di antibiotici non è giustificato in un influenza. 
E’ dannoso per il microbiota intestinale e non ha alcun effetto – se non ulteriormente squilibrante – su tutte le patologie virali. 

COSA FARE PER GUARIRE REALMENTE. 

Per guarire dall’influenza in tempi brevi, serve invece riposo, dieta leggera (con molta frutta e verdura fresca), bere molta acqua e, come aiuto ulteriore, oli essenziali (tea tree), fitoterapici, vitamina C, propoli, oligoelementi (rame, zinco, manganese, argento). 


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Un individuo sano non deve temere una febbre di un paio di giorni, anche a 40 gradi. Lasciamo che la natura faccia il suo corso e aiutiamo l’organismo a difendersi e a produrre anticorpi in modo naturale. 
Questa è l’unica difesa che può stabilmente rafforzarci, farci guarire davvero e prevenire eventuali ricadute. 
Chi pensa “di non poter permetterselo”, avrà fatto la propria scelta tra salute e malattia, e si troverà presto daccapo. 
La natura non prevede nessuna scorciatoia. 
Compito del medico è anche far capire agli scettici, condizionati dalle offensive semplificanti pubblicità televisive (prendi questa pastiglia che va tutto a posto, torna a lavorare), che la realtà biologica sta altrove. 

NON E’ VERO CHE “COSI SI RISOLVE

Spesso sento pronunciare la frase, a proposito dell’uso di antibiotici quando i sintomi dell’influenza tardano a passare, “quanto ci vuole?”. 
Fermo restando che i pochi gravi casi che richiedono un antibiotici mirato devono essere decisi dal medico, mi sento dire che quest’affermazione è davvero semplicistica e insultante per l’intelligenza sia del medico che del paziente. 

Il paziente, infatti, va dal medico stremato da una settimana di influenza che, proprio a causa delle soppressioni farmacologiche ripetute, non passa. 
Ma che sempre influenza (virale) è. Chiede dunque un antibiotico al medico “cosi risolviamo…”. 

Il paziente è ingenuamente convito che l’antibiotico sia una panacea per tutti i mali. 

Il medico, invece, sa che, se non lo prescriverà, corre il rischio di diventare responsabile di qualunque complicanza o danno possa subire il paziente nei giorni successivi. 
Dunque, caso tipico di “medicina difensiva”, il medico prescrive il farmaco per evitare altri rischi, e tutti sono contenti. 

Tranne noi contribuenti che paghiamo cure antibiotiche inutili che poi, a causa degli effetti collaterali prodotti (malassorbimenti, gastriti, squilibri immunitari, carenza vitaminiche e minerali), genereranno presto necessità di altri farmaci. 

PROTEGGERE LA SALUTE

Compito del medico dovrebbe essere quello di proteggere la salute del paziente sul lungo termine: in primis con un ‘alimentazione sana, variata e completa, senza usare farmaci non necessari e, infine, con uno stile di vita sano, all’aria aperta, che preveda del regolare movimento fisico. 
In fase acuta nessun antibiotico e nessun antivirale devono essere assunti da persone sostanzialmente sane (influenza a parte) se non di fronte a un’attenta valutazione del medico che abbia rilevato una grave situazione di rischio. Solo cosi il medico avrà veramente fatto qualcosa per garantire la salute del proprio paziente.


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venerdì 5 ottobre 2018

Lo zinco è il peggior nemico del cancro: questo minerale è la chiave per prevenire il cancro, concludono gli scienziati


Consumare lo zinco potrebbe essere qualcosa a cui si pensa solo quando la stagione fredda si avvicina alle sue prestazioni stellari per tenere a bada il raffreddore, ma il suo valore va ben oltre il prevenire questo problema relativamente innocuo a qualcosa di molto più grave: combattere il cancro.

Articolo adattato e tradotto dal sito Vivereinmodonaturale.com
Scritto dall'autore 

Ricercatori dell'Università del Texas ad Arlington hanno scoperto l'importante ruolo che lo zinco può svolgere nella prevenzione del cancro, in particolare la varietà esofagea. 
Sebbene studi precedenti avessero indicato che lo zinco aveva un effetto protettivo sull'esofago in termini di cancro, non era chiaro perché.

Dr. Zui Pan

Un team di ricercatori guidato dalla professoressa associata Zui Pan ha deciso di approfondire ulteriormente. 
Hanno scoperto che lo zinco ha la capacità incredibilmente utile di fermare selettivamente la crescita delle cellule cancerose lasciando intatte le normali cellule epiteliali esofagee . 

I ricercatori dicono che la loro scoperta potrebbe aiutare a migliorare il trattamento per il cancro esofageo e anche fornire alcune informazioni su come potrebbe essere prevenuto. 
Pan ha sottolineato che molti malati di cancro hanno una carenza di zinco .

È una scoperta significativa; il cancro esofageo è ora la sesta causa di morte per cancro
negli esseri umani a livello globale, e il tasso medio di sopravvivenza a cinque anni per quelli con la malattia è inferiore al 20%. 
Nel 2016, il National Cancer Institute riferisce che la malattia ha ucciso solo 16.000 persone negli Stati Uniti.
Successivamente, i ricercatori vorrebbero studiare in che modo i segnali tra zinco e calcio sono collegati e si influenzano reciprocamente nella speranza di perfezionare ulteriormente le strategie di trattamento e prevenzione .

Stai consumando abbastanza zinco?

La carenza di zinco è un problema serio. È necessario per molte delle proteine ​​e degli enzimi nel corpo e una mancanza di zinco può impedire alle cellule di funzionare correttamente, portando allo sviluppo non solo del cancro ma anche di altre malattie. 

Lo zinco è anche importante per la funzione immunitaria e la corretta guarigione delle ferite.
Lo zinco è un minerale essenziale, il che significa che il corpo non è in grado di produrlo e le persone devono ottenerlo dal cibo per mantenere le giuste quantità. 
Secondo il National Institutes of Health (NIH), gli uomini adulti hanno bisogno di 11 milligrammi al giorno, mentre le donne ne hanno bisogno di 8 milligrammi. 

È importante non esagerare, comunque; l'NIH riferisce che la tossicità dello zinco può causare effetti nocivi sulla salute , come  vomito, diarrea, mal di testa e nausea.



Alcuni gruppi sono particolarmente vulnerabili alla carenza di zinco. 
Ad esempio, le persone con determinate malattie digestive e gastrointestinali possono lottare con l'assorbimento di zinco. Sono anche a rischio quelli con malattie croniche del fegato o renali, diabete, anemia falciforme e diabete cronico.
Gli esperti dicono che anche i vegetariani devono fare lo zinco perché questo gruppo tende a perdere alcune delle migliori fonti di zinco, come la carne.
Ad aggravare il problema è il fatto che i vegetariani tendono a consumare elevate quantità di cereali integrali e legumi, che contengono fitati che inibiscono l'assorbimento dello zinco; ammollare i fagioli prima di cucinarli può aiutare ad alleviare questo problema in una certa misura.

Quali alimenti contengono zinco?

La buona notizia è che lo zinco può essere trovato in un'ampia varietà di alimenti. 
Le ostriche sono la scelta migliore in quanto contengono molto più del minerale per porzione rispetto ad altri alimenti, ma ci sono molte altre fonti di cibo più pratiche a cui rivolgersi.

Alcune buone scelte includono: granchio, manzo, aragosta, maiale, fagioli, uova. pollo, anacardi, ceci e yogurt. Se nessuno di questi alimenti ti appella, può valere la pena prendere in considerazione un integratore di zinco per assicurarti di averne abbastanza, ma ti consigliamo di rivolgersi a una fonte attendibile come macrolibrarsi per evitare ingredienti pericolosi.

Riferimenti per questo articolo includono:




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