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sabato 30 agosto 2025

🧪 Vaccini, Nanopolveri e Obblighi: il Dossier Italiano di Gatti e Montanari (2016-2017)

 
la famosa ricerca sui vaccini del dottor stefano montanari e della dottoressa Gatti
il Dossier Italiano di Gatti e Montanari (2016-2017)

💉 Dossier Italia: 

 Le Nanoparticelle nei Vaccini: il lavoro di Gatti e Montanari (2016-2017)


Di Salvatore Calleri NatMed e Corrado Cianchino PhD

Introduzione

Il biennio 2016-2017 rappresenta un punto di svolta nella storia scientifica e politica italiana in materia di vaccini.
Da un lato, due ricercatori indipendenti, Antonietta Gatti e Stefano Montanari, pubblicavano uno studio rivoluzionario in cui denunciavano la presenza di nanopolveri inorganiche e particelle industriali nei vaccini.
Dall’altro, il Parlamento italiano, guidato dall’allora ministra della salute Beatrice Lorenzin, approvava una delle leggi più discusse della storia recente: l’obbligo di 12 vaccinazioni pediatriche per poter accedere a scuola.

Due binari paralleli che, sebbene non si siano mai ufficialmente incrociati, raccontano la stessa vicenda: quella di un Paese che sceglie di blindare la strategia vaccinale proprio mentre emergono dati che ne avrebbero imposto una revisione critica.


Le radici della nanopatologia


Le radici della nanopatologia



Per comprendere il significato della ricerca di Gatti e Montanari bisogna tornare indietro di oltre un decennio.

  • 1990-2000 → I due scienziati iniziano a indagare gli effetti delle polveri sottili sull’organismo umano, scoprendo che nanoparticelle invisibili a occhio nudo possono penetrare nei tessuti, provocare infiammazioni croniche e alterare i processi cellulari.

  • 2004 → Antonietta Gatti diventa consulente della Commissione Europea sui rischi delle nanoparticelle.

  • 2006 → I due pubblicano uno dei primi testi divulgativi italiani sulla “nanopatologia”. Nello stesso anno, subiscono il sequestro del loro microscopio elettronico a Modena, vicenda che durerà anni e che verrà interpretata come un tentativo di fermare le loro ricerche indipendenti.

  • 2010-2015 → Lavorano su polveri di guerra (Iraq, Kosovo, Afghanistan) e su casi civili (Ilva di Taranto, poligoni militari italiani), documentando danni a popolazioni esposte a nanopolveri.

Queste esperienze scientifiche, accumulate sul campo, li porteranno a chiedersi: cosa accade quando queste stesse nanoparticelle vengono iniettate direttamente nel corpo attraverso un vaccino?


La ricerca sui vaccini (2016-2017)

La ricerca sui vaccini (2016-2017)

Nel 2016, Montanari e Gatti iniziano a raccogliere campioni di vaccini distribuiti in Europa. Grazie al loro microscopio elettronico a scansione (SEM) e alla tecnica di spettroscopia a raggi X a dispersione di energia (EDX), analizzano 44 tipi diversi di vaccini, tra pediatrici e per adulti.

I risultati: un catalogo di contaminazioni

Pubblicati nel gennaio 2017 sulla rivista International Journal of Vaccines and Vaccination, i dati rivelarono una realtà inquietante:

  • Tutti i vaccini analizzati risultavano contaminati da micro- e nanoparticelle inorganiche.

  • Tra le sostanze rinvenute:

    • Alluminio in diverse forme cristalline,

    • Acciaio inossidabile,

    • Tungsteno,

    • Piombo,

    • Cromo,

    • Titanio,

    • Antimonio,

    • Residui di leghe industriali.

Alcuni campioni presentavano quantità tali da mostrare decine di particelle per campo visivo al microscopio.

📌 Nel paper si legge:

“The vaccines analyzed contain non-biodegradable and non-biocompatible foreign bodies that are neither declared nor expected. Their presence is inexplicable and extremely concerning in view of their potential toxicological effects.”


Le implicazioni biologiche

Le nanoparticelle rilevate non erano menzionate nei bugiardini ufficiali. Gatti e Montanari avvertivano che queste particelle:

  • non si degradano nel corpo umano,

  • possono accumularsi nei tessuti (fegato, milza, midollo osseo, cervello),

  • attivano il sistema immunitario in maniera cronica,

  • possono innescare processi autoimmuni e degenerativi.

In altre parole, sostanze mai testate per inoculazione diretta risultavano presenti nei vaccini pediatrici e destinati a neonati.

Lo studio specifica:

“Given their small size, these particles can enter cell nuclei and interact with DNA, potentially triggering genotoxic effects.”


Il contesto politico: la legge Lorenzin del 2017

La legge Lorenzin del 2017



Mentre queste scoperte venivano pubblicate, l’Italia viveva uno dei momenti più controversi della sua storia sanitaria.

  • Maggio 2017 → Il governo Gentiloni approva un decreto che introduce 12 vaccini obbligatori per i bambini da 0 a 16 anni (morbillo, polio, difterite, tetano, pertosse, epatite B, varicella, haemophilus, rosolia, parotite, meningococco B e C).

  • Luglio 2017 → La legge viene ratificata dal Parlamento con proteste popolari senza precedenti. Migliaia di famiglie scendono in piazza in tutta Italia.

  • Votazioni: alla Camera il decreto passa con 296 voti favorevoli e 92 contrari; al Senato con 171 voti favorevoli e 63 contrari.

  • Settembre 2017 → Scatta l’obbligo di presentare i certificati vaccinali per l’iscrizione a scuola.

La coincidenza temporale è evidente: mentre due scienziati documentavano la presenza di nanocontaminazioni non dichiarate nei vaccini, lo Stato italiano sceglieva di renderli imposti per legge a tutta la popolazione infantile.


Reazioni mediatiche e ostracismo


Nella foto il Dott. Stefano Montanari e la coniuge Dott.ssa Antonietta Morena Gatti


Le conseguenze non tardarono:

  • I principali quotidiani italiani ignorarono lo studio.

  • Trasmissioni TV e opinionisti ridicolizzarono Gatti e Montanari, etichettandoli come “allarmisti” o “anti-scientifici”.

  • La comunità accademica ufficiale rifiutò di aprire un dibattito sui dati.

Eppure, nessuno entrò nel merito dei risultati al microscopio. La critica si fermò all’etichetta, senza affrontare la sostanza: perché nei vaccini sono state trovate particelle industriali come tungsteno e acciaio inossidabile?

Montanari dichiarò in un’intervista del 2017:

“Noi mostriamo immagini al microscopio. Chiunque può verificarle. Non si tratta di opinioni, ma di fatti materiali.”


La questione etica e il nodo irrisolto


La questione etica e il nodo irrisolto



La pubblicazione del 2017 sollevava domande etiche di enorme portata:

  1. Controllo di qualità: chi verifica realmente la composizione dei vaccini prima dell’immissione sul mercato?

  2. Trasparenza: perché sostanze non dichiarate sono state trovate in prodotti somministrati a milioni di bambini?

  3. Rischi a lungo termine: quali effetti possono avere nanoparticelle inorganiche sul sistema immunitario e neurologico di un bambino vaccinato nei primi mesi di vita?

  4. Obbligo: è legittimo imporre un trattamento sanitario che contiene elementi mai testati ufficialmente per la sicurezza?


Dopo il 2017: silenzi e resistenze

Negli anni successivi, nonostante l’eco che la ricerca ebbe a livello internazionale (in Germania, Francia e Spagna se ne discussero in convegni indipendenti), in Italia il tema rimase tabù.

  • 2018-2019 → Montanari e Gatti continuano conferenze in Italia ed Europa, ma incontrano ostilità crescente.

  • 2020-2021 → Con l’arrivo della pandemia e dei vaccini Covid-19, il loro lavoro viene richiamato da associazioni indipendenti che chiedono analisi analoghe sui nuovi prodotti a mRNA.

  • Oggi → Lo studio resta consultabile online, ma raramente citato nei dibattiti ufficiali.

Montanari in più occasioni ha ribadito:

“La scienza non è un atto di fede. Mostrare che nei vaccini ci sono particelle estranee non significa essere contro i vaccini, ma pretendere che siano sicuri e controllati.”


Il nodo ancora aperto

La vicenda Montanari-Gatti mostra come scienza e politica possano correre su binari opposti.
Nel momento in cui si sarebbero dovuti aprire controlli indipendenti e trasparenti, l’Italia ha scelto di rispondere con l’imposizione e con il silenzio mediatico.

Restano aperte le stesse domande di allora:

  • Perché quelle particelle erano lì?

  • Perché nessuna autorità ha avviato indagini indipendenti dopo la pubblicazione del 2017?

  • E soprattutto: quanto possiamo fidarci di un sistema che ignora le proprie stesse contraddizioni?

📌 La storia non si è chiusa nel 2017. Al contrario, oggi – nell’era post-Covid – quella ricerca appare ancora più attuale.


Dossier 2004–2017: 13 Anni di Scoperte Oscurate

13 Anni di Scoperte Oscurate



  • 2004 → inizio studi nanoparticelle in ambito biomedico.

  • 2006 → prime denunce di nanopolveri nei tessuti umani.

  • 2012 → pubblicazioni scientifiche internazionali.

  • 2016 → ricerca Gatti–Montanari sui vaccini.

  • 2017conferma tedesca (AGBUG).

  • 2018–2019 → censura crescente, attacchi mediatici. 

  • 2020+ → collegamenti con vaccini Covid.


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lunedì 25 maggio 2020

Il maligno Facebook ora vieta qualsiasi collegamento da Brighteon.com o NaturalNews.com nella messaggistica PRIVATA!

Facebook censura le piattaforme che hanno caricato Plandemic di Judy Mikovits. 
Le persone non devono vederlo!


Mentre Joe Rogan sta conducendo un esodo di massa lontano dall'universo tecno-fascista di Google / YouTube, Facebook sta aumentando la sua censura a un livello che fornirà agli avvocati generali di tutti gli Stati Uniti un sacco di munizioni nelle loro azioni antitrust contro il gigante dei social media.



Traduzione a cura di Vivereinmodonaturale.com

Dopo aver inserito nella lista nera la condivisione di qualsiasi collegamento da Brighteon.com - una piattaforma video a voce libera - e NaturalNews.com, Facebook sta bloccando qualsiasi menzione di Brighteon o NaturalNews nella messaggistica privata su Facebook.

Ciò significa che questo è molto più che censurare la condivisione pubblica di video di Brighteon o articoli di NaturalNews: si tratta in realtà di oppressione punitiva e antitrust di fonti concorrenti di contenuti generati dagli utenti. Facebook sta diventando "piena mafia" e sta entrando nel regno di comportamenti chiaramente criminali che vanno ben oltre ogni protezione del Sec. 230 del DMCA. (La legge degli Stati Uniti sulle comunicazioni)
Ecco cosa succede quando si tenta di condividere un collegamento Brighteon o NaturalNews in un messaggio privato su Facebook: "questo collegamento è contrario agli standard della nostra comunità"


Questo stesso messaggio appare indipendentemente dal fatto che tu stia condividendo un video sul giardinaggio domestico, la cura degli animali domestici, la salute delle donne, l'alimentazione, l'energia solare, la raccolta dell'acqua piovana, le arti curative o qualsiasi altro argomento.

Questa non è censura che mira ad un punto di vista politico, ad esempio, o anche a un aspetto particolare di un dibattito. È annientamento contro un'intera piattaforma di contenuti e tutti i suoi utenti. (Brighteon attualmente ha oltre 44.000 canali video che coprono un ampio spettro di opinioni su politica, ecologia, scienza, cultura e così via.)

Facebook ha messo in atto questa lista nera malevola e illegale subito dopo che gli utenti hanno iniziato a inondare Brighteon con varie versioni linguistiche del video 

"Plandemic" con la dott.ssa Judy Mikovits.





Nessuno di questi video è stato caricato da noi. Sono stati caricati da altri utenti e il documentario è protetto dalla libertà di parola. Ma a quanto pare, Big Pharma o l'OMS comunista cinese ha ordinato a Facebook di bloccare Brighteon al fine di interrompere qualsiasi condivisione del video plandemic. Questo dimostra solo quanto sia pericolosa la verità per i tecno-fascisti e lo stato profondo del vaccino.

Intraprendi delle azioni per protestare contro la lista nera malevola e antitrust di Facebook sulla condivisione dei link di Brighteon e NaturalNews

Abbiamo bisogno del tuo aiuto per protestare contro questa azione malvagia di Facebook, che fa parte del cartello criminale tecno-fascista globalista che è gestito dalla Cina e ora è impegnato a colpire l'umanità per lo sterminio attraverso l'arma biologica del coronavirus e il previsto crollo finanziario.

Questo articolo su Banned.news elenca le azioni che puoi intraprendere, dall'invio tramite e-mail del supporto di Facebook alla richiesta di Facebook che rimuova la lista nera. Puoi persino presentare un reclamo all'FTC o al DOJ.

È fondamentale che ci aiuti a protestare contro questa censura illegale da parte di Facebook . Altrimenti, nessuno sarà in grado di condividere collegamenti da video di Brighteon o articoli di NaturalNews su Facebook.

Nel frattempo, incoraggiamo tutti a unirsi a AllSocial.com , una piattaforma di social media anti-censura gestita da imprenditori pro-umani impegnati, in cui pubblichiamo i nostri contenuti quotidianamente. I nostri canali attuali sono:



È ora che tutti lascino Facebook, YouTube, Google e Twitter . 
Usa AllSocial.com , Brighteon.com e altre piattaforme alternative in cui non verrai censurato.
E Joe Rogan ha ragione! È tempo di far esplodere la stella della morte dei tecno-fascisti e unirsi a un esodo di massa lontano dalla loro tirannia e oppressione criminale.

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domenica 26 aprile 2020

La bieca censura contro il Dott. Giulio Tarro organizzata dal regime mediatico prezzolato.

Nella foto il giornalista Nicola Porro.

L’assurda storia degli immunologi e della loro associazione contro Tarro e soprattutto contro Giletti




L’assurda storia degli immunologi e della loro associazione contro Tarro e soprattutto contro Giletti Vogliono censurare i virologi anti-Burioni

https://www.nicolaporro.it/zuppa-di-porro/vogliono-censurare-i-virologi-anti-burioni/

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sabato 11 aprile 2020

LIBERTÀ PER TUTTI I LIBERI PENSATORI ITALIANI CONTRO LE TASK FORCE DI REGIME – Massimo Mazzucco


Il giornalista Massimo Mazzucco contro le fake news del sistema, in difesa della libertà di espressione, invita a dare massima diffusione al suo video-appello. Di fronte alla protervia del potere che vuole annullare decenni di libertà di dibattito in rete, per restaurare il monopolio di pochi grandi editori, padroni del discorso globale, non è il momento di stare nelle retrovie. Claudio Messora approva l’appello di Massimo Mazzucco e annuncia che è pronto ad agire concretamente con una iniziativa trasversale, organizzata, che difenderà la libera manifestazione del pensiero dai reazionari nostalgici dell’era pre-internet.






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Grazie a voi stiamo producendo tante trasmissioni ogni giorno. Abbiamo un Tg, un TgTalk, facciamo tante interviste e riusciamo anche a riprendere i convegni che dovreste proprio vedere. Stiamo lavorando a una tv che sia dei cittadini. Avrà un palinsesto, andrà tutta in diretta, si potranno rivedere i programmi, andrà anche sul digitale terrestre. Sarà di tutti e per tutti.
Adesso bisogna raccogliere questa sfida: dimostrare che la Tv dei Cittadini sta in piedi da sola, ogni mese, senza l’aiuto di gruppi di potere organizzato, di interessi di parte o della politica. In televisione, per fare una sola puntata alla settimana ci vogliono decine di giornalisti e decine tra tecnici e registi. Ogni mese, per una sola trasmissione spendono centinaia di migliaia, se non milioni di euro. Noi invece siamo in undici, poi ci sono gli affitti, i servizi, le utenze, i materiali che si consumano, quelli ancora da comprare… ma Byoblu costa solo 40 mila euro al mese. Come ci riusciamo? Lavoriamo con passione, dalla mattina alla sera, e non sprechiamo nulla.
Siamo in centinaia di migliaia di persone a guardare ogni giorno Byoblu. Già così è un’impresa storica: quattrocentomila iscritti su Youtube, quasi centomila in più ogni mese, centinaia di migliaia sugli altri social network, centotrenta milioni di video visti, ma nessuno ne parla: questa è la dimostrazione che siamo veramente liberi. E adesso stiamo costruendo le App: potrai vedere Byoblu (e non solo) sul tuo smartphone, sui computer, sui tablet e sulle smartTv. Manca poco ormai!


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giovedì 9 aprile 2020

Il valore della salute e quello del profitto: il 5G (ARTICOLO CENSURATO)

Articolo censurato!!!


Di “BENEDETTA PARAVIA”
06 Aprile, 2020

“Nel 2002 discussi la tesi di Laurea in Medicina Legale e delle Assicurazioni dal titolo: “La valutazione del danno alle persone da radiazioni elettromagnetiche. Aspetti giuridici e medico-legali”. La normativa era scarsa ma già era fondamentale il ruolo delle Istituzioni nella protezione dai campi elettromagnetici e si insisteva sulle precauzioni da adottare prima di acquistare o affittare un immobile. Il Professore mi riconobbe lungimiranza e mi laureai con lustro in Giurisprudenza. Già al tempo gli studi scientifici evidenziavano come i campi elettromagnetici ad alta e bassa frequenza avessero impatto sulla salute umana generando carcinomi, leucemie, alterazioni uditive, oculari e del DNA. Da allora siamo passati da semplici telefonini di plastica, che servivano solo per comunicare a distanza, a veri e propri smartphone che in molti casi hanno sostituito il nostro cervello.

Mentre in questi giorni il mondo combatte contro un virus che miete fin troppe vittime; silenziosamente e gradualmente, lo stesso mondo si riempie di ripetitori 5G, Italia inclusa.

La tecnologia 5G entra in diversi campi: robotica, intelligenza artificiale, internet of things e sensoristica, realtà virtuale ed aumentata ed in ogni ambito di applicazione digitale.

Il 5G ha sollevato proteste in ogni parte del mondo per gli effetti sulla salute ed il problema riguarda tutti perché la nuova tecnologia è capillare e prevede il posizionamento di moltissime micro antenne (a Roma ad esempio sono già state posizionate e se ne attende solo l’attivazione).

In molti si sono chiesti: perché proprio in questo periodo nel quale tutti siamo a casa ci si affretta a tagliare alberi in tutta Italia? Ebbene le foglie degli alberi rappresentano un ostacolo per le onde millimetriche del 5G, come riconoscono anche i gestori telefonici.



I colossi del 5G sono Ericsson, leader incontrastato in Europa e fornitore di rete per TIM; Huawei e Zte in Cina. Il ruolo di queste ultime è particolarmente importante negli attuali equilibri politico-economici perché a giugno 2019 hanno comunicato di rinunciare ai fornitori statunitensi di microchip e affini…così a Grosseto il 16 marzo 2020 comincia, e viene completato il primo aprile, l'abbattimento di 54 pini giovani e sani in Via Mascagni ed altri 15 risultano in fase di abbattimento. I tagli sono avvenuti durante le restrizioni da Covid-19 e dunque in violazione del DPCM dell'11/3.

A Bergamo nel piazzale Alpini gli abbattimenti sono datati 20 marzo; 13 marzo per il Parco Fratelli Locatelli; 26 febbraio per il giardino della Prefettura; il 31 gennaio viene completato l'abbattimento di tutti gli alberi di Piazza Dante. A Firenze il 17 febbraio si abbattono 17 pini a Piazza della Vittoria.

La mappa in diretta, ecco come si sta diffondendo il coronavirus giorno per giorno in tutto il mondo
I primi di marzo a Roma ci sono abbattimenti su Nomentana, Aurelia e all' Eur (Piazzale Asia) che si aggiungono ai precedenti abbattimenti di splendidi tigli a Monteverde; mentre ad Ostia a partire da ottobre è stata violata la Riserva di Procoio, tra proteste e manifestazioni dei residenti. Il 14 marzo il Tribunale di Roma ha posto sotto sequestro la Riserva eh ha avviato un'inchiesta.

A Forlì il1 aprile, 36 alberi ad alto fusto vengono abbattuti in viale Gramsci; a Villanterio (PV) il 7 marzo, sono stati tagliati ontani, pioppi e salici lungo 3 Km del fiume Lambro. A Montegiordano (CS) il 29 marzo vengono abbattuti 115 pini secolari ed ai Giardini Naxos il 31 marzo numerosi eucalipti. Infine a Trieste il 30 marzo vengono tagliati via gli alberi di Viale XX Settembre ma l’elenco non è esaustivo, si continua in tutto il paese. Le motivazioni ufficiali sono sicurezza dei cittadini e malattia degli alberi ma le evidenze che l’eliminazione degli alberi sia connessa alle istallazioni delle antenne 5G provengono, tra le altre fonti, dall'ente britannico per la cartografia statale: nelle 46 pagine sulle pianificazioni geo-spaziali del 5G a titolo di manuale d'uso per autorità locali, si invita a valutare come il segnale del 5G possa essere impattato "identificando tutti gli oggetti significativi in genere con altezza oltre i 4 metri, quali ad esempio statue, monumenti [...], alberi di grandi dimensioni e siepi alte", poiché arbusti, foglie e rami devono essere considerati come bloccanti al pari di materia solida.

TCL presenta uno smartphone 5G a 399euro
Ma torniamo al 5G: si tratta di radiofrequenze a onde millimetriche che comportano un'irradiazione permanente e ubiquitaria. La sperimentazione mondiale corrente porta con sé effetti termici e biologici a dir poco inquietanti. Martin Pall, Professore Emerito di Biochimica e Scienze Mediche di Base all'Università Statale di Washington, figura di spicco a livello mondiale, afferma: "Prevedo grandi catastrofi ecologiche e incendi, perché le piante soggette ai campi elettromagnetici sono più infiammabili. Possiamo essere certi che il 5G comporterà un numero di pulsazioni di gran lunga maggiore dei campi elettromagnetici attuali. Si tratterà di pulsazioni particolarmente potenti e rischiose. Potremmo avere vaste epidemie e vedere l’insorgere di 4 tipi di cecità: cataratta, distacco della retina, glaucoma e degenerazione maculare. Ci si aspetta inoltre danni ai reni". Egli spiega anche il possibile nesso Coronavirus-5G focalizzandosi sulla molecola proteica del canale di calcio (VGCC), le cui eliche agiscono come sensore di tensione ai cambiamenti elettrici attraverso la membrana plasmatica. È stato dimostrato che le frequenze esacerbino la replicazione virale, la diffusione o la letalità della malattia.

Olle Johansson, massimo esperto delle interrelazioni fra i campi elettromagnetici e gli organismi viventi ha specificato: "5G viene introdotto senza studi anche in America, ma in letteratura esistono 26.000 voci sui rischi: sono preoccupato!"

Ronald Kostoff, della Georgia Institute of Technology, afferma "Il 5G è il più grande esperimento non etico della storia; è ormai comprovato che il wireless abbassi le difese del sistema immunitario, esponendo a virus e malattie”.

Ecco la dimostrazione del perché è inutile lavarsi le mani senza seguire le linee guida
Ancora Nasrin Seyhan, direttrice del Dipartimento di Biofisica della Gazi University - Ankara, ed esperta di protezione dalle radiazioni non ionizzanti afferma: “Le radiazioni a radiofrequenza modulate a impulsi a 900 Mhz causano stress ossidativo su cuore, polmone, testicolo e tessuti epatici”. Lo stress ossidativo è stato di recente indicato dal premio Nobel Luc Montagnier come una delle cause della malattia da Coronavirus, tanto da sostenere la crucialità di assumere antiossidanti in questa fase.

Le opinioni di questi scienziati sono la Bibbia di Annalisa Buccieri, referente per il Lazio dell'Alleanza Italiana Stop5G, la quale mi riferisce: "Il 5G rappresenta una minaccia di enormi proporzioni per umanità e l’ecosistema. La scienza non è confusa in merito, si è espressa molto chiaramente. Piuttosto la distinzione fondamentale è quella tra scienza pura e scienza che risponde ai conflitti di interesse, come esplicitato nella recente sentenza della Corte d'Appello di Torino nel caso Tim-Romeo". L’alleanza Italiana Stop5G è una rete apartitica e trasversale nata con l'obiettivo di affermare il principio di prevenzione e precauzione, promuovendo azioni sociali e politiche finalizzate alla tutela della salute pubblica drammaticamente minacciata dal '5G Action Plan', recepito in fase sperimentale dal governo italiano già dal 2017. L'Alleanza appartiene all'Alleanza Europea Stop5G.

In Italia 183 Comuni sono ufficialmente “Stop 5G” e 58 Sindaci hanno emanato ordinanze per fermarlo, mentre 2 Regioni hanno approvato mozioni per la moratoria. Sempre in Italia i Comuni Bandiera Arancione Touring hanno l'obbligo di sperimentare il 5G, anche se si parla di offerta commerciale obbligatoria. Sandra Biglio, Presidente dell'Associazione Piccoli Comuni, si sta opponendo con forza.

Con il 5G si prevede di coprire tutti gli angoli del pianeta, anche con tecnologia laser, superando ogni possibile gap tra i territori.

Riuscirà il Corona virus ad anteporre il valore della vita e della salute a quello del profitto?”
Fonte originale censurata: https://www.lastampa.it/cronaca/2020/04/06/news/il-valore-della-salute-e-quello-del-profitto-il-5g-1.38686965

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martedì 31 marzo 2020

Abbiamo un blocco di 30 giorni. La verità fa male a qualcuno.


Un blocco di 30 giorni, evidentemente le troppe segnalazioni da parte dei vigliacchi del gruppo Perle Complottare sono andate a buon fine a beneficio dei loro padroni.. i cani hanno fatto il loro vile dovere.. adesso scodinzoleranno per prendere l'osso sporco di sangue che il loro padrone gli tirerà.

 Dove non vi è vergogna, manca virtù e onore.

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venerdì 28 aprile 2017

Il grande potenziale della vitamina C secondo il Dr. Robert Frederick Klenner

 Il grande potenziale della vitamina C secondo il Dr. Robert Frederick Klenner




Tra il 1945 e il 1949 gli Stati Uniti hanno subito un'epidemia di polio, una malattia infettiva è attribuita a un virus che attacca il midollo spinale e provoca atrofia e paralisi muscolare senza che i medici sapessero cosa fare.

Beh, il dottor Robert Frederick Klenner, che era riuscito già a curare molti pazienti di polmonite virale iniettandogli in vena grandi dosi di vitamina C, decise di dare a 60 malati di poliomielite precoce più di 2 grammi giornalieri di vitamina C per 14 giorni, e nessuno di essi soffrì paralisi.

Entusiasmato lo fece conoscere in una delle riunioni annuali dell' Associazione Medica Americana ma il suo lavoro fu ignorato.

Klenner riuscirebbe dopo a curare allo stesso modo sebbene con dosi molto maggiori casi di polmonite, meningite, encefalite, morbillo ed altre malattie, ed inoltre spiegò che ciò permette di prevenire le emorragie postparto, la sofferenza cardiaca fetale ed il dolore del parto. Il suo lavoro fu assurdamente rifiutato ed è ora di farlo nuovamente conoscere.

Fonte: https://medicbunker-la-verita.blogspot.it/2017/04/il-grande-potenziale-della-vitamina-c.html
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Dr. Peter H. Wise: "I chemioterapici sono poco efficaci"




I Chemioterapici aumentano appena di soli due o tre mesi la sopravvivenza delle persone con il cancro metastatico.
Questo è riconosciuto da Dr. Peter H. Wise dell'Imperial College di Londra Healthcare (Regno Unito) - in un articolo intitolato Farmaci contro il Cancro: la sopravvivenza e l'etica (Farmaci per il cancro: la sopravvivenza e l'etica)  pubblicato sul British Medical Journal.

Esiguo beneficio per un farmaco ingiustificatamente costoso e povero di risultati che può portare al fallimento i sistemi pubblici di salute.
Per questo noto endocrinologo è ora di ripensare nuovamente tanto al livello medico come economico ed etico il suo utilizzo e Finanziamento. 

Specialmente quando ci sono oggi altre forme di intendere ed affrontare il cancro anche nel proprio ambito dell'Oncologia.
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giovedì 27 aprile 2017

A Pavia la macchina che cura i tumori al 90% MA NESSUNO NE PARLA. Ecco i contatti e il telefono




Il CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) è una struttura innovativa e tecnologicamente avanzata, voluta dal Ministero della Salute con Legge n° 388 del 23.12.2000, per il trattamento di tumori radio resistenti o non operabili, mediante l’uso di ioni carbonio e protoni. Nella sala sperimentale, nelle aree dedicate e nei laboratori si effettuano anche attività di ricerca clinica, radiobiologica e traslazionale.

Sincrotrone: l’invenzione che cura il tumore resistente ai raggi x
Nonostante la struttura che ospita il Sincrotrone sia stata finanziata, in parte, dallo Stato, nessuno conosce il centro CNAO che attraverso l’adroterapia ha una percentuale elevatissima di guarigione dei tumori.*La puntata di “Report” di pochi mesi fa ha trattato un argomento molto importante e poco conosciuto per quanto riguarda la cura dei tumori.
A Pavia un gruppo di fisici e ingegneri hanno messo a punto una macchina per la cura dei tumori che esiste solo in altri tre luoghi nel mondo: Giappone, Cina e Germania.
Si tratta del Sincrotrone e cura i tumori radio resistenti.

Nella visita a Pavia il Sottosegretario Dott.Vito De Filippo (ex Governatore della Regione Basilicata) esplora le stanze in cui questo enorme macchinario viene utilizzato e attraverso il quale le particelle vengono accelerate:
 si tratta di struttura in cui viene iniettato un gas ricco di idrogeno o carbonio che crea un fascio di protoni o di ioni carbonio che percorrono questa circonferenza un milione di volte in mezzo secondo. Ad ogni giro le particelle aumento l’energia. Il carbonio richiede grandi macchine per venire accelerato ma quando arriva a colpire la cellula tumorale è tre volte più efficace dei raggi x.

Roberto Orecchia, direttore scientifico fondazione CNAO, spiega: 
“Il carbonio è più pesante e lascia una traccia all’interno della cellula. Nel suo percorso ad elevata intensità lascia una traccia tale che tutto quello che incontra, anche in questo caso del DNA, lo rompe. Questo è un tipo di danno non riparabile dalla cellula“.
Per tanto anche un tumore radioresistente può essere eliminato con gli ioni carbonio. Tutto questo sistema è stato messo insieme dall’eccellenza italiana nella fisica.

Sandro Rossi, Direttore Generale CNAO, spiega: 
il funzionamento del sincrotrone: ” Questo anello che ha una circonferenza di circa 80 metri, quando le particelle entrano in quell’anello cominciano ad accelerare e incominciano ad arrivare a circa 60/70% della velocità della luce. Quindi i fisici, gli ingegneri, selezionano l’energia giusta per arrivare dove esattamente il medico dice che bisogna fermare il fascio per trattare quel tumore“.
Con questa tecnica che si chiama Adroterapia stanno curando anche i sarcomi. “I sarcomi sono universalmente conosciuti come essere tumori radio resistenti – dichiara Roberto Orecchi – La probabilità di controllo locale con la Radioterapia generalmente non supera il 50/60%”.
Con la tecnica dell’Adroterapia, invece i dati sono più incoraggianti e arrivano all’80/85% di successo sulla malattia, in pratica significa di fatto la guarigione del paziente. Stanno emergendo anche altre indicazioni come il tumore del pancreas, che normalmente si riesce a curare nel 20% dei casi. Con l’adroterapia sono state registrate percentuali di sopravvivenza a due anni libera da malattie del 45%. Di solito tumori resistenti ai raggi x sono quelli della base cranica, tumori delle ghiandole salivari, tumori del retto, melanoma dell’occhio, e la prospettiva è quello di applicarlo anche per i tumori che colpiscono i bambini.
Oltre 600 sono i pazienti curati nel centro CNAO costruito per 150 milioni di euro di cui 95 messi a disposizione dallo Stato in base alla legge istituita dalla fondazione Veronesi del 2000.Nonostante sia sconosciuto l’invenzione del Sincrotone è orgoglio tutto italiano realizzato con l’Istituto di fisica nucleare Politecnico di Milano e l’Università di Pavia. Al progetto hanno partecipato 600 ditte di cui 500 italiane.
Come funziona Il lettino motorizzato in cui si stende il paziente come se fosse una tac è dotato di un laser con un puntamento ad altissima precisione colpisce il tumore in tante fette, come dichiara il direttore della fondazione; tali fette si scindono in un millimetro ciascuno e fetta per fetta colpisce il tumore.
Il trattamento varia dai 2 ai 15 minuti ed è perfettamente indolore.
Si curano anche pazienti che non avrebbero alternative. Purtroppo questa struttura, anche se finanziata dallo Stato, non tutti la conoscono perché non figura tra i centri di cura nazionale per il tumore. Il trattamento completo costa 24mila euro e finora solo le regioni Lombardia ed Emilia Romagna rimborsano l’intero costo della cura.
Altre regioni in Italia richiedono prima un’autorizzazione visto che molte Asl ignorano ancora il trattamento dell’Adroterapia. Purtroppo per far si che il CNAO venga elencato tra i centri riconosciuti per la cura del tumore si dovrà aspettare l’aggiornamento della legge di stabilità con l’elenco di malattie che potranno essere curate con l’adroterapia e completamente rimborsabili. Un aggiornamento che dovrebbe avvenire nell’immediato futuro visto che le persone in Italia malate di sarcomi sono oltre 4500, tutti tumori resistenti alla tradizionale radioterapia.
Il CNAO è stato istituito per volontà del Ministero della Salute e la Fondazione CNAO, incaricata della sua realizzazione, costruzione e funzionamento, è stata insediata a Milano il 21 novembre 2001, sotto la guida del prof. Ugo Amaldi. Il Centro si trova a Pavia e la sua inaugurazione è avvenuta il 15 febbraio del 2010. Nell’ottobre 2011 sono iniziati i trattamenti su pazienti volontari e selezionati dal ministero della salute. Il CNAO si prefigge lo scopo di curare i pazienti affetti da tumori solidi mediante l’uso di fasci di protoni e ioni carbonio: si tratta di particelle denominate adroni, da cui il nome di adroterapia. Nello stesso tempo effettuerà ricerca scientifica per individuare strumenti sempre più efficaci nella lotta contro il cancro.
In altri termini, il CNAO opererà a due livelli: presterà assistenza medica diretta ai malati di cancro e farà ricerca clinica e radiobiologica. Il centro funzionerà con prestazioni di carattere ambulatoriale; non sono previsti servizi di assistenza in regime di ricovero ordinario. A livello tecnologico il CNAO si avvale di un sincrotrone di 25 m di diametro, in grado di accelerare sia protoni, sia ioni di carbonio. Protoni e ioni saranno prodotti in due sorgenti, pre-accelerati da un acceleratore lineare, seguito da una linea di iniezione per il trasferimento delle particelle nell’anello del sincrotrone dove verranno ulteriormente accelerate ed estratte ad energie sino a 250 MeV per i protoni e 480 MeV/u per gli ioni carbonio. Il CNAO ha tre sale di terapia, una delle quali dotata di un sistema di trattamento con fascio sia orizzontale che verticale. In funzione del tipo di particelle utilizzate (protoni o ioni carbonio) e della loro energia, potranno essere irradiati tumori a profondità variabili da 1 a 27 cm. 

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