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venerdì 21 aprile 2017

Video della conferenza stampa che il Professor Burioni voleva far censurare con l'intervento della Presidente della Camera Laura Boldrini.

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Video della conferenza stampa che il Professor Burioni voleva far censurare con l'intervento della Presidente della Camera Laura Boldrini.







Nella foto a sinistra l'Onorevole Adriano Zaccagnini (politico) e a destra Roberto Burioni (      )



Qui l'antefatto http://www.freedompress.cc/la-conferenza-stampa-febbrile-sui-vaccini-il-professor-burioni-contro-lon-zaccagnini/

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Viale Vaccini

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DI MARCO TRAVAGLIO
ilfattoquotidiano.it
Ma vi rendete conto che un quivis de populo, un passante, un signor nessuno che non ha neppure un mestiere e che l’ultima volta che fu eletto fu al Comune di Firenze e poi basta, che non è più premier e neppure segretario del suo partito, tiene in ostaggio un intero Paese, che incidentalmente è il nostro? Vi rendete conto che questo noto frequentatore di se stesso ha appena nominato i vertici delle aziende di Stato, controlla militarmente le tre reti e i tre tg della Rai, dà ordini al governo e le pagelle ai ministri, pretende una punizione esemplare o meglio la chiusura dell’unico programma di giornalismo investigativo rimasto (Report) e – siccome l’unica qualifica che gli è rimasta è quella di figlio di papà Tiziano – fa il diavolo a quattro affinché il Csm o il ministro della Giustizia o magari i caschi blu dell’Onu radano al suolo la Procura di Napoli e il Noe che hanno osato scoperchiare le tangenti e i traffici alla Consip per truccare il più grande appalto d’Europa? Ieri abbiamo scritto che B. non sa più che dire e fare perché i renziani gli rubano le parole, le leggi e le malefatte di bocca. Ma c’è una differenza: pur con tutti i conflitti d’interessi, B. era un premier e un leader eletto dal popolo. Renzi non ha mai sottoposto se stesso né il suo programma (lo stesso di B.) agli elettori ed è improbabile che, se l’avesse fatto, avrebbe avuto la maggioranza.
Figurarsi quanti voti prenderebbe nel popolo del centrosinistra se li chiedesse per attaccare i pm e gl’investigatori che indagano su suo padre e i giornalisti che non gli chiedono il permesso. La canea scatenata dall’inchiesta di Report sul vaccino contro il papilloma virus fa dubitare della legge Basaglia. Prima di trasmetterla, il direttore Sigfrido Ranucci ha premesso che “il servizio non è contro l’utilità dei vaccini. Parliamo di farmaco-vigilanza. Di cosa succede quando ti inietti il vaccino e hai una reazione avversa. La legge prevede che il medico informi l’ufficio di farmaco-vigilanza entro 36 ore. Ma in quanti lo fanno?”. Poi il racconto di alcune ragazze affette da Hpv che, dopo il vaccino, hanno subìto reazioni avverse e faticato a segnalarle ai medici e alla vigilanza. Anche perché i dati sugli effetti negativi sono discordanti, inattendibili, sottostimati per la carenza di studi e istituti davvero indipendenti: forse per non creare allarmismi fra la gente poco informata, più probabilmente per compiacere le case farmaceutiche, che muovono capitali spaventosi, si comprano i media e spesso la ricerca, la medicina e la vigilanza. Di che altro dovrebbe occuparsi il “servizio pubblico”, se non della nostra salute?
Lo spiega bene al Fatto il farmacologo Silvio Garattini, interpellato da Report con altri esperti internazionali: “Nessuno scandalo, occorrono più trasparenza, più studi e più controlli indipendenti sugli effetti di tutti i farmaci, non solo dei vaccini”. Quanto al papilloma, “non esistono prove certe della sua correlazione col tumore alla cervice uterina”. Ma noi conosciamo solo “il 10% di quel che dovremmo sapere sulle sostanze che assumiamo” perché la gran parte degli studi sono “presentati dalle industrie farmaceutiche”: come chiedere all’oste se il vino è buono. Ma salta su tale Beatrice Lorenzin, del cui curriculum medico-scientifico nessuno può dubitare: maturità classica, stage al Giornale di Ostia, dirigente di FI ed Ncd, dunque ministra della Salute. Dall’alto di cotanta cattedra, spiega a Report (e dunque pure a Garattini e agli altri esperti intervistati) che chi non ha i titoli scientifici non deve parlare di vaccini, altrimenti “diffonde paura con tesi antiscientifiche”. Ha parlato Marie Curie. Poi c’è il novello Albert Einstein, al secolo Guelfo Guelfi, che sta nel Cda Rai perché scriveva i discorsi a Renzi, quindi ha la laurea ad honorem in farmacologia. Infatti discetta di vaccini e, già che c’è, chiede la testa di Ranucci e Berlinguer, e pure di Campo Dall’Orto che non li ha ancora decapitati. Il resto lo fanno i telegiornaloni e i giornaloni aggreppiati alla lobby del farmaco, che non ammette discussioni sui medicinali (ripetiamo: dibattiti tra scienziati sui pro e i contro, non inviti di ciarlatani a non vaccinarsi), e alla politica mainstream, che s’è autoproclamata Partito dei Vaccini contro il fantomatico Partito dei Virus, cioè – nella narrazione fumettistica della banda del buco – i 5Stelle.
Dopo 20 anni di difesa strenua, Repubblica unisce i suoi fuciletti a quelli del Pd contro Report. Il tutore dell’ordine Sebastiano Messina disperde con gl’idranti l’ultimo fiore all’occhiello della Rai perché nomina Benigni invano e, “anziché smascherare il grande imbroglio di chi vuole impedire agli italiani di vaccinarsi, sostiene la tesi opposta”. In attesa di svelarci chi vuole impedire agli italiani di vaccinarsi (la Papilloma Spectre? le Forze Oscure della Scarlattina in Agguato? la Morbillobby?), il gendarme chiede la cacciata di Ranucci che avrebbe tradito la lezione di Milena Gabanelli (peccato che fosse il suo braccio destro, che lei l’abbia scelto come suo successore e l’abbia difeso ancora ieri). Il tutto, beninteso, per “salvare Report da se stesso, allontanandolo velocemente dal sinistro latrato degli spacciatori di bufale”. Dunque Ranucci, nella prosa stilnovista di questo fuochista della macchina del fango, sarebbe un cane che latra bufale (e quali? Messina si scorda di indicarne una). Nasce così un nuovo reato: il leso vaccino. E un nuovo dogma di fede: l’Immacolata Vaccinazione. Il tutto, quando si dice la combinazione, pochi giorni dopo che Report ha smascherato i conflitti d’interessi fra l’Unità del figlio di Tiziano e il costruttore Pessina. Ma davvero questi impuniti pensano di farci credere che sparano su Report per difendere i vaccini? Ma pensano che siamo tutti fessi?
Marco Travaglio
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giovedì 20 aprile 2017

LA VERITA' SUL VACCINO PAPILLOMA VIRUS. EPIDEMIC HPV Papillomavirus. (Notizia del 2007)

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In quella scatola chiamata TV si è parlato spesso del nuovo vaccino antitumorale al collo dell'utero. Molti saranno rimasti sorpresi, dubbiosi o scettici riguardo la questione. Per questo motivo intendo trasmettere queste informazioni perchè diffondiate i giusti dubbi e magari salviate qualcuno.
Il papillomavirus (HPV) è considerato il principale responsabile del tumore femminile al collo dell'utero, che – ufficialmente - colpisce 1.800 italiane all'anno. Da questo aprile, la vaccinazione è raccomandata (in tre dosi) dal Ministero della Salute (salutate la salute..) per le ragazze tra i 9 e i 26 anni. Sarà “gratuito” (per i pazienti ma NON per le ASL - ndr) per i soggetti tra 9 e 12 anni, mentre tra i 12 e 26 costerà 188 euro. La cosa lascia perplessi per diversi motivi. Stranamente siamo l'unico paese al mondo ad attuare questa “prevenzione”, il che fa supporre ad un esperimento al quale gli “altri” paesi assisteranno.


Ulteriore perplessità sorge quando si indaga sugli studi che “dimostrerebbero” il valore di questa vaccinazione, e si scopre che:

1) Nel 2000 il tasso di mortalità dovuto a tale affezione ammontava a solo 3,3 donne ogni 100.000 negli USA e in definitiva tale carcinoma cervicale provoca solo l'1% circa di tutti i decessi da cancro nelle donne, mentre se consideriamo il numero dei vaccinati, si nota che i danni diretti derivati da vaccino siano ben più numerosi, anche perchè i soggetti a rischio sono solo quelli che poi “abuseranno” di farmaci.

2) Il National Cancer Institute (USA), ente statale, sostiene che il rapporto di casualità diretta virus-tumore non sia mai stato dimostrato, infatti, da uno studio controllato su donne accoppiate in base all'età è emerso che sia il 67% di quelle affette da cancro cervicale che il 43% di quelle non affette sono risultate comunque positive all'HPV, quindi “infette” dallo stesso virus.
3) Negli USA, in base a questo i professori statunitensi Peter Duesberg e Schwartz ipotizzano la possibilità che i virus non producano il cancro ma semplicemente approfittino della debolezza dei tessuti causata da “altro”. I soli effetti collaterali “ufficiali” del vaccino comprendono infiammazioni pelviche, asma, broncospasmi ed artrite. Questo nel breve termine, mentre non ci sono studi sufficenti sui possibili danni a lungo termine dello stesso vaccino.
Infine va tenuto presente che questo vaccino costa alle ASL circa 100 euro, QUINDI 75.000.000 di euri, oltre ai costi di somministrazione e magari un bel po' di ammalati in più.
Secondo il ginecologo di Trieste Dr. Francesco Morosetti, vi sono 100 tipi diversi di papillomavirus umani. Di questi solo 13 hanno potenzialmente un alto potere tumorale. Mentre sono stati preparati due vaccini ciascuno con i due tipi più pericolosi. I vaccini preparati con pezzi di proteine del DNA ricombinati e deattivati (così raccontano, ma allora a cosa servono? – ndr) di questi virus che sono in una soluzione che contiene tra le altre cose componenti di alluminio, sicuramente tossiche. E non si sà assolutamente per quanto tempo faccia effetto e se veramente abbia effetto, nonostante gli studi dicano il contrario.
Inoltre sempre secondo il medico, la validità del pap-test per indicare probabilità di tumore uterino è inferiore al 60-70%, per i molti falsi positivi e falsi negativi.
Negli USA e in Australia sono emersi dei dubbi sull'efficacia pratica e sulla sicurezza del vaccino anti-HPV "Gardasil" (Merck). Negli USA l'associazione "Judicial Watch" ha diffuso informazioni ottenuti dalla Food and Drug Administration (FDA) tramite l'applicazione del Freedom of Information Act in cui si riportano su un totale di 1.637 eventi avversi alla vaccinazione anche tre decessi associati temporalmente alla vaccinazione, In Australia 25 ragazze hanno accusato cefalea, nausea e vertigini subito dopo la somministrazione della loro prima dose di vaccino presso una scuola superiore cattolica di Melbourne, il 22 maggio. Quattro delle ragazze sono state mandate all'ospedale di cui due sono state ricoverate per una notte.
Parlando dell'accaduto un esperto ha parlato di isteria di massa. Il valore delle azioni della filiale australiana della ditta produttrice del vaccino, CSL, e' caduto dopo la copertura mediatica dell'accaduto (www.theage.com.au, 25 May, "Why are we experimenting with drugs on girls?"). La FDA aveva approvato l'uso del vaccino nel giugno del 2006 e l'Advisory Committee dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha espresso in modo unanime la raccomandazione di vaccinare le ragazze tra 11 e 12 anni di eta'.
L'introduzione del vaccino e' stata oggetto di controversie a cause dell'obiezione di alcuni genitori all'obbligatorieta' proposto da alcuni stati degli USA. Questi genitori preferiscono invece un approccio centrato sull'astinenza sessuale fino al matrimonio (BMJ 2007;334:721-3). Il 23 maggio Judicial Watch dichiara che su tre decessi, in un caso si trattava di condizioni scarsamente documentate con implicazione di un trombo di sangue e nei restanti due casi si trattava di ragazze giovani ma con patologie cardiache e della coagulazione preesistenti. Alcuni degli altri 371 eventi avversi era serio, compresi paralisi, paralisi di Bell e sindrome di Guillain Barre'.
Su 42 donne vaccinate in gravidanza 18 hanno avuto effetti collaterali da aborti spontanei a malformazioni fetali. La maggior parte degli effetti collaterali erano rappresentate da dolore, febbre, nausea, vertigini e prurito, tipiche delle vaccinazioni in generale. Nel foglietto illustrativo del vaccino. la Merck avverte contro il rischio di tali eventi.(..)
Ne vale la pena?
Sicuramente ne vale la pena per le Multinazionali farmaceutiche che aumentano così esponenzialmente il loro ricavi e le loro quotazioni in borsa!
Il foglietto illustrativo riporta questo:
Gli ingredienti principali sono proteine purificate inattive
provenienti da tipi 6, 11, 16 e 18 di HPV.
Il vaccino contiene inoltre idrossifosfato amorfo di alluminio
solfato, cloruro di sodio, L-istidina, polisorbato 80, borato
di sodio e acqua per iniezioni.
Chi è a rischio per il Papillomavirus umano?Nel 2005, i CDC hanno stimato che almeno il 50% degli individui
sessualmente attivi contrae l’HPV nel corso della vita. Sono a
rischio maschi e femmine di qualsiasi età che svolgono qualsiasi
tipo di attività sessuale che comporti contatto genitale.
Molti individui affetti da HPV possono non presentare alcun
segno o sintomo. Questo significa che possono trasmettere il
virus ad altri senza esserne consapevoli.
Quali altre informazioni importanti è bene sapere su GARDASIL?La vaccinazione non è sostitutiva di un periodico screening
per il cancro cervicale. I soggetti femminili che assumono
GARDASIL devono continuare a sottoporsi allo screening
per il cancro cervicale.
Analogamente a qualsiasi altro vaccino, GARDASIL non
protegge necessariamente in modo completo tutti i
soggetti che vengono vaccinati.
Gardasil non protegge da malattie provocate da tipi di HPV
non presenti in questo vaccino. Esistono più di 100 tipi di
HPV; GARDASIL contribuisce alla protezione da 4 tipi di
HPV (6, 11, 16 e 18). Questi 4 tipi di virus sono stati scelti
per GARDASIL perché provocano circa il 70% dei casi di
cancro cervicale e circa il 90% delle verruche genitali.
Questo vaccino non la proteggerà dai tipi di HPV a cui può
già essere stata esposta.
GARDASIL inoltre non offre alcuna protezione da altre
malattie non provocate da HPV.
GARDASIL esplica la maggiore protezione quando è
somministrato prima dell’eventuale contatto con
determinati tipi di HPV (cioè i tipi di HPV 6, 11, 16 e 18).
Che cosa sono cancro cervicale, lesioni precancerose e verruche genitali?Il cancro cervicale è una grave malattia che può comportare
pericolo per la vita. Questa malattia è provocata da alcuni
tipi di HPV che possono causare alterazioni nelle cellule del
rivestimento della cervice, che passano dallo stato normale a
quello di lesioni precancerose. Queste, se non vengono curate,
possono trasformarsi in cellule cancerose.
Le verruche genitali sono provocate da certi tipi di HPV.
Spesso hanno l’aspetto di escrescenze color pelle. Sono
presenti all’interno o all’esterno dei genitali. Possono
presentare dolore, prurito, sanguinamento e provocare
fastidio. Queste lesioni di solito non sono precancerose.
A volte, per eliminarle, occorrono più trattamenti.
Pauraepidemie, cure, certo la salute personale è importante ma siamo veramente sicuri che queste terapie servano allo scopo dichiarato..? Sappiamo di certo che la quasi totalità dei vaccini creano molti danni rispetto alla loro effettiva utilità e che non immunizzano a lungo termine il nostro organismo contro questi virus..!!
Solo un fatto è sicuro.. anche questa nuova “epidemia” è stata finalmente sconfitta con l'arma più potente: IL VACCINO!


B O J S

Liberatoria:
Tutto quanto contenuto nel presente scritto può essere copiato, totalmente e/o parzialmente, divulgato e/o trascritto in qualsiasi lingua e forma. Tale clausola non rispetta nessuna forma di diffusione sotto alcuna licenza di qualsiasi genere, in quanto autentica libera espressione per uomini veramente liberi da ogni forma di coercizione o autorizzazione ad esporre la verità.

Fontehttp://intermatrix.blogspot.it/2007/07/epidemic-hpv.html?m=1
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Vaccini – Il Codacons si schiera dalla parte di Report e rincara la dose – La denuncia: molti medici che oggi attaccano la trasmissione sono pagati dalle aziende farmaceutiche!!

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REPORT, CODACONS DENUNCIA: MOLTI MEDICI CHE OGGI ATTACCANO TRASMISSIONE SONO PAGATI DALLE AZIENDE FARMACEUTICHE

Fonte www.codacons.it


BENE REPORT SU VACCINI, SERVE TRASPARENZA. ORA PROGRAMMA DEDICHI UNA PUNTATA AI RAPPORTI TRA MEDICI E LOBBY DEI FARMACI
Il Codacons interviene a gamba tesa sul caso Report dopo la puntata sui vaccini, e lo fa difendendo la trasmissione e denunciando i rapporti sospetti tra medici e la lobby dei farmaci.
Molti di coloro che oggi attaccano Report sono soggetti legali a doppio giro alle aziende farmaceutiche produttrici di vaccini – spiega l’associazione dei consumatori – Il vero scandalo non è che una trasmissione televisiva sollevi dubbi su alcune vaccinazioni, ma che ci siano medici ed esperti che ricevono fondi e finanziamenti dalle case farmaceutiche e poi vanno impunemente in tv o sui giornali a propagandare i prodotti di tali aziende.
Un programma come Report ha il dovere di trattare il tema dei vaccini e cercare a fondo la verità, perché i cittadini, e lo sosteniamo da tempo, hanno diritto alla massima trasparenza su un tema delicato come le vaccinazioni – prosegue il Codacons – Proprio per questo invitiamo la trasmissione a dedicare una puntata ai rapporti poco chiari tra medici e aziende farmaceutiche, per capire come sia possibile un tale legame economico che rappresenta un evidente pericolo per gli utenti.
Qui la puntata di Report sui vaccini.


Riproduzione consentita purché l'articolo non sia modificato in nessuna parte, indicando Autore e link attivo al sito.
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mercoledì 19 aprile 2017

ROBERTO BURIONI, IL MAGO DEI VACCINI / ECCO TUTTI I BUSINESS A BASE DI BREVETTI & BIG PHARMA, DA BRACCO A POMONA

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Nella foto Roberto Burioni
18 aprile 2017 autore: Andrea Cinquegrani

La guerra dei vaccini continua. I Soloni della Medicina uniti e compatti contro l’ultima puntata di Report, solito condottiero Roberto Burioni, che si autogiudica l’unico super esperto di vaccini mentre il popolo bue non ha diritto di parola né di minima contestazione e per i medici che osano osservare qualcosa c’è pericolo radiazione, come sta già succedendo in alcune regioni. La grancassa dei media è al servizio di Big Pharma, pseudo verità scientifiche spacciate per Vangelo tanto i cretini sono lì pronti a berle d’un fiato.
Sigfrido Ranucci. In apertura Roberto Burioni
Sigfrido Ranucci. In apertura Roberto Burioni
Intanto, cominciano a spuntare alcuni precisi interessi non solo scientifici ma anche economici del Vate Burioni. Tanto perchè si cominci a intendere che, al solito, lorsignori non se ne fregano della salute di bimbi e scolaresche, ma dei danari che riempiono le loro tasche, a bordo di brevetti, la catena delle sperimentazioni, poi il battesimo e finalmente le lucrose commercializzazioni. Ma procediamo per gradi e partiamo dalle news.
Zeppo di critiche contro la trasmissione di Sigfrido Ranucci – che sta riacquistando smalto e grinta dopo le ultime annate a base di pizza & babà – dedicata al vaccino contro il Papilloma virus in cui si parlava degli effetti avversi a questo tipo di vaccinazione contro il tumore al collo dell’utero, il pezzo di Repubblica on line firmato da Valeria Pini. Che così esordisce: “Il primo a scendere in campo, dopo la messa in onda, è il virologo Roberto Burioni. ‘Diffondere la paura raccontando bugie è un atto grave e intollerabile. E’ abusare in maniera perversa della libertà di opinione. E’ come gridare ‘c’è una bomba’ in uno stadio affollato per vedere la gente che fuggendo calpesta i bambini. Report ha dato spazio a teorie prive di base scientifica, a individui senza alcuna autorevolezza e ha mescolato sapientemente possibili tangenti e ipotesi non confermate per ottenere un effetto abominevole: instillare timore nei confronti di una pratica medica sicura, efficace e in grado di salvare migliaia di donne da una morte atroce’”.

LE GAFFE DEL SENATORE ANDREA MARCUCCI
L’elenco dei lanciatori di strali è affollato: dal presidente della Società italiana di virologiaGiorgio Palù, al presidente dell’Istituto superiore di sanitàWalter Ricciardi.
Sul fonte politico su tutte le furie i Pd, con un presidente – ahinoi – Matteo Orfini che si balocca a ri-postare e far girare sui social le frasi di Burioni e un presidente della Conferenza delle Regioni (e lui stesso al vertice emiliano-romagnolo), Stefano Bonaccini che sconfortato nota: “mentre tornano a far paura malattie debellate da decenni a causa di stregoni da web e disinformazione sui vaccini, ci mancava solo report”.
Poteva, almeno una volta, profittare per tacere l’antenna di Renzi al Senato, Andrea Marcucci, presidente (ri-ahinoi) della commissione Istruzione e beni culturali: “intollerabile – insorge – che dal servizio pubblico vengano diffuse falsità contro i vaccini”. Ed è intollerabile che il servizio pubbico di casa nostra non realizzi un docufilm – come ad esempio hanno fatto negli Usa e in Inghilterra – sulla strage del sangue infetto, che ha, fra gli altri, nomi, un cognomi e indirizzi ben precisi: le aziende del gruppo Marcucci, un tempo di babbo Guelfo e ora nelle mani dei rampolli Paolo (al timone della corazzata Kedrion), Marialina (una passione per le antenne e i festival, un tempo coeditore dell’Unità – tri ahinoi) e, appunto, il senatore Andrea.
Ma in questi mesi il diluvio di carta (straccia) per diffondere il Verbo di Burioni & C. è stato incontenibile. Un vero alluvione, stavolta sì, in perfetto stile Minculpop (per la serie mi inculo il popolo, sempre bue).
Adriano Zaccagnini
Adriano Zaccagnini
Ecco tre chicche in rapida carrellata, che hanno avuto il degno coronamento con la comparsata del premier Matteo Renzi davanti ai microfoni di Lilli Gruber per inneggiare ai vaccini e bacchettare quel mascalzone d’un Adriano Zaccagnini ex 5 Stelle che ha osato parlare di un uso consapevole e controllato dei vaccini; Renzi, of course, ha citato il nome del profeta Burioni come simbolo della Alta Scienza imbufalita.
Apriamo con la parola ad una giornalista-scienziata, o meglio appassionata di scienza, “organizzo e risolvo”, come si autodefinisce in sella al suo Galileoeditgalileonet.it. Ebbene, la signora o signorina, anzi la prof. Letizia Gabaglio – mandate a memoria questo nome, perchè lo risentirete presto da Stoccolma, caso mai in compagnia di Vate Burioni – ha ricevuto in appalto una colonnina dell’Espresso, e così si esprime nel numero del 12 febbraio sotto il titolo: “Salute – La verità, vi prego, sui vaccini”. Esordisce la columnist: “quando si parla di vaccini le parole sono importanti. E’ sul passaparola che si fonda l’idea che siano pericolosi, che causino danni neurologici, che facciano arricchire le case farmaceutiche. E’ purtroppo sulle parole di alcuni medici – ora per fortuna pubblicamente sanzionati dagli Ordini regionali – che si basa la sicurezza degli antivax”. Poi: “non ci sono vaccini indispensabili e altri accessori. Al contrario, gli esperti dicono che è importante farli tutti”. Ottimo e abbondante.
18 marzo, un’intera paginata – la numero 21 – del Corsera, firmata da Simona Ravizza, un cognome che profuma tanto di farmaci. Un sorta di vademecum dei vaccini, “nella testa di chi dice no”, e tanto per spiegarsi meglio “dall’autismo come effetto collaterale ai complotti delle aziende del farmaco, ecco le tesi false e come smentirle”. Pensate che ci sia un qualche contraddittorio? Che venga chiesto il parere di uno scienziato che non la pensa così? Macchè. Il nostro Cicerone è sempre, immancabilmente Burioni che, punto per punto “spiega”, “scandisce”, “rimarca”, “ricorda” “osserva categorico”. Un piccolo sommario spiega la ratio dell’articolo: “Nella testa di chi dice no alle vaccinazioni – ammonisce la fida Ravizza – si rincorrono luoghi comuni e timori infondati. Un conto sono però le proprie paure, un altro le verità scientifiche incontrovertibili. Da conoscere e ricordare. Per fare la cosa giusta. Roberto Burioni, virologo dell’ospedale San Raffaele e autore del libro ‘Il vaccino non è un’opinione‘, smonta le convinzioni che spingono sempre più genitori a non proteggere i propri bimbi”. Capito, genitori ignoranti e incoscienti?
Letizia Gabaglio
Letizia Gabaglio
E la primavera non può inaugurarsi meglio che con le parole di un altro piccolo profeta, mollemente disteso sulla sua Amaca di Repubblica per ammaestrare quel popolo sempre bue e somministrargli pillole di saggezza. Si tratta di Michele Serra, che un tempo faceva ridere, oggi fa solo piangere. Ecco il suo Pensierino del 21 marzo: “La fronda antivaccini, nonostante ogni controdeduzione scientifica e statistica, tiene il punto, con solidi addentellati nel primo o secondo dei partiti italiani, il Movimento Cinque Stelle. Ben al di là della questione in sé (comunque grave per le ripercussioni che le scelte di pochi infliggono a molti), quello che sconforta è l’umore di fondo al quale attecchiscono queste mattane: una diffidenza irriducibile a qualunque ‘verità ufficiale’, scientifica o politica o culturale o altro, nel nome di una specie di insorgenza controculturale molto selfie, autoprodotta e autocondotta. Il mondo visto come una losca trama di caste e consorterie, come una incrostazione di inganni, una frode ininterrotta, alla quale il solo rimedio da opporre è un rifiuto irriducibile, un rancore incolmabile”. Boh. Passiamo a robe più serie, come le sigle & le invenzioni del Mago dei Maghi, Roberto Burioni.

TUTTI GLI ANGELI BENEFICI AL SERVIZIO DELLA SCIENZA
La nostra indagine è partita grazie ad un lettore che ci ha inviato una mail. Eccone il succo: “Roberto Burioni, noto virologo pro vaccini, da mesi presenzia in tv e sui giornali con interviste. Ricordo tra le altre la sua sparata riguardo al ‘ban’ facile nella sua pagina verso chi – secondo lui – non ne capisce di vaccini, poi rivelatasi pura censura. Come accade quando nutro dell’interesse verso un personaggio faccio una ricerca per capire chi sia, se sia in buona fede o meno, se abbia interessi economici o altro. Non si chiede all’oste se il vino è buono. Giusto? Bene, tornando a Burioni si scopre che è proprietario di parecchi anticorpi anche per uso vaccinale, cioè i suoi anticorpi possono essere inseriti nei vaccini e aiutano i nostri anticorpi a reagire alla malattia. Vi posto il link del centro brevetti con tutta la lista di Burioni: http://patents.justia.com/inventor/roberto-burioni
Cerco di non pensar male e continuo la ricerca. Burioni è uno degli scienziati di punta della Pomona Ricerca srl, quindi vado a vedere di cosa si occupa la Pomona sul sito dell’azienda e sulla descrizione si legge: “il loro lavoro (di Burioni e di un altro scienziato, Massimo Clementi) mette Pomona in una posizione leader per la progettazione e lo sviluppo di vaccini innovativi”, sempre nell’ambito degli anticorpi. Qui il link: http://www.pomonaricerca.com
Continua il report del nostro lettore: “Arrivato a questo punto sono rimasto alquanto sorpreso, sono andato sulla sua pagina a chiedere informazioni su questi tre punti: i suoi brevetti; la Pomona; il vaccino obbligatorio per l’Epatite del ’98 grazie ad una tangente. Chiedo, con cortesia, di togliere ogni dubbio riguardo un suo possibile conflitto di interessi. Bene, bloccato seduta stante. Il motto di Burioni è: ‘Il vaccino non è un’opinione’. Già, è una fonte di guadagno?”.
Cerchiamo di vederci più chiaro. Cominciamo dal partner scientifico, Clementi. Il quale affida ad internet un pedigree chilometrico che vanta le docenze come assistente, poi aiuto, quindi associato indi ordinario in virologia e microbiologia da Ancona a Trieste fino all’approdo nell’isola felice del San Raffaele – la creatura di don Luigi Verzè, il grande amico di Silvio Berlusconi – dove trova il collega Burioni.
Insieme, il tandem delle meraviglie, nell’arco d’un decennio, dal 2006 al 2016, ha deposito una sfilza di brevetti. Di eccellenza i committenti, una serie di aziende: la già citata Pomona Ricerca srlBracco Imaging spaRibovax Biotecnologie SAGenerale Anticorpi e Biotecnologie srl.
In un sito americano, ecco un breve profilo di Pomona: “E’ una compagnia privata che opera nel settore delle biotecnologie e impegnata nello studio, sviluppo e produzione di anticorpi umani monoclonali in grado di combattere varie patologie virali come l’epatite C, i virus influenzali, l’JC virus. Fondata nel 2010, la società ha nel corso degli anni acquisito gli asset e la proprietà intellettuale di diverse piccole compagnie che si occupano di biotecnologie, il tutto basato sulle ricerche di due professori dell’Università San Raffaele. I professori Clementi e Burioni sono considerati tra i ‘key opinion leaders’ (gli esperti ‘chiave’) e gli esperti di maggior livello internazionale. La loro consolidata esperienza consente a Pomona di occupare una posizione leader nel settore. Pomona Ricerca è finanziata da angel investors”, ossia da finanziatori con le ali, come appunto gli angeli.
Diana Bracco
Diana Bracco
Più concreti alla Bracco, la cui lady di ferro, Diana, la star dell’Expo di Milano, ha le sue gatte da pelare alla procura di Milano, che ha chiesto 1 anno e tre mesi per la disinvolta gestione dei bilanci societari, con una serie di milioncini che servivano per mantenere le ville a Capri o in Costa Azzurra, bazzecole per una Paperona come lei, piccole sviste amministrative… . Bracco Imaging spa ha il suo quartier generale a Trieste e – come viene descritto nel sito – “è un’azienda leader globale nella diagnostica per immagini, presente in oltre 90 paesi di tutto il mondo, direttamente o indirettamente attraverso società controllate o joint ventures, con una forte leadership nelle aree geografiche più significative. Le nostre attività di ricerca sono situate in Italia, Stati Uniti e Svizzera”.
E proprio a Ginevra, in Svizzera, si trova la sede principale di Ribovax Biotecnologies Sa, una società anonima localizzata in Avenue des Morgines, all’interno del mega Business Center della incantevole città elvetica.

FRA ALAMBICCHI, PROVETTE & VACCINI DI MAGO BURIONI
Ma passiamo in rapida carrellata, ora, alcune tra le invenzioni più gettonate. Questa la breve introduzione al capitolo “I brevetti dell’inventore Roberto Burioni”. “Roberto Burioni ha depositato brevetti per proteggere le seguenti invenzioni. Questo elenco include domande di brevetto in sospeso, così come i brevetti già concessi dagli Stati Uniti Patent and Trademark Office (USPTO)”.
Partiamo dall’invenzione che porta, come numero progressivo, il 20160200801, “data di archiviazione 29 marzo 2016, data di pubblicazione 14 luglio 2016, richiedente Pomona Ricerca srl”. Ecco il cosiddetto abstract: “Anticorpi monoclonali diretti contro il virus influenzale A” e alla fine dopo un’articolata descrizione: “Gli anticorpi monoclonali possono essere utilizzati anche per testare preparazioni di anticorpi da utilizzare come vaccini”.
Passiamo al numero 20160060325, archiviato l’11 novembre 2015 e pubblicato il 3 marzo 2016. A richiederlo la solita Pomona. Si tratta di una variazione della precedente ricerca, e perciò riguarda sempre il virus influenzale A.
vaccinoEccoci al numero di brevetto 9200054, sempre Pomona come assegnatario ma stavolta un forte sfalso nelle date: archiviato il 27 maggio 2009, la data finale è quella del 26 gennaio 2016. Sorge spontanea una domanda: come fa ad averlo richiesto, Pomona, se all’epoca ancora non esisteva, visto che è nata nel 2010? Misteri delle bioscienze. Il tema, però, è sempre lo stesso, anche se con qualche piccola variazione: vaccini per il virus influenzale A, un vero pozzo di San Patrizio.
Segue a ruota il numero 9200063, ancora Pomona, date molto lontane, ossia archiviazione a marzo 2009 e brevetto rilasciato il 1 dicembre 2015. Resta quell’interrogativo.
Per non farla lunga, i due scienziati lavorano per Pomona anche con il brevetto 8486406 archiviato il 1 giugno 2010 (e qui con le date ci possiamo stare) e varato a luglio 2013, stavolta riguardante un altro tema: “l’uso di anticorpi monoclonali FAB28 e FAB49 per il trattamento profilattico e terapeutico di influenza A di origine suina”.
Poi con il brevetto 8623363, e ci risiamo con lo sfalso di date, dall’archiviazione del 21 dicembre 2009 (le date non si trovano) e la ratifica del brevetto del 7 gennaio 2014. Ricambia il tema: “La presente invenzione riguarda l’anticorpo monoclonale E20 o un frammento funzionale di esso come un medicamento per il trattamento terapeutico e prevenzione delle infezioni da HCV”.
Ancor più strane le date in occasione del brevetto 8367061. Pomona, of course, non manca mai all’appello, ma l’archiviazione è nientemeno che di inizio 2008 (per la precisione del 29 gennaio 2008) quando Pomona era ancora ben lontana dall’essere concepita, e il brevetto reca la data di febbraio 2013. Poco chiaro l’abstract: “Novel anti-idiotipo sono descritti anticorpi monoclonali che sono in grado di specificamente reagire con l’idiotipo di anticorpi anti-gp120 umani, di inibire il legame tra antigene gp120 e anticorpi anti-gp120 umani” e via farneticando. Boh.
Rientriamo fra i ranghi con il brevetto 20130022608, archiviato a marzo 2011 e pubblicato meno di due anni dopo, gennaio 2013. Tema di nuovo a base di virus influenzale A e in particolare “gli anticorpi monoclonali che sono immunoglobuline lg-G isotopo full-lenght e che sono caratterizzati da una elevata attività neutralizzante ad ampio raggio contro il virus influenzale A”.
Passiamo ai brevetti richiesti a Burioni e Clementi dalla Bracco Imaging spa. Eccoci al numero 20120165211: stavolta non passano anni, anche molti, dall’archiviazione alla pubblicazione, ma solo pochi mesi: 13 gennaio 2012 l’archiviazione e 28 giugno 2012 la pubblicazione. Rapidi come saette. Stavolta, però gli inventori sono 4: accanto ai due, infatti, ritroviamo anche Filippo Canducci e Federico Maisano. Denso l’abstract: “La presente invenzione si riferisce ad anticorpi umane derivate da librerie anticorpali umani preparati dalle placche aterosclerotiche”. Segue una arci arzigogolata descrizione scientifica.
Due anni passano per un altro brevetto, il 20120115741, per la precisione dal 17 marzo 2010 al 10 maggio 2012: “la presente invenzione descrive anticorpi o frammenti di esso in grado di legarsi isolate campioni di placca coronarica e dei processi per la loro produzione utilizzando le cellule ospiti contenenti sequenze di DNA che codificano per gli anticorpi detto di frammenti della stessa”. Poco chiaro a mortali e non, ma andiamo avanti.
Sempre poco più di due anni (settembre 2008-dicembre 2010) per il brevetto 20100316563: “un processo è previsto per la preparazione di anticorpi o loro frammenti utilizzando una cellula ospite procariota contenente sequenze di DNA che codificano per detti anticorpi di loro frammenti, in cui detta sequenza di DNA è derivata da un campione di placca coronarica”.
Un virus
Un virus
Eccoci alla ginevrina Ribovax Biotecnologie Sa. Si tratta delle invenzioni più antiche, praticamente anche oltre una decina d’anni fa. Partiamo dal brevetto 7811973, archiviazione a luglio 2006, pubblicazione quattro anni più tardi, ottobre 2010: “La presente invenzione fornisce nuove tecnologie per la produzione e screening proteine di fusione sulla superficie del fago filamentoso”.
Marzo 2008, giugno 2010 per il brevetto 20100143376: “la presente invenzione fornisce sequenze di anticorpi romanzo che si legano e neutralizzano Rosolia Virus (RUV)”.
Pressochè identico arco temporale (febbraio 2008-marzo 2010) per il numero 20100074906, “la presente invenzione fornisce sequenze di anticorpi che si legano nuovi Varicella Zoster (VZV) e neutralizzare l’infezione VZV”…
Per finire con la Generale Anticorpi e Biotecnologie srl, alla quale il magico tandem d’attacco (ai vaccini) recapita un solo brevetto, il numero 7727529, archiviato a maggio 2008 e ratificato due anni dopo, giugno 2010. “L’invenzione si riferisce ad un anticorpo umano o ai suoi frammenti funzionali, diretto contro la glicopropteina E2 di HCV, in grado di avere una attività neutralizzante in vivo; una composizione per la terapia anti-HCV comprendente una quantità terapeuticamente efficace dell’anticorpo; una composizione per uso topico in gel, creme, pomate e formulazione ovuli; l’uso di anticorpi per la convalida vaccini anti HCV”.
Il vaccino, già, non è un’opinione. Sarà mai – come si chiede il nostro lettore – una fonte di guadagno?

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lunedì 17 aprile 2017

Come dimagrire senza dieta – Dottor Franco Berrino

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Fonte: Forte Sano

“Il grande problema delle nostre popolazioni è che si tende a mettere su pancia ed è difficile mandarla giù se si continua a fare la vita che ce l’ha fatta mettere su. Per cui bisogna cambiare un po’ la nostra vita. E ci sono due cose da fare: una è l’attività fisica, una è cambiare alimentazione.
Nei nostri grandi studi, in cui seguiamo centinaia di migliaia di persone, siamo andati a vedere chi ingrassa e chi non ingrassa. E il principale fattore che ci fa aumentare di peso è l’eccesso di proteine nella nostra dieta. Mediamente mangiamo il 15-16% di calorie sotto forma di proteine: chi sta verso il 20% ingrassa e chi sta verso il 10-12% non ingrassa. E l’OMS dice che l’ideale è mangiare l’8% della calorie sotto forma di proteine.
Quindi dobbiamo ridurre il consumo di proteine. Questo pare strano a chi fa queste strane diete per dimagrire, queste diete iperproteiche, che servono: quando c’è il 50% delle calorie sotto forma di proteine si costringe il corpo a bruciare proteine invece che bruciare zuccheri e grassi. Ma il nostro corpo non vuole bruciare proteine perché ci sono residui tossici quando si bruciano proteine: questi intossicano il centro dell’appetito e quindi si dimagrisce, si perdono anche 10 kg in un mese. Ma spesso queste persone ingrassano di nuovo tantissimo perché non ce la fanno ad avere una dieta così ricca di proteine, quindi si situano su un po’ meno proteine, ma quelle che fanno ingrassare in realtà.
Questo è molto molto chiaro: bisogna ridurre le proteine nella dieta. Quindi ridurre la carne, i formaggi, le uova. E anche con i fagioli: non esagerare, va bene che ci siano tutti i giorni, in ogni pasto, ma una quantità moderata.
Quello che fa ingrassare non è la pasta, ma il pane. Il pane fa ingrassare con altri meccanismi perché fa aumentare la glicemia. Gli alimenti che fanno aumentare molto la glicemia come il pane, le patate, i dolciumi di pasticceria, il riso bianco fanno ingrassare molto la glicemia; e quando aumenta molto rapidamente la glicemia il pancreas produce insulina molto rapidamente; ma questa produzione di insulina fa abbassare la glicemia e quindi si va in ipoglicemia, e quando si va in ipoglicemia si sente fame.
E la ragione per cui la gente che fa colazione al mattino con i biscotti commerciali si sente subito bene perché sale la glicemia, ma a metà mattina molti di noi sono obbligati ad uscire dall”ufficio per andare a prendere il cappuccino con la brioche perché siamo in ipoglicemia. Quindi più zuccheri si mangiano, più viene fame di zuccheri e quindi si mangia di più e si ingrassa.



Invece che cos’è che aiuta a NON ingrassare?

Sono i cibi integrali, i cereale integrali, i legumi, le verdure, anche la frutta, nonostante la zuccherina, ma lo zucchero della frutta è mescolata ad altre sostanze. E hanno trovato anche lo yogurt, perché lo yogurt è uno dei pochi alimenti fermentati che mangiamo oggi. E quindi in qualche modo aiuta il nostro intestino. Oggi mangiamo cibo sterile, mentre nel nostro intestino vivono centomila miliardi di microbi che lavorano per noi e a seconda di quello che mangiamo ci sono dei microbi diversi.
Questi microbi possono aiutarci a ingrassare o aiutarci a non ingrassare, quindi privilegiamo i microbi che ci sono nell’intestino di un vegetariano, cioè i lattobacilli e i bifidobatteri rispetto ai microbi che ci sono nell’intestino di un carnivoro.
Curiamo la salute del nostro intestino. E la curiamo attraverso i cereali integrali, i legumi, le verdure. Queste cose aiutano a non ingrassare. Anche la frutta oleoginosa: molta gente dice ‘ah no io non mangio le noci, le mandorle perché sono molto caloriche,’ e invece no, aiutano a NON ingrassare perché sono grassi di buona qualità.

Naturalmente non bisogna mangiarne delle quantità enormi, ma prima di pranzo, prima di cena, prima di colazione 4-5 mandorle, un paio di noci è una cosa molto utile per cambiare lo stile di vita nel senso di non far diventare obesi”.


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Starai male finché non allontanerai certe persone dalla tua vita: ecco chi sono.

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Per essere finalmente felici, dovremo evitare tutti gli elementi di tossicità che ci trascinano giù…mi riferisco alle persone pronte a spettegolare, a scoraggiarti, a suggerirti gli scenari più catastrofici….
A volte ci serve cambiare aria, persone, giro di amici per potere ricominciare da zero la propria vita
Le cosiddette persone “tossiche” non hanno la capacità di apprezzare gli aspetti positivi e sono sempre intenti a rendere tutto più complicato. Per questo motivo è fondamentale allontanarle dalla nostra vita dato che hanno la capacità di diventare un ostacolo quando dobbiamo risolvere situazioni difficili.
Fonte: Psico Advisor

“Allontanare le persone sgradite è come abbandonare a poco a poco una zavorra che vi portavate dietro solo per la paura di rimanere da soli”
Probabilmente in questo momento della nostra vita frequentiamo una persona tossica e magari non ne siamo consapevoli. Se non siamo del tutto felici, chi dovremmo allontanare dalla nostra vita? In che modo possiamo allontanarle?
“Circondiamoci di persone positive e propositive. Il loro esempio e il loro modo di fare saranno di beneficio a noi e a come verremo percepiti”

7 tipologie di persone tossiche

Abbiamo una nostra personalità e una nostra identità che deve essere preservata dalla negatività. Dobbiamo attirare le persone verso di noi, non allontanarle e per fare questo dobbiamo evitare accuratamente di venire contaminati dalle persone negative, lamentose, dedite al pettegolezzo e che giudicano tutti quelli che hanno successi professionali a cui loro non riescono ad ambire. Vediamo nel dettaglio le tipologie di persone da allontanare dalla nostra vita

1) L’approfittatore

Questa tipologia fa sicuramente parte delle persone da allontanare. Gli approfittatori sono coloro che attraverso la propria commiserazione cercano di ottenere il nostro aiuto.
Esistono diversi tipi di approfittatori, ma poniamo l’enfasi su due in particolare: i manipolatori e quelli che vogliono suscitare la nostra pena. I primi sono quelli che si approfittano del loro status sociale, delle loro abilità o di qualsiasi altro tipo di qualità, al fine di farci sentire inferiori o dipendenti. Adottano un atteggiamento dominante e subdolo, per farci fare tutto ciò che loro vogliono, anche se in fondo non vogliamo.
Poi vi è la categoria dell’eterno sfortunato, una tipologia di persone che fa leva sul nostro buonismo; assume un atteggiamento subdolo che ci porta ad aiutarlo e a risolvere i suoi problemi dato che ci sentiamo obbligati ad offrirgli un aiuto.
Nonostante non ci sia nulla di male ad aiutare un amico in un momento difficile, è importante fare attenzione a quando ciò diventa una pratica frequente.

2) Chi non si assume le proprie responsabilità

Chi è incapace di riconoscere i propri errori, dando sempre la colpa agli altri, influisce negativamente sulle nostre vite. Non solo può trasmetterci questo tipo di atteggiamento, ma può anche trasformarci in sue vittime in qualsiasi momento.
Queste persone sono troppo immature e non hanno le qualità necessarie ad affrontare le difficoltà. Se non le allontaniamo il prima possibile, ci sono grandi probabilità che finiremo per farci carico dei loro problemi.

3) Qualcuno/a a cui non stiamo simpatici

A causa del nostro modo di vivere, della nostra personalità o di qualsiasi altra qualità, possiamo non essere simpatici o non essere apprezzati da qualcuno. Purtroppo, ciò può costituire un problema. Spesso infatti commettiamo l’errore di concentrare tutte le nostre forze pur di piacere a qualcuno che non ci apprezza, perdendo di vista le nostre reali priorità.
Per quanto possiamo sforzarci, infatti, dobbiamo accettare che ci sono persone che, semplicemente, non sentono alcuna affinità con noi e che sono infastidite dalla nostra presenza. Per questo motivo, invece di cercare a tutti i costi di piacere a tutti, dobbiamo concentrarci su coloro che ci vogliono nella loro vita incondizionatamente.

4) Chi ha paura di uscire della sua zona di confort

Per avere una vita piena di avventure ed emozioni nuove, forse faremmo meglio ad allontanare le persone che non sono disposte ad uscire dalla loro zona di confort. Queste persone hanno paura di tutto; di conseguenza spingono anche noi ad aver paura di vivere esperienze diverse.

5) Chi sottolinea i nostri difetti

Tutti hanno dei difetti e a volte è anche giusto che gli altri ce li facciano notare per poterli superare e migliorarci come persone. Tuttavia, è molto importante saper distinguere tra coloro che esprimono il loro parere in modo onesto e costruttivo e coloro che, invece, vedono nei nostri difetti una debolezza e ne approfittano per attaccarci.
Chi è sempre pronto a sottolineare e a criticare i nostri errori, senza tuttavia mettere in evidenza i nostri pregi e i nostri successi, è una persona tossica che ha solo l’obiettivo di distruggere la nostra autostima.

6) Chi ci riempie di dubbi

In alcune occasioni è necessario avere qualcuno che ci aiuti ad evidenziare i rischi che comportano determinate situazioni. Vi sono persone, però, che sembrano facciano solo questo nella vita: seminano dubbi e ostacolano i desideri altrui.
Si tratta delle tipiche persone che affrontano la loro vita nella costante paura di fallire; persone non disposte a mettersi in gioco ma che soprattutto vogliono che anche gli altri siano così. Per questo motivo, cercano di sabotare qualsiasi progetto diverso dal loro, seminando insicurezze e negatività.

7) Il pigro

Anche chi ha una mentalità molto forte può lasciarsi trascinare da coloro che non vedono la necessità di fare nulla. Relazionarsi con persone di questo tipo, farà diminuire la nostra stessa produttività.
“La pigrizia è un difetto molto contagioso. Circondarsi di persone pigre, prima o poi, ci porterà a diventarlo noi stessi”
Dopo aver identificato una qualsiasi di queste persone nella nostra vita, la cosa migliore da fare è evitarla per impedire che influisca negativamente sulle nostre decisioni, sui nostri progetti e sui nostri momenti felici.

Come allontanare le persone che ostacolano la nostra felicità

Allontanare le persone sgradite non è mai semplice, visto che poi si ha a che fare con tutta una serie di giudizi sicuramente negativi. Si può però fare in almeno due modi: il primo è lento e relativamente indolore; il secondo duro e immediato.
Il primo metodo consiste semplicemente in un allontanamento graduale
Chiama sempre meno questa persona, fai in modo da essere sempre impegnata/o quando la persona indesiderata ti invita. Puoi anche fingere, ma questo complica le cose, perché potrebbe accorgersene e allora passeresti dalla parte del torto.
Quando ti chiama, ascolta ciò che ha da dire, esprimi le tue opinioni, ma non parlare troppo di te, in questo modo diminuirai l’intimità. Se uscite, cerca di coinvolgere anche persone esterne al gruppo; invita quelli che maggiormente apprezzi e dai più attenzione a loro.
Puoi anche invitarla, insieme ad altre persone, a fare attività che sai bene che non gradisce. Se per esempio quelli sgraditi sono poco sportivi invitala più volte a fare trekking o a giocare a pallavolo o a nuotare. Magari verrà ma di sicuro si sentirà a disagio, il che ti darà un’ottima scusa per smettere di invitarla “Ti inviterei, ma so che odi camminare per ore!”.
Pian piano ti allontanerai in modo naturale e implacabile, semplicemente perché non condividete più gli stessi interessi e perché tra voi non c’è più l’intimità di un tempo e sembrerà una cosa così ovvia che non ne soffrirete quasi per niente, anche perché questo è il modo in cui le amicizie finiscono nella realtà.
Ti sembra un approccio un po’ subdolo?
Allora ti consiglio il secondo metodo che prevede una disarmante sincerità. Parla con la persona che vuoi fuori dalla tua vita e falle un bel discorsetto; spiegale che vuoi escluderla dalla tua vita e le ragioni della tua decisione, cercando di non dargliene la colpa e sottolineando che sono cose che capitano.
Per mettere in atto questa seconda opzione serve una buona dose di coraggio e decisione, ma è sicuramente di immediato successo.
NON È ASSOLUTAMENTE DA SMINUIRE LA PRESENZA NELLA NOSTRA VITA DI PERSONE DA ALLONTANARE.
Superare il modo in cui riescono a manipolarci non è sempre facile, ma è di certo la cosa più sana per il nostro equilibrio emotivo.

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