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venerdì 3 novembre 2017

Le iene (falsi controinformatori) e l’HIV.

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Le iene (falsi controinformatori) e l’HIV


Le-iene-falsità-HIV


Ricevo dall’amica Paola e volentieri pubblico.
-oOo-
La giornalista Nadia Toffa  della trasmissione televisiva “Le Iene”, nel corso delle puntate   di domenica 29 e lunedì 30 ottobre 2017 ,  afferma che le   dichiarazioni  dell’igienista Valdo  Vaccaro e del  dr.  Domenico  Mastrangelo  su HIV-AIDS  possano costituire un grave pericolo per la salute pubblica,   come si può vedere in questo video:
   
Qui  un mio post  e in calce la segnalazione del video  nel quale il dr. Mastrangelo replica al servizio di Nadia Toffa del 14/4/2016 qui la presentazione del libro del dr. Mastrangelo   “LE FALSITA’ SULL’AIDS – ANCORA IMBROGLIATI DALLA SCIENZA?”  del prof. Giovanni Grasso (Giovanni Grasso, Professore Ordinario di Anatomia Umana presso l’Università degli Studi di Siena, è stato direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche (dal 2006 al 2012) e membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Ateneo senese (dal 1995 al 2000).

Dal 2006 cura il blog “il senso della misura”, un foglio d’informazione e dibattito universitario aperto al contributo di tutti. Il nome del ‘foglio’ è suggerito dall’osservazione, nella Comunità universitaria, dei comportamenti di alcuni membri rivolti alla cura esasperata dell’immagine e non ai risultati e allo studio e di Marco Columbro (Marco Columbro ha lavorato 22 anni per la rete televisiva Canale 5 fino al 2001 per poi riprendere a fare teatro. E’ anche Autore di un libro sull’ Alimentazione scritto insieme al Dr. Attilio Speciani, dal titolo Mangiamoci su (Ed. Mondadori)..

Generalmente i media evitano accuratamente le recenti affermazioni del premio Nobel Luc Montagnier su Hiv-Aids o  quelle di Stefan Lanka – qui in una sua recente intervista qui   o di citare il libro “Aids –  il virus inventato” scritto da Peter Duesberg, uno fra i massimi virologi  e nemmeno quelle di alcuni  fra i 3.500 scienziati dissidenti in parte  qui elencati.

E’  utile ribadire  che Wikipedia non è sempre quella fonte informativa adatta ai ricercatori in generale e nemmeno ai giovani universitari in particolare come invece consigliò Umberto Eco – qui una risposta sull’argomento in relazione a quanto  su Wikipedia è scritto su R. G. Hamer   

E’ noto  che i media non hanno solo il compito di informare ma spesso  anche quello  di influenzare le opinioni  come qui  scritto.

Un caro saluto.   Paola  Botta  Beltramo

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giovedì 2 novembre 2017

La congiura dei somari perché la scienza....(la sua) non può essere democratica.

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E' arrivato! Eureca! Il nuovo libro del Burioni; La congiura dei somari! Somari che a quanto pare, sembrano proprio saperne più di lui nel campo delle reazioni avverse e danni da vaccino.

La-congiura-dei-somari-Burioni
Nella foto quella che dovrebbe essere la reale copertina del libro: La congiura dei somari.


La congiura dei somari non è altro che un libro a favore delle lobby del farmaco, un libro che tende sempre e comunque a sponsorizzare dei vaccini americani inutili e dannosi per il sistema immunitario del nascituro... 

Il Burioni ha dei fini molto conflittuosi, visto che ha addirittura dei brevetti insieme al Massimo Clementi, ecco perché difende a spada tratta i vaccini!
Quindi sembra proprio che il Burioni ed altri come lui, si vogliano fare dei bei soldini sulla pelle dei nascituri, nascituri che dovranno obbligatoriamente provare a loro spese dei vaccini sperimentali che andranno certamente in accumulo, creando loro uno stress ossidativo ed eventuali degenerazioni nell'ambito del naturale ambiente immunologico con un eventuale danno da vaccino.
Quindi indebolimento del loro sistema immunitario, non era vera quindi la favoletta che col vaccino si rafforza questo sistema, è esattamente l'opposto, si crea uno squilibrio e un indebolimento, sopratutto per tutte le schifezze che esso contiene, per non parlare di tutti i batteri e i virus che mutano nel corso degli anni! Morale? 
Non immunizzano un bel niente! 
Chi compra quel libro ma sopratutto chi mette delle buone recensioni non lo fa certamente per le istruzioni utili che ha quel libro, ma per propri interessi personali.

Riproduzione consentita purché l'articolo non sia modificato in nessuna parte, indicando Autore e link attivo al sito.
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mercoledì 1 novembre 2017

Burioni è come Stalin e Hitler! Una recensione che ha un suo saggio significato. #Roberto #Burioni #Stalin #Hitler

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Roberto Burioni ha anche il coraggio di reagire a chi giustamente gli fa osservare che ha degli atteggiamenti alla Hitler e alla Stalin.


Burioni-Hitler-Stalin
Nella foto il Roberto Burioni affiancato ad Adolf Hitler e a Josif Stalin,
le somiglianze devo dire che ci sono tutte!
Questa volta sembra proprio che il Burioni l'abbia fatta fuori dal vasino, se la prende anche con una persona malata che tiene a bada la sua malattia con dei farmaci... cosa che aveva dichiarato in un paio di commenti esposti al Burioni nella sua pagina Facebook, commenti di puro sfogo e di giusta causa, commenti  come tanti altri, visto che la persona in questione si lamentava anche del sistema sanitario nazionale, che va sempre più in decadenza anche e sopratutto per il partitino che ama tanto il Burioni; Il Pappunto, che visti gli ultimi decreti anticostituzionali emanati, sembra proprio l'acronimo di "Partito Dittatoriale" per non dire "Delinquenziale"
Il bello è che costui individuo per amore della vendita del suo libricino a favore delle case farmaceutiche non ci sta, e si lamenta anche nella sua pagina Facebook per la cattiva recensione del suo libro,di quell'uomo che si è visto bannato, sbattuto fuori dalla sua paginetta di sistema senza un valido motivo.


Burioni-recensione-Hitler-Stalin
La recensione che non è piaciuta al Roberto Burioni comunque stilata in modo molto descrittivo ed esaustivo.


Ogni cagata poi che egli scrive deve essere sempre e comunque ripresa dai suoi comparetti e amichetti dei giornalini di regime, complici come il giornalino www.huffingtonpost.it/.
Si sa, questo tipo di personcine tengono molto alla loro faccina, giocano e sanno di giocare sporco, ma tengono sempre alla loro reputazione, reputazione che deve risultare sempre linda pura e impeccabile agli occhi della società.

Una giusta risposta da dare al Burioni in questo caso sarebbe questa del buon Sir Charlie Chaplin:

“Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro. 
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Dei comodi e gratuiti Ebook PDF, i primi due si basano sulla nuova medicina germanica, e gli altri due trattano degli argomenti di inchiesta medica.
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La Nuova Medicina Germanica spiegata alla mamma e agli amici.

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Alberto R. Mondini KANKROPOLI La mafia del cancro

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IL TRADIMENTO DELLA MEDICINA di Alberto R. Mondini

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Chemioterapia, una pratica assassina.

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di Alberto R. Mondini*
 
Ciò che si vuole dimostrare in questa relazione è quanto dichiarato in un recente comunicato stampa e che si articola, essenzialmente, in due punti. 1) La chemioterapia non guarisce dal cancro, ma uccide. 2) Il suo uso trova fondamento solo negli interessi economici delle ditte farmaceutiche



Chemioterapia-pratica-assassina

Cenni storici
 
Per capire come sia stato possibile un simile tradimento, come sia possibile sostenere per così tanto tempo un simile inganno, bisogna conoscere il contesto economico e politico in cui esso è nato e si è sviluppato:
 
“Nei primi decenni del secolo scorso alcuni avvenimenti hanno segnato il destino della medicina per almeno un secolo. All’inizio del ventesimo secolo il gruppo di Rockefeller controllava già la maggior parte del commercio di petrolio negli Stati Uniti e in molti altri paesi. Sulla base di questi trilioni di dollari di reddito, questo gruppo di investitori ha trovato una nuova area di mercato: il corpo umano. Il profitto o il ritorno su questo investimento dipendeva dalla brevettabilità delle medicine farmaceutiche inventate. I profitti da trilioni di dollari di questa nuova industria di investimento sono stati usati per convertire sistematicamente la medicina in un commercio farmaceutico guidato dall’investimento. Nel giro di pochi decenni, la medicina è caduta sotto il controllo di questi gruppi di interesse attraverso la loro influenza nelle scuole di medicina, nei media e nell’arena politica”.[1]
 
Nel frattempo la psichiatria (che, non dimentichiamolo, è una branca della medicina) stava preparando le teorie della razza e dell’eugenetica:
 
“Nel 1905, basandosi sulle teorie espresse da Malthus, Kraepelin e Spencer, Rüdin (uno dei più autorevoli psichiatri tedeschi. N.d.A.) fonda la Società per l’Igiene della Razza, costituita al fine di ottenere la purezza razziale. Rüdin è il primo promotore delle teorie di psichiatria genetica. La follia, ogni aberrazione e la superiorità o inferiorità razziali, secondo Rüdin sono determinate dalla trasmissione genetica”.[2]
 
Quasi trent’anni più tardi, Rüdin salutò l’ascesa di Hitler come l’occasione che la storia dava alla psichiatria per la realizzazione dei suoi ideali:
 
“La presenza medica dominante nel programma di sterilizzazione nazista fu il dottor Ernst Rüdin, uno psichiatra di fama internazionale… Allievo in origine del grande psichiatra classico Emil Kraepelin. Rüdin divenne uno stretto collaboratore di Alfred Ploetz nella fondazione della Società Tedesca per l’Igiene Razziale. Rüdin fu un ricercatore infaticabile e vide come una sua missione l’applicazione di leggi mendeliane e di principi di eugenetica alla psichiatria”.[3]
 
Per completare il quadro di quel momento storico manca ancora un elemento: i soldi. E’ ormai storia che i finanziatori dell’ascesa al potere di Hitler sono stati i gruppi petrolchimici-farmaceutici.
 
E precisamente: il gruppo Rockefeller in America, Rothschild in Inghilterra e I. G. Farben in Germania.
 
Per quanto riguarda quest’ultimo, il tribunale di guerra di Norimberga nel 1946/47 ha stabilito che la seconda guerra mondiale non sarebbe stata possibile senza di esso. Come conseguenza, I. G. Farben è stato tagliato in Bayer, Basf e Hoechst ed alcuni dei relativi responsabili sono stati dichiarati colpevoli di guerra contro il diritto internazionale, omicidio di massa, sfruttamento e saccheggio internazionali della proprietà privata e pubblica in paesi stranieri e di altri crimini contro l’umanità.[4]
 
Hitler muore, ma i responsabili dei gruppi petrolchimici-farmaceutici americano e inglese continuano ad espandere il loro potere indisturbati.
 
Attualmente il gruppo Rockefeller controlla più di 200 ditte farmaceutiche, è dietro ad alcune delle più grandi e influenti istituzioni finanziarie del mondo, compresa la Chase Manhattan Bank. Possiede la Exxon ed altre aziende petrolchimiche multinazionali. Inoltre controlla molti media, compreso Time Warner, CNN ed una enorme rete di giornali, radio e TV. Il reddito di questo gruppo sorpassa da solo il prodotto nazionale lordo della maggior parte delle nazioni del pianeta.
 
Nel 1972 il gruppo Rockefeller fonda la Commissione Trilaterale per tutelare i suoi interessi finanziari in tutto il mondo. Ad essa appartengono personaggi dell’alta finanza di USA, Europa e Giappone. L’obiettivo della Commissione Trilaterale è di generare un ”Nuovo Ordine Mondiale”; il che essenzialmente significa sottomettere il pianeta agli interessi del cartello petrolchimico-farmaceutico-finanziario. Non hanno fatto mai alcun segreto sulle loro idee, tanto è vero che hanno anche pubblicato un sito: www.trilateral.org. Anche se le sue riunioni avvengono poi sempre a “porte chiuse”…
 
Il 50 % dell’amministrazione Bush è formato da alti funzionari di ditte farmaceutiche. Donald Rumsfeld, l’attuale ministro della guerra è stato il direttore generale di parecchie multinazionali farmaceutiche.
 
Su questo intreccio di politica, finanza, guerre e ideologie soppressive mondialiste si sviluppa e prospera l’industria farmaceutica.
 
“Uno dei problemi primari affrontato da questa industria era la concorrenza dei prodotti naturali per la salute. Era chiaro al mondo scientifico che senza queste molecole (vitamine N.d.A.), essenziali al metabolismo cellulare, le cellule non avrebbero funzionato correttamente e ciò sarebbe stato l’origine della malattia.
 
Gli strateghi degli investimenti farmaceutici lo hanno capito ed hanno intrapreso una campagna globale per ostacolare che queste informazioni salva-vita diventassero ampiamente disponibili alle persone del mondo intero. Ma far tacere queste informazioni era soltanto il primo punto. Ulteriori punti strategici per sviluppare il fraudolento schema commerciale farmaceutico hanno incluso il discredito delle informazioni sanitarie su queste terapie naturali non brevettabili e infine la messa fuori legge di ogni asserzione sui sistemi naturali curativi e preventivi.
 
Tutte queste misure hanno avuto soltanto uno scopo: proteggere l’industria farmaceutica di investimento basata sulle medicine brevettabili, che riguardano soltanto i sintomi, dalle terapie naturali non brevettabili che sono essenziali per ottenere la salute cellulare. Nel forte contrasto, i fatti scientifici circa le molecole naturali essenziali per le funzioni cellulari di base e descritte nei manuali di biologia, sono materia di vita o di morte per questo intero commercio di investimento. Se le malattie potessero essere evitate ottimizzando la salute cellulare con le molecole non brevettabili naturali, ciò minaccerebbe la base stessa dell’intero affare farmaceutico di investimento sulle malattie. Una malattia che è evitata o sradicata sarà semplicemente un mercato in meno.
 
Di particolare importanza è riflettere sull’influenza dell’industria farmaceutica sulla professione medica. Attraverso la fondazione di facoltà di medicina private negli Stati Uniti, comprese le cosiddette università della “Ivy League” come Harvard, Yale, la clinica Mayo ed altre, l’industria farmaceutica di investimento ha semplicemente comprato l’opinione medica in tutto il mondo. Sempre di più, l’insegnamento delle terapie mediche si è concentrato sulle medicine chimiche ed, allo stesso tempo, i trattamenti sanitari naturali sono stati banditi efficacemente come ”antiquati”. Ogni medico che si è laureato nelle ultime decadi ha imparato appena che il primo premio Nobel per il ruolo di vitamina C nel metabolismo cellulare è stato assegnato nel 1937. Quindi, durante più della metà di un secolo, generazioni di milioni di medici finirono l’università senza alcuna conoscenza circa il ruolo di salva-vita e di beneficio per la salute delle vitamine, dei minerali e degli oligoelementi.[5]
 
Delineato brevemente il quadro storico, vediamo ora, all’atto pratico, i frutti che la medicina moderna ha generato. Date le premesse, non possono essere che frutti velenosi. Limitiamoci ad analizzare quello che costituisce l’argomento di questa relazione: la chemioterapia.
 
 
Dati scientifici
 
Come è nata questa strana pratica di somministrare terribili sostanze ai pazienti per guarirli?
 
“Essa si basa sul fatto che le cellule cancerose sono più deboli di quelle sane, pertanto, sotto l’azione di veleni o di radiazioni ionizzanti, sono le prime a morire. Questa constatazione porta però a una delle pratiche più insensate della storia della medicina: avvelenare ed irradiare il paziente per guarirlo! Anche la persona meno informata, riesce a comprendere che guarigione significa miglioramento della salute. Nessuna persona sana di mente penserebbe che l’inquinamento, gli esperimenti atomici o l’incidente di Chernobyl siano i provvidenziali vantaggi dei nostri tempi per mantenerci sani”.[6]
 
Tutte queste discussioni fatte in televisione in questi (e altri) giorni su chemio o medicine alternative hanno un solo scopo: confondere le idee e annebbiare le menti della gente. In verità la questione è di una semplicità lapalissiana e disarmante. Vogliamo sapere se la chemio è una terapia valida o no? E’ molto facile saperlo; basta fare quello che si fa con qualsiasi altra cosa di qualsiasi genere per sapere se è funziona o no: si osservano i RI-SUL-TA-TI. Su di essa esistono studi, statistiche, dati ufficiali accurati. E’ vero che gli oncologi, con la complicità dei media, creano su di essi una cortina fumogena, ma non è per niente difficile averli: basta chiederli. Io li ho trovati e ve li posso comunicare. Ripeto: questi non sono i miei dati, sono i dati ufficiali dell’oncologia ufficiale.
 
Prima di tutto bisogna sapere cosa si intende in oncologia per paziente guarito di cancro. Poiché effettive guarigioni non ne ottengono mai, definiscono guarito colui che sopravvive almeno cinque anni dal giorno della diagnosi, anche se muore cinque anni e un giorno dopo, anche se alla fine del quinto anno ha un cancro grande come una zucca che gli sta straziando il corpo. Credo che poche persone conoscano questo dato. Non crediate tuttavia che venga tenuto segreto; ma, per darvi un’idea, in tanti anni io per televisione l’ho sentito dire solo un paio di volte e di sfuggita. Confrontate ciò con le migliaia di ore di chiacchiere trionfalistiche di Tirelli and company. Ricordatevi poi che cambiare il significato alle parole è un mezzo per confondere e dominare. Questo dato pertanto è fondamentale, è la chiave per capire veramente tutti i discorsi che fanno gli oncologi quando parlano di “guarigione”.
 
Premesso ciò: ogni 100 persone che si ammalano di cancro, 61 muoiono entro 5 anni dalla diagnosi.
 
Le statistiche di sopravvivenza a 10 anni sono più difficili da trovare. Sono così sconsolanti che gli oncologi si vergognano veramente a farle vedere. Sembra comunque che siano attorno al 10- 15%.
 
Provate un po’ ad immaginare un impresario edile che costruisce case il cui 61 % crolla entro cinque anni dalla costruzione. Prima di tutto nessuno comprerebbe più da lui e poi verrebbe messo in galera; a meno che qualcuno non lo appenda prima al più vicino lampione… Invece gli oncologi vengono strapagati, onorati, vezzeggiati, ascoltati per ore e ore in noiosissime trasmissioni televisive. I più famosi oncologi italiani riescono a farsi pagare 200 euro o più per visite di 10-15 minuti! Incomprensibile… Il fatto è che costoro fanno leva sulla paura, sul dolore e sull’ignoranza di questi dati da parte dei malati e dei loro famigliari. Come la paura e l’ignoranza vengono poi alimentate sistematicamente con ogni mezzo, potete facilmente constatarlo voi stessi.
 
A fronte di un’efficacia nulla della chemioterapia, ben testimoniata dai risultati, vi è una terribile tossicità delle sostanze usate, tanto è vero che le autorità sanitarie hanno dovuto prendere drastici provvedimenti per salvaguardare la salute dei lavoratori addetti alla produzione e alla somministrazione di questi cosiddetti farmaci (medici, infermieri e farmacisti).
 
Poiché la lista degli effetti collaterali è molto lunga, mi limito a darvi alcune delle caratteristiche tossicologiche in generale e di un paio di sostanze specifiche, prendendole da una pubblicazione dell’Istituto Superiore della Sanità.
 
 
Chemio in generale
 
Tra una ventina di effetti collaterali, troviamo: sterilità, aborti, malformazioni nei figli, danni a cuore, fegato, reni, sistema nervoso e produzione di tumori secondari (!!!).
 
“Infatti, non solo essi sono in grado di innescare la trasformazione di cellule normali in maligne, ma tendono a ridurre le difese endogene contro l’insorgenza di neoplasie”.[7]
 
Lo sanno anche loro che questa è una pratica assassina. Comunque di questo non avevo dubbi.
 
Antraciclinici: “Stomatite, alopecia e disturbi gastrointestinali sono comuni ma reversibili. La cardiomiopatia, un effetto collaterale caratteristico di questa classe di chemioterapici, può essere acuta (raramente grave) o cronica (mortalità nel 50 % dei casi). Tutti gli antraciclinici sono potenzialmente mutageni e cancerogeni”.[8]
 
Procarbazina: “E’ cancerogena, mutagena e teratogena (malformazioni nei figli N.d.A.) e il suo impiego è associato a un rischio del 5-10 % di leucemia acuta, che aumenta per i soggetti trattati anche con terapia radiante”.[9]
 
Bene; potrei fermarmi qui e finire questa relazione; sarebbe più che sufficiente. Ma poiché non mi basta chiudere la bocca agli oncologi e ai loro lacchè, ma voglio anche cucirla con filo d’acciaio, ecco di seguito una valanga di altri dati.
 
Qualche anno fa, dopo che era scoppiato il caso Di Bella, gli oncologi cominciarono a dichiarare pomposamente su televisione e giornali che “ora abbiamo il 50 % di guarigioni”, ovviamente sempre evitando di dire che guarigione significa sopravvivenza a cinque anni. Eppure le statistiche ufficiali davano sempre un 39 %. Cosa era successo? Un’improvvisa e geniale scoperta? No! Per guadagnare quell’11 % in più, hanno fatto la media delle “guarigioni” dei vari tipi di tumore con una manipolazione matematica per la quale verrebbero bocciati con disonore all’esame di licenza media inferiore.
 
Faccio un esempio di come fanno la media delle “guarigioni” e, per semplificare, prendo in esame solo due tipi di tumore. Tumore al polmone: 40.000 casi all’anno, 10 % di “guarigioni”; tumore al testicolo: 2.000 casi, 87 % di “guarigioni”. (87+10)/2=48,5% La percentuale media di guarigioni dei due tipi di cancro sarebbe così il 48,5 %. E’ indegno che si permetta a queste persone di dire pubblicamente simili cialtronerie! En passant, l’operazione corretta è questa:
(40.000×10/100+2.000×87/100)/(40.000+2.000)x100=13,7
La reale percentuale media è dunque il 13,7 %. Una bella differenza!
 
Analizziamo un altro “dato” trionfalistico. Gli oncologi vanno dicendo che le possibilità di guarire dal cancro sono molto più alte oggi, il 39 % (oppure il famoso 50 %), rispetto al 20 % del 1930. Ma come mai allora le morti per cancro sono spaventosamente aumentate negli ultimi 70 anni (vedi più avanti)? Il fatto è che nel 1930 non esistevano tutti i sofisticati mezzi di diagnosi e le campagne di sensibilizzazione alla diagnosi precoce; pertanto il cancro veniva scoperto tardivamente e così il tempo fra la diagnosi e il decesso era breve, se non brevissimo. Oggi invece, poiché la diagnosi avviene in tempi molto più precoci, la morte arriva più tardi rispetto alla diagnosi stessa e più sovente oltre i fatidici 5 anni!
 
 
Il Prof Luigi Di Bella avverte che:
 
“se una persona viene dimessa dall’ospedale si dice che è in remissione. Quando ritorna viene curata e viene dimessa un’altra volta. Se ogni dimissione viene considerata come un dato positivo, i conti aumentano. E siccome non si può morire più di una volta, se un individuo è stato dimesso 9 volte ed è morto una volta sola si avrà un 90% di guarigione e il 10% di mortalità. La fortuna dei medici è che si muore una volta sola”.[10]
 
 
Estremamente importante è poi:
 
“la vasta indagine condotta per 23 anni dal Prof. Hardin B. Jones, fisiologo presso l’Università della California, e presentata nel 1975 al Congresso di Cancerologia, presso l’Università di Berkeley. Oltre a denunciare l’uso di statistiche falsificate, egli prova che i cancerosi che non si sottopongono alle tre terapie canoniche (chemio, radio e chirurgia N.d.A.) sopravvivono più a lungo o almeno quanto chi riceve queste terapie. Come dimostra Jones, le malate di cancro al seno che hanno rifiutato le terapie tradizionali, mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella di 3 anni raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete”.[11]
 
“Uno studio condotto da quattro ricercatori inglesi, pubblicato su una delle più autorevoli riviste mediche del mondo, The Lancet del 13-12-1975, e che riguarda 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi. La vita media di quelli trattati con chemioterapia completa fu di 75 giorni, mentre quelli che non ricevettero alcun trattamento ebbero una sopravvivenza media di 220 giorni”.[12]

 
Un altro dato fondamentale che indica come le terapie ufficiali per i tumori siano inefficaci, sono le statistiche di morte per tumore. Nonostante le decine di trilioni di lire spesi per la ricerca e le centinaia di trilioni per i trattamenti, i dati degli istituti di statistica di tutti gli stati occidentali mostrano che le morti per cancro dal 1950 alla fine del secolo sono continuamente e notevolmente aumentate.
 
Riunione del settembre 1994 del President’s Cancer Panel: “Tutto sommato, i resoconti sui grandi successi contro il cancro, devono essere messi a confronto con questi dati” aveva detto Bailar, indicando un semplice grafico che mostrava un netto e continuo aumento della mortalità per cancro negli Stati Uniti dal 1950 al 1990. “Torno a concludere, come feci sette anni fa, che i nostri vent’anni di guerra al cancro sono stati un fallimento su tutta la linea.”
 
Chi è questo personaggio che esprime idee così eretiche, un medico alternativo? Un ciarlatano, come è stato definito Di Bella? Un guaritore che approfitta dei poveri malati? Uno che non conosce le percentuali di guarigione?
 
Niente di tutto questo. Risulta difficile definire ciarlatano o incompetente, John C. Bailar III, insigne professore di epidemiologia e biostatistica alla Mc Gill University, uno dei più famosi esperti di oncologia degli Stati Uniti e dell’intero pianeta. Non parlava del resto ad una platea di sprovveduti; il President’s Cancer Panel è nato in conseguenza del National Cancer Act, un programma di lotta contro il cancro, firmato dal presidente americano Richard Nixon il 23 dicembre 1971 e per cui si sono spesi fino al 1994 ben 25 miliardi di dollari. I dati relativi alla situazione della lotta al cancro vengono forniti direttamente al Presidente degli Stati Uniti.
 
La conclusione principale di Bailar, con cui l’NCI (National Cancer Institute) concorda, è che la mortalità per cancro negli Stati Uniti è aumentata del 7% dal 1975 al 1990. Come tutte quelle citate da Bailar, questa cifra è stata corretta per compensare il cambiamento nelle dimensioni e nella composizione della popolazione rispetto all’età, cosicché l’aumento non può essere attribuito al fatto che si muore meno frequentemente per altre malattie.[13] I dati “grezzi” sono ancora più pesanti.
 
Infine cito la conclusione a cui sono arrivati ricercatori del Dipartimento di genetica e di biologia molecolare dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma attraverso ricerche sperimentali.
 
Essi “confermano, infatti, che alcuni chemioterapici, quali la citosinarabinoside, il metotrexato, la vincristina ed il cisplatino4 (sostanze usate comunemente e quotidianamente nei trattamenti N.d.A.), in particolari linee tumorali aumentano la resistenza alla morte cellulare (…) Questi i risultati sono sorprendenti, poiché dimostrano che i suddetti chemioterapici non uccidono le cellule tumorali, come invece generalmente si ritiene, bensì, impedendo l’apoptosi (= morte della cellula N.d.A.), facilitano la crescita del tumore”.[14]
 
 
A questo punto penso di poter veramente chiudere questa relazione in quanto i due punti dichiarati nel mio comunicato stampa:
 
1. La chemioterapia non guarisce dal cancro, ma uccide.
 
2. Il suo uso trova fondamento solo negli interessi economici delle ditte farmaceutiche.
 
Possono considerarsi dimostrati al di là di ogni ragionevole dubbio.
 
Ovviamente ho dovuto tralasciare molti altri dati estremamente interessanti, per rimanere nelle dimensioni previste per una mezz’ora di relazione; suggerisco perciò, a chi volesse approfondire certi argomenti, i seguenti libri o articoli che possono essere scaricati gratuitamente dal sito www.aerrepici.org:
 
Cancro, politica, medicina alternativa e ufficiale:
 
* Alberto R. Mondini – Kankropoli, la mafia del cancro
 
* Prof. Linus Pauling – intervista
 
* Dott. Matthias Rath – intervista
 
 
I risultati della medicina ufficiale:
 
* Alberto R. Mondini – La medicina, prima causa di morte in USA (783.936 morti in media all’anno)
 
* Ricercatori vari – Morte per medicina (Death by Medicine, ricerca in lingua inglese)
 
 
La medicina, scienza o truffa:
 
* Prof. dott. Hans-Ulrich Niemitz – perizia tecnico-giudiziaria sulla validità scientifica della medicina
 
* Associazione Forces Italiana – La truffa del fumo passivo
 
 
La vera natura della psichiatria e il suo ruolo dietro guerre passate e presenti e terrorismo:
 
* Dott. Roberto Cestari – L’inganno Psichiatrico
 
* Luca Bistolfi – La verità sull’olocausto
 

 
Note
 
1. Dott. Rath – intervista
 
2. Dott. Cestari – L’inganno psichiatrico
 
3. R. J. Lifton – I medici nazisti
 
4. v. Josef Borkin – Il crimine e la punizione di I. G. Farben
 
5. Dott. Rath – idem
 
6. Alberto R. Mondini – Kankropoli, la mafia del cancro
 
7. Istituto Superiore di Sanità – Esposizione professionale ai chemioterapici
 
8. Istituto Superiore di Sanità – idem
 
9. Istituto Superiore di Sanità – idem
 
10. Di Bella – La sua cura contro il cancro” in abbinamento con Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione
 
11. Alberto R. Mondini – idem
 
12. Alberto R. Mondini – idem
 
13. Alberto R. Mondini – idem

 
*Presidente dell’Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro
dalla relazione del 30 ottobre 2004

 
 
www.ariannaeditrice.it
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martedì 31 ottobre 2017

Il fondatore miliardario di Insys Therapeutics è stato arrestato per corruzione! Ma nel bel paese (sperimentale) i media di regime tacciono!!!

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Il fondatore miliardario di Insys Therapeutics è stato arrestato giovedì, accusato di aver partecipato ad uno schema con altri dirigenti per corrompere i medici a prescrivere un farmaco contro del cancro a base di fentanil e per frodare gli assicuratori.

John-Kapoor-arrested-

Traduzione a cura di 
Scie Chimiche: Informazioni Corrette.









John-Kapoor-bribed-doctors
L'avvocato americano William D. Weinreb ha detto che John Kapoor ha corrotto i medici


Il farmaco della società, Subsys, contiene un narcotico che è 80 volte più potente della morfina.


PHOENIX - Una grande giuria federale ha accusato il fondatore e principale azionista di Chandler-based Insys a causa di un marketing troppo aggressivo e illegale della sua potente droga oppioide che ha aiutato a alimentare l'epidemia da oppiacei.
Il caso penale, presentato giovedì dai procuratori federali nel Massachusetts, afferma Scottsdale che il miliardario John Kapoor, 74 anni, e altri della compagnia abbiano cospirato per usare tangenti e riacutizzazioni per ottenere che i medici a rilasciassero nuove prescrizioni per il Subsys. 
Questa è la forma concentrata della società di spray opanoid fentanyl, progettata per essere spruzzata sotto la lingua per un sollievo immediato.
Dice inoltre che metodi illegali sono stati utilizzati per ottenere che i medici aumentassero sia il dosaggio che il volume delle prescrizioni che stavano prescrivendo.
"Le tangenti e le tossicodipendenze hanno avuto forme diverse, comprese le tasse degli oratori e l'onoraria per eventi di marketing, cibo e intrattenimento, supporto amministrativo e tasse pagate alle farmacie co-cospiratorie", afferma l'accusa.
Kapoor e sei ex dirigenti sono accusa per aver frodato gli assicuratori creando uno schema per indurre in errore i motivi per cui i pazienti abbiano bisogno della droga. 
Kapoor e sei ex dirigenti sono accusati di aver fregato gli assicuratori creando uno schema per indurre in errore dei motivi per cui i pazienti hanno bisogno della droga. Il risultato era assicurato, e persino dei programmi federali come Medicare e Medicaid pagavano gli acquisti nei casi in cui Subsys, che la Food and Drug Administration ha approvato per i pazienti affetti da tumore con "dolore innovativo", era invece stato prescritto per i pazienti con condizioni meno gravi.
Le accuse comprendono la cospirazione di interferire nell'anticorruzione , la cospirazione per impegnare la posta E.Mail e altre frodi... Ogni accusa prevede una condanna fino a 20 anni di carcere e una multa di $ 250.000 o due volte l'importo di ciascuno dei loro guadagni finanziari

Secondo l'accusa, Kapoor e Michael Babich, presidente e amministratore delegato della società, sono rimasti insoddisfatti con le vendite mancanti dopo che il farmaco fu colpito da mercato nel 2012. Il risultato, lo stato dei documenti legali, è stato un programma di diffusione in cui i medici sono stati pagati per invitare gli altri a prescrivere il farmaco.
Ma quello che stava succedendo, secondo l'accusa, era un sistema di tangenti e riacutizzazioni per convincere i medici "a rilasciare più prescrizioni per lo spray fentanyl al di fuori del solito corso della loro pratica e per cambiare i dosaggi e i volumi prescritti".
Quello che è accaduto, dice l'accusa, è che se i medici che non scrivono "un numero appropriato di prescrizioni" si sono trovati con meno tasse per i diffusori.
William Weinreb, procuratore attivo americano per il Massachusetts, ha riconosciuto che non c'è nulla di illegale nelle aziende di droga che pagano i medici a parlare per conto dei loro prodotti. Ma ha detto a Capitol Media Services che cosa è successo, qui è illegale sotto la legge federale.
"Si alza quando si tratta di un qui pro quo, quando un medico viene pagato da una società non solo per fornire informazioni ad altri medici o ad altri che possono trarre vantaggio dall'esperienza, ma in cambio della loro prescrizione di un farmaco di una particolare società, " lui disse.
Weinreb ha detto che l'accusa è in mezzo ad una epidemia nazionale di oppioidi abusivi, abusivi e con sovradosaggi. Proprio giovedì, il Presidente Trump ha dichiarato una "emergenza sanitaria pubblica" a livello nazionale.

Il presidente Donald Trump declina la crisi dell'opioide "Una emergenza sanitaria pubblica"


"Dobbiamo tenere responsabile l'industria e la sua leadership, proprio come faremmo con i cartelli o i rivenditori di droga a livello di strada", ha detto Weinreb.
L'avvocato Brian Kelly, che è apparso con Kapoor nel tribunale federale giovedì, ha suggerito l'accusa di un fattore politico nell'accusa del suo cliente, che è venuta come è avvenuto il giorno dell'annuncio del presidente.
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Ovviamente nessun giornalino di regime mafioso italiano ne darà notizia, visto che sono tutti foraggiati dalle lobby criminali del farmaco.

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