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sabato 11 febbraio 2017

Non sono tutti sicuri: l’industria farmaceutica diventa “antiscientifica” per vendere vaccini

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DI MARTHA ROSENBERG
Per quale ragione i siti di informazione progressista che denunciano la disinformazione da parte del governo e delle multinazionali in altri settori accettano la disinformazione quando si tratta di vaccini – definendo gli attivisti “antiscientifici”?
Non stupisce che gli scienziati ufficiali siano assolutisti vaccinisti che denigrano gli “anti-vaccinisti” dato che i loro centri medici, reparti ospedalieri, università e spesso buste paga sono finanziati dalle società farmaceutiche (La motivazione dei siti progressisti è meno chiara). Tuttavia il motto “Pharma knows best” (“Big Pharma sa ciò che è meglio”, ndt) suona falso non appena si da una breve occhiata alla lunga lista di farmaci ritirati come Vioxx, Bextra, Baycol, Trovan, Meridia, Darvon, Phen-Fen, Raxar e Seldane – tutti dichiarati sicuri finché facevano fare milioni.
Nessun sito di informazione mainstream o progressista vuole ammettere l’esistenza del National Vaccine Injury Compensation Program (VICP, Programma federale di compensazione dei danni da vaccino) il quale, a partire dal 1988, ha indennizzato oltre 16.000 domande e risarcito danni per 3,18 miliardi di dollari. Quando ho chiesto ad un esperto di vaccini il motivo dell’esistenza di tale corte, dal momento che i vaccini dovrebbero essere assolutamente sicuri, questi mi rispose che i vaccini sono così fondamentali per la sanità pubblica e tuttavia così poco remunerativi (rispetto alle pillole da un miliardo di dollari), che il governo non vuole che i produttori di vaccini rischino il fallimento per le cause legali.
Tuttavia, ignorando il tribunale e i danni spaventosi che liquida—mi è stato raccontato, in via confidenziale, di una donna che ha perso tutte le dita di mani e piedi per una vasculite causata da un vaccino — sono proprio gli scienziati mainstream che si comportano in modo “antiscientifico”. La verità è che non tutti i vaccini sono sicuri, salvavita o necessari e i conflitti di interesse esistono eccome. Prendete in considerazione il caso del Gardasil, un vaccino contro i tipi 6, 11, 16, 18 del papilloma virus umano.
Il caso del Gardasil
Qualche anno fa, la Merck attuò una aggressiva campagna commerciale per il Gardasil, un vaccino contro il virus HPV (associato a verruche veneree e cancro cervicale) persino in paesi poveri dove il cancro cervicale non è certo causa primaria di morte in confronto a malaria o diarrea.
(Nei paesi sviluppati, un Pap test è efficace quanto un vaccino nella prevenzione del tumore cervicale.)
Lo scorso anno, i giudici della Corte Suprema indiana hanno chiesto chiarimenti dopo la morte di alcune bambine durante un test con Gardasil e Cervarix, il vaccino concorrente prodotto dalla GlaxoSmithKline, qualche anno prima.
Secondo CBS News c’era un’altra ombra sul Gardasil: “La Merck ha contribuito con 6.000 dollari al fondo per la campagna elettorale di Rick Perry [governatore del Texas] come parte di uno sforzo lobbistico nazionale per persuadere gli stati a richiedere Gardasil come uno dei vaccini obbligatori a tutti i bambini per poter accedere a scuola”. Alla guida del gruppo pro-Gardasil finanziato dalla Merck c’era la suocera dell’allora capo dello staff di Perry.
Non è parso molto etico neppure il passaggio della ex direttrice dei CDC Julie Gerberding alla guida della divisione vaccini della Merck.
Documenti andati a male
Gli scienziati hanno massacrato Andrew Wakefield, un ricercatore medico britannico che aveva associato il vaccino MPR (morbillo per morbillo, parotite e rosolia) all’autismo. La sua presunta corruzione avrebbe smentito ogni dubbio scientifico relativo alla sicurezza del vaccino.
Tuttavia quando un ricercatore americano è così corrotto da finire in prigione, la comunità scientifica non rifiuta per questo le sue ricerche. Scott Reuben pubblicò una ricerca fraudolenta su Lyrica, Effexor, Celebrex ed altri farmaci. Andò in prigione per sei mesi ma la “scienza” dietro ai farmaci che promuoveva rimane valida. Richard Borison, ex primario di psichiatra presso il centro medico per veterani di Augusta (VA) e presso la facoltà di medicina della Georgia, andò in prigione per 15 anni dopo aver condotto test clinici dell’antipsicotico Seroquel sui veterani per fare soldi. Il farmaco continuò a far guadagnare miliardi e la sua “ricerca” a scopo di lucro è ancora valida.
Come reporter ho intervistato personalmente un uomo la cui cecità fu causata nel 1976 da un vaccino antinfluenzale e che fu risarcito dal governo per il danno subito. Più recentemente ho intervistato un genitore il cui bambino sanissimo non è più stato lo stesso dopo una vaccinazione ed ora è internato. “Ha pianto disperatamente in modo isterico per 24 ore di seguito,” mi ha riferito il genitore, che è medico.
Big Pharma fa male a screditare questi genitori, e ce ne sono tanti, tacciandoli di essere “pazzi”. La degenerazione del loro bambino non è frutto della loro immaginazione. Inoltre, non c’è alcun motivo sostenibile che giustifichi la somministrazione di questi vaccini ad un bambino tutti in una volta, il che ne aumenta i rischi. Le vaccinazioni multiple – che una volta non venivano somministrate ai bambini – si sono rivelate una nuova enorme fonte di profitto per i pediatri.
Certo anche gli attivisti anti-vaccino non devono essere assolutisti, del resto chi rifiuterebbe un vaccino antirabbico dopo essere stato morso da un procione rabbioso o un’antitetanica[1] dopo una ferita profonda? Genitori responsabili negherebbero al loro figlio il vaccino antipertosse o antipolio[2]? Come per tutti i farmaci spinti sul mercato in modo aggressivo, i pazienti e i genitori devono potersi informare debitamente e in modo diretto soppesando rischi e benefici, e tenendo presente i lacunosi e insufficienti dati sulla sicurezza forniti dalle stesse aziende farmaceutiche.
Martha Rosenberg è giornalista investigativa nel settore sanitario. Autrice di  Born With A Junk Food Deficiency: How Flaks, Quacks and Hacks Pimp The Public Health (Prometheus).
Fonte: www.counterpunch.org/
Link: http://www.counterpunch.org/2017/01/26/they-arent-all-safe-pharma-is-willing-to-look-unscientific-to-sell-vaccines/
27.01.2017
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di EMANUELA LORENZI

Note a Cura del Traduttore
[1] L’autrice, oltre a confondere la profilassi attiva con quella passiva (emoderivati), sembra dare per assodato l’assioma immunologico della teoria anticorpale, che proprio nel caso del tetano ha mostrato molte falle (morti in soggetti iperimmunizzati o con elevato titolo anticorpale o viceversa malattia non contratta in soggetti senza anticorpi e infine la questione dell’immunità naturale riscontrata in soggetti mai vaccinati), oltre a non specificare le condizioni di anaerobia necessarie allo sviluppo delle spore (che vivono anche nella polvere di casa), la non infettività e l’incidenza quasi esclusivamente in soggetti anziani e con sistema immunitario indebolito.
[2] L’autrice sembra ignorare la sciagurata storia e i danni di entrambi questi vaccini. Quanto all’antipolio, per cui è da ricordare il caso emblematico dei Tremante (due figli uccisi e uno cerebroleso), basterebbe citare i milioni di contagiati dal virus cancerogeno SV40, le epidemie iatrogene (non circola più il selvaggio ma il vaccinale) di poliomielite paralitica post-vaccinica da virus retromutato di tipo 2 e 3 alimentate proprio dalle vaccinazioni col Sabin orale che, costando meno, continua ad essere usato in modo massiccio nei paesi del terzo Mondo creando ceppi sempre nuovi e sempre più neurovirulenti che restano in circolazione per anni (noto il caso di “trasmissione silente” per oltre 28 anni), mentre nei paesi industrializzati il Salk a virus inattivato tramite formaldeide (cancerogeno di tipo 1) iniettato ai neonati per via parenterale può comunque indurre la sindrome di Guilain-Barré o creare portatori sani della malattia, senza contare i danni degli antibiotici come neomicina, conservanti, cellule e proteine eterologhe, metalli pesanti neurotossici e da ultimo le nanoparticelle di inquinanti non biodegradabili inoculate in sistemi immunitari il cui equilibrio th1/th2 è ancora in formazione e la barriera ematoencefalica molto più permeabile, considerando anche la via (parenterale) che bypassa le normali difese. Quanto invece all’antipertossico, se nessuno oserebbe negare danni gravi e morti causati dal vaccino intero, anche quelli (danni gravi e decessi scambiati per SIDS in Germania) del vaccino acellulare contenuto nella trivalente DTPa sono ben documentati dalla banca dati Med-Line, mentre la comunità scientifica ha dovuto constatare che oltre a non prevenire la trasmissione della malattia, i vaccinati (che possono essere asintomatici) hanno circa il doppio di possibilità di infettarsi con ceppi B.pertussis privi di pertactina (PRN, un antigene chiave del vaccino antipertossico) rispetto agli individui non vaccinati (i batteri PRN potrebbero avere un vantaggio selettivo nell’infettare le persone vaccinate con DTaP). http://comedonchisciotte.org/non-sono-tutti-sicuri-lindustria-farmaceutica-diventa-antiscientifica-deve-vendere-vaccini/
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DIGIUNO – I VANTAGGI CHE BIG PHARMA VI NASCONDE!!

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DIGIUNO – I BENEFICI SEGRETI DI SEGUITO RIPORTATI DA UN DISCORSO TENUTO DA MARK MATTSON, ATTUALE CAPO DEL LABORATORIO DI NEUROSCIENZE PRESSO IL “NATIONAL INSTITUTE ON AGING”. EGLI È ANCHE UN PROFESSORE DI NEUROSCIENZE PRESSO LA “JOHNS HOPKINS UNIVERSITY”, NONCHÉ UNO DEI PIÙ IMPORTANTI RICERCATORI NEL CAMPO DEI MECCANISMI CELLULARI E MOLECOLARI ALLA BASE DI MOLTEPLICI MALATTIE NEURODEGENERATIVE, COME IL PARKINSON E IL MORBO DI ALZHEIMER


Ho scelto di includere “Big Pharma” nel titolo perché questa è esattamente la realtà. Ci sono stati innumerevoli esempi di manipolazione della ricerca pubblicata nelle mani delle aziende farmaceutiche negli ultimi anni. Il dottor Richard Horton, redattore capo di “The Lancet”, ha recentemente dichiarato che gran parte della letteratura scientifica pubblicata oggi è semplicemente falsa. E ‘il motivo per cui il Dr. Marcia Angell, ex redattore capo di “The New England Journal of Medicine”, ha detto che “l’industria farmaceutica ama descrivere se stessa come un’industria basata sulla ricerca, come fonte di farmaci innovativi. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità”. Ed è il motivo per cui John Ioannidis, epidemiologo presso la “Stanford University School of Medicine”, ha pubblicato un articolo intitolato “Perché la maggior parte dei testi pubblicati sono falsi”, in seguito divenuto l’articolo più ampiamente accessibile nella storia della “Public Library of Science”.
Mark e il suo team hanno pubblicato diversi articoli che dimostrano come il digiuno due volte alla settimana potrebbe ridurre significativamente il rischio di sviluppare sia il morbo di Parkinson che l’Alzheimer.
“È noto da tempo che i cambiamenti nella dieta abbiano effetti sul cervello. Anche i bambini che soffrono di crisi epilettiche sembrano avere meno problemi quando se sottoposti a restrizione calorica o digiuni. Si ritiene che il digiuno protegga il cervello dai segnali sovraeccitanti cui incorrono le persone che soffrono di epilessia”.
Molti studi sulla restrizione calorica mostrano come gli individui che la praticano sviluppino una maggiore capacità di combattere le malattie croniche.
“La restrizione calorica allunga la vita e ritarda le malattie croniche legate all’età in una varietà di specie, tra cui ratti, topi, pesci, mosche e vermi. Il meccanismo o meccanismi attraverso i quali ciò si verifica non sono ancora chiari”.
DigiunoIl digiuno fa cose buone per il cervello, evidenti da tutti i cambiamenti neurochimici benefici che avvengono nel cervello quando digiuniamo. Inoltre, migliora la funzione cognitiva, aumenta i fattori neurotrofici, aumenta la resistenza allo stress e riduce le infiammazioni.
L’assenza di cibo è una sfida per il tuo cervello, il quale risponde ai cambiamenti che si verificano durante il digiuno, imitando i cambiamenti che si verificano durante l’esercizio fisico. Entrambi aumentano la produzione di proteine nel cervello (fattori neurotrofici), che a sua volta promuove la crescita di neuroni, la connessione tra i neuroni, e la forza delle sinapsi.
“Le sfide per il cervello, che si tratti di digiuno intermittente o di attività fisica intensa, sono sfide cognitive. Quando questo accade, i neuro-circuiti si attivano, i livelli di fattori neurotrofici aumentano, promuovendo la crescita di neuroni e la formazione e il rafforzamento delle sinapsi”.
Il digiuno può anche stimolare la produzione di nuove cellule nervose dalle cellule staminali presenti nell’ippocampo. Sembra che il digiuno stimoli anche la produzione di chetoni e che possa favorire l’aumento dei mitocondri nei neuroni, migliorando anche la capacità di apprendimento e di memorizzazione.
Uno studio pubblicato dai ricercatori della “University of Southern” ha mostrato che i cicli di digiuno prolungato proteggono dai danni al sistema immunitario e, inoltre, inducono la rigenerazione dello stesso.
Il digiuno uccide le cellule immunitarie vecchie e danneggiate inducendo il corpo a produrne di nuove completamente sane.
“Non potevamo prevedere che il digiuno prolungato avrebbe avuto un effetto così notevole nel promuovere la rigenerazione a base di cellule staminali. Quando si rischia di morire di fame, il sistema tenta di risparmiare energia ed una delle cose che può fare per risparmiare energia è quella di riciclare cellule immunitarie non necessarie, in particolare quelle danneggiate. Il numero di globuli bianchi scende con il digiuno prolungato; quando poi si inizia a ri-alimentarsi, le cellule del sangue tornano ai loro valori iniziali Fonte http://www.collective-evolution.com/2015/12/11/neuroscientist-shows-what-fasting-does-to-your-brain-why-big-pharma-wont-study-it/ traduzione e sintesi  di Nico Forconi www.controinformo.info
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giovedì 9 febbraio 2017

Truffa vaccini pandemici H1N1: TUTTO ARCHIVIATO.

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Il Tribunale di Siena [Giudice per le Indagini Preliminari Dott.ssa Roberta Malavasi] ha accolto la richiesta del PM, Dott. Aldo Natalini, e ha disposto l’archiviazione del procedimento a carico del Dott. Francesco Gulli [ex A.D. Novartis Vaccines & Diagnostics] indagato in quanto amministratore delegato pro tempore di Novartis Vaccines & Diagnostics [in seguito acquisita dalla GlaxoSmithKline] per i reati ipotizzati di truffa a danno allo Stato.
L’inchiesta aveva ipotizzato una truffa nell’ambito della fornitura al Ministero della Salute del vaccino contro l’influenza A [H1N1] del 2009, in particolare legata al risarcimento che nel 2012 lo Stato versò a Novartis, a cui, nel 2010, in seguito al “cessato allarme pandemia“, il Ministero aveva chiesto l’interruzione della fornitura del vaccino.
All’epoca dei fatti vi furono perquisizioni da parte dei NAS nelle sedi del gruppo farmaceutico Novartis, a Siena e a Origgio [Varese]. Gli investigatori contestavano la sovrafatturazione per un componente di un medicinale, il pericoloso adiuvante MF59 [meglio noto come squalene], e la indebita deduzione degli interessi passivi, stimando un danno all’erario di 2,7 milioni di euro
Sulla questione si era già espressa la Commissione Tributaria di Firenze che, nel 2015, aveva giudicato infondata la pretesa tributaria azionata dall’Ufficio Finanziario “inficiando così il nucleo essenziale dell’assunto accusatorio“.
Con la richiesta del 27 ottobre scorso, il Pubblico Ministero è giunto alla conclusione che “non sussistono elementi idonei a sostenere l’accusa” e ha richiesto l’archiviazione sia per quanto riguarda il procedimento a carico di Francesco Gulli sia per quanto riguarda la responsabilità amministrativa di Novartis Vaccines & Diagnostics. https://autismovaccini.org/2017/02/08/truffa-vaccini-pandemici-h1n1-tutto-archiviato/ 
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Basta bufale.it La vergogna di Laura Boldrini che si è unita ai Troll.

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L'indefinibile e inqualificabile Laura Boldrini vorrebbe far tacere con una volgarissima petizione tutte le verità delle inchieste mediche e militari, e per accreditarsi questo silenzio,queste omertà complice del malaffare e della mafia organizzata nella politica si, si avvale ovviamente dei media (criminali) di regime,dei giornali pennivendoli, e dei politici complici di attuare una normalizzazione verso certi reati sia in ambito medico,come nel caso di vaccini sporchi di metalli pesanti e tante altre porcherie e di altri reati ambientali come l'induzione di terremoti con metodi di fracking vietati in Italia e in Europa, estrazioni di gas,trivellazioni nascoste, e tanto altro. A capire tutto questo è certo per i complici che la "signora" si è scelta, tutti i negazionisti criminali del cicap! Che conosciamo ormai molto bene da anni per le varie opere di stalking nei confronti di attivisti, giornalisti di inchiesta, e dei loro vari occultamenti in vari ambiti, dai reati degli immigrati, alle negazioni di inchieste mediche sui vaccini e sulle cure efficaci alternative,insomma,si è scelta molto bene i suoi amichetti di,come si dice in Calabria,dò sgranu! (del mangiare). Ma come facciamo a tenere ancora a questa che oltre a coprire crimini contro l'umanità,sponsorizza gli stessi che dovrebbero finire immediatamente in galera con tutte le scarpe? E' capace di mettere nella sua VERGOGNOSA petizione i primi firmatari che chiamerei tranquillamente I PRIMI CRIMINALI! Paolo Attivissimo: Negazionista de Cicap con i sui compari,con i suoi  fedelissimi magnaccioni Michelangelo Coltelli,David Puente e Walter Quattrociocchi. I cardini della vergogna del web! Ma attenzione altri vergognosi criminali sono anche direttori di certi giornali, che non facendovi i nomi,sono risconoscibilissimi dai loro articoli strampalati e calunnianti verso persone che andrebbero invece lodate,ma che fare? Siamo in Italia, quando ci metteranno a tacere,incominceremo tutti a denunciare ancora di più le criminalità che copre lo Stato ormai vergognoso oltre che illegittimo, e speriamo che questa viscida,vada via il prima possibile con un voto o con altro,che fa solo schifo per tutto quello che fa. Lascio qualche link per avere una visione più completa di questi vergognosi. Qui il link della vergognosa petizione: www.bastabufale.it/ e qui i link che vi faranno certamente riflettere sulle mie parole.@ BUTAC: QUANDO GLI "ANTI-BUFALE" SONO FAZIOSI E FILOGOVERNATIVI, A COSA O A CHI SERVONO?  @   Bufale un Tanto al Chilo: Creatori di Bufale butac.it – MICHELANGELO COLTELLI e apparentamenti vari CAUSANO A VARIE AZIENDE DANNI ECONOMICI AL SOLO SCOPO DI FARE SOLDI CON LA DIFFAMAZIONE SOLO SCOPO DI FARE SOLDI CON LA DIFFAMAZIONE  @ Butac: Bufale un tanto al chilo? O mazzette un tanto al chilo? @ I DISINFORMATORI (ANCHE IN AMBITO MEDICO) IDENTIFICATI.  @ Europa: 1 milione di euro per addestrare i funzionari a fare i "troll"  @ Certi blog? Uguali ai media di regime. @ La grande mappa delle pagine complottiste su Facebook (CREATA DAI DISINFORMATORI DI REGIME ITALIANI) @ CICAP: se li conosci li eviti @ Butac et simili: Siti “antibufala” nuovamente indagati per calunnia @ Butac - Bufale un tanto al chilo. Il mercenario Bolognase Michelangelo Coltelli sporca il web di falsità DENUNCIATO! ESPOSTO PUBBLICO DEI DISINFORMATORI ITALIANI INTENTI A SPORCARE IL WEB E L'OPINIONE PUBBLICA CON VERITA' UNITE A FALSITA' A SEGUITO UNA LISTA DI NOMI NOTI E NON NOTI @ Le infinite cazzate di Paolo Attivissimo @ http://www.tanker-enemy.tv/Identified.htm  ETC ETC ETC ETC.
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Nutella: fa davvero male alla salute?

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Criticare la Nutella è molto difficile: oltre ad essere un prodotto “cult”, è supportato da anni ed anni di pubblicità, venduta ad un prezzo modesto, e quindi difesa da moltissimi cittadini.

Basta leggere l’etichetta della Nutella per capire che non abbiamo fra le mani un prodotto eccellente.
La Nutella sostituisce il pregiato (e più costoso) burro di cacao con l’olio di palma, un prodotto di minore qualità e gusto, che viene reso più “piacevole” al palato attraverso un processo di raffinazione.
Inoltre, la Nutella usa la vanillina come aroma, un’alternativa non naturale alla vaniglia.
Immagine correlata Nella Nutella prevalgono olio di palma e zucchero, a scapito di quantità ridottissime di cioccolato magro, nocciole (in teoria, i due ingredienti principali) e latte scremato in polvere.
Secondo alcune ricerche l’olio di palma fa aumentare la concentrazione di grasso nel sangue. Inoltre, peggiora il profilo lipidico favorendo danni cardiovascolari. L’acido palmitico è stato associato anche all’incremento di sostanze infiammatorie nel sangue.
I cattivi effetti dello zucchero sulla salute, invece, sono ben noti: dai problemi al cuore al diabete, è un alimento che dovrebbe essere limitato o escluso dalla dieta.
Con questo articolo non cerchiamo di sminuire un prodotto che ha raggiunto un successo planetario, ma invitiamo a provare le vere creme di nocciola, il cui contenuto sia naturale e composto, appunto, da nocciole vere.
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mercoledì 8 febbraio 2017

Come prevenire il mal di schiena con piccoli accorgimenti quotidiani

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Il mal di schiena è quasi sempre la conseguenza di una errata postura, perché questa determina un affaticamento di alcuni muscoli che, a lungo andare, cominceranno inevitabilmente ad essere dolenti. Un po’ come accade quando un qualsiasi oggetto non è perfettamente in equilibrio, prima o poi collasserà perché, a differenza del corpo umano, non ha dei muscoli che cercano di riequilibrare la posizione.
Ed è proprio questa continua ricerca dell’equilibrio da parte dei muscoli, cosa che avviene in maniera del tutto automatica, a metterli in crisi. Una volta che si sono infiammati, far passare il dolore non è sempre semplice, soprattutto poi se non viene eliminata la causa dell’infiammazione, in questo caso l’errata postura, o anche qualche cattiva abitudine come vedremo più avanti.
La salute della schiena dipende dal suo padrone, diciamo così, perché è il solo in grado di decidere come trattarla. Oltre ad una postura corretta è necessaria anche una certa quantità di attività fisica costante, in modo da rinforzare i muscoli della schiena in particolare.
Obiettivo Zero Dolore - La gestione del dolore nell'anziano (Video)

Come prevenire il mal di schiena, indicazioni utili

Cominciando dai movimenti più semplici, quelli che si fanno praticamente tutti i giorni, anche se non sono legati ad una attività lavorativa, è possibile evitare di mettere la schiena in difficoltà. Le massaie per esempio, quando si dedicano alle faccende domestiche, dovrebbero avere l’accortezza di alternare i lavori in modo da non ripetere troppo a lungo sempre gli stessi movimenti che non farebbero altro che stressare sempre gli stessi muscoli.
Quando si lavano i pavimenti, per esempio, non farli tutti in una volta, ma semmai alternare questa azione con qualche altra che impegni altre fasce muscolari, come ad esempio lavare i vetri delle finestre, o spolverare, rassettare e via dicendo.
Un errore classico che fanno un po’ tutti, anche quelli che già sanno che si tratta di un errore, è quello di sollevare un peso facendo forza sulla schiena, partendo quindi dalla posizione chinata per poi alzarsi con il peso che mette in crisi i muscoli dorsali. A parte il fatto che una azione del genere può anche essere causa di traumi o infortuni, quindi produrre guai più seri che non un semplice mal di schiena, i muscoli in questo modo sono sottoposti ad uno stress che potrebbero non essere in grado di sopportare.
Il modo corretto di alzare un peso, anche se non particolarmente rilevante, è quello di piegare le gambe mantenendo il busto diritto e poi sollevarsi facendo forza sulle gambe stesse che sono certamente in grado di reggere molto meglio lo sforzo.
Quando si guida, soprattutto poi se si percorrono lunghi tratti di strada o comunque se si è costretti a lungo in auto per colpa del traffico, bisogna avere la cura di regolare con attenzione distanza e altezza del sedile, in modo che la distanza dai pedali e dal volante sia tale da consentire una posizione rilassata sempre con schiena e testa in posizione eretta. Mai affondare quindi nel sedile, un po’ come si fa quando ci si siede in poltrona a guardare la TV.
Anche le calzature hanno la loro importanza. Scarpe con tacchi troppo alti, così come quelle senza, le così dette ballerine, costringono la schiena ad una posizione scorretta, in particolar modo la colonna vertebrale, posizione che costringe i muscoli ad uno sforzo maggiore per cercare di trovare quell’equilibrio cui si accennava in precedenza.
Quando sa va per negozi, o quando si va a fare la spesa o si procede a degli acquisti, quali essi siano, evitare di portare troppo peso con le braccia e, la dove possibile, servirsi dei carrelli appositi in modo da trasportare senza sforzo il peso. In mancanza, cercare sempre di equilibrare il peso, in modo che sia pressoché identico per le due braccia, sempre per il solito equilibrio di cui sopra.
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martedì 7 febbraio 2017

Formicolio alle mani? Ecco cosa ti sta accadendo

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Non bisogna allarmarsi subito, il formicolio potrebbe essere dovuto alla compressione di alcuni nervi durante il riposo notturno, ma anche indice di una problematica decisamente più seria. Ecco i motivi per cui potresti avere le mani che formicolano.


Formicolo alle mani cause (© Prince apple | Shutterstock.com)
È un disturbo che può insorgere a qualsiasi età, senza cause apparenti. Spesso l’esordio è improvviso. Ci si sveglia una mattina con una sensazione di formicolio alle mani – in alcuni casi anche ai piedi – ma se il problema tende a ripetersi nel tempo è bene rivolgersi al proprio medico curante. Non bisogna allarmarsi subito, il formicolio potrebbe essere dovuto alla compressione di alcuni nervi durante il riposo notturno, ma anche indice di una problematica decisamente più seria. Ecco i motivi per cui potresti avere le mani che formicolano.
Le cause del formicolio alle mani
I sintomi
A chi rivolgersi
Cure naturali
Una causa che non desta preoccupazioni: la postura errata
È la motivazione più classica e non c’è motivo per cui preoccuparsi. Se hai posizionato braccia, mani, gambe o piedi in maniera errata comprimendo alcuni nervi è normale che si avverta del formicolio alle mani. Questo accade semplicemente perché lo schiacciamento di un arto impedisce un regolare flusso sanguigno nella zona. Spesso si dice che la mano si è «addormentata», ma il problema svanisce nel giro di pochi minuti se ci si muove bene. Nel caso di problematiche reali, invece, il formicolio può avvenire in qualsiasi momento e si ha una limitazione dei movimenti. In questo caso è bene intervenire quanto prima recandosi da uno specialista.
Le cause del formicolio alle mani
Tra le diverse cause vi possono essere:
  • Mancanza di vitamine del gruppo B
  • Sindrome del tunnel carpale
  • Artrite reumatoide
  • Dito a scatto
  • Malattia di Quervain
  • Artrosi cervicale
  • Ernie e patologie del tratto cervicale
  • Sindrome del canale cubitale
Altre cause meno comuni sono:
  • Alcolismo
  • Gravidanza
  • Ansia, stress
  • Problemi di circolazione e alla tiroide
  • Malattia di Buerger
Mancanza di vitamine del gruppo B
La mancanza di vitamina è un problema abbastanza comune e decisamente più risolvibile di tanti altri. In particolare, sembra essere molto d’aiuto una supplementazione a base di vitamina B12 e vitamina E. Dosaggio e metodi di somministrazione devono essere discussi con il proprio medico curante in base alla gravità della carenza vitaminica.
Sindrome del tunnel carpale
Anche in questo caso si tratta di un problema abbastanza comune. È un disturbo a carattere doloroso dovuto alla compressione del nervo che risiede tra l’osso del polso e i relativi tendini. L’esordio inziale, spesso nelle ore notturne, provoca solo un leggero formicolio e limitazione di movimento. Riguarda soprattutto le persone che eseguono lavori manuali sollecitando moltissimo il polso. Secondo uno studio pubblicato su Proceeding of National Academy of Science, una supplementazione di vitamina B6 (piridossina) funziona nella quasi totalità dei casi, salvo il problema non sia dovuto a un forte trauma. A tale scopo il dott. Ellis e collaboratori consigliano l’assunzione di 50-100 mg al giorno. Altri ricercatori come Phalen consigliano addirittura 200 mg al giorno. La cura andrebbe protratta per almeno tre mesi. Va detto che secondo una ricerca condotta dallo stesso Phalen, in presenza di sindrome del tunnel carpale e relativa carenza di piridossina è stato segnalato un uso concomitante di sostanze antagoniste di vitamine del gruppo B. Tra queste ci sono la tartrazina (un colorante giallo), una dieta altamente proteica, l’albume d’uovo crudo e gli anticoncezionali orali.
Artrite reumatoide
In caso di artrite reumatoide il dolore è molto più severo. Oltre al formicolio si possono avvertire vere e proprie fitte e rigidità nei movimenti. In alcuni casi i sintomi diminuiscono con il movimento. A differenza della sindrome del tunnel carpale che nei casi più gravi si può curare con la chirurgia, l’artrite reumatoide non è un problema risolvibile totalmente. Si possono, però, alleviare i sintomi con una cura specifica per questo genere di malattia.
Dito a scatto
Oltre al formicolio e alla debolezza nei movimenti, si caratterizza anche da un dolore diffuso al palmo della mano. Ma il sintomo più inconfondibile è una flessione non fisiologica delle falangi di una o più dita che si muovono a scatto. Questo accade perché i tendini che dovrebbero aiutare le dita a flettersi correttamente sviluppano dei noduli che impediscono il normale movimento. Gli antinfiammatori sono la cura d’elezione.
Malattia di Quervain 
Alla stregua del tunnel carpale è un problema che interessa soprattutto le persone che svolgono un lavoro manuale. Oltre al classico formicolio si ha una sensazione dolorosa al polso a al pollice. Il problema è dovuto a un’infiammazione della guaina che riveste i tendini. Se il problema è grave si potrebbe dover ricorrere all’intervento chirurgico.
Artrosi cervicale
Che si tratti di vera artrosi, di discopatia o problematiche del tratto cervicale il risultato non cambia. Il formicolio alle mani e braccia si può presentare soprattutto la notte e nelle prime ore del giorno. Spesso c’è anche dolore e limitazione dei movimenti. Il problema è causato da una compressione dei nervi che partono dal tratto cervicale. Gli antinfiammatori sono utili, ma sono senz’altro più indicate delle sedute di fisioterapia, osteopatia o manipolazione eseguita da un bravo massofisioterapista.
Sindrome del canale cubitale
È seconda solo alla sindrome del tunnel carpale. Al posto di interessare i nervi del polso, però, riguarda il nervo ulnare, più precisamente la parte che risiede a livello del gomito. Luogo in cui il nervo è molto più superficiale. Tutti sappiamo il dolore che provoca una semplice botta al gomito contro lo spigolo di un mobile. Questo è dovuto al fatto che i nervi si trovano decisamente più in superficie. Il formicolio e il dolore caratterizzato dalla sindrome del canale cubitale può essere dovuto a un uso intenso del gomito o a un trauma.
Rimedi e metodi naturali
Uno dei più potenti antinfiammatori naturali è sicuramente la curcumina. Integratori a base di tale sostanza potrebbero essere una cura complementare. In alcuni casi può essere utile un integratore a base di vitamine del gruppo B o seguire delle manipolazioni da personale esperto. Se il problema si verifica in gravidanza è bene evitare il più possibile l’uso di farmaci. I massaggi linfodrenanti potrebbero aiutare in questo delicato periodo della propria vita. In alcuni casi può essere d’aiuto indossare una semplice polsiera.
A chi rivolgersi
Per prima cosa è bene andare dal proprio medico curante per una richiesta di un esame diagnostico a immagini – per esempio una TAC. In base al problema rilevato ci si può rivolgere a un neurochirurgo, a un ortopedico o a un chirurgo plastico.
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10 METODI NATURALI PER DISINTOSSICARE L’ORGANISMO

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Ogni tanto, soprattutto a fine stagione, è bene dedicarsi ad un periodo di disintossicazione e depurazione dell’organismo, con particolare riferimento all’alimentazione e al benessere dell’apparato digerente. In merito esistono diverse scuole di pensiero, metodi e rimedi naturali adattabili a seconda delle proprie necessità e basati prevalentemente sul consumo di pasti leggeri a base vegetale e di bevande dagli effetti benefici.
Vi presentiamo brevemente alcuni dei rimedi più utilizzati e diffusi, che potrete approfondire con il vostro medico ed a seconda delle vostre necessità.

1. Per il fegato

Per favorire il funzionamento e la depurazione del fegato bisognerebbe arricchire la propria alimentazione con erbe amare e selvatiche come il tarassaco. Altri alimenti indicati sono carote, sedano, barbabietole e rosmarino. Tra le spezie si consigliano curcuma, cumino e curry. Per quanto riguarda le bevande, si sconsiglia l’assunzione di latte, caffè e bibite gassate, da sostituire con acqua naturale e succo di mela senza conservanti e zuccheri aggiunti.

2. Per l’intestino

Tra le sostanze considerate in grado di aiutare l’intestino nell’eliminazione di scorieed eventuali batteri nocivi vi sono aceto di mele, succo d’aloe vera e fermenti probiotici. I chiodi di garofano ed alcune erbe medicinali come l’artemisia assenzio sono ritenute in grado di creare a livello intestinale un ambiente ostile nei confronti dei batteri nocivi. È possibile inoltre rivolgersi a centri specializzati nella pulizia del colon tramite idro-terapia.

3. Dieta semi-liquida

Una dieta semi-liquida opportunamente eseguita con l’intento di purificare il proprio organismo sotto controllo medico potrebbe comprendere l’assunzione di succhi e centrifugati di frutta e verdura fresca, zuppe e passati di verdura, frullati, olio di semi di lino, semi di sesamo, semi di zucca e acqua naturale.

4. Metalli pesanti

Nel caso si abbia la necessità di disintossicarsi da un eccessivo accumulo di metalli pesanti nell’organismo, tra cui alluminio, mercurio, cadmio e piombo, un importante aiuto potrebbe derivare da scelte alimentari basate sulla selezione di frutta, verdura e cereali di provenienza biologica e biodinamica, che non siano quindi stati trattati con pesticidi. Si consiglia solitamente di evitare il più possibile alimenti di provenienza industriale, con particolare riferimento agli alimenti ed alle bevande confezionate in contenitori metallici.

5. Solo crudo

Tra i vari rimedi per la purificazione dell’organismo vi è quello di assumere esclusivamente alimenti vegetali crudi per un breve periodo, in modo da favorire l’attività dell’apparato digerente. Essi possono comprendere frutta e verdura fresca, germogli, frutta secca e semi oleaginosi.

6. Digiuno breve

Si tratta di un programma di digiuno basato sull’assunzione esclusiva di succhi e centrifugati di frutta o di verdura, la cui durata può variare da uno a tre giorni. È possibile affrontare periodi di digiuno di durata maggiore, in base alle proprie necessità e sempre sotto controllo specialistico. Tra gli alimenti consigliati per la preparazione delle bevande vi possono essere: mele, carote, spinaci, pere, cavoli, zenzero e verdure a foglia verde.

7. Detox Ayurvedico

La medicina tradizionale indiana, detta Ayurveda, suggerisce di seguire periodicamente una mono-dieta a base di kitchree, un piatto unico composto da fagioli mung, riso basmati, cipolle, aglio, zenzero e curcuma. Il kitchree è considerato una pietanza perfettamente equilibrata ed in grado di aiutare l’organismo nei propri processi depurativi.

8. Candida

In caso di candida si sconsiglia generalmente di seguire una dieta che escluda il più possibile alimenti contenenti lievito ed altri cibi considerati in grado di favorirne la proliferazione come farine raffinate, zuccheri, succhi di frutta, alcolici, frutta secca, funghi, formaggi, yogurt, aceto e salsa di soia.

9. Spezie

Esistono alcune spezie ed erbe aromatiche ritenute in grado di favorire i processi di depurazione dell’organismo. Possono essere assunte quotidianamente in piccole quantità, salvo particolari controindicazioni. Tra di esse troviamo: origano, cannella, cumino, zenzero, finocchio, pepe nero, prezzemolo, rosmarino e curcuma.

10. Master Cleanse

Si tratta di un programma dettagliato di digiuno, diffuso prevalentemente negli Stati Uniti, basato sull’assunzione di succhi di frutta e di verdura, spremute di agrumi e limonate con aggiunta di sciroppo d’acero e pepe di cayenna. I giorni di digiuno sono variabili a seconda delle necessità. All’inizio ed alla fine del programma si attuano solitamente delle fasi di transizione. Una volta concluso il digiuno, si reintegrano gli alimenti solidi tramite pasti leggeri. In questo caso si sconsiglia vivamente il fai-da-te.
Marta Albè

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Vaccinazioni di massa e danni da vaccino – Cosa è vero e cosa è falso

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I medici americani registrano ogni anno migliaia di reazioni serie ai vaccini, incluse centinaia di morti e di menomazioni permanenti. Le popolazioni completamente vaccinate sono state investite da epidemie, e i ricercatori attribuiscono dozzine di condizioni neurologiche e immunologiche croniche ai programmi di immunizzazione di massa. Vi sono centinaia di studi medici pubblicati che documentano il fallimento dei vaccini e le reazioni avverse, e dozzine di libri scritti da medici, ricercatori e scienziati indipendenti che rivelano serie lacune nella teoria e pratica dell’immunizzazione.
Mito n°1: “..i vaccini sono completamente innocui..?” Il VERS (sistema che riporta gli effetti avversi ai vaccini) dell’ FDA (Food and Drug Administration) riceve annualmente 11.000 rapporti su serie reazioni avverse ai vaccini, di cui l’1% rappresenta le morti causate dalle reazioni al vaccino. La maggior parte delle morti sono ascrivibili al vaccino della pertosse. Studi internazionali hanno dimostrato che la vaccinazione è causa della SIDS (sindrome di morte infantile improvvisa).
Mito n°2: “..i vaccini sono molto efficaci..?” La letteratura medica possiede un numero sorprendente di ricerche che documentano il fallimento del vaccino. Epidemie di morbillo, orecchioni, vaiolo, polio si sono manifestate in popolazioni vaccinate. Nel 1989 il CDC (Center for Diesease Control and Prevention) riportò:..”nelle scuole con un livello di vaccinazioni superiore al 98% si sono avute epidemie  (morbillo)  fra i bambini di età prescolare..”  “..l’apparente paradosso è che, quando il tasso di immunizzazione al morbillo aumenta a livelli alti in una popolazione, il morbillo diventa una malattie di persone immunizzate..”.
Mito n°3: “..i vaccini sono la ragione principale del basso tasso di malattie..?” Secondo l’Associazione Britannica per il Progresso della Scienza, le malattie infantili diminuirono del 90% fra il 1850 ed il 1940, parallelamente al miglioramento delle pratiche sanitarie ed igieniche, ben prima che fossero introdotti i programmi di vaccinazione obbligatoria. A sottolineare questa conclusione è stato un recente rapporto dell’ OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità), il quale trovò che la malattia e i tassi di mortalità nei paesi del terzo mondo non hanno un legame diretto con le procedure di immunizzazione o il trattamento medico, ma sono strettamente collegate con gli standard igienici ed alimentari.
Mito n°4: “..la vaccinazione si basa su fondate teorie e pratica dell’immunizzazione..?” L’evidenza clinica sta nella loro capacità di stimolare la produzione di anticorpi. Quello che non è chiaro è se tale produzione produca immunità.  Per esempio i bambini anemici di agammaglobine sono incapaci di produrre anticorpi, tuttavia guariscono dalla malattie infettive quasi con la stessa velocità degli altri bambini. L’immunità naturale è un fenomeno complesso che coinvolge molti organi e sistemi.
Mito n°5: “..le malattie infantili sono pericolose..?” La maggior parte delle malattie infettive dell’infanzia hanno poche serie conseguenze al giorno d’oggi.  Persino le statistiche conservatrici del CDC sulla pertosse durante il 1992/1994 indicano un tasso di guarigione del 98.8%. Nella maggior parte delle volte, la malattie produce immunità per tutta la vita, mentre l’immunità del vaccino è solo temporanea.
Mito n°6: “..mio figlio non ha avuto reazioni, quindi non vi è nulla di cui preoccuparsi..?” Gli effetti negativi documentati del vaccino includono disturbi immunologici e neurologici cronici, quali autismo, iperattività, scarsità di attenzione, dislessia, allergie, cancro. I componenti del vaccino includono noti cancerogeni quali thimersol, il fosfato di alluminio e la formaldeide. Il dilemma è che gli elementi virali presenti nel vaccino possono perdurare e mutare nel corpo umano per anni, con conseguenze imprevedibili.
Mito n°7: “..esiste solo la vaccinazione..?” Storicamente l’omeopatia si è rivelata più efficace della medicina ortodossa, nel trattare e prevenire le malattie. Si è riscontrato che i rimedi omeopatici sono più efficaci quando vengono assunti durante i periodi di incremento del rischio, poiché non contengono sostanze tossiche, non danno effetti collaterali.
“Qualunque sia il vostro pensiero riguardo alle vaccinazioni, prendete una decisione informata: perché ne avete tutto il diritto. La responsabilità è molto elevata, soprattutto pensando che state giocando con la vita dei vostri figli. Non prendete una decisione basandovi su questo resoconto, ma cercate da voi.”

Articolo tratto da: NEXUS NEW TIME Edizione italiana n°15

Poliomielite: Il vaccino della poliomielite è indicato con orgoglio da ogni governo come la prova definitiva che la vaccinazione di massa funziona. Il governo statunitense fa notare che durante gli anni peggiori della polio, in America si verificarono 20000 – 30000 casi, rispetto ai 20-30 all’anno al giorno d’oggi. Tuttavia il dott. Bernard Greenberg, capo del Dipartimento di Biostatistica presso l’Università della Carolina del Nord, Scuola di Sanità Pubblica, continua ad affermare che i casi di polio aumentarono del 50% tra il 1957 e il 1958 e dell’ 80% al 1959, dopo l’introduzione dell’immunizzazione di massa. In cinque stati – New England, Massachusetts, Connecticut, New Hampshire, Rhode Island e Vermont – i casi di polio più o meno raddoppiarono nel 1954 e nel 1955 dopo l’introduzione del vaccino per la poliomielite. Malattie come la polio operano in modo ciclico. La grande epidemia di polio si verificò nel anni 1910, negli anni 1930 e negli anni 1950; poi i casi diminuirono  grandemente fino a raggiungere quasi lo zero. Nei veri casi di polio, il virus vive nell’intestino, creando quella che ordinariamente è un’infezione innocua. Il virus morto, originariamente sviluppato da Joan Salk, viene iniettato sotto la pelle e si dà per scontato che viaggi attraverso il flusso sanguigno per creare anticorpi che lo “bloccheranno” prima che raggiunga il sistema nervoso. Tuttavia, l’iniezione del virus della polio morto, non dà “un’immunità intestinale”, cioè non fa crescere gli anticorpi nell’intestino. Questo significa che, anche se non si contrarrà la polio paralizzante, il virus selvaggio continuerà a vivere nell’intestino e teoricamente potrà essere trasmesso a qualcun altro. Il vaccino originale di Salk richiedeva tre o più richiami ogni cinque anni. Quando venne somministrato per la prima volta, venne considerato un successo enorme, finché negli anni ’60 la percentuale di vittime di poliomielite salì. Il vaccino vivo orale (OVP), venne sviluppato da Sabin, e praticamente rimpiazzò il vaccino di Salk negli anni ’60, perché non solo conferiva, o così sembrava, un’immunità per tutta la vita a chi lo riceveva, ma gli impediva di divenire portatore del virus selvaggio. Gli scienziati ora si rendono conto che ci sono poche prove che il vaccino vivo permetta il raggiungimento effettivo di questa immunità tipo “porta di servizio” tra le persone vaccinate. Questa è stata la conclusione di uno studio scientifico condotto da un gruppo di ricercatori dopo un’epidemia di polio a Taiwan, dove il 98% dei bambini era stato immunizzato. Ci sono moltissime prove che il vaccino per la polio sia fallimentare. Molto delle epidemie dei nostri giorni si verificano più tra le persone immunizzate che tra quelle non immunizzate. Con il virus della polio vivo, il problema principale è che questa versione “attenuata” o indebolita del virus contenuta nel vaccino può alterarsi geneticamente negli intestini, trasformandosi in una forma virulenta e provocando una poliomielite paralizzante in chi la riceve o in coloro con i quali vieni a contatto.
Tetano Difterite e Pertosse: L’incidenza e il numero delle morti per difterite iniziarono a diminuire molto tempo prima che il vaccino venisse introdotto, come accade per il tetano, in particolare grazie all’attenzione prestata all’igiene delle ferite.  Il grande declino delle morti per pertosse (circa l’80%) si verificò prima dell’introduzione del vaccino.
Vaccino della Pertosse: E’ riconosciuto come il più pericoloso. Di tutte le reazioni avverse alle vaccinazioni che vengono ora riportate dal Sistema Americano di Registrazione di Eventi Avversi ai Vaccini, la stragrande maggioranza sono dovuti al vaccino DPT. Incredibile ma vero, la sicurezza del vaccino contro la pertosse non è mai stata provata prima che questo venisse iniettato a milioni di neonati. Essenzialmente il vaccino come lo conosciamo oggi non è differente dal primo lotto creato nel 1912. A quel tempo due batteriologi francesi fecero crescere il batterio della pertosse in grandi contenitori, lo uccisero con il calore, conservando questo brodo con la formaldeide e proseguendo iniettandolo a centinaia di bambini. A differenza di molti vaccini che vengono detossificati e purificati, il vaccino della pertosse contiene ancora la “cellula completa” del batterio della pertosse. Questo significa che contiene ancora endotossine e sostanze come pareti cellulari molto tossiche, che provocano febbre, interferenze con la crescita e morte negli animali di laboratorio. Per non parlare poi dell’aggiunta di un “adiuvante” un sale metallico (spesso un composto dell’alluminio) usato per aumentare l’effetto del vaccino, più un conservante (un derivato del mercurio). Questi ingredienti vengono usati a dispetto del fatto che la formaldeide sia cancerogena e che l’alluminio e il mercurio siano altamente tossici per gli esseri umani.
Vaccino anti-Epatite B: L’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda che il vaccino per l’epatite B (HB) venga incluso nel programma di vaccinazione per neonati o bambini in tutto il mondo. In Italia il vaccino è obbligatorio. Quello di cui nessuno parla è come è stato creato il vecchio vaccino. Nessuna produzione di vaccini è simpatica (per esempio la produzione del vaccino della pertosse utilizza il muco di bambini infetti, quella del tifo usa gli escrementi delle vittime e la rosolia viene coltivata in feti abortiti), ma questa è una delle poche che derivano direttamente dal sangue umano, in particolare, i prodotti del sangue di persone omosessuali cha avevano contratto l’epatite. Il vaccino è stato rimpiazzato negli anni’90 da una versione ottenuta tramite l’ingegneria genetica o versione a “DNA ricombinante”, che viene coltivata in cellule di funghi unicellulari. Comunque i primi vaccini derivati dal plasma non sono mai stati ritirati dal mercato. Perciò fino a poco tempo fa, chiunque si fosse vaccinato per l’epatite avrebbe potuto ricevere un vaccino derivato da sangue umano. In un rapporto della Nuova Zelanda si parla dopo una immunizzazione di massa di eventi avversi quali: letargia e malessere, diarrea, asma, svenimenti, artrite, pallore, calo della pressione.

Tratto da Ciò che i dottori non dicono: la verità sui pericoli della medicina moderna di Lynne McTaggart edizioni Macro

Il vaccino per il morbillo collegato ad autismo: I dottori britannici hanno scoperto che la vaccinazione MMR (morbillo, rosolia ed orecchioni) potrebbero innescare l’autismo. Lo studio, condotto presso il Royal Free Hospital, ad Hampstead, Londra nord, ha anche scoperto una connessione tra vaccino e infiammazione intestinale. Ha mostrato che di 12 bambini che erano stati in precedenza diagnosticati normali, tutti hanno sviluppato una malattia intestinale e nove hanno sviluppato l’autismo. Secondo i medici coinvolti nello studio, otto dei bambini hanno sviluppato cambiamenti nella salute e nel comportamento entro sei giorni dalla vaccinazione. In uno studio di un altro gruppo di bambini, 46 su 48 hanno sofferto di problemi intestinali e comportamentali entro sei giorni dalla vaccinazione.
Fonte: Herald Sun, Melbourne, 28 Febbraio 1998; Weekly Telegraph, Londra, 4-10 Marzo 1998
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Un ricercatore italiano, Antonio Procopio dell’Università di Chieti, insieme a due studiosi americani del NIH (National Institutes of Health), Michele Carbone ed Harvey Pass, hanno scoperto all’interno dei tumori (mesotelioma) un virus che ha tutti i connotati dello SV40 (agente infettivo dei macachi) e che non è presente nei tessuti circostanti. Il vaccino contro la Polio, si prepara con cellule di scimmia, da cui il virus SV40 era passato nei preparati distribuiti in tutto il mondo dagli anni ’50 fino al 1985.

Panorama e l’Espresso del 10/06/94

Un solo vaccino per sei malattie

Da settembre l’antipolio sarà usata sempre meno, perché sarà applicato il nuovo calendario vaccinale che prevede la somministrazione di sei vaccini con un’unica iniezione. Nell’esavalente, oltre alle quattro vaccinazioni obbligatorie contro polio, difterite, tetano ed epatite B, vi sono l’antiemofilo e l’antipertosse. “Un’unica iniezione -commenta Il Corriere della Sera del 18 luglio scorso- e andrà in soffitta anche il classico antipolio orale Sabin, più protettivo ma più suscettibile a reazioni drammatiche (un caso di paralisi su 750mila)”. Intanto la nuova malattia da debellare sarebbe la varicella, responsabile di aver colpito nell’ultimo anno il 50% della popolazione infantile. Tra circa un anno e mezzo, apprendiamo sempre dal Corriere, si arriverà alla messa a punto del vaccino quadrivalente antimorbillo-antiparotite-antirosolia-antivaricella. Risulta comunque che le vaccinazioni non sono particolarmente gradite dagli italiani, visto che nonostante le pressioni e le manipolazioni dell’informazione medica, meno del 60% dei bambini vengono sottoposti alle vaccinazioni raccomandate (non obbligatorie). Tratto da COMILVA www.comilva.org

Vaccini al mercurio

Un decreto del Ministero della Sanità del 15 luglio 2000 (D.M. 15 giugno 2000) prevede l’eliminazione del mercurio nei vaccini, ma tale obbligo entrerà in vigore solo tra sei anni, nel 2007. Lo stesso decreto ha prescritto nuove modalità di compilazione degli stampati e dei foglietti illustrativi dei medicinali contenenti  mercurio, nei quali vi dovrà essere l’avvertenza di possibili reazioni allergiche e di sensibilizzazione. La presenza del mercurio nei vaccini era poco nota all’opinione pubblica, ma una ricerca negli USA nel 1999 ha accertato che la quantità di questo elemento utilizzato come conservante nei vaccini superava di gran lunga i limiti di sicurezza. Sempre negli USA era stato riscontrato un aumento dei casi di autismo collegato all’assunzione di mercurio nell’organismo. Di qui la decisione di vietare la produzione di tali vaccini, con la possibilità, però, di vendere le scorte fino a esaurimento. Dopo tali notizie allarmanti sono stati presentati alcuni esposti alla Magistratura da parte di alcuni cittadini ed associazioni e, quindi sono state avviate le indagini per accertare eventuali responsabilità penali. I vaccini antidifterico ed antitetanico contengono circa 25 mcg di mercurio, il vaccino antiepatite B per uso pediatrico ne contiene 12,5 mcg, quindi sommando abbiamo 37,5 mcg di mercurio somministrati assieme, in dose settantacinque colte superiore al livello di sicurezza consigliato dall’O.M.S. (0,5 microgrammi). Nei foglietti illustrativi delle fiale, il mercurio si nasconde sotto il nome di vari composti: thiomersal, etilmercurio, mercuriotiolato, sodiomertiolato (Libero 16/03/2001 e del Corriere della Sera 18/06/2001)   Tratto da COMILVA www.comilva.org

Aumentano i casi di meningite

Crescono i casi di meningite da pneumococco in Italia, ma stranamente ciò avviene nel Nord, dove si vaccina di più. Risultano infatti 309 casi denunciati nel 1999 contro i 109 del 1994, principalmente bambini fra i 13 e i 18 mesi (24 Ore-Sanità 3-9 luglio 2001). L’allarme (udite, udite!) viene lanciato dal Moige, un’associazione di genitori. L’incidenza della malattia nel Nord è di 7.4 per milioni di abitanti, nel Centro di 5.8 e nel Sud di 2 per milione (in Molise nessun caso registrato). Poiché il tasso di mortalità per questa malattia sfiora il 60% è da escludere che tali notevoli differenze d’incidenza sulla popolazione infantile siano imputabili alla mancata  segnalazione dei pediatri del Sud e del Centro, come ci vorrebbero far credere. Inoltre sembra poco probabile che quei pediatri vogliano correre il rischio di non denunciare una malattia con decorso spesso mortale. Tratto da COMILVA www.comilva.org

Morte in culla e la vaccinazione DPT

La protezione farmacologica propinataci contro la morte in culla? Ma è proprio questa stessa protezione farmacologica, con i vaccini dati in giovanissima età, che sembra causare la moria dei nostri bambini! Citiamo dal libro della Dottoressa Viera Scheibner: Uno studio condotto negli USA su settanta casi di morte in culla selezionati a caso ha evidenziato che ben il 66% dei bambini deceduti aveva ricevuto il vaccino DTP (difteria, tetania, pertosse) poco tempo prima della morte: 6,5% entro le 12 ore, 13% entro 24 ore, 26% entro 3 giorni, 37% entro una settimana, 61% entro due settimane e 70% entro 3 settimane. E’ stato anche scoperto che i casi di morte in culla dei bambini non vaccinati si concentravano nel periodo invernale, le morti dei bambini vaccinati succedevano durante tutto l’arco dell’anno, ma comunque sempre nel periodo subito dopo la vaccinazione. Le registrazioni del respiro dei neonati prima e dopo le vaccinazioni hanno mostrato un respiro normale nei sei giorni precedenti, ed un respiro a tratti difficoltoso durante i 12 giorni seguenti. I periodi di respiro difficoltoso coincidevano con l’incidenza delle morti in culla a seguito della vaccinazione in 41 dei casi. Questa correlazione fu oggetto di uno studio separato. Quando in Giappone, nel 1974, è stata innalzata l’età minima per ricevere la vaccinazione DTP a due anni, la morte in culla a seguito delle vaccinazioni è praticamente scomparsa ed il Giappone ha avuto, da quel periodo in poi, la mortalità infantile più bassa al mondo. Forse sarebbe il caso di valutare queste statistiche e di trarre le dovute conseguenze anche in Italia, invece di proporre, come fa il nostro ministro dalla sanità, sempre nuove forme di “protezione farmacologica”. Oppure dobbiamo pensare che il nostro sistema sanitario, incluso lo stesso ministero, siano sotto l’influenza di una lobby farmaceutica così potente da considerare qualche morte “roba da poco”?

Fonti ed altre informazioni sul tema:

Il libro di Viera Scheibner – “Vaccination – A medical Assault on the Immune System”
Le citazioni da noi riportate, a cura di: ENVIRONMENT & HEALTH NEWS www.environmenthealthzone.com Alte informazioni sulla dannosità della trivalente DTP: www.vaccinetwork.org/archivio/difterite/1999  www.comilva.org/documenti/nexus/n20.htmlwww.medicinaqualita.it/salute/sidsmorteculla.htm

Si ringrazia La Leva di Archimede

Epatite B e vaccini Tratto da Vaccinazione obbligatoria antiepatite B, Maggio 2001 – Macro Edizioni

SENZA NESSUN VACCINO, IN ITALIA, L’EPATITE B STAVA SCOMPARENDO NEGLI ANNI PRIMA DELLA VACCINAZIONE

L’Epatite B era diminuita del 90% in Italia prima della vaccinazione obbligatoria, introdotta dal 1/1/1992 (Fonte Istituto Superiore di Sanità – SEIEVA) (De Lorenzo ha reso obbligatorio il vaccino; per questo ha incassato 600 milioni dalla casa farmaceutica che lo produce)
Che cos’è l’Epatite B: Si tratta di una malattia acuta con infezione sistemica, cioè diffusa, che interessa soprattutto il fegato, determinata da un virus. Vi sono vari tipi di virus in grado di determinare epatite e quello che ci interessa è quello di tipo B. L’Epatite B ha una incubazione tra i 45 e i 180 giorni e possiamo avere quattro principali forme cliniche: 1) asintomatiche senza disturbi, diagnosticate occasionalmente (65-70%). 2) anitteriche, frequenti nei bambini piccoli, con malessere generale, stanchezza, nausea, vomito, anoressia, ma senza ittero (cute giallastra). 3) itteriche, cioè con ittero e con gli altri sintomi descritti. 4) atipiche (molto rare), caratterizzate da protratto stato di malattia o da decorso fulminante (dallo 0.1 all’1% dei casi). Indipendentemente dalla gravità della forma, la presenza nel sangue dell’antigene virale persiste in genere per tre mesi; nel caso di persistenza oltre i sei mesi si parla di portatore cronico. Dei portatori cronici, la metà guarisce nell’arco dei successivi sei mesi; mentre l’altra metà resta tale per un periodo di tempo indefinito, anche per tutta la vita e nella stragrande maggioranza dei casi in modo asintomatico. Tratto da: Decisiva Ricerca su inutilità e pericoli della vaccinazione obbligatoria antiepatite B
Cosa contiene il vaccino: I preparati vaccinali vengono sintetizzati in laboratorio modificando il virus dell’Epatite B. Il vaccino antiepatite B a DNA ricombinante è un prodotto della manipolazione genetica del virus dell’Epatite B. Con cellule di lievito nel cui materiale genetico viene inserita una porzione del gene del virus dell’Epatite B; vengono poi trattate con formaldeide; adsorbite su idrossido di alluminio; conservate con un battericida a base di mercurio e acido salicilico (timerosal); addizionate di altre sostanze, come antibiotici, non dichiarate. (fonte: foglietti accompagnatori dei vaccini entiepatite B a DNA ricombinante Engerix B e Recombivax HB). Tutti a scuola senza vaccinazione: Il Presidente della Repubblica il 26 gennaio 1999 ha firmato un decreto che regolamenta definitivamente la posizione dei bambini non vaccinati a scuola. il D.P.R. n.355 dice testualmente: “La mancata certificazione (delle vaccinazioni) non comporta il rifiuto di ammissione dell’alunno alla scuola dell’obbligo o agli esami”.
Rischio di ammalarsi di Epatite B: Il rischio di ammalarsi di Epatite B in Italia, fin dal 1990 (quindi prima della vaccinazione obbligatoria) è assolutamente modesto: 5 casi ogni 100.000 abitanti. L’Epatite B è una malattia che si trasmette solo attraverso il sangue, per cui il rischio per un neonato o un bambino di ammalarsi è assolutamente insignificante. Fonte: Istituto Superiore di Sanità SEIEVA, Sistema Epidemiologico Integrato dell’Epatite Virale Acuta, Rapporto annuale 1991-1992-1993).
Il vaccino antiepatite causa la sclerosi a placche: Una sentenza del tribunale di Nanterre ha incolpato il vaccino antiepatite B come causa dell’insorgere della sclerosi multipla a placche in due donne. I giudici hanno quindi condannato l’azienda britannica SmithKline Beecham (SKB) che produce il vaccino Engerix B, con cui erano state “immunizzate” le donne, a pagare ad ognuna delle malate un indennizzo variante da 150 a 250 milioni di lire. Secondo i magistrati “un insieme di elementi permette di stabilire con sufficiente certezza che la vaccinazione con l’Engerix B è stato l’elemento scatenante dell’insorgere del male”. (Il Corriere della Sera, 09/06/1998).
Anche gli operatori sanitari non si vaccinano: Il 19% degli operatori sanitari “categoria a rischio” del Nord Italia non si vaccinano. Al Sud la percentuale sale al 39% (L’Espresso 19/07/2001). Il Ministero della Sanità ha di che preoccuparsi, ma di fronte alle notizie sui danni che questa vaccinazione può procurare sembra che anche i suoi dipendenti preferiscono non rischiare. L’ultima di queste notizie è che in Francia il laboratorio farmaceutico britannico produttore di uno dei vaccini contro l’epatite B è stato ritenuto responsabile dell’insorgere della sclerosi a placche in due donne. L’industria è stata condannata a risarcire le pazienti e la Corte d’Appello di Versailles ha confermato l’esistenza di un legame causa-effetto fra il prodotto imputato e la grave malattia, se pur solo attraverso “presunzioni gravi, precise e concordanti”. (COMILVA www.comilva.org )

Indirizzi utili:

  • Associazione Universo Bambino: viale O. Flacco 11, 70124 Bari – tel/fax 080/5042326
  • Associazione vittime dei vaccini: c/o Giorgio Tremante, via Danilo Preto 8, 37133 Verona – tel 045/8402290, e-mail: giorgiotremante@tin.it
  • CO.M.I.L.VA. (Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà di Vaccinazione) sez. Milano c/o R.d.B., via Ottavio Fabrizio Mossotti 1 – 20159 Milano – tel 02/683091
  • MIR (Dipartimento Salute e Ambiente) via Milano 65 – 25100 Brescia – tel 030/317474
  • VACCINETWORK  (Movimento per la Libertà di vaccinazione) viale Gramsci 279 – 41100 Modena – tel 059/310797
  • Tratto da Vaccinazione obbligatoria antiepatite B  – maggio 2001 – Macro Edizioni

Immunosoppressione da vaccini

Bisogna sapere che un aspetto assolutamente certo e riscontrabile in tutte le vaccinazioni consiste nella soppressione post-vaccinale delle difese immunitarie, con un massimo di caduta dei livelli di linfociti 10 giorni dopo l’inoculazione. Un vaccino diminuisce l’immunità mediata da linfociti del 50%, due vaccini insieme del 70%. Ormai sono una norma 3 vaccini nella stessa iniezione, il tutto ripetuto in tre dosi successive a distanza di qualche mese. I vaccini riducono il numero di globuli bianchi, la capacità fagocitante dei neutrofili polimorfonucleari, la vitalità dei linfociti, la segmentazione dei neutrofili (Robin, 1997) “Il vaccino attenuato del morbillo produce soppressione immunitaria che contribuisce ad un aumento di suscettibilità ad altre infezioni. Recentemente vaccini antimorbillo ad elevato titolo sono stati correlati a mortalità a lungo termine dei soggetti vaccinati” (Auwaeter, 1996) Nel 1989 fu creato un tipo di vaccino per il morbillo altamente concentrato e quindi potenzialmente immunizzante più a lungo o meglio. Raccomandato dalla OMS, fu sperimentato da 1500 bambini di un quartiere di Los Angeles che su bambini del Messico, Haiti ed Africa. Fu rivelato che i bambini iniettati con tale prodotto stavano morendo in gran numero. Le bambine africane, cui nell’esperimento fu somministrata una dose doppia rispetto a quella dei bambini, avevano una mortalità significativamente maggiore di quella dei bambini. Nel 1992 l’OMS ritirò tale vaccino dal mercato. Il super-vaccino creato per il morbillo nel 1989 risultò causare una super-soppressione (da 6 mesi a 3 anni) del sistema immunitario.  Lorenzo Acerra (Federazione del COMILVA)

Autismo da virus

Il meccanismo delle encefaliti virali è noto e sono noti casi di autismo prodotti da encefaliti virali. Il passaggio dell’attacco del virus latente (vaccinale) all’autismo è meno ovvio e più articolato. Infatti c’è una progressione asintomatica, clinicamente invisibile, se si eccettuano inizialmente, reazioni post-vacciniche quali febbri, pianti prolungati con strilli acuti, alterazione del ritmo del sonno, etc. La vaccinazione non fa altro che realizzare proprio quello che tutto il corpo e il sistema immunitario cercano di evitare o prevenire quando in contatto con un virus: ovvero l’iniezione immette il virus direttamente nel sangue, senza che siano state attivate le difese locali e fagocitarie, offrendogli accesso libero ed indisturbato verso alcuni target più delicati e questa volta vulnerabili (neurologico, endocrino, etc). Zecca e collaboratori (1998) segnalano che i livelli di anticorpi a rosolia e morbillo in bambini diagnosticati autistici erano del 300% superiori a quelli normali. Questi livelli elevati di anticorpi possono essere interpretati come un’attivazione cronica del sistema immunitario contro un’ infezione subclinica. Ricercatori del Royal Free Hospital di Londra (Wakefield, 1998 e 2000) hanno dimostrato, mediante ileocolonscopia, la presenza nell’intestino del virus latente del morbillo nel 100% dei bambini la cui regressione autistica aveva avuto inizio con reazioni avverse alle vaccinazioni. Un altro gruppo di ricerca, quello irlandese del prof. John O’Leary, ha confermato la presenza del virus del morbillo dello stesso ceppo del vaccino nell’intestino di 24 bambini autistici su 25. Sembra che il bambino autistico non riesca a liberarsi della presenza di tale virus vaccinale nell’organismo. Il prof. Kawashima, dell’Università di Tokio, ha trovato il virus del morbillo (del ceppo vaccinale) nel sangue di bambini che hanno avuto una regressione autistica a seguito delle vaccinazioni. Virus di ceppi vaccinali dunque sono una presenza costante (anche a distanza di anni dalla vaccinazione)  in bambini autistici ma non in bambini di controllo sani. Con il test rapido del sangue denominato “Polymerase Chain Reaction” (PCR test), cioè test sulla catena di reazione della polimerase, è possibile rilevare la presenza subclinica nell’organismo del virus dello stesso ceppo vaccinale.
Lorenzo Acerra (Federazione del COMILVA) – www.disinformazione.it tratto da pensareliberi.com
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