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venerdì 8 maggio 2020

Una nuova ricerca afferma che la vitamina D può ridurre la gravità di COVID-19

I ricercatori Tilda raccomandano l'integrazione di vitamina D per gli anziani a rischio Covid-19


La vitamina D può svolgere un ruolo importante nel ridurre la gravità delle infezioni da COVID-19 , secondo un nuovo studio condotto da ricercatori del Trinity College di Dublino .


Lo studio, condotto dall'Irish Longitudinal Study on Aging (TILDA) e pubblicato sul Journal of Alimentary Pharmacology and Therapeutics, ha esplorato importanti discrepanze nei tassi di mortalità COVID-19 a diverse latitudini in tutto il mondo.


Traduzione a cura di Vivereinmodonaturale.com

I paesi dell'emisfero meridionale, come l'Australia, hanno tassi di mortalità per coronavirus relativamente bassi rispetto ai paesi situati nell'emisfero settentrionale, come l'Italia e la Spagna. Questi due paesi non solo hanno registrato due dei più alti numeri di mortalità nella pandemia, ma hanno anche registrato bassi livelli di popolazione di vitamina D.
I ricercatori hanno sottolineato l' elevata prevalenza della carenza di vitamina D nei paesi del nord come possibile ragione dei loro alti tassi di mortalità per coronavirus.

Questa carenza, hanno osservato i ricercatori, potrebbe derivare dal fatto che questi paesi si trovano a latitudini che ricevono luce solare insufficiente sia in inverno che in primavera. La vitamina D è un nutriente sintetizzato dal corpo umano in risposta all'esposizione alla luce solare.
"Abbiamo prove a sostegno di un ruolo per la vitamina D nella prevenzione delle infezioni toraciche, in particolare negli anziani con bassi livelli. In uno studio la vitamina D ha dimezzato il rischio di infezioni al torace nelle persone che hanno assunto integratori ", ha dichiarato Rose Anne Kenny, investigatrice principale di TILDA.
Secondo Kenny, oltre alla sua nota capacità di supportare una sana risposta del sistema immunitario e promuovere una buona salute delle ossa e dei muscoli, la vitamina D ha anche la capacità di sopprimere le gravi risposte infiammatorie nei pazienti gravemente malati di COVID-19.
"La vitamina D ha molti benefici per la salute delle ossa e dei muscoli e del sistema immunitario, oltre a un ruolo potenzialmente critico nella soppressione della risposta proinfiammatoria grave che caratterizza le gravi complicanze della COVID-19", ha detto Kenny.

Nel loro studio, i ricercatori TILDA hanno raccomandato l'integrazione di vitamina D per le popolazioni a rischio, facendo eco efficacemente a chiamate simili da parte di diverse istituzioni come Public Health England e i governi scozzese e gallese, che hanno tutte emesso raccomandazioni per l'integrazione di vitamina D per i residenti nelle case di cura , nonché a coloro che potrebbero non essere sufficientemente esposti al sole, ad esempio persone che devono indossare abiti che coprono la maggior parte della pelle all'aperto o persone con la pelle scura.

"Se lo stato di vitamina D è sufficiente, potrebbe essere utile per gli adulti vulnerabili , in particolare quelli con più di 70 anni che" coccolano "durante l'epidemia di COVID-19", ha osservato il team di ricerca TILDA.

La vitamina D può essere ottenuta da fonti alimentari come salmone, tonno, sardine e altri pesci grassi, nonché formaggio, tuorli d'uovo e fegato di manzo.
Tuttavia, secondo Eamon Laird, un ricercatore della Trinity che ha anche lavorato con il team TILDA, l' integrazione è il mezzo migliore per ottenere la vitamina D , facendo eco a una dichiarazione del suo collega TILDA Kenny che ha affermato che l'assunzione di integratori da 800 a 1.000 mcg al giorno lo farà aiutare a garantire i normali valori ematici della vitamina negli individui.
"Poiché gli effetti del coronavirus continuano, molti di noi sono limitati nel tempo che possiamo trascorrere all'aperto, quindi sono necessarie ulteriori cure per mantenere sani i livelli di vitamina D", ha affermato Laird.

La vitamina D può aiutare a proteggere il sistema respiratorio e il sistema immunitario

Un nutriente liposolubile , la vitamina D è associata al corretto funzionamento dei sistemi muscolo-scheletrico, gastrointestinale, endocrino e cardiovascolare del corpo.
Una delle sue funzioni più importanti, tuttavia, è la sua capacità di supportare un sistema immunitario ottimale .

"Non c'è disaccordo tra scienziati e medici sul fatto che la vitamina D sia importante per il sistema immunitario", ha detto il genetista di Harvard David Sinclair, osservando che le cellule immunitarie del corpo hanno bisogno della vitamina D per funzionare correttamente.

In una recensione pubblicata sul Central European Journal of Immunology , i ricercatori dell'Università di Palermo in Italia hanno osservato che la vitamina D svolge un ruolo cruciale nel promuovere una risposta immunitaria sana agendo come immunomodulatore. La vitamina lo fa potenziando la produzione di agenti antimicrobici all'interno del corpo.

Recenti scoperte, nel frattempo, da uno studio in vitro condotto da ricercatori dell'Università della Finlandia orientale , hanno rilevato che la vitamina D può svolgere un ruolo nell'attivazione di alcuni geni coinvolti nella risposta immunitaria dell'organismo. 

A parte i suoi effetti positivi sul sistema immunitario del corpo, un documento pubblicato nel BMJ collega anche la vitamina D ai miglioramenti della salute respiratoria, rilevando che la vitamina aiuta a "proteggere" il sistema respiratorio impedendogli di contrarre le infezioni .

Lo studio si basava sull'ampia analisi dei dati grezzi che i ricercatori hanno compilato da circa 11.000 persone che hanno partecipato a 25 studi clinici condotti in 14 paesi.
Hanno scoperto che la vitamina D ha aiutato a proteggere il sistema respiratorio dalle infezioni aumentando i livelli di peptidi antimicrobici - sostanze naturali simili agli antibiotici - nei polmoni.

"I nostri risultati si aggiungono al corpus di prove a sostegno dell'introduzione di misure di sanità pubblica come la fortificazione alimentare per migliorare lo stato della vitamina D, in particolare in contesti in cui è comune una grave carenza di vitamina D, ha affermato il team di ricerca della Queen Mary University di Londra .
Visita Pandemic.news per le ultime notizie e gli studi sui potenziali trattamenti COVID-19 come la vitamina D.

Le fonti includono:

BMJ.com

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martedì 5 maggio 2020

SCANDALOSO! IL PRIMO VACCINO CONTRO IL COVID-19 NASCE IN ITALIA! PROPRIO DOVE HANNO SEQUENZIATO IL VIRUS PER ATTESTARE CHE FOSSE QUELLO CINESE!

Il primo vaccino che "neutralizza" il covid-19 nasce in Italia, e indovinate dove? Allo Spallanzani!? Lo spallanzani è lo stesso ospedale dove hanno sequenziato la prima volta il virus per attestare se era quello cinese.. 

Vi ricordate il post sul direttore sanitario dello Spallanzani? 


Eccolo!

Nella foto il dott. Francesco Vaia
Il personaggio che vi dissi si chiama Francesco Vaia e fu invischiato anni fa in una truffa alle Asl per 82 milioni di euro

Corrotto fino al midollo? Dove c'è da guadagnare grosse cifre c'è lui.

Ebbene, tutto questo avviene proprio nel suo ospedale. 

Che coincidenza.. oggigiorno però sono troppe ad essere le coincidenze in italia e nel mondo. 


Coronavirus: Bergamo e Brescia sono le città più vaccinate d'Italia contro la meningite e l'influenza, e ora i morti non si contano..

Leggete questo trafiletto, è tratto da un'articolo di un giornale online che attesta che il primo sequenziamento del virus è stato attuato proprio allo Spallanzani di Roma, (l'ospedale che ha come direttore sanitario Francesco Vaia, indagato e tratto in arresto per una truffa di 82 milioni di euro. Tangenti e sanità, arresti a Roma ) e il secondo sequenziamento successivamente al Sacco di Milano.. la nuova terra dell'intoccabile Burioni: 


"Sulla base delle sequenze genetiche, da dove era arrivato il virus e come si stava diffondendo in tutto il Nord Italia. All'inizio di febbraio, il sequenziamento del nuovo virus è stato annunciato dall'Istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani a Roma. All'inizio di marzo, l'analisi filogenetica dei primi 3 genomi ottenuti dagli isolati SARS-CoV-2 italiani circolanti in Lombardia e sequenziati presso l'Ospedale Luigi Sacco di Milano, ha dimostrato sia l'origine cinese dell'epidemia pandemica che la loro derivazione da un cluster di genomi isolati in altri Paesi europei (in particolare in Germania e Finlandia) e in Centro-Sud America. I virologi che hanno dato un'occhiata all'RNA virale sono rimasti sbalorditi. Era davvero un virus che aveva il 96% del genoma di un Coronavirus da pipistrello, ma anche 8 mutazioni nei punti chiave: le sequenze che codificavano per la proteina spike, il che avrebbe reso il virus terribilmente contagioso e invasivo per la specie umana."



Tutto torna! Questi farabutti si sono creati un bel business sia con la raccolta fondi, i coronabond, il criminoso Mes e ancora vorrebbero continuarlo iniettandoci non si sa bene cosa via intramuscolo!


Vi lascio appena due articoli sulla pericolosità della fabbricazione di vaccini di questo tipo: 



Crea il problema trova la soluzione. 


QUESTI SONO DEGLI ASSASSINI CRIMINALI! 


E CONTE HA ANCHE IL CORAGGIO DI BUTTARE 140 MILIONI DI EURO PER DARLI AL BASTARDO DI BILL GATES!? 


MA POI LA LOGICA? SE AVETE IL VACCINO, QUESTI SOLDI PERCHE' LI AVETE DATI GATES? SCOPERTO L'ARCANO! E' IN REALTA' UNA TANGENTE DA PAGARE PERCHE' E' TUTTA OPERA SUA. TUTTA UNA SUA IDEA DOPO CHE HA ORGANIZZATO A NEW YORK L'EVENTO 201. (SIMULAZIONE SULLE PANDEMIE GLOBALI)



ANCORA UN'ALTRA COINCIDENZA QUINDI.

NON C'E' LIMITE ALLA VERGOGNA! 

QUESTI FARABUTTI ANDREBBERO ARRESTATI ALL'ISTANTE! 

MAGISTRATI DOVE SIETE!!

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lunedì 4 maggio 2020

Perché l'idea del vaccino antinfluenzale obbligatorio per contenere il covid-19 fa acqua da tutte le parti


Grazie al capo del PD, Zingaretti, la misura annunciata nei giorni scorsi, sta diventando realtà.

Obbligo di vaccino antinfluenzale e anti pneumococcica per gli over 65 e il personale sanitario nel Lazio dal 15 settembre. Il presidente della Regione Lazio ha firmato l’ordinanza che prevede tra l’altro l’inidoneità temporanea del personale sanitario in mancanza di vaccinazione.

La mancata vaccinazione per le persone ultra 65 anni comporterà l’impossibilità di accedere a centri anziani o altri luoghi di aggregazione che non consentano di garantire il distanziamento sociale.

L’ordinanza prevede anche la forte raccomandazione del vaccino antinfluenzale “per tutti i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni attraverso il pieno coinvolgimento dei pediatri di libera scelta”.
Con questa ordinanza il Lazio raccoglie l’appello lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per ridurre i fattori confondenti per il COVID-19 in presenza di sintomi analoghi” commenta il presidente della Regione Nicola Zingaretti.
Peccato che all’OMS sia sfuggita la correlazione tra la somministrazione di vaccino antinfluenzale e forme violente di influenza. Inoltre, se vogliamo inquadrare questa misura nell’ottica della prevenzione da Coronavirus/Covid-19ricordiamo che la somministrazione del vaccino porta ad essere immunodepressi per molti mesi e quindi ci rende esposti a numerosi altri virus.
Focus ce ne parla in caso di “lotti avariati” di Vaccino antinfluenzale che hanno portato alla morte di alcune persone
Il corriere del trentino ce ne parla come di uno strano fenomeno ” inspiegabile “
vaccinati-influenza
Il Vaccino FluVax antinfluenzale può contenere:
vaccino ani influenza cosa può contenere

Ma facciamo ancora più attenzione a cosa ci dice la rivista scientifica medica PUBMED in prospettiva COVID-19.

influenza vaccino
La vaccinazione può aumentare il rischio di altri virus respiratori, un fenomeno noto come interferenza virale. I disegni di studio negativi al test vengono spesso utilizzati per calcolare l’efficenza del vaccino antinfluenzale. Il fenomeno dell’interferenza virale va contro il presupposto di base … ecc ecc.. e conclude:
L’esame delle inteferenze virali da parte di specifici virus respiratori ha mostrato risultati contrastanti. L’interferenza del virus derivato dal vaccino era significativamente associata al coronavirus e al metapneumovirus umano; ecc.ecc.
Lasciamo agli esperti e ai comitati tecnici-scienitifici ogni conclusione su questa misura nell’ottica della prevenzione dal Coronavirus stesso.
Per approfondimenti e conclusioni scientifiche:
” Prendendo così ad esempio la questione del vaccino anti-influenzale, è utile riportare l’ampia “review” pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica “The Lancet” ( ). In questo numero sono stati studiati e confrontati fra loro tutti gli studi ufficiali pubblicati sull’argomento negli ultimi quaranta anni. La “review” conclude che “…l’utilità della vaccinazione anti-influenzale in soggetti di età superiore a 65 anni è risultata essere modesta o nulla…”.
Sempre secondo The Lancet, I vaccini antinfluenzali possono fornire una protezione moderata contro l’influenza virologicamente confermata, ma tale protezione è notevolmente ridotta o assente in alcune stagioni. Mancano prove di protezione negli adulti di età pari o superiore a 65 anni.
Secondo un altro studio, questa volta canadese, del 15 giugno 2004 ( ), si constatava addirittura che “…a causa delle vaccinazioni anti-influenzali, tendevano ad ammalarsi di più le persone che si vaccinavano, rispetto a quelle che non lo avevano fatto…”, confermando l’evidenza del Corriere del Trentino.
Infine, nel febbraio del 2005, sulla rivista “Arch. Int. Med.” ( ), si è concluso che “…negli Stati Uniti, negli ultimi 25 anni, non è stato possibile correlare la maggior diffusione della vaccinazione con una diminuzione di mortalità nei soggetti con oltre 65 anni, per complicazioni da influenza (bronco-plomoniti, etc….)….”.

Guarda la video-intervista al Dott.Amici

ARTICOLO DI PUBMED
 2004, 15 giugno 2004; 30 (12): 109-16.

Efficacia del vaccino contro l’influenza trivalente inattivato negli istituti di cura a lungo termine, Toronto, 2003-2004.

[Articolo in inglese, francese]
PMID:
15239482
[Indicizzato per MEDLINE]
Testo completo gratuito : peccato che il testo sia stato occultato online, quindi andrebbe rintracciato l’articolo originale

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